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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rimessa a puntino della meccanica di un verticale Schulze & Pollmann


amahori
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Salve,

ho un po' di questioni sulla messa a punto di un verticale della Schulze & Pollmann del 1952 con meccanica renner.

Le punte delle bretelline sono molto delicate, tant'è che smontando due spingitori per sbloccarli, si sono sbriciolate staccandole dai loro fermi. Le nuove punte , quando andrò ad effettuare il lavoro di sostituzione, come si montano? Si incollano con un poco di vinavil? Io prima vorrei provare nell'intingere le punte con acqua e vinavil tipo riparazione delle carte dei woofer: potrebbe funzionare? 

Spingitori lenti: sono , come da vostra puntuale risposta nella questione precedente, causate dai  i perni . Visto che parliamo di due spingitori pigri, come li porto alla loro mobilità originale? Li estraggo ,pulisco e li rimetto? Allargo leggermente il buco? La soluzione di cambiare sezione del perno la vorrei evitare in quanto non ho nessuna tecnologia per rifare il buco ecc.

Ultimo dubbio è sui martelletti. Hanno 60 e passa anni ma sono poco segnati, quasi nulla. Mi sfugge il significato dell'intonazione dei martelletti eseguita pungendoli. In che modo li intona? Li ammorbidisce e quindi permettono all'impatto con le corde un suono diverso? Più intonato? Possibile? Poi ne vale la pena o è una operazione fine per pianoforti di alto livello suonato ad alti livelli o è una operazione che porta migliorie udibili anche ai strimpellatori? Da qualche parte sul forum ho letto che qualcuno addirittura li indurisce con liquidi specifici.....Mi sfugge la logica....

Cesare 

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Andiamo per gradi. Per le punte delle bretelline nessun problema. Le puoi rifare con una pelle molto leggera o con una stoffa colorata. Lo scopo delle punte è di rinforzare il foro che subisce uno stress nel ritorno del martello. La colla vinilica diluita può andar bene.

Per gli spingitori, prova ad estrarre il cavalletto e "massaggia" avanti e indietro lo spignattare, come se volessi "scaldare il pezzo. In questo modo si stressa e si scalda la parte del perno che sta nelle guarnizioni e ciò può favorire un ripristino del giusto attrito. Alcuni tecnici fanno uscire dalla sede pochissimo il perno e lo scaldano. Ciò  favorisce il movimento del perno, perché....naturalmente il calore lo fa aumentare di calibro...ma attenzione....il perno allarga anche la sede centrale dove deve stare ben fermo nel legno. Quando si fredda rimane troppo lento anche nella parte interna e potrebbe col tempo sfilarsi dalla sede ( infatti il perno deve essere ben saldo al centro e agevole sui fori guarniti. Per questo quando si cambia si maggiora!). Niente sfilare, pulire, lubrificare. Niente!. Se non risolvi ...il perno deve essere sostituito!

I Martelli. Dopo così tanti anni i martelli sono induriti e non più elastici. Nemmeno "disponibili" a farsi intonare. Non otterrai buoni risultati punzecchiandoli. Inoltre l'intervento è quello dove serve la maggiore esperienza. SI pensi che in fabbrica, colui che intona i martelli è pagato di più di altri tecnici-operai. Sui martelli nuovi si può usare o non l'impregnante che indurisce, sì, i martelli, che poi, di nuovo intonati, acquistano maggiore potenza. Alcune Case impregnano e alcune no. L'intervento di intonazione è complesso e non si limita solo al "punzecchiamento". Martelli ben intonati acquistano un bel suono e la differenza da prima dell'intervento è udibile anche dai non esperti musicisti. Si tratta di rendere alcune zone del martello più o meno elastiche per far si che l'imatio con le corde permetta di generare i giusti armonici che "vestono" il bel suono.

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Dopo aver smontato lo spingitore mi sono accorto che ora gira bene nel perno....eppure il difetto del martello che non torna bene in posizione di riposo rimane:se non è il perno dello spingitore, è  il perno dove gira il martelletto? O forse ho tenuto la bretellina troppo molle?

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Il perni girano ma comunque, anche con lo spingitore smontato, ritorna più lentamente. A questo punto penso sia il perno della forcella della noce ovvero dove si muove il martelletto. Ma il martelletto torna in posizione grazie al peso stesso o agisce la molla montata sulla noce che è agganciata ad un filo di cotone spesso? Oppure è solo la bretellina che porta indietro il martelletto? Se la tiro troppo però non risolvo niente.

Grazie

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Se tutto si potesse imparare da un libro saremmo tutti a posto.In realtà io credo personalmente che esistono già diversi buoni libri che forniscono nozioni sull'argomento. Il mio sarebbe uno dei tanti. La conoscenza, invece si forma non solo dalla nozione, ma dalla esperienza fatta e quella appartiene ad ognuno di noi. Nozione + esperienza= conoscenza.Uno degli arditi scopi di questo forum  è , e non solo, quello di incoraggiare, ove possibile, a fare esperienze tecniche e musicali , sulla traccia delle nozioni fornite E' evidente che anche questo non sostituisce il competente intervento di un tecnico professionista o di un consumato insegnante musicista. Quindi, caro Saverio, anche se ti ringrazio per l'invito, che traduco come attestazione di stima, ti suggerisco di consultare libri di riferimento già esistenti e di fondamentale importanza. Il Reblitz è uno di questi. La lingua si capisce molto bene. E' scritto in un inglese facile e parla di una materia a noi conosciuta. Questo è un vantaggio. Marcello Sorce Keller, grande Etnomusicologo e allievo del grande Carpitella, un tempo mio docente di Etno,mi suggerì di leggere la materia che conoscevo direttamente nella lingua. Io che con le lingue me la cavo male ...anzi malissimo, scoprii che leggere un argomento a me ben conosciuto in una lingua a me non ben conosciuta ... e' possibile!. Merito dell'amico Prof. che mi regalò un libercolo anglo- americano scritto da un musicista e diretto a musicisti country che volessero imparare i primi rudimenti sulla Musica ( figure di valore, ritmo ecc..). Era di piccole dimensioni, tascabile, e il titolo era ironicamente americano. Tradotto suonava all'incirca così: " zampe di gallina e cacate di mosca", cioè le note....mi fu molto utile. 

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Dovrei aver risolto il problema. Visionando bene stamattina, ho notato che lo spingitore non scappava completamente dalla sede ma rimaneva li. Ho dapprima regolato il bottone ma ho poi trovato che era il fermo del martello verde . Non ne capisco la dinamica ma ora, spostandosi un poco, funziona. Lo scappamento esegue la sua normale corso e il martello ritorna veloce come gli altri. Le punte rotte le ho fatte con il nastro isolante, e va molto bene. L'unica cosa è che ne devo comprare uno rosso....per puro senso estetico. Conclusione: altroché libri, qui ci vuole apprendistato....se lo avessi visto fare non ci perdevo ore. Grazie

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Il feltro verde di riposo dei martelli non va toccato a meno che non si voglia cambiare la distanza martello-corda. Fermo restando ciò, se lo spignattare non torna sotto la noce si deve adire sul pilota del tasto. Si abbassa un poco avvitandolo cosicché , a meccanica ferma, lo spignattare possa tornare senza impedimento sotto la noce. Naturalmente c'è un punto di regolazione tale che non si avverta neanche il minimo vuoto sotto il tasto prima che il martello dia segno di movimento. La bretellina troppo tirata può alterare questa regolazione. Attenzione . Se tu guardi i miei video tutorial , spiego tutto ciò.

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Il fatto è che lo avevo spostato per inserire la punta la prima volta che ci ho lavorato su. Non capisco la dinamica ma , spostandolo un poco, probabilmente rimettendolo come i origine, lo spignattare ora , dopo aver avvitato un poco il pilota e regolato la bretellina, esce senza impedimento dal noce e quindi il tasto ritorna con il giusto movimento. Il tutorial l'ho guardato, però , prima di capirci bene, bisogna sempre picchiarci la testa....poi è qualche anno che non studio.....

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