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Piano Concerto - Forum pianoforte

altezza tasti neri e bianchi


massimino
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Salve a tutti.

Sul mio Kawai KG2D per rispettare i parametri di altezza (e profondità) di tutti i tasti, partendo dalla distanza corretta dal tavolaccio dei bianchi e calcolando l altezza dei neri prevista a12 mm (tutti parametri dettati dalla casa madre), il risultato è questa disuguaglianza fra i rispettivi tasti bianchi e neri. Non so se nella foto è abbastanza chiaro, ma tutti i neri sono un millimetro abbondante sopra i bianchi.

mi chiedevo se è normale. Grazie a tutti

un caro saluto 

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Non è anormale.

Dipende poi da quanto emerge, passami il termine, il tasto nero una volta premuto sopra i bianchi non premuti. Va bene tenere i neri 12 mm o 12,5 mm sopra il livello dei bianchi a riposo, ma poi lo sfondo deve essere tale per fare modo che i cavalletti si sollevino tutti alla stessa altezza sia che premiamo un tasto bianco sia che premiamo un tasto nero, ovvero che tasti neri e bianchi abbiano alla fine di tutto lo stesso dopo tocco o scalino o afterttouch (che fa più figo ma è la stessa cosa).

 

Il tasto nero si deve sollevare in centro se quando lo si regola con lo sfondo corretto come detto sopra non emerge dai bianchi sufficientemente (dai 2 ai 3 mm)...

 

Tutto dipende da dove si trovano i fulcri dei tasti (punte di centro) e le punte dei fori anteriori dei neri rispetto ai bianchi e anche, attenzione, dallo spessore della plastica bianca che potrebbe essere più spessa se è stata sostituita (e la domanda sorge spontanea, il pianoforte è per caso rigenerato?)

Ciao

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Grazie Giovannig per la risposta. In effetti il pianoforte ha rifatto molte cose, fra le quali il rifarcimento totale della tastiera. La tua osservazione sul dopo tocco è interessante, perchè nel mio caso un po di disuguaglianza esiste ma non mi spiego il motivo, perchè la profondità è identica. Mi spigego meglio: due tasti bianchi vicini con identica profondità hanno un dopo tocco diverso (e così, similmente, avviente per i tasti neri).

Sui  cavalletti cercherò di verificare nei prossimi giorni e poi posterò le mie riflessioni.

Grazie a tutti.

Buona giornata

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Se la risposta a parità di sfondo è differente significa che permangono delle discrepanze su altri parametri, come ad esempio la posizione dello spingitore sotto il rullino o l'usura/deformazione degli stessi.

 

In questo caso la verifica geometrica non è sufficiente, subentra l sensibilità del tecnico che saprà trovare un buon compromesso.

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giovannig mi ha preceduto. Sono d'accordo su tutto. ovviamente , come già da lui affermato il tasto bianco e il nero dovrebbero avere lo stesso afterthouc ovvero quella piccolissima distanza a vuoto che si avverte quando il montate di scappamento ha lasciato il rullino ( o la noce) del martello. Tale distanza è dettata dalla Casa, ma all'incirca è tale che il martello non ebbe risalire visibilmente dopo la "caduta" ( nel coda), ma che permetta al montante di "scappare" agevolmente anche nel tocco pianissimo provocato con la sola delicata caduta del peso delle dita (jeu perlé).

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Grazie a tutti per le precise risposte.

Francamente sullo spingitore non saprei dire se la sottilissima misura che lo fa stare al di sotto del cavalletto sia regolare per tutti i tasti. Mi sembra estremamente difficile da regolare ed anche da verificare (ovviamente per me che non sono un tecnico). Mi chiedo però se questa disuguaglianza a parità di affondo potrebbe essere solo condizionata dallo spingitore (e/o dai cavalletti) oppure se ci sono altri settori.

Come di Piano Exert, la disuguaglianza esiste anche nella risalita del martello dopo la "caduta" : in alcuni tasti questa risalita è piuttosto visibile (anche 2 mm) in altri meno, e qualcuno rasenta lo "zero". 

Grazei ancora A presto

Buona serata

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È fondamentale effettuare le misurazioni e i controlli a campione con la meccanica inserita nel porta tastiera o tavolaccio altrimenti potrebbero verificarsi degli errori.

 

Per trovare la giusta altezza della leva di ripetizione ci sono diversi modi empirici, uno di questi è quello di azionare lo soingitore con il dito per portarlo fuori dal rullino per poi vedere se rientra creando solo un leggero impercettibile movimento del martello. Se non si avverte movimento è tropp alta, se il movimento giù e su è eccessivo è troppo bassa.

 

Si può anche far passare un cartoncino sopra la leva di ripetizione rigido e vedere se questo passando sopra lo spingitore lo trascina. Se accade la leva è troppo bassa...si può altresì incollare su quel cartoncino un altro cartoncino stretto come lo spongitore e farlo sporgere 1/10 2/10 o 3/10 di mm a seconda della zona (acuti mesi bassi) e ripetere il procedimento di verifica del trascinamento.

 

Aiutarsi per determinare la sporgenza con lo spessore delle rosette, altrimenti è impossibile da determinare.

 

Oppure rivolgersi ad una officina meccanica per costruire delle file di precisione.

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Grazie Giovanning: Sono totalmente d accordo sul fatto di effettuare le misurazioni  con la meccanica sul tavolaccio perché è vero che misurazioni effettuate su altri piani (seppur perfettamente orizzontali) spesso di modificano reinserendo la meccanica.

Interessantissimo il discorso dello spingitore azionato "a mano". Io ho provato: al suo rientro il martello resta completamente fermo, per cui deduco che la leva di ripetizione sia troppo alta (cosa che mi sembrava ad occhio ma non ne ero certo).

Una sola domanda per favore: lo spingitore devo soltanto spostarlo e farlo uscire dal rullino senza esercitare pressione (perchè con pressione lo spingitore arriva al fondo e spinge la leva di ripetizione stessa). 

Grazie a tutti

un caro saluto

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Ovviamente devi farlo uscire delicatamente. Per farlo rientrare senza che tocchi il cuscinetto, come avviene quando si suona. Lo spingitore in uscita al massimo della sua elongazione non deve mai toccare il cuscinetto.

 

Se non vedi alcun sussulto del martello la leva di ripetizione è troppo in alto e in questa condizione non riesci nemmeno a livellare i martelli, perché appena li sfiori la situazione cambia.

 

Lo so che è "interessante" ma è un pó avere la pappa pronta

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Bisogna comunque sempre verificare che la leva di ripetizione non sia troppo bassa con l'altro metodo, perché lo stato dei rullini e la loro natura stessa possono ingannare.

 

Il peso del martello grava sulla leva di ripetizione e quindi sulla molla anche se per pochissimo, attenzione quindi a riverificare il tutto anche dopo aver uniformato la tensione delle molle di ripetizione, in genere si tengono in modo che siano più lente sui bassi e via via più cariche verso gli acuti. Personalmente non amo l'eccessiva carica.

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Grazie a tutti per le preziose delucidazioni.

Giovanning, credo che in ogni caso nessun consiglio potrà mai sostituire la funzione del tecnico, soprattutto quando si ha la fortuna di trovare un tecnico sensibile che possa comprendere le sensazione del pianista (quello poi che dice Painoexpert, in sostanza). 

Nel mio pianoforte, riguardo alla leva ed al montante, avviene esattamente come descrivi tu, e cioè l'allineamento dei martelli (non tutti fortunatamente ma un numero limitato) cambia appena vengono sfiorati. Cercherò di verificare bene l altezza della leva di ripetizione.

Grazie ancora a tutti

a presto :)

buona giornata  

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