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Piano Concerto - Forum pianoforte

Gustav Mahler - Quartetto in la minore per pianoforte ed archi


Viola
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Che meraviglia!!! un brano  nostalgico  e struggente.Se penso  che Mahler lo scrisse a 16 anni a dell'incredibile ! un brano così te lo aspetti scritto da un adulto.

Per gli amanti del cinema vi ricordo che Martin Scorsese lo ha usato come colonna sonora per il film "Shutter Island" con Leonardo di Caprio e Ben Kingsley un film da vedere assolutamente.

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L'ho ascoltato anch'io. Non lo conoscevo. Mi esprimo come Antares... Adorabile.

Tra l'altro nella mia scarsa conoscenza di Mahler ( :( ) con questo quartetto vengo a scoprire che - se voleva - ce la faceva a stare sotto il 10 minuti :P

 

Scherzi a parte... è vero: nostalgico  e struggente. Forse Mahler - suo malgrado - a sedici anni era già piuttosto adulto.

Peccato non avere altri suoi quartetti

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L'ho ascoltato anch'io. Non lo conoscevo. Mi esprimo come Antares... Adorabile.

Tra l'altro nella mia scarsa conoscenza di Mahler ( :( ) con questo quartetto vengo a scoprire che - se voleva - ce la faceva a stare sotto il 10 minuti :P

 

Scherzi a parte... è vero: nostalgico  e struggente. Forse Mahler - suo malgrado - a sedici anni era già piuttosto adulto.

Peccato non avere altri suoi quartetti

 

VITA FUGAX ripeteva spesso ad un caro amico Gustav Mahler durante il soggiorno a Dobbiaco.

 

"Mahler era un uomo che si consumava da solo. Nel suo intimo bruciava sempre un fuoco.

 

E' impossibile non amare Mahler, una creatura delicata, profonda e sofferente.Un uomo semplice, di onesti sentimenti.

 

In quest'opera giovanile è già presente (direi dominante) il sentimento della Sehnsucht, che non è solo desiderio, ma è anche (e soprattutto) un senso di perdita.  Mahler, a soli sedici anni, si sentiva già perduto al mondo.

 

 

Lui è come la sua musica (non sempre si può dire lo stesso di un compositore).

 

 

(c'è lui e ci sarà sempre lui nel mio cuore e sulla mia t-shirt)

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Se posso permettermi integrerei - sintetizzando al massimo - dicendo che le composizioni di Mahler riflettono la situazione di crisi sociale e spirituale che si manifesta nell’Europa centrale a cavallo fra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento. Questa tendenza si manifesta con la reazione nei confronti del positivismo e del razionalismo materialista con la diffusione di un crescente malessere presente nella cultura, nell’arte e nella musica. Gli artisti vivono in una situazione angosciante dove l’arte è considerata come mezzo di trasformazione della società e dell’esperienza che l’uomo fa nel mondo.
Vengono rappresentati così i temi più profondi e legati all’inconscio come i temi della solitudine, della malattia fisica e mentale che verranno ampiamente studiati e analizzati da S. Freud (1859-1939) con lo studio “scientifico dell’inconscio”.

 

Il mondo interiore di Mahler è dominato da un senso di angoscia esistenziale di malinconia e tragica grandiosità. Ad esempio le sue sinfonie scaturiscono da un programma letterario o filosofico in funzione di “soggetto estetico” della musica, di “filo conduttore”. In effetti la musica di Mahler presenta una convivenza fra un gusto raffinato ed elegante con elementi banali come temi di fanfare o di giostre o di motivetti popolareschi che vengono integrati in strutture formali molto complesse. Basta pensare al tema del terzo movimento della prima sinfonia “Il titano” (1884-88) è la versione in modo minore del canone “fra martino” che viene trasformato in una marcia funebre di carattere grottesco.

https://www.youtube.com/watch?v=c2rKsfm-FYk

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Se posso permettermi integrerei - sintetizzando al massimo - dicendo che le composizioni di Mahler riflettono la situazione di crisi sociale e spirituale che si manifesta nell’Europa centrale a cavallo fra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento. Questa tendenza si manifesta con la reazione nei confronti del positivismo e del razionalismo materialista con la diffusione di un crescente malessere presente nella cultura, nell’arte e nella musica. Gli artisti vivono in una situazione angosciante dove l’arte è considerata come mezzo di trasformazione della società e dell’esperienza che l’uomo fa nel mondo.

Vengono rappresentati così i temi più profondi e legati all’inconscio come i temi della solitudine, della malattia fisica e mentale che verranno ampiamente studiati e analizzati da S. Freud (1859-1939) con lo studio “scientifico dell’inconscio”.

 

Il mondo interiore di Mahler è dominato da un senso di angoscia esistenziale di malinconia e tragica grandiosità. Ad esempio le sue sinfonie scaturiscono da un programma letterario o filosofico in funzione di “soggetto estetico” della musica, di “filo conduttore”. In effetti la musica di Mahler presenta una convivenza fra un gusto raffinato ed elegante con elementi banali come temi di fanfare o di giostre o di motivetti popolareschi che vengono integrati in strutture formali molto complesse. Basta pensare al tema del terzo movimento della prima sinfonia “Il titano” (1884-88) è la versione in modo minore del canone “fra martino” che viene trasformato in una marcia funebre di carattere grottesco.

 

https://www.youtube.com/watch?v=c2rKsfm-FYk

Certo che puoi permetterti, anzi, devi!

 

Sono io che "non dovrei permettermi", vista la mia profonda ignoranza in materia (stasera devo rispondere a Daniele nell'altra discussione. Mi è venuta l'ansia da prestazione. Ho paura. Aiutooo!)

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Un esempio?

 

Ottorino Respighi.

 

 

 

Sono io che "non dovrei permettermi", vista la mia profonda ignoranza in materia (stasera devo rispondere a Daniele nell'altra discussione. Mi è venuta l'ansia da prestazione. Ho paura. Aiutooo!)

Cara Viola, non so se riesco a metterti a tuo agio dicendoti questo: io sono una persona ignorantissima. Oltre a ciò non compongo, non dirigo, e - ahimé - non suono nemmeno. Sono qui esclusivamente perché amo.

 

Amo la musica e l'arte.

 

Non ho assolutamente verità in tasca e sono disponibilissimo a mettere in discussione qualsiasi mia affermazione.

Dunque ... !!!!!

 

Per quanto riguarda il discorso qui sopra, ammetto che di Ottorino Respighi non conosco la vita in quanto la sua musica non mi ha mai appassionato più di tanto - dovrei, in verità, dire per niente e me ne scuso - e dunque non me ne sono interessato ma, ... sono sicuro che anche lui, come tutti i compositori dopo Beethoven - ma anche tantissimi - se non tutti -  prima di Beethoven seppur più inconsapevolmente e nascostamente -sia stato come la sua musica o, più esattamente, attraverso la sua musica ha espresso sé stesso e il suo mondo.

 

Poi volendo si può approfondire meglio discorso  in un altro topic più specifico. :)

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Cara Viola, non so se riesco a metterti a tuo agio dicendoti questo: io sono una persona ignorantissima. Oltre a ciò non compongo, non dirigo, e - ahimé - non suono nemmeno. Sono qui esclusivamente perché amo.

 

Amo la musica e l'arte.

 

Non ho assolutamente verità in tasca e sono disponibilissimo a mettere in discussione qualsiasi mia affermazione.

Dunque ... !!!!!

 

Per quanto riguarda il discorso qui sopra, ammetto che di Ottorino Respighi non conosco la vita in quanto la sua musica non mi ha mai appassionato più di tanto - dovrei, in verità, dire per niente e me ne scuso - e dunque non me ne sono interessato ma, ... sono sicuro che anche lui, come tutti i compositori dopo Beethoven - ma anche tantissimi - se non tutti -  prima di Beethoven seppur più inconsapevolmente e nascostamente -sia stato come la sua musica o, più esattamente, attraverso la sua musica ha espresso sé stesso e il suo mondo.

 

Poi volendo si può approfondire meglio discorso  in un altro topic più specifico. :)

 

In effetti è così.

 

Ora provo ad esprimere meglio il mio sentimento. Non avendo alcuna competenza tecnica in materia, il mio approccio con la musica classica è puro sentimento.

 

Mentre l'anima di Mahler è presente (e riconoscibile) in ogni sua opera, faccio fatica a trovare il Respighi che ho (ri)conosciuto nel suo capolavoro (no, Luca, non te lo dico), in altre opere diciamo più commerciali.

 

 

Grazie Daniele, sei molto gentile.

 

Non sono mai riuscita ad esprimere un pensiero in modo organico. 

 

Sempre a sprazzi.  

 

E' un mio limite. 

 

Speriamo almeno siano raggi di luce (a volte lo sono).

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 io sono una persona ignorantissima.

 

Caro Daniele . . . Gli unici disaccordi che io mi ricordi con te sono.

 

1) nel 2007, nel forum di Armando, sul fatto che la Leonore III non fosse che 'l'unica' in quanto punto di arrivo delle cosiddette 'prima' e 'seconda'.

2) nel 2012 sulla priorità di fronte a un'Opera d'arte della decontestualizzazione rispetto alla contestualizzazione

3) nel 2013 sull'opinione che Die Weihe des Hauses op. 124  fosse l'unico breno sinfonico di Beethoven con le caratteristiche del tardo stile.

 

Ora mi tocca leggere la frase sopra!!!

No! Questa assolutamente no. :angry:

E non è per non mettere a suo agio Viola . . .

 

Un caro saluto ... ascoltando Die Weihe des Hauses :)

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Tranquilla. . . . Sono curioso. Ma posso attendere una vita.

 

Un caro (disorganico) saluto anche a te!

Sono come il presidente Daniel Paul Schreber: sento qualcosa, produco qualcosa, ma, contrariamente a Schreber (ahimè!) ho qualche difficoltà a farne la teoria.

 

Spero che i miei raggi di sole non escano dal medesimo foro (per ulteriori approfondimenti vedasi il Caso Schreber)

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Lui è come la sua musica (non sempre si può dire lo stesso di un compositore).

 

Curiosamente l’opinione di Glenn Gould sul rapporto vita-opera in Mahler (sulla scorta della biografia di de La Grange) è l’esatto opposto: un ambizioso e spietato carrierista la cui musica, strano miscuglio di ingenuo e spirituale, ha poco in comune con la personalità tipicamente viennese fin de siècle (vedi L’ala del turbine intelligente).

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Grazie per l’avvertimento!

 

In ogni caso, fra tutte opinioni di Glenn Gould questa non è certo la più infondata. Per sopravvivere – e anzi avere successo, almeno per qualche anno – nella Vienna dell’epoca di Mahler (come anche nella Vienna di oggi) non bastava certo essere ingenui e spirituali, bisognava anche essere ambiziosi e spietati (almeno un po’).

 

La cosa strana è che la stessa persona può essere ingenua e spirituale, e alternativamente ambiziosa e spietata – senza per questo diventare Jekyll & Hyde. È un curioso aspetto dell’animo umano (ma qui ovviamente sconfiniamo nel campo delle opinioni personali).

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Caro Frank,

era semplicemente un modo spiritoso di rispondere ad una citazione idiota.

 

(Red Scharlach non lo è affatto ed ha compreso perfettamente il senso della mia battuta)

 

Tale la definirebbero:

 

Ugo Duse, Ernest Bloch, Alfredo Casella, Thomas Mann, Ernst Decsey, Stefano Zweig, Karlheinz Stockhausen, Leonard Bernstein, Bruno Moderna, Arnold Schönberg (solo per fare alcuni nomi).

Diciamo che per lo spam ci sono i moderatori. Bastano e avanzano. Per cui se non si concorda con un post, per lo più con una citazione d'autore, basta argomentare. Grazie.

Caro Frank,

era semplicemente un modo spiritoso di rispondere ad una citazione idiota.

 

(Red Scharlach non lo è affatto, infatti, ha compreso perfettamente il senso della mia battuta)

 

Tale la definirebbero:

 

Ugo Duse, Ernest Bloch, Alfredo Casella, Thomas Mann, Ernst Decsey, Stefano Zweig, Karlheinz Stockhausen, Leonard Bernstein, Bruno Moderna, Arnold Schönberg (solo per fare alcuni nomi).

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