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Piano Concerto - Forum pianoforte

Pianoforte Waldemar


Angelo60
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Buongiorno a tutti,

Come ho accennato qualche giorno fa nella sezione "mi presento", ha acquistato un pianoforte d'occasione (forse..)  a 150 Euro.
Cercando qualche informazione su internet, mi sono imbattuto in questo sito che mi ha subito entusiasmato, così ora approfitto della vostra pazienza.

Sto cercando di sistemarlo po'. Vorrei farlo da solo, un po' perchè non è periodo di spese, un po' perchè visto il prezzo non ho paura di rovinarlo, ma il motivo principale è che l'argomento messa a punto, accordatura e intonazione mi appassiona.

E' sempre stata una mia passione entrare e cercare di capire come sono fatte le cose, forse non ho ancora superato la fase dei bambini a cui piace smontare. Comunque dietro tutte  le cose che acquistiamo, anche apparentemente banali c'è sempre un grosso lavoro di progettazione e di studio, oggi come secoli fa e questo mi incuriosisce molto.
Ops, sto divagando... torno subito al pianoforte...

Innanzi tutto esteticamente non è male, ed è stato accettato anche da mia moglie
ecco qualche foto:

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I tasti sono ancora bianchi (forse perchè non in avorio?) e non danno l'idea di vecchio.

La marca, è Waldemar, ho cercato in Internet, qualcosa ho trovato, ma poco.

L'anno di costruzione non sono riuscito a trovarlo.

Dopo una bella pulita con l'aspirapolvere, ho sistemato alcune cose abbastanza facili da risolvere che vi elenco:
(scusate se userò qualche termine approssimativo)

 

1  un tasto non suonava,
era uscito il perno della forcola e il tasto ciondolava lateralmente

2 un tasto faceva un click in fase di rilascio, ho re-incollato un feltro dove in fase di rilascio lo spingitore andava a sbattere.
Per capire il problema ho faticato un po' guardando e riguardando, con tutta la meccanica staccata come si comportavano i tasti buoni e come quello "cattivo"

3 altri tasti avevano un movimento laterale e arrivavano a colpire la corda in malomodo , ho sistemato agendo sulla piastrina che fissa il martelletto alla forcola. Qui il meccanismo non mi sembra un gran che, nel senso che occore stringere la vita della piastrina con molta forza...

 

Dopo queste sistemazioni ho deciso di tentare l'accordatura. Il piano era abbastanza scordato e giù mediamente di mezzo tono.
Con pazienza ho registrato le singole note con il software "entropy piano tuner" e poi con pazienza mia, ma anche dei miei familiari, ho riportato lo strumento a una accordatura discreta.

Sono passate un paio di settimane e l'accordatura mi sembra abbia tenuto.

Dopo l'accordatura ho registrato nuovamente le note perchè avrei intenzione, tra un po di settimane di registrarle di nuovo e di vedere, grazie alla possibilità di esportare in excel, se ci sono state variazioni.

Magari poi mi toglierò lo sfizio di farlo accordare un po' meglio da un vero accordatore.

 

 

Ora veniamo ai punti che ancore non riesco a migliorare

La prima cosa più fastidiosa riguarda gli smorzatori. Non tutti, ma soltanto quelli che riguardano l'ultima ottava, prima ovviamente dei tasti finali in cui gli smorzatori non ci sono più.
Ho cercato di capire il perchè, ma non sono giunto a una risposta certa.
Di sicuro è che man mano si va verso le note più acute gli smorzatori (che si trovano al di sopra del martelletto) si trovano sempre più vicini al punto dove la corda appoggia sul telaio, dove diventa più difficile smorzare. Ho provato ad abbassare leggermente uno smorzatore, ma si è creata subito interferenza con il martelletto, quindi non è la strada giusta.

Ho pensato che facesse troppo poca pressione, ma anche spingendo a mano lo smorzatore il comportamento non migliora
Probabilmente il problema sta nello stato del feltro. In effetti mi smbrano un po' mollicci,

allego due foto:

 

 

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Si può tentare di sostituirlo prendendo del feltro generico (tipo quello che si usava all'asilo per sforacchiare i disegno con uno spillo) ? Mi aspetto di essere rimproverato solo per averlo pensato...

 

Mi resta ancora un problemino con un tasto che suona più piano degli altri, ma apparentemente sembrerebbe tutto a posto. Ho intenzione di smontarlo per guardarci meglio, vi farò sapere.

Togliere un tasto comporta però la quasi sicurezza di rovinare la parte finale della bretellina, che mi sembra fatta di pelle. E' molto secca e tende a sbriciolarsi.

Per adesso però mi fermo qui, per non mettere troppa carne al fuoco.

 

Grazie

un abbraccio a tutti.

Angelo

 

 

 

 

 

 

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Caro Angelo, devo dire che hai una capacità notevole di individuare le cause del mal funzionamento. Questo ti rende molto ben predisposto ad imparare come "curare" il pianoforte.Comincio col dire che non ti devi aspettare da un pianoforte con" meccanica a baionetta" ( mi sembra di capire che si tratta di questa meccanica) smorzi bene il suono. Purtroppo con quel tipo di meccanica gli smorzatoi sono montati al di sopra dei martelli e gli acuti non hanno quasi spaziosufficiente per smorzare il suono. inoltre il sistema lavora per "gravità" ed è ben differente da quello successivamente moderno che che è aiutato da molle. Ti devi contentare, anzi il feltro vecchio, perché segnato dalle corde, smorza un po' meglio di quello nuovo. E' chiaro che ti devi assicurare che le baionette scorrano bene e che i perni della meccanica degli smorzatoi non sia "pigra", altrimenti l'efficienza diminuirebbe.

Bene per il feltrino mancante! il click dipende proprio dal rumore del montante di scappamento che non si riposa sul feltrino.

Per il perno hai fatto bene....ma spesso non dipende solo dalla piastrina lenta bensì dal perno lento sui laterali fori guarniti di panno. In quel caso. allentando la piastrina( comodo sistema) si può sostituire il perno con uno di misura maggiore ( a volte basta una misura più grande ad es: da 1,30 a 1,325)

Poiché per te è difficile reperire i perni, cerca di misurare con un micrometro il diametro esatto  e individua quanti tasti hanno il problema. Se è solo qualcuno , ti spedisco io in una bustina qualche perno magari di di misure diverse ( mi manderai, se vuoi, l'indirizzo in privato sui messaggi)

Per l'accordatura, mi sembra di capire che le caviglie hanno una buona tenuta. Bene a presto!Paolo

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Grazie Paolo, della tua disponibilità, se passi da Bergamo la cena è assicurata.


Tutto sommato i perni delle forcole mi sembrano a posto. Quello che era uscito dalla sede l'ho fissato con un po' di colla (!)
sulla parte esterna della forcola vediamo se tiene.

Leggendo qua e là ho notato in effetti che la meccanica a baionetta non gode di molta reputazione...

Va be, comunque a questo piano sono già un po' affezionato, mi ha fatto conoscere voi e mi sta facendo imparare qualcosa.

La mia intenzione è di portarlo al livello a cui può arrivare, senza mettermi a fare cose insensate.

Ora avrei ancora molte domanda, ma preferisco prendermi il tempo per scattare qualche fotografia, così diventa più facile.

A prestissimo!

Grazie ancora
Angelo

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colla sul legno della forcola? Non capisco dove potrebbe essere di aiuto. Tieni presente che al centro il perno deve essere ben stretto e sulle guarnizioni quel tanto che lo fa scorrere. allora avrai messo un poco di colla per bloccare la vite della piastrina.....( anche se il rimedio non mi pare ortodosso...)...comunque, l'importante è non compromettere la giusta rotazione dello stiletto del martello. Il perno fuoriesce quando non è ben stretto al centro. Ma se la vite e la piastrina stringono ...ok. altrimenti basta mettere uno spessorino minuscolo sulla sede centrale del perno in modo che la piastrina possa essere capace di serrarlo.

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:unsure:

In effetti una cosa non l'ho capita...

Quando il martelletto si muove il perno cosa dovrebbe fare? Ruotare anche lui all'interno dei fori della forcola o deve stare fermo e la piastrina si muove scivolando sul perno ?

ecco la mia (povera) forcola:

 

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Ripensandoci a mente più lucida è ovvio
che è il perno che ruota nei fori laterali della forcola.

In ogni caso i martelletti si muovevano lateralmente perchè la vite della piastrina non era sufficientemente stretta.

Questo ha permesso a un perno di uscire dalla sede.
E' da notare che il perno parzialmente uscito ha potuto muoversi maggiormente degi altri perchè
era proprio quello alla fine di un gruppo dove i martelletti cambiano inclinazione e quindi la forcola del martelletto vicino si trovava più lontana.
ciao
Angelo
 

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