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Piano Concerto - Forum pianoforte

Cosa posso richiedere riguardo ad accordatura e intonazione?


francescochopin90
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Non parlo soltanto del corista, per quanto riguarda l'accordatura, e di apertura/chiusura del suono, riguardo all'intonazione. Intendo dire cosa posso richiedere per avere certi effetti e quali possono essere. Per esempio conosco qualche pianista che si fa fare più crescenti gli acuti per dare la sensazione di apertura del suono. O cosa posso chiedere sul timbro?

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Più crescenti gli acuti......ne ho sentita una nuova. Direi che i concetti sono molto più raffinati,per esempio gli ultimi acuti risultano un poco crescenti...ma non all'orecchio...opp. si possono fare ottave più aperte ecc...Ma bisogna valutare da strumento a strumento. Il C3 ha un buon equilibrio tra bassi e acuti , anche se trovo tutti i modelli Yamaha di difficile accordatura. La cordiera è un poco "maggiorata" per dare più potenza, ma in alcune zone ciò può tradursi in disarmonicità. L'accordatore deve essere molto preciso con  i movimenti della chiave, perché le posizioni delle caviglie hanno poca tolleranza di errore. queste solo alcune osservazioni che mi vengono in mente.

Un buon accordatore sa come rendere brillante e cantabile una accordatura, se fosse così facile da spiegare in poche parole, direi che questa volta vince l'esperienza. L'intonazione è altra cosa. consiste nel restituire al martello quel giusto timbro ed equilibrio sonoro che può aver perso percuotendo a lungo la corda. nel martello esistono zone diversificate in fatto di durezza ed elasticità e ciò cambia man mano che percorriamo tutti i suoni della tastiera. Ci si serve di un intonatore, strumento composto da un manico e una serie di aghi che possono andare da 1 a 5 , per punzecchiare più a meno a fondo le zone del feltro e allontanare le fibre tra loro. Intervento difficile ed irreversibile, può donare ad una martelliera una eccezionale qualità sonora ...come può ucciderla. Una buona intonazione e una buona costruzione del martello, dovrebbe donare un chiaro pianissimo e un rotondo fortissimo e rivelare , muovendosi da un estremo all'altro della intensità sonora, una diversa progressività timbrica ( cioè una ricca qualità di armonici)

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E' vero esistono pochi testi che spiegano e non sempre possono essere esaurienti. Infatti da martelliera a martelliera l'intervento di intonazione può essere molto diverso, specialmente se ci si trova di fronte a martelli già pre-intonati dalla Casa. Sull'accordatura ci sono precise regole teoriche, che però possono essere modificate a seconda della disarmonici dello strumento.

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