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Piano Concerto - Forum pianoforte

A cosa serve la musica (oggi)?


Frank
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La cosa più difficile è dare un "valore" alla musica. L'amico Schumann la butta sul gusto

 

Non devi in alcun modo diffondere le composizioni brutte,

anzi devi contribuire con tutte le tue forze a tenerle

fuori dalla circolazione.

Le composizioni brutte non devi suonarle affatto, e

neppure ascoltarle, a meno che ti costringano a farlo.

 

Ma brutte secondo quali parametri?

 

L'aggettivo "cattiva" può essere assimilabile a "brutta"? Non so, brutta mi sa più di gusto, cattiva più di valutazione - ipoteticamente - oggettiva. E i parametri?

 

L'unica cosa che si può fare è valutare il modo in cui è scritto o costruito un brano, il grado di raffinatezza (in questo caso consapevoli che l'assenza di raffinatezza non è detto che sia un difetto), il livello di interesse che può suscitare, etc.

 

... e sul "divertire"? Insomma, un po' di opere buffe l'hanno scritte in tanti. Più o meno ben costruite, più o meno raffinate, etc. Ma si tratta di opere che hanno cavalcato secoli.

 

Mi è sembrata più convincente la Viola che diceva:

 

 

 

 

Mi ha incuriosito molto. I due esseri sono l'ascoltatore e il compositore che entrano in contatto tramite QUEL brano di musica o due ascoltatori che si "legano" indissolubilmente ascoltando UNO stesso brano?

 

Ah, in questa catena l'interprete ha un ruolo? Per cui è quasi sempre una cosa a tre?

Tra DUE ascoltatori. Il numero perfetto è due. :-)

 

---

 

 

---

 

"Ciò che non è straziante è superfluo, almeno in musica.“

 

(Emil Cioran)

 

---

 

Perdonate la brevità delle risposte.

Il caldo mi ottunde la mente.

Al pari della " cattiva " musica. ;-)

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"1 + 1 =1"

 

mi ha immediatamente riportato alla mente una splendida massima di Meister Eckhart:

 

 

Quell’uno che intendo è ineffabile. Unisce uno con uno, risplende puro nel puro.

 

 

 

(grazie)

In effetti Frank, nella sua risposta a Thallo scriveva:

 

"ognuno ha il diritto di scegliere il suo "2", risultato delle riflessioni"

 

Infinito+Infinito=Infinito

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In effetti Frank, nella sua risposta a Thallo scriveva:

 

"ognuno ha il diritto di scegliere il suo "2", risultato delle riflessioni"

 

Infinito+Infinito=Infinito

Curiosa questa cosa. E' la seconda volta che, in risposta ad un mio post, viene tirato in ballo il Signor Thallo. A questo punto non posso esimermi dal visualizzare il profilo di Sua Eminenza (in vacanza in Sicilia). 

 

---

 

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione questo passo tratto da Il tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler (pagina 258):

 

"Ogni arte è mortale - non solo le singole opere sono mortali, ma anche le arti in sé stesse. Un giorno l'ultimo quadro di Rembrandt e l'ultima nota di Mozart avranno cessato di esistere pur sussistendo, forse, una tela dipinta ed uno spartito: perché l'ultimo occhio e l'ultimo orecchio che potevano cogliere la lingua delle loro forme saranno scomparsi.  [...] Caduco è ogni pensiero, caduca ogni fede, ogni scienza, quando si estinguono le menti nei mondi delle quali le loro "verità eterne" erano state sentite necessariamente come tali."

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"Ogni arte è mortale - non solo le singole opere sono mortali, ma anche le arti in sé stesse. Un giorno l'ultimo quadro di Rembrandt e l'ultima nota di Mozart avranno cessato di esistere pur sussistendo, forse, una tela dipinta ed uno spartito: perché l'ultimo occhio e l'ultimo orecchio che potevano cogliere la lingua delle loro forme saranno scomparsi.  [...] Caduco è ogni pensiero, caduca ogni fede, ogni scienza, quando si estinguono le menti nei mondi delle quali le loro "verità eterne" erano state sentite necessariamente come tali."

Ovviamente non posso avere la minima idea di cosa, penserà, dirà e, soprattutto, in quale fede crederà  o non crederà un eventuale umano del 3150 e, questo ammesso e non concesso, che ci sarà un umano del 3150.

Direi di essere certo invece che l'arte come la scienza morirà solo quando l'ultimo essere umano sparirà dalla faccia terrestre.

Scienza e arte sono necessarie all'uomo almeno quanto l'aria e l'acqua e questo lo è sempre stato fin dalla sua alba. Fin dal momento  cioè che la sua mente ha maturato il pensiero. Arte e pensiero sono il risultato di una continua evoluzione che si accompagna parallelamente all'evoluzione umana in toto.

Forse l'uomo del 3150 non si soffermerà più ad ammirare la Cappella Sistina e ad ascoltare le note di Bach/Beethoven e a leggere la "Divina Commedia di Dante. Sicuramente la scienza del 3150 avrà completamente surclassato molte delle nostre conoscenze e convinzioni odierne, ma è indubbio che la scienza e l'arte del 3150, qualunque esse siano, affonderanno le loro radici sempre - come fu , è e sarà - nell'alba dell'umanità.

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Mi ha incuriosito molto. I due esseri sono l'ascoltatore e il compositore che entrano in contatto tramite QUEL brano di musica o due ascoltatori che si "legano" indissolubilmente ascoltando UNO stesso brano?

 

Ah, in questa catena l'interprete ha un ruolo? Per cui è quasi sempre una cosa a tre?

 

Certo Frank. Senza dubbio è sempre una cosa a tre.

Anche quando l'interprete è il compositore (perchè una sera interpreta in un modo, la sera dopo in un modo un po' diverso . . . )

 

[a cosa serve la musica oggi?... Purtroppo vedo questo topic solo ... oggi  :angry:  ]

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La musica - oggi come sempre - serve a tante cose.

Elenco che chiunque può allungare:

Divertirsi ascoltando, divertirsi ballando, addormentare i bambini, addormentare se stessi, esaltare se stessi, dimenticare il grigiore quotidiano....

Creare il "clima" giusto per: lavorare, fare sport, rimorchiare, pregare, fare sesso, studiare, concentrarsi.....

 

Un opera musicale è come una persona inerme che si lascia fare di tutto da chi se ne serve per i suoi scopi mentre la ascolta.

Una musica che è stata composta per elevare l'animo alla preghiera, uno la prende (ad es.) per meglio isolarsi nello studio (e gli esempi sarebbero tantissimi).

 

Visto dalla parte del compositore invece pare che si possa rispondere - banalmente - come per la Letteratura.

A cosa serve scrivere (oggi come sempre)?

A tutto.

Qualcuno scrive cose comiche, qualcuno scrive per veicolare la propria idea del modo e della vita... lo stesso compositore che scrive oggi un'opera pensando possa servire a ballarci sopra, domani potrebbe benissimi scrivere mosso da altre intenzioni.

 

Ecco: io - da musicista-ascoltatore - la penso un po' così:

quando dico che «stravedo per quel compositore» è un po ' come se dicessi che sono in sintonia coi suoi pensieri sulla vita

(e che, naturalmente, mi prende da morire ;) )

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"Creare il "clima" giusto per: lavorare, fare sport, rimorchiare, pregare, fare sesso, studiare, concentrarsi....."

 

Oh mein Gott!

 

"Un opera musicale è come una persona inerme che si lascia fare di tutto da chi se ne serve per i suoi scopi mentre la ascolta.

 

 

Io, al contrario, ho spesso la sensazione che sia la musica a dominarmi.

Dinnanzi ai suoi sortilegi mi sento inerme e mi piego alla sua volontà.

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Ecco: io - da musicista-ascoltatore - la penso un po' così:

quando dico che «stravedo per quel compositore» è un po ' come se dicessi che sono in sintonia coi suoi pensieri sulla vita

(e che, naturalmente, mi prende da morire ;) )

Solo da ascoltatore non posso che confermare.

 

Se così non fosse non potrei spiegarmi il perché, nell'ambito della musica e dopo averne ascoltata, amata tantissima, di ogni epoca e di ogni genere, la colonna sonora principale, rimanga  sempre: Beethoven e Bach.

 

Certo anche perché sono due immensi compositori.

 

Ma c'è un qualcosa di più intimo, di più personale che fa sì che loro siano sempre stati nella mia mente e nel mio corpo: Beethoven e Bach riescono a conciliare il mio dualismo, a riassumerlo: insomma quel movimento che rende il dualismo, monismo.

 

Ecco la musica attraverso Bach e Beethoven serve a me a conciliare filosofia occidentale e filosofia orientale. :wub:

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sapete cosa? Non ho avuto più notifiche ed ero convinto che la discussione si fosse interrotta.

Niente Sicilia, niente interruzione della connessione.

Ma a questo punto non saprei che dire :-) avete già immaginato che lo stile di Viola fosse... un po' lontano dal mio ahahah è da un po' di tempo che non amo più i discorsi metafisici legati alla musica. Per me l'ineffabilità del lato metafisico della musica ha un valore pratico, wittgensteiniano: di ciò di cui non si può parlare è meglio tacere. Alcuni (alcuni) discorsi che non producono conoscenza mi urtano. A meno che non siano discorsi emotivi, di condivisione, abbracci parlati. Quelli mi piacciono. E mi divertono ;-) 

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sapete cosa? Non ho avuto più notifiche ed ero convinto che la discussione si fosse interrotta.

Niente Sicilia, niente interruzione della connessione.

Ma a questo punto non saprei che dire :-) avete già immaginato che lo stile di Viola fosse... un po' lontano dal mio ahahah è da un po' di tempo che non amo più i discorsi metafisici legati alla musica. Per me l'ineffabilità del lato metafisico della musica ha un valore pratico, wittgensteiniano: di ciò di cui non si può parlare è meglio tacere. Alcuni (alcuni) discorsi che non producono conoscenza mi urtano. A meno che non siano discorsi emotivi, di condivisione, abbracci parlati. Quelli mi piacciono. E mi divertono ;-)

 

Ecco, appunto...

Non ho fatto in tempo a gustarmi l'atmosfera cordiale di questo forum che arriva lo sberleffo. :-)

 

Rispetto la tua opinione, peccato per il tono sarcastico che la dequalifica.

 

Mon ho compreso (tra le altre cose) leggendo un tuo intervento in questa discussione, perché sarebbe preferibile cantare male sotto la doccia a non cantare affatto.

 

Sono certa comunque di avere molto da imparare (anche) da te.

 

 

Buona serata.

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Ecco, appunto...

Non ho fatto in tempo a gustarmi l'atmosfera cordiale di questo forum che arriva lo sberleffo. :-)

 

Rispetto la tua opinione, peccato per il tono sarcastico che la dequalifica.

 

Mon ho compreso (tra le altre cose) leggendo un tuo intervento in questa discussione, perché sarebbe preferibile cantare male sotto la doccia a non cantare affatto.

 

Sono certa comunque di avere molto da imparare (anche) da te.

 

 

Buona serata.

 

Ho rovinato l'atmosfera cordiale? E per quale ragione il tono sarcastico dovrebbe dequalificare la mia opinione? Il sarcasmo è parte della mia opinione, o meglio, è parte delle armi di uno scontro dialettico in cui la mia opinione è a favore del "divertimento". Chi mi conosce su questo forum sa che manca tanto così a che io inizi a usare immagini adolescenziali e goliardiche.

Sul cantare male sotto la doccia: tutte le abilità vocali specificamente collegate al canto sono frutto di esercizio. E' abbastanza banale dirlo, del resto tutte le abilità sono frutto di esercizio, il concetto di abilità è strettamente connesso all'azione. Ma alcune abilità vocali sono frutto di un esercizio complesso che mette in campo meccanismi di azione e reazione in parte inconsci. L'esempio più facilmente comprensibile è costituito dai meccanismi dell'intonazione. Per imparare a cantare in tono serve esercitarsi, sbagliando molto, ed è abbastanza acclarato ormai come questo esercizio di apprendimento abbia delle modalità simili a quelle dell'apprendimento linguistico. E questo perché il canto condivide funzionalità fisiologiche con il linguaggio. Quando nelle prime fasi dello sviluppo linguistico i bambini sono adeguatamente stimolati dal punto di vista sonoro-musicale, allora per istinto sperimenteranno anche dal punto di vista sonoro-musicale, favorendo quei meccanismi di azione e reazione che sono alla base dell'apprendimento vocale. Questo, in sostanza, è il modo in cui a 12 anni alcuni di noi si ritrovano magicamente intonati e altri, ahimè, no. Il problema di queste abilità è molto diffuso, a livelli diversi, ovviamente. Ed è uso tra i docenti di canto riservare attenzione a questi approcci diciamo ludici o non formalizzati. Diciamo lallazioni tardive. Cantare male è molto importante per conoscere bene la propria voce, per approfondirla senza avere il timore di fare qualcosa di brutto. Farlo sotto la doccia è un buon modo per evitare l'imbarazzo. Ma sia chiaro, io non ho nulla contro chi canta male anche fuori dalla doccia.

Quindi, sì, cantar male serve, per ogni aria cantata meravigliosamente bene ci sono anni di gridolini e stecche. E filosoficamente parlando sarebbe interessante domandarsi se anche l'esercizio sia musica. Io voto per il sì: è fatto con intenzione musicale (chi canta esercitandosi si sforza, nel limite delle sue possibilità, di portare avanti elementi estetici), è ascoltato con intenzione musicale (dai docenti o da un pubblico casuale, che non interagisce con quello stimolo sonoro come se fosse un rumore d'ambiente, anzi, lo ascolta per lodare o criticare) e, spesso, ha perfino una letteratura musicale specifica (il grande buco nero della filologia musicale: gli studi!).

 

Secondo, breve, argomento a favore

del canto stonato e bagnato in doccia (gli endecasillabi dequalificano?):

come lo sport, la pratica musicale, specificamente la pratica del canto, diminuisce i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, favorisce il rilascio di serotonina ed endorfine, ha una serie di altri ancora non del tutto compresi effetti sulle funzionalità cardiache, muscolari in genere, del sistema immunitario, del sistema respiratorio, delle funzionalità neurolinguistiche. E tutto questo, sia ben chiaro, non ha a che fare col cantare BENE o col cantare MALE, ma col cantare. Ogni medico potrebbe consigliarvi di cantare come parte delle vostre attività salutistiche. E immagino che ogni medico vi consiglierà di lavarvi... unire le due cose potrebbe avere effetti sorprendenti.

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Ho rovinato l'atmosfera cordiale? E per quale ragione il tono sarcastico dovrebbe dequalificare la mia opinione? Il sarcasmo è parte della mia opinione, o meglio, è parte delle armi di uno scontro dialettico in cui la mia opinione è a favore del "divertimento". Chi mi conosce su questo forum sa che (...)

 

Sì sì . . . io posso confermare B) 

Grazie di esisteee-re!

 

@ Viola

Le donne sono complicate da capire . . . ma thallo, forse di più B)

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ahahahahahah,

 

Va là che siete troppo belli tutti quanti e, in questo caso soprattutto gli ultimi quattro che sono intervenuti. :D 

 

Viola, conosco Claudio (Thallo) virtualmente da tanti anni e personalmente da due e posso assicurarti che è una persona magnifica.

Io frequento forum dal 2004 e so bene che possono esserci persone all'interno  che ci stanno più simpatiche e altre un po' meno. Dopo tutto i forum sono uno spaccato virtuale del mondo reale no?.

Claudio è una persona da cui si può sempre imparare molto e se a volte è sarcastico - perché: è vero, lo è :)!!!! -, molto spesso lo è a ragion veduta e, comunque, il suo punto di vista non è mai impertinente e banale -anzi!!!! -. e, come ben tu sai, non è affatto scontato nei forum e tanto più nella vita.

 

E tutto questo è verso di Voi tutti, un abbraccio virtuale ma anche reale da parte mia.

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Sì sì . . . io posso confermare B)

Grazie di esisteee-re!

 

@ Viola

Le donne sono complicate da capire . . . ma thallo, forse di più B)

 

:D

 

Grande Luca! Sei un simpaticissimo tremendino.  :Devil:

 

Sex, smoke and classical music.

Oh yeah!

 

 

---

 

 

(saluti a Daniele, a Thallo ed al suo orsetto)

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@Bianca

 

Certo che ho capito il tuo post, ma vorrei far riflettere anche su altri aspetti. Il fatto di aver citato dei giganti non ci esime dal considerare che c'è una scienza abbastanza recente che si chiama psicologia e che può sicuramente fornire altri e più recenti punti di vista sulla questione. E' un po' come dimenticarsi che è arrivato tal  Copernico a spiegarci che è la terra a girare intorno al sole e non viceversa. Ok per chi si è espresso prima...ma poi?

 

Detto questo, quando ho aperto il topic mi ero rassegnato a ricevere una risposta del tipo: "un accessorio", ma evidentemente quest è il posto sbagliato per porre questa domanda, mancano altri 6.000.000.000 di persone all'appello :) ... e noi siamo quelli che fannno meno testo.

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Detto questo, quando ho aperto il topic mi ero rassegnato a ricevere una risposta del tipo: "un accessorio", ma evidentemente quest è il posto sbagliato per porre questa domanda, mancano altri 6.000.000.000 di persone all'appello :) ... e noi siamo quelli che fannno meno testo.

... gli altri 6.000.000.000 di persone Frank le trovi:

 

qui

 

e poi qui

 

anche qui

 

pure qui

 

 qui  e .............................................................................qui!

 

 

ora, chiedo venia per i milioni di posti dove ogni giorno si fa, si esegue, si ascolta, si canta, ci si diverte, ci si commuove e tantissime altre cose con la musica che non posso mettere in evidenza, ma è ovvio che per tutta quest'immensa moltitudine la musica non è un accessorio ma un aspetto essenziale e vitale del loro essere bipedi con una mente pensante, :wub:

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