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Piano Concerto - Forum pianoforte

Tarli!! Cosa fare?


giulior
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Salve, il titolo dice tutto.

 

Mi è stato regalato dalla vicina di casa di mia nonna un verticale Schulze pollmann. Mi sono accorto con grande dolore che il piano è gravemente ammalato di tarlite. Nella parte posteriore sono ben visibili una miriade di fori nelle costole laterali e in quella inferiore (alla base di quest'ultime). Ogni volta che mi reco sul luogo faccio sempre un'ispezione della tavola armonica per vedere se disgraziatamente è stata attaccata pure lei, ma per adesso pare di no. Dopo due mesi circa che lo strumento si trova nella nuova sede, per terra è già pieno della classica polvere di legno e ho avuto pure il piacere di conoscere di persona uno di questi inquilini del mio piano.

 

Cosa posso fare??

 

Me ne sono state dette mille. Mi è stato consigliato da un accordatore della zona di chiuderlo in un saccone di nylon ermetico e svuotarci dentro un paio di bombolette insetticida e di lasciarlo li due mesi (mai farò una cosa del genere per poi buttare tutto). Ho saputo che esistono delle ditte che trattano i tarli e la pratica è simile, invece che l'insetticida usano semplicemente l'assenza di ossigeno che ucciderebbe tutti i parassiti. Anche li il piano verrebbe tenuto in quarantena per un mese, e la pratica sarebbe sicuramente molto onerosa (senza contare il trasporto ecc). Mio padre falegname invece sostiene che togliere i tarli è cosa assai complicata e incerta nella riuscita, lui non da mai garanzia. Ho sentito anche dire che basta suonare il pianoforte che i tarli se ne vanno!

 

Devo rassegnarmi e attendere il giorno che dovrò tirarlo su con l'aspirapolvere, oppure posso tentare di salvarlo?

MI spiace veramente molto perche il pianoforte è ottimo e ha un gran bel suono a mio parere.

Metterò se possibile delle foto

 

Grazie a tutti

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L'insetticida non elimina le uova, noi usiamo il petrolio bianco ma annegare il piano armato di petrolio (che bada bene sul legno non lascia nessuna traccia perché poi evapora) non è una buona idea. Lo si fa su pianoforti disarmati che poi devono anche riposare parecchio prima di riprendere il lavoro.

 

Di sicuro suonando il piano di continuo i tarli se ne vanno, aggrediscono i pinoforti in disuso, fermi e dove c'è un pochino di umidità.

 

 

Ciao

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Dipende da cosa suoni. Secondo me se ci suoni sopra due o tre brani di Gigi D'alessio i tarli scappano a gambe levate :lol:

scherzi a parte valuta se vale la pena spenderci dei soldi,il piano potrebbe essere gravemente compromesso.Una soluzione potrebbe essere l'uso di una camera a microonde sicuramente letale per i tarli e per le uova,un  problema potrebbe essere costituito dalle parti in metallo corde,arpa ecc.

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Mi trovo in linea con giovannig ....il suonare produce vibrazioni!!!!! Anche il sole giustamente secca l'aria....diciamo è bene un ambiente asciutto. Vedrai che il fenomeno si arresterà suonando . Prova. Tutti i giorni. Non credo che ci possano essere altri rimedi oltre alla camera a gas.

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Dipende da cosa suoni. Secondo me se ci suoni sopra due o tre brani di Gigi D'alessio i tarli scappano a gambe levate :lol:

 

:LMAO:

 

che incubo....i tarli nel pianoforte!!!!!!!!!!!!!

 

il falegname che mi ha restaurato una scrivania l'ha trattata con una soluzione spennellata (credo a base di petrolio appunto) e poi l'ha sigillata in un bustone per diversi giorni.

 

e a proposito di questo mi viene il dubbio sul discorso uova! sarà sufficiente, visto che devo metterla nella stanza del pianoforte? o le uova possono resistere e schiudersi dopo tempo??

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Grazie infinite a tutti per le risposte tempestive e ben formulate. Un ringraziamento speciale a Paolo Ferrarelli.

 

Cercherò di mettere delle immagini chiare della situazione così vi potete fare un'idea. Spero che tutto si risolva suonando, per adesso il piano viene suonato quasi tutti i giorni.

 

Ciaoo

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Il motivo per il quale non ci sono consigli validi e il papà falegname,non è mai sicuro di eliminarr i tarli è semplice... Le uova a seconda della specie schiudono 1volta ogni 2 o 3 anni per la specie piu comune. Tuttavia arrivano a achiudersi anche dopo 7anni dalla formazione del foro che tutti riconosciamo.

Detto ciò, se ti armi di santa pazienza e compri 3 o 4 bombolette di ricarica del gas per accendino, puoi fare strage di uova... Facendo pressione con la bomboletta su un foro noterai che quasi sempre conunica con un secondo e da quello uscirà segatura e uova !! Ripeti ogni anno per 2 anni et voilà mi raccomando guanti maschera e occhiali e ovviamente se il foro è troppo mangiato premendo lo allarghi ma pazienza se stanno sulla parete della tavola!

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  • 7 months later...

Era successo anche a me qualche anno fa su un vecchio pianoforte che ora ha raggiunto i 112 anni di età!

 

Un giorno noto per caso della segatura per terra vicino alla gamba della coda del piano, vado sotto a vedere e noto con orrore una miriade di buchini all'altezza dell'attacco della gamba al mobile.

 

Poi, guardando il resto ne vedo altri, in generale concentrati sulle zone non verniciate, sotto il pianoforte, perciò non avevo mai notato nulla. Chi va a guardare sotto il pianoforte?

 

Le parti non verniciate sono le più tenere, più facili da scavare per i tarli, preferiscono il legno dei mobili antichi.

Col tempo aggrediscono anche le parti verniciate fuoriuscendo più grandi e forti dall'interno di miriadi di gallerie con le loro testoline. 

Nascono, crescono, depositano le uova decine di uova, all'interno delle gallerie che formano nel legno e si nutrono del legno.

Poi mettono le ali e cominciano a svolazzare per casa e se non li elimini attaccano pure le tende, i divano e anche l'uomo.

Sono capaci con il passare degli anni di distruggere ogni oggetto in legno o stoffa. 

 

Il problema dei prodotti antitarlo, oltre alla tossicità per l'uomo, è che possono uccidere si i tarli, ma non le uova, le quali si schiuderanno regolarmente e ricomincerà la storia.

 

Un vecchio rimedio dei falegnami è l'utilizzo dell'olio di lino cotto.

L'olio di lino cotto quando asciuga cristallizza rapidamente, blocca i fori, chiudendo l'entrata dell'ossigeno, forma una patina molto dura, simile alla vernice, e prenetrando all'interno del legno cristallizza pure le uova.

Di contro l'olio, pur essendo un rimedio naturale, ha un odore molto forte, davvero fastidioso (a me sembra puzza di pesce), perciò se avete il piano in soggiorno sconsiglio di farlo. C'è bisogno di svariate settimane prima che sparisca la puzza.

Vanno utilizzati, naturalmente guanti, mascherina e occhiali, se si lavora sotto il piano, e magari anche una copertura del pavimento, per evitare le chiazze di olio. Inoltre c'è bisogno di areare bene il locale.

 

Io ho fatto così, ho impregnato una prima volta con l'olio insistendo sui buchini che si erano formati sulle gambe del piano all'altezza dell'attacco con il mobile.

 

Passato un anno ho notato di nuovo della segatura. Allora ho dato una ripassata generale spalmando questa volta abbondantemente tutta la superficie dove si erano formati i buchi, ma anche intorno. In sintesi su tutta la superficie non verniciata del piano e, purtroppo, qualcosa anche sulla parte verniciata delle gambe. Guardando al disotto del piano si vedono ancora sul legno delle goccioline di olio cristallizzate.

 

A distanza di circa cinque anni non ho più notato tracce di segatura o formazioni di nuovi buchini sul legno. Però ogni tanto dò un'occhiata, non si sa mai.

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