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Piano Concerto - Forum pianoforte

Dilemma. Cambio pianoforte o restauro serio?


Musick
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In ogni caso diffiderei sempre dai discorsi "questo era il mio painoforte", "questo lo usavamo per i concerti"... sono frasi di rito che usano quasi tutti i rivenditori per piazzare il pianoforte. Le usano così tanto che escono naturali anche senza volerlo.

 

 

E’ giustissimo mettere in guardia gli utenti. Nel mio caso non è andata così.

Non sono quel genere di persona che prende in parola tutto quello che sente, te l'assicuro  :P 

Quando esprimo un concetto (senza supporre e ipotizzare) lo faccio unicamente perché ho degli elementi concreti e sicuri che di solito trascuro di spiegare, un po’ per non tediare l’interlocutore con dettagli non fondamentali per la discussione, un po’ per carattere (ho sempre avuto la tendenza ad essere riservato).

Il motivo preciso per cui ho la sicurezza che fosse un pianoforte da concerto è che andai a provarlo in teatro proprio prima del concerto (al quale ho anche assistito) e diversi amici che sono venuti a trovarmi si ricordavano perfettamente di averlo già suonato in altre occasioni (qualcuno anche molto remota). Difatti nella mia regione circolano quasi solo strumenti asiatici (fu uno dei motivi principali per cui decisi di prenderlo, pur sapendo di non andare in contro ad uno strumento seminuovo, ciò che non credevo era invece che fosse così difficile trovare tecnici disposti a fare i lavori che gli chiedi, con i materiali che scegli tu, e il motivo a mio avviso è che vogliono tu venda lo strumento e te ne compri un altro, magari proprio da loro, specialmente in regioni del sud Italia dove il mercato degli strumenti va meno bene che altrove, ma questo è il mio parere. Inoltre uno strumento che dei difetti, è uno strumento che ha bisogno di maggior manutenzione).

L’altro giorno per svagarmi un po’ mi sono fatto un giro nei negozi, non c’è davvero nulla, in due città intere ho trovato solo 3 strumenti tedeschi molto costosi (infatti stanno lì da anni invenduti).

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La prima cosa che farò e far mettere le molle.
Quello che mi preoccupa maggiormente è come fare a capire ogni tasto quanti fori (del piombo) aveva in origine, come abbiamo detto c'è molta discontinuità. La fabbrica per caso fornisce una tabella per capire con quanti grammi esce ogni tasto specifico originariamente?


ecco nel frattempo una foto, la comparazione tra il vecchio martello (che presumo originale) e gli Abel..

 

 

Come si chiama in gergo tecnico il cordoncino? Non riesco a trovarlo.

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ecco delle foto generali della meccanica, in un tasto una volta si è rotto uno stiletto (mentre uscivo la meccanica inavvertitamente ho pressato il tasto), e mi sa che il nuovo rullino che è stato messo è più grande
(purtroppo il vecchio samsung ha ceduto, e appena facevo le foto mi si bloccava, ho dovuto riutilizzare la fotocamera con la cattiva qualità, pazienza)

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Incredibile! Mi sembra di vedere che i vecchi martelli erano stati appesantiti con piccoli piombini !!! Poi si vede lo sfibramento ( nella prima foto) per aver punzecchiato ( non voglio dire intonato) i martelli sulle spalle. Credo che al FORTE ti non ci possa arrivare. E neanche alle "tinte" intermedie.Come si può dire "reversibile" un trattamento del genere? Io insisto, lasciando stare le mollette, di contattare Schimmel e farsi, casomai, spedire una martelliera già montata su nuovi stiletti( nuovi rullini e nuovi perni di centro delle forcole) , meglio se preparata e pre-intonata, del 208!!!! Ripartendo da zero, potrai valutare la pesatura..... Sempre dopo aver controllato che le forcole dei cavalletti e dei montanti di scappamento siano con il giusto coefficiente di attrito.Alla fine vedrai se sarà necessaria la molletta alla forcola del cavalletto ( può darsi di no- puoi sempre chiedere a Schimmel!)

Devi considerare che , anche se affronti una spesuccia, hai sotto le mani uno strumento pregevole....che però deve ritornare allo status quo ante con materiali originali. Affidare ad un tecnico veramente competente il montaggio. Questo penso. Non so se gli altri esperti amici sono d'accordo....che ne dite?

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Vi ringrazio infinitamente per il supporto preziosissimo che mi avete dato e la pazienza. Concordo con vostri i consigli, sembra pure a me il modo più logico per ottenere una tastiera precisa ed efficiente ed il suono adeguato alla qualità dello strumento. Appena mi sarà possibile mi farò spedire il necessario, lo farò montare e aggiornerò il post con nuove foto.
 

Chiaramente quando parlavo di una certa (mai totale) reversibilità mi riferivo alle martelliere tenute bene, e non è questo ovviamente il caso...

 

Avete notato a colpo d'occhio gli “interventi” di qualche tecnico del passato in seguito alle mie pressanti richieste "ci sono dei tasti afoni da omogeneizzare" e "sento che ci sia pochissimo stacco dinamico" alle quali si rispose con veloci e svincolanti (quanto inopportune) punture e rasature (anche in breve tempo l'una dall'altra)  va da sé che la dinamica non migliorava affatto

Come ha perfettamente intuito il Maestro Ferrarelli in questo momento manca il forte pieno.
Nonostante l'apparenza dei bassi devo però dire attualmente, dopo l’ultimo lavoro (di stiraggio battuta ecc.), anche se le tracce del passato restano, la sensazione dinamica adesso non è piattissima come sfumature intermedie. Ci fu periodo terribile vi assicuro, nel quale mi sono dovuto addirittura fermare con lo studio del repertorio a causa di quello che avevano fatto. Era impossibile fare distinzione tra il piano e il forte... dopo la pettinatura il suono “sparava” al minimo tocco e non c'erano i pianissimo. Dopo le mie lamentele quel tecnico tornò e lo punse: così, oltre a non esserci dinamica nei pianissimo, non suonava più nemmeno il forte.

Buona giornata a tutti, a presto!  :) 

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P.S. ho scritto "sembra pure a me il modo più logico", sarebbe più preciso scrivere che sotto vostro consiglio in passato ho provato a chiedere a ben 4 tecnici "ripiombiamo la tastiera e montiamo la Renner del 208 cambiando tutto a partire dalla vite centrale".... non ci fu verso di trovare nessuno che accettasse l'incarico.

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Adesso lo posso dire che è come vedere il lavoro che era stato fatto sul mio pianoforte?

 

I soliti martelli inadatti, sovraintonazione totale, la solita meccanica neanche allineata... Le solite "belle" cose da vedere.

 

 

Fatti mandare i ricambi originali e rimetti a nuovo il tuo pianoforte, possibilmente con la martelliera già preparata da Schimmel.

 

Questi lavori praticamente annullano le possibilità degli strumenti... Lo credo bene che non lo suonavi più.

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Ho seguito quello hai scritto in questi anni, dev'essere stato uno shock avere il proprio pianoforte e il giorno successivo no.

Forse per me è stata una fortuna non aver ancora provato il mio “vero pianoforte”, probabilmente avrei reagito ancora peggio, per noi musicisti è una sorta di lutto un avvenimento simile, perché se muore lo strumento muore la nostra voce, anzi, lo strumento è l’identità del musicista in quanto tale. E il futuro da quel momento in poi diventa un dubbio assillante, non fai altro che aspettare notizie dal tecnico prossimo ad intervenire.

Ti garantisco che in quel periodo avrei spasimato per avere tutti i suoni uguali, anche afoni, purché uguali. Quando sei fermo al singolo intervallo, è un problema ben maggiore della dinamica dimezzata.
Come dice il grande direttore d'orchestra Celibidache (che hai scelto come nick, che coincidenza), fare musica significa correlazionare i suoni nel modo giusto; i suoni non messi nella giusta relazione sono solo rumore, ci si ferma alla percezione del singolo che non può muovere la coscienza umana secondo la logica implicita nell’armonia (nonostante le note suonate siano le stesse). E' impossibile correlazionare se non si può scegliere dove posizionare l'accento, né tantomeno gestire le frequenze e i punti culminanti, infatti gli armonici della nona ottava in quel caso non si possono accendere perché ciò che viene messo in evidenza sono note casuali (le quali dovrebbero invece avere esattamente più o meno tensione emotiva della precedente). Non avendo queste relazioni a che fare con la struttura armonica, anche il pedale diviene sgradevole, qualsiasi esso sia.
Mi ci è voluto un anno per rieducare l'orecchio, perché sebbene non suonassi, c'era sempre la tentazione di andare al pianoforte, tentazione molto nociva che mi stava portando sulla cattiva strada… ho capito che a livello neurologico questo genera dei contrasti. Il cervello non capisce più quale sia la formula musicale quindi ogni suono diventa a sé stante: né più né meno che un trauma psichico. La sensazione era quella di nausea, caos interiore, un po’ come la musica d’avanguardia, sensazioni non connesse l’una con l’altra. Gli effetti deleteri sulla sensibilità musicale stavano diventando pressanti. Il non essere compreso sotto questi aspetti da chi mi stava intorno rendeva tutto più difficile. Persino suonare la tecnica in quelle condizioni diventa sterile e controproducente.

Tutto questo trambusto interiore a causa dello strumento guasto, in ogni caso, mi ha dato modo di riflettere e fortificare tanti aspetti inerenti alla musica che prima non avevo considerato razionalmente. Segno che, alla fine, c'è un lato positivo in ogni cosa.
 

Anche tu quindi sei un estimatore di Celibidache?

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Naturalmente... e i tecnici che sono venuti a fare i bracconieri dentro il mio pianoforte, mi hanno fatto venire lo stesso "caratteraccio"... :D

 

Comprendo i tuoi disagi e personalmente, per quanto formativi in un senso, sono stati anni "fatali" a cui preferisco non pensare.

 

Devi tener conto che oltre alla martelliera, un'altra ampia porzione dei tuoi problemi sono legati all'accordatura.

 

Sino a quando non avrai la martelliera fatta per il tuo pianoforte, non sarà possibile accordarlo realmente. Martelliera e accordatura vanno di pari passo: se una delle due è qualitativamente deficitaria, l'altra ne perderà per diretta conseguenza, incidendo sul comportamento meccanico e del tasto.

 

Se fosse eventualmente gravoso ripristinare la tastiera, considera che (sempre potendo e/o volendo) c'è comunque la possibilità di sostituirla e successivamente installare meccanica e martelliera con una piombatura ex novo.

 

Ovviamente è un lavoro grosso...

 

Conoscendo quella martelliera, avrai un suono abbastanza legnoso o, come direbbero gli anglosassoni, "hollow", sul cantabile, impedendo agli armonici superiori d'emergere e al suono d'equilibrarsi... per fare un'analogia con le arti visive, hai un suono con una sua "colorazione" che non è data dal pianoforte, ma dalla particolare tipologia dei martelli.

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Chiaramente intendevo dire che una martelliera indicata da chi la produce come "per Steinway", non sarà anche "per Schimmel"...

 

E' un pò come voler utilizzare un processore Intel su un computer Apple: sono entrambi ottimi prodotti, ma forse non vanno d'accordo insieme essendo pensati per due applicazioni diverse tra loro.

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  • 2 weeks later...

 

Comprendo i tuoi disagi e personalmente, per quanto formativi in un senso, sono stati anni "fatali" a cui preferisco non pensare.

 

 

ecco la parola chiave, anni fatali, ora la mia scommessa sta tutta lì, l'impresa titanica è di recuperarli......

 

Il "ma prima lo dobbiamo regolare" fu la forma di inserimento delle mani nel portafoglio più comune (non voglio dire rapina, una di queste pagata addirittura 500 euro), tante promesse e poi sistematicamente sparivano non facendo nulla di concreto allo strumento (in questo modo mi sono stati sfilati oltre 1000 euro (con quella somma mi ci potevo fare per lo meno una nuova serie di cavalletti anche se non mi sarebbe servito).

Nessuno si accorgeva che la pesatura non c'era affatto?........molto "strano"  :D La "regolazione" che mi facevano durava si e no due mesi, poi gli attriti cambiavano e ciao ciao.

Il caso più eclatante fu un tecnico che venne a casa a regolarlo ancora una volta, mi fece un preventivo di 2500 euro (per abel), poi aspettavo una sua chiamata, non si fece sentire, poi l'ho richiamato dicendo che la volevo Renner, tra una scusa e l'altra sono passati sei mesi e alla fine ho capito che non voleva prendere in carico il lavoro (ora capisco il perché, ma almeno l'onesta di dirlo e non far perdere tutto quel tempo a uno che deve lavorare?). Per fortuna almeno questi 2500 euro li ho ancora in tasca. Poi ci fu il "ma Renner è made in china", quello fu un autogol in quanto basta fare un salto su google. Poi ci fu il più fantasioso "questo pianoforte a te non piace", l'ho chiamato per lamentarmi e non rispondeva, ho cambiato cellulare e ha risposto "allora non voleva rispondere " "no è che stavo guidando" eh certo come no guida dalle 8 di mattina alle 8 di sera per tre giorni consecutivi, allora fa il camionista non il tecnico. O ancora "la fabbrica non fornisce materiali originali".

 

 

Ho cominciato adesso, con molta umiltà, studio, e pazienza, a fare la ripesatura. Si comincia a vedere qualche risultato, siccome non sono in grado di togliere i piombi dal foro e metterne di nuovi ma sono capace a fondere il piombo sto tappando i fori che erano stati scavati con il trapano, cercando di omogeneizzare e capire dove il piombo si trovava originariamente, e soprattutto metterlo dove manca del tutto (io non so star fermo, nell'attesa tento....). Sta migliorando palesemente! Adesso c'è più controllo, becco molto più semplicemente i pianissimo e le mezze tinte (prima molte note una volta suonavano e una no, perché le oscillazioni erano tutte diverse!)

 

 

Mi sono state date tre opzioni

 

-serie di teste di martelli forati, non preintonata

-serie di teste di martelli forati, preintonata a macchina

-serie di teste di martelli forati, preintonata a mano

 

Di stiletti incollati non si è parlato, nonostante io lo abbia incluso nella richiesta.

Il mio dubbio ora è questo: a livello qualitativo quanta differenza c'è tra "preintonata a macchina" e "preintonata a mano"? La differenza di prezzo è praticamente il triplo.....

 

 

 

 

 

 

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Chi ti ha dato queste indicazioni? La Casa madre?

 

Ad ogni modo la preintonazione a mano è quella "finale"... ma già con la preintonazione meccanizzata dovrebbe arrivarti a casa una signora martelliera.

 

(In pratica la differenza consiste nei vari gradi della preparazione del feltro... rasatura, punture, eventuali impregnazioni... ogni ditta ha la sua "maniera", per questo motivo raramente un pianoforte di marca ritorna a suonare come nuovo dopo che un tecnico "nostrano" ha fatto il lavoro: solo in fabbrica sanno quanto e come preparare la martelliera in rapporto al loro pianoforte.)

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Giusto. Quella a mano potrebbe essere più vicina a quella finale. Comunque la preintonata come dice l'amico Celibidache è già una "signora martelliera". Attenzione alla piombatura: sappiti fermare per ottenere non il minimo peso di abbassamento, ma il giusto e sufficiente peso di ritorno del tasto.....ma sicuramente sei a conoscenza di questo concetto. Il piombo puoi provare a rimuoverlo su di una base con un colpetto al centro. Se è stato molto dilatato e deve essere alleggerito puoi usare una punta a fresa ( ad es. per alleggerire un piombo da 13 mm usa una punta a fresa da 10 mm) senza smontarlo. E' chiaro che non devi troppo allontanarti dalla presunta piombatura originale. La diminuzione o aumento  progressiva  e , soprattutto,regolare piombatura garantisce l'uniformità dei coefficienti di attrito.

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