Marta23 Postato Giugno 21, 2016 Report Share Postato Giugno 21, 2016 Mi accingo a leggere Pianosophia (tecnica e arte) di Paolo Spagnolo e Giovanni Stelli; la cosa mi sembra avvincente vista la succinta spiegazione che ne viene data in "supporti musicali""Il testo spiega come la contrapposizione tra tecnica pianistica, identificata con un complesso di abilità psico-motorie, ed interpretazione, affidata ad una cosiddetta "musicalità", sia una falsa opposizione. E questo perché tutti i problemi tecnici si impostano e si risolvono a partire dalla musica: fin dai primi esercizi, infatti, si presentano e si sviluppano i problemi dell'interpretazione". Trovo che queste parole siano geniali. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Giugno 22, 2016 Report Share Postato Giugno 22, 2016 La questione dell'interpretazione resta una bella grana e un campo minato... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Luglio 15, 2016 Report Share Postato Luglio 15, 2016 Sono d'accordo con gli Autori, anche se non ho letto questo saggio. Io ho sempre, a mio avviso, sostenuto che la Musica possa dettare le soluzioni tecniche...."grazie- disse l'allievo di sci , mentre il maestro gridava di chiudere gli sci- non ti arrabbiare, cribbio, - grazie, tu sai sciare!!!!! Lui voleva gridare : pensa, devi pensare e basta!!! Ma sembra l'uovo di Colombo!!!!E allora? E' vero "il campo dell'interpretazione resta un bel campo minato". Ascoltando molto, cercando di capire il fraseggio, sviluppando la musicalità, arricchendo la familiarità con lo stile di scrittura dell'Autore ecc.. E attraverso la "musica" si possono trovare le soluzioni tecniche. Anche Arrau e qualche altro Grande disse questo in un intervista. Spesso si crede che questi Grandi, affermino questo...proprio perché abbiano superato tutti i problemi...ma come superarli? Noi potremmo stare tutta la vita a suonare tutti i libri di "tecnica" tutto il giorno e tutti i giorni...ma senza risolvere il problema. A volte, io credo, si può tentare di risolvere un difficile passaggio proprio mettendo le nostre "possibilità" al servizio della musica. Potremmo scoprire che modificando un peso, una posizione, o marcando degli accenti e/o trovandoci in anticipo su un accordo, ciò ci fa superare il passaggio. Spesso, ad esempio, suonare con leggerezza ci fa intravedere i "micromovimenti" necessari alla velocità di quel passaggio e anche "abbozzare" la soluzione, ci può aiutare ad "entrare" nella soluzione giusta pian piano. Per quello che riguarda l'esperienza sulla mia pelle, mi sono trovato con passaggi che mi sembravano insuperabili e ho scoperto, allora studente, di ostinarmi a ripetere accanitamente, esigendo ad es. la perfetta definizione delle note. Ricordo uno dei tanti: il finale di Pagodes, la prima delle tre Estampes di Debussy, che potete ascoltare sulla sezione Audio registrata in un mio concerto live. Decisi di abbandonarmi completamente alla leggerezza dell'avambraccio e ricercare la giusta, ma presente sonorità necessaria e sufficiente ad accompagnare a mo' di arabesco il tema , per l'ultima volta e con senso di lontananza, enunciato dalla sinistra. Dapprima, naturalmente proprio i micro movimenti, non essendo giusti, generavano accenti disturbatori, ma dopo un po di studio, l'equilibrio della mano e dell'avambraccio si perfezionarono seguendo l'esigenza della "Musica". A poco a poco tutte le note divennero più uniformi seppur in uno scenario di "sfondo". Anche la scelta dei piani sonori aiutano. Si ascoltino gli accordi finali :per arrivare al pianissimo con tre p fu necessario di scegliere un "piano" di inizio non troppo piano. Scoprii infatti che quello che governava l'effetto non era tanto il "colore" assoluto del "piano" quanto la differenza della successione dei piani sonori. Il piccolo piano a coda Yamaha non mi fu davvero di grande aiuto!!!!Ma chiesi all'allora tecnico preparatore di regolare in modo sensibile la distanza di scappamento e di alleggerire le molle di ripetizione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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