Lupino Postato Marzo 21, 2012 Report Share Postato Marzo 21, 2012 Parliamo un po' di questo grande? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gibson Postato Marzo 21, 2012 Report Share Postato Marzo 21, 2012 Parliamo un po' di questo grande? Un musicista che riusciva ad essere armonico e melodico pur mantenendo un senso del ritmo impeccabile, dotato di un arto che in prima posizione copriva circa otto tasti, una tecnica fuori da ogni schema, ed una velocità di esecuzione allucinante (ascoltate la sua rivisitazione della fantasia cromatica di Bach, o il solo di point of entry), aveva una visione della musica così elevata che qualsiasi strumento avesse suonato sarebbe diventato un grande... (ha composto la maggior parte dei suoi brani al pianoforte e questo la potrebbe dire lunga sulla sua preparazione) Sono tanti i bassisti attuali che andrebbero menzionati per la loro grande bravura (John Patitucci, Alain Cheron, Alphonzo Jhonson, Marcus Miller....) ma Jaco riusciva a comunicare ogni cosa con il suo strumento, andava al di la delle note, era pura comunicazione emozionale e il segreto è nel suono; non solo la velocità di esecuzione, lui era espressione pura e quando ha inciso l'album che ha rivoluzionato questo strumento, aveva appena 24 anni!!! Al punto che Marcus Miller ha intitolato uno dei suoi dischi più famosi "Mr Pastorius" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Marzo 21, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 21, 2012 Un musicista che riusciva ad essere armonico e melodico pur mantenendo un senso del ritmo impeccabile, dotato di un arto che in prima posizione copriva circa otto tasti, una tecnica fuori da ogni schema, ed una velocità di esecuzione allucinante (ascoltate la sua rivisitazione della fantasia cromatica di Bach, o il solo di point of entry), aveva una visione della musica così elevata che qualsiasi strumento avesse suonato sarebbe diventato un grande... (ha composto la maggior parte dei suoi brani al pianoforte e questo la potrebbe dire lunga sulla sua preparazione) Sono tanti i bassisti attuali che andrebbero menzionati per la loro grande bravura (John Patitucci, Alain Cheron, Alphonzo Jhonson, Marcus Miller....) ma Jaco riusciva a comunicare ogni cosa con il suo strumento, andava al di la delle note, era pura comunicazione emozionale e il segreto è nel suono; non solo la velocità di esecuzione, lui era espressione pura e quando ha inciso l'album che ha rivoluzionato questo strumento, aveva appena 24 anni!!! Al punto che Marcus Miller ha intitolato uno dei suoi dischi più famosi "Mr Pastorius" Grazie Gibsom, quanta passione...ti piace molto, eh!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 21, 2012 Report Share Postato Marzo 21, 2012 Uno dei suoi più famosi brani: Teen Town Baby!!! = Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Marzo 21, 2012 Report Share Postato Marzo 21, 2012 ...e chiaramente questo Jaco Pastorius- Soul Intro- The Chicken (Live 1982) http://www.youtube.com/watch?v=RJfiYdQcQtc Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
diapasuono Postato Marzo 21, 2012 Report Share Postato Marzo 21, 2012 Pastorius è senz'altro l'anima del basso! Suoni caldi e densi....molto capace e meditativo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Lupino Postato Marzo 22, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 22, 2012 Pastorius è senz'altro l'anima del basso! Suoni caldi e densi....molto capace e meditativo. Lo penso anche io, sicuramente un musicista da coltivare Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Marzo 22, 2012 Report Share Postato Marzo 22, 2012 Troppo forte ! C'è un mio amico bassista che ha comprato un basso simile al suo nel primo video... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
CromaDiBrera Postato Aprile 2, 2012 Report Share Postato Aprile 2, 2012 L'ho visto dal vivo, in un teatro tenda a Roma, nei primissimi anni '80 (o fine '70...). Con lui c'era un chitarrista 16enne (tal Bireli, mi pare) che suonò una fuga di Bach per organo in un modo straordinariamente pulito (non come certi chitarristi metal...). Ad un certo punto, qualcuno da sotto il palco urlò qualcosa, forse un insulto, e Patorius suonò un assolo pesantissimo, violento, come se volesse sfondargli i timpani. E' stato un concerto "strano", devo dire che non ne sono uscito impressionato come per altri cui ho assistito nello stesso periodo (della Pfm, per esempio, che ricordo minuto per minuto!)... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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