francescochopin90 Postato Settembre 11, 2016 Report Share Postato Settembre 11, 2016 Non parlo soltanto del corista, per quanto riguarda l'accordatura, e di apertura/chiusura del suono, riguardo all'intonazione. Intendo dire cosa posso richiedere per avere certi effetti e quali possono essere. Per esempio conosco qualche pianista che si fa fare più crescenti gli acuti per dare la sensazione di apertura del suono. O cosa posso chiedere sul timbro? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Settembre 11, 2016 Report Share Postato Settembre 11, 2016 Più crescenti gli acuti......ne ho sentita una nuova. Direi che i concetti sono molto più raffinati,per esempio gli ultimi acuti risultano un poco crescenti...ma non all'orecchio...opp. si possono fare ottave più aperte ecc...Ma bisogna valutare da strumento a strumento. Il C3 ha un buon equilibrio tra bassi e acuti , anche se trovo tutti i modelli Yamaha di difficile accordatura. La cordiera è un poco "maggiorata" per dare più potenza, ma in alcune zone ciò può tradursi in disarmonicità. L'accordatore deve essere molto preciso con i movimenti della chiave, perché le posizioni delle caviglie hanno poca tolleranza di errore. queste solo alcune osservazioni che mi vengono in mente. Un buon accordatore sa come rendere brillante e cantabile una accordatura, se fosse così facile da spiegare in poche parole, direi che questa volta vince l'esperienza. L'intonazione è altra cosa. consiste nel restituire al martello quel giusto timbro ed equilibrio sonoro che può aver perso percuotendo a lungo la corda. nel martello esistono zone diversificate in fatto di durezza ed elasticità e ciò cambia man mano che percorriamo tutti i suoni della tastiera. Ci si serve di un intonatore, strumento composto da un manico e una serie di aghi che possono andare da 1 a 5 , per punzecchiare più a meno a fondo le zone del feltro e allontanare le fibre tra loro. Intervento difficile ed irreversibile, può donare ad una martelliera una eccezionale qualità sonora ...come può ucciderla. Una buona intonazione e una buona costruzione del martello, dovrebbe donare un chiaro pianissimo e un rotondo fortissimo e rivelare , muovendosi da un estremo all'altro della intensità sonora, una diversa progressività timbrica ( cioè una ricca qualità di armonici) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Settembre 11, 2016 Autore Report Share Postato Settembre 11, 2016 Sì, so in cosa consiste l'intonazione. Volevo chiedere come questi interventi posso (e se possono) essere personalizzabili, in quale modalità e con quali limiti. Si parla spesso di personalizzazione della meccanica, ma mai di accordatura e intonazione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Settembre 13, 2016 Report Share Postato Settembre 13, 2016 E' vero esistono pochi testi che spiegano e non sempre possono essere esaurienti. Infatti da martelliera a martelliera l'intervento di intonazione può essere molto diverso, specialmente se ci si trova di fronte a martelli già pre-intonati dalla Casa. Sull'accordatura ci sono precise regole teoriche, che però possono essere modificate a seconda della disarmonici dello strumento. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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