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Piano Concerto - Forum pianoforte

il burkini


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D'ora in poi parteciperemo alle discussioni del forum "rigorosamente" nude.

Fatevene una ragione.

;-)

 

Allora giocoforza noi uomini parteciperemo 'rigorosamente' (e basta) :lol:

 

A parte le stupidate (a volte non riesco ad autocensurarmi)... a mio avviso tutti i ragionamenti che ho letto (di entrambe le parti) hanno fondamento e ne esce una sorta di perpetuum mobile

 

Se devo essere lapidario mi ritrovo con gli argomenti di Simone: importanza della sicurezza > dovere di essere riconoscibili.

 

Se devo andare "sul filosofico"... è qui che si genera il moto perpetuo:

 

il burka (il burkini ne è un derivato) in certi luoghi del mondo nasce come imposizione maschile sulle donne.

in Italia una donna è libera di scergliere di indossare un tipo di abbigliamento che nasce come imposizione

in Francia una donna è "costretta a essere libera" (!) da questa imposizione

 

Non so. io faccio fatica a star dietro a tutto ciò...

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Se devo andare "sul filosofico"... è qui che si genera il moto perpetuo:

 

in Italia una donna è libera di scergliere di indossare un tipo di abbigliamento che nasce come imposizione.

 

__________________________________________

 

Questo è la "nostra" visione edulcorata del fenomeno.

In realtà, gli integralisti che risiedono nel nostro Paese se ne fottono delle nostre leggi e continuano a seguire i loro precetti religiosi e le loro usanze neo-medioevali.

 

La donna non può scegliere di indossare liberamente un abbigliamento, deve sottostare ai precetti religiosi e/o alle imposizioni familiari.

 

Le donne vengono trattate come animali da riproduzione.

 

Non confondiamoli con i cari e buoni e gentili e rispettosi e generosi e premurosi italiani (che facciamo impazzire).

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Ma ciò a cui assisto quotidianamente (e di persona) mi spaventa.

Mia cara Viola, la paura è un sentimento che ci accomuna a tutti gli altri animali dal più semplice a quelli più grandi e grossi e per questo, al pari della spiritualità, merita il più profondo rispetto e sarebbe un gravissimo errore ridicolizzarla.

Tutti abbiamo paura solo che la paura è soggettiva: c'è chi ha paura per certe cose e chi per altre e chi di ... entrambe. :)

 

La paura che tantissima gente ha oggi per quello che sta accadendo, per i cambiamenti e per il futuro sono comprensibilissimi e umani e sarebbe sbagliatissimo, da parte di ognuno di noi, a prescindere da come la pensiamo, non farcene carico e soprattutto sottovalutarli.

Questo perché la paura è una cattiva consigliera e se interessa una gran parte della popolazione di questo emisfero non va affatto presa sottogamba.

Proprio quasi un secolo fa, sempre in questa parte del mondo per paura del comunismo una grande fetta di persone si sono affidate al fascismo, al franchismo e al nazismo sperando in questa maniera di allontanare il pericolo della belva comunista e affidandosi al mostro che ha portato il mondo alla catastrofe.

 

Oggi per tantissimi occidentali il pericolo non è più il comunismo- ormai definitivamente sconfitto - ma è questa macedonia di culture che sta diventando il vecchio continente.

Si ha paura del "diverso" dell'"altro" da noi e corriamo il pericolo, consigliati e guidati dalla paura, di consegnarci nelle mani di populismi che erigono e erigeranno muri e che ci dicono che solo facendo come dicono loro si potrà risolvere i problemi.

 

Ma non è così secondo me e, scusami la mia presuntuosità. 

 

Solo la tolleranza, la comprensione, il rispetto fra le diverse culture può farci continuare a sperare e renderci più ... "umani" e uniti. Non si tratta di rinunciare ai nostri valori, quelli nati dalla rivoluzione francese e non ancora pienamente nemmeno messi in pratica nemmeno da noi ma di renderli veramente universali.

 

A te - e a chiunque la pensi come te - dedico questa canzone che è la canzone più bella del mondo!

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La signora Wang, come buona parte delle pianiste di oggi, scelte per le loro conformazioni anatomiche sessualmente attraenti più che per la loro "arte", si veste in modo inopportuno e quanto meno insopportabile per il luogo e per l'occasione in cui, appunto, "lavora".

 

I vestiti che indossano le pianiste in voga hanno un eccesso concreto, un sovraccarico d'informazioni sessuali, che disturbano chiunque abbia una sana conformazione psicofisica e sessuale.

 

Sono un messaggio più chiaro di quello delle prostitute della stazione (o come le escort d'alto bordo che si vestono proprio in quel modo) che viene portato alle estreme conseguenze da imbarazzantissimi atteggiamenti alla tastiera che simulano il coito e l'orgasmo.

 

Trovo ancora più imbarazzante che nessun uomo si sia ancora opposto a questa insopportabile vetrina di donne vendute per il loro corpo, per il loro aspetto, anche nell'arte. (anche se, in verità, si è sempre fatto...)

 

Oppure, scusate la psicanalisi, di "gnocca" dal vivo se ne vede così poca che si ha bisogno di scrutarla, d'esplorarla morbosamente ovunque, ad ogni occasione, anche a teatro?

 

Sinceramente, se proprio dobbiamo dire la verità, era molto più sensuale la Argerich con quei bei maglioni invernali!

 

Queste, sia musicalmente, che fisicamente, mostrano soltanto quanto e come siamo messi male nella musica e nel sesso.

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  • 2 months later...

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