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Piano Concerto - Forum pianoforte

Clavicembali


antares86
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Li avrai appena riesco a portare avanti lo atrumento...Giovedì se non nevica dovrei iniziare a tagliare il noce per rivestire i fianchi, devo fargli gli angoli a 45° e rivestire tutto l'esterno, ma con quel cembalo urgente da fare...Non ho moltissimo tempo, poi sopra al fianco di abete va messa una cornici a di noce a copertura, assieme a quelle esterne... Verrà un bel lavoro quando sarà finito, spero pure di riuscire a venderlo ahahah, così potrei iniziare uno nuovo, magari un clavicordo più grande della fine del 1700 o una spinetta...

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  • 2 weeks later...

Breve news, oggi ho iniziato a tagliare i pezzi di noce che fanno da rivestimento ai fianchi e incollato quello spoateriore, lunedì se non ci sono imprevisti finisco di tagliare gli angoli degli altri e continuo a incollarli, ma dubito di riuscire a incollarli tutti in una volta...

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Viene su bene vedo.

Domanda.

Vedo il deumidificatore nell'angolo o sbaglio?

In pratica l'ambiente deve essere sistemato in modo da non avere eccessiva umidità?

Lo chiedo perché tempo fa volevo adattare una vecchia cantina a laboratorio.

Usate colla caravella in perle scaldata oppure colla d'ossa di coniglio?

Noi per le belle arti usavamo colle comunque animali.

Grazie per il post.

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Allora il deumidificatore lo accendiamo solo quando ci sono da incollare le tavole armoniche, che è decisamente meglio siano incollate con massimo un 43% di umidità...O sono problemi,se la cantina non è umida va bene, se è umida è un problema, incollare strumenti in ambiente umido, rischi poi che si crepino tutti quando passano ambiente secco...

Noi usiamo entrambe, caravella per incollare gli strumenti e di coniglio per preparare i colori e il gesso per decorare.

 

Comunque quel deumidificatore è obsoleto ormai fa da soprammobile ahahah the boss ne ha preso uno nuovo da 500 watt, dimenticavo...Strumenti del genere (fortepiani compresi) se non vuoi accordarlo ogni giorno o quasi dovrebbero stare a temperatura e umidità fissa.

Ah dimenticavo una cosa i calcoli per il diametro della corde di un clavicembalo però vanno fatti perché se non ha la giusta tensione non lo accordi... E ovviamente devi imparare anche ad accordare.

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Ok bene. Quindi colla e gesso di Bologna per preparare le tavole come supporto alla decorazione e poi tempere all'uovo, grasse ..oppure addirittura olio?

Una domanda..ma le vernici incidono sul suono? Se più o meno pesanti?

Vorrei provare a costruire ( idea che accarezzo da anni ) un piccolo virginale ...se trovo una stanzetta disponibile..

Poi appena ho un minuto dovrei chiederti alcune cose sull'accordatura..

Ciao, grazie.

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Mmmh di colori non me ne intendo molto, ma sicuro non sono a olio, sono in polvere...Le vernici incidono in parte sul suono ma non così molto, volendo potresti usare altri tipi di colori ma spesso il risultato non è ottimale più che altro...

Io ho una spinetta inglese da costruire, me ne occuperò una volta finito il clavicordo magari, per le accordature, quando vuoi.

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Si dicevo..tu fai anche L'accordatore di mestiere oppure lo fai personalmente sui tuoi strumenti?

In pratica vorrei sperimentare nella costruzione di qualche strumento ma il mio dubbio è che utilizzando perni per tirare le corde e non avendo un ancoraggio in metallo con l'aumentare della tensione delle corde si schianti tutto...

Tempo fa avevo provato...

So ad esempio che sui pianoforti si parla di tonnellate di tensione sommando tutte le corde.

Ecco...su questo problema ad esempio la cassa del clavicembalo come è strutturata, come reagisce?

Per i colori se hai bisogno di dritte ...nessun problema.

Di sicuro utilizzerete pigmenti in polvere mescolati poi con acqua e colla caseina ( tempera antica che si usava già nel 1.400/500) oppure pigmenti in polvere macinati e mescolati a gomma d'albero o gomma arabica...ci sono mille ricette di cui anche De Chirico parla nei suoi trattati. Ma anche il Cennino cennini da ottimi spunti.

 

Per l'umidità ok io in effetti ne ho troppa..

Attendo aggiornamenti e se riesco ti invio le foto degli intarsi.

Ciao, grazie.

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So che usa un trattato antico del 1500 credo non sono sicuro forse proprio de Chirico...

Ma la trazione di corde in acciaio a più cori di un pianoforte non è minimamente paragonabile a quella di un fortepiano o di un clavicembalo che usano corde di ottone e/o ferro, nel clavicembalo finito i perni sono tutti ancorati direttamente sul legno, stessa cosa sarà per questo in costruzione...Gli stessi fortepiani del 1700 sono ancora tutti ancorati sul legno, e le prime corde dei bassi sono ancora di ottone giallo o rosso...Quindi problemi non ne dà, gli strumenti iniziano ad avere rinforzi in ferro dalla metà del 1800 un po' perché aumentano i cori, un po' perché aumentano ulteriormente le tensioni, comunque costrussi un clavicembalo o un virginale o uno dei fortepiani più antichi (Cristofori, Stein, Walter forse anche i primi di John Broadwood ma non sono sicuro) puoi ancorare i perni direttamente sul legno di appoggio della tavola armonica (abete di solito) o eventualmente se non cè n'è molto usare un righello sopra elevato di attacco, ma sempre in legno, questo era usato più che altro su strumenti italiani credo...

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Ok poi mi farai vedere.

Ottone o ferro ma sono materiali appositi. Non è che tu puoi usare semplice filo giusto? Saranno armonici.

Cori ...ti riferisci alle tre o due corde per ogni martello oppure proprio alla fattezza delle corde stesse che è a spirale ...per così dire?

Rispondi con calma...non voglio stressarti....anche se l'ho già fatto..

Giorgio De Chirico però considera che ha ripreso dai vecchi trattati del 500 o 600.

I suoi scritti però sono dei primi del 900.

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Dimenticavo...L'accordatore per ora non lo faccio di mestiere ma in futuro potrei farlo.

Nono è semplice filo di ferro (anche se il vecchio ferro al fosforo suona sicuramente di quello al carbonio moderno) e ottone, non so in che percentuali siano cromo e zinco, ma non mi risulta siano molto diverse da quelle normalmente usate industrialmente... No mi riferisco la numero di corde per tasto, le corde sono tutte dritte, niente spirali o con le torsioni interne rischi si rompano le uniche spirali sono quelle negli occhielli sui perni.

Per i trattati non sono sicuro, so che ha copiato in parte dei tasti antichi del 1500-1600 credo veneziani...Dovrei chiedere.

Comunque non preoccuparti mi piace parlare di strumenti antichi :)

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Ciao, la faccenda comincia a farsi interessante.

Vedo già il corpo dello strumento..

In pratica se non ho capito male fare una cassa completa in abete per poi lastronarla in noce .

Le cornici le vai ad applicare dopo giusto?

Tutto in noce.

Poi dopo come procedete?

Ma per i tasti ed i salterelli li fate voi o li acquistate già fatti o sbozzati?

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Sì in pratica è una cassa di abete con due rinforzi ai bordi del fondo di rovere per evitare le torsioni rivestito di noce...Si le cornici non so se le metto proprio alla fine prima di incordarlo o prima di fare la tastiera, solo le parti a vista sono in noce, infatti sullo spessore di abete del fianco ci va un'altra piccola cornicina di 5 mm a vista ha solo il noce, ma l'avete suona meglio quindi l'anima è di abete, anche il gattice suona altrettanto bene.

Dopo ci vanno gli altri pezzi interni, somieri, fascia di attacco della tavola armonica e la tavola stessa, righelli di attacco dei perni per le corde e la fascia di attacco dei perni della tastiera, serve del legno duro, l'abete non va bene, questi direi saranno i prossimi passi.

Alt i clavicordi non hanno salterelli eh, comunque tastiere e salterelli li facciamo interamente noi, da una tavola di tiglio la tastiera e da vari legni sagomati i salterelli, l'unica cosa che compriamo sono le caviglie, e le bobine di ferro e ottone per le corde (tra l'altro vendiamo pure corde di ottone e ferro per clavicemvali e fortepiani prendiamo le bobine grazie di da 1mm di diametro e le Filiano noi).

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La tastiera ormai sputa fuori le parole che gli vanno...magari postami il funzionamento della meccanica salterello per il clavi e tangente o corpo percussioni per il clavicordo. Li ho visti anche anni fa come schemi e disegni ma certi dettagli non si comprendono benissimo.

Ho capito ad esempio che il salterello ha come un piccolo plettro ( un tempo se non erro utilizzavano i becchi di corvo o penne) e dopo aver pizzicato la corda ( che continua a vibrare fino a che l'esecutore non lascia il tasto ) torna in posizione. Facendo questo il salterello tocca nuovamente la corda che ancora vibra e questo punto d'incontro genera il classico rumore del clavi ( ronzio del rilascio ) in cui la corda viene nuovamente messa a tacere. Ho notato che c'è una rotella amico sui salterelli...serve per agevolare lo. Sfregamento con la corda per far sì che il salterello non si inceppi , oppure ho capito male.?

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Allora, una cosa per volta o finisce che me dimentico, di solito per la.cascia dei perni usiamo legno più duro possibile, rovere o acero, il rovere lo abbiamo l'acero no, quindi userò quello sicuramente, stessa cosa per il somiere, anche HR la quercia andrebbe trettanto bene credo.

Per il funzionamento dei meccanismi, il clavicordo è semplicissimo, sulla leva stessa del tasto vi è posta una tangente di ottone che batte sulla corda e produci quindi il suo o con singola leva senza intermediari, è il motivo per cui puoi ottenere il vibrato, poi la porzione di corde non vibranti è avvolta di panno o nel mio caso vi è una tavola di legno rivestita di panno che smorza i suoni dove non vibra, sagomata in modo da coprire le.parti a sinistra delle tangenti.

Prima com'è sfruttato.un salterello, c'è un anima di legno duro una molla di ottone posteriore che permette il movimento di un bilancino di legno in cui vi è fissata la penna, si una volta era di corvo ora si usa plastica delrin che da meno problemi e si consuma molto meno,e a sinistra del.bilancino si trova lo smorzatore, quindi l'intero sistema è sul salterello quando premi il tasto ovviamente la corda vibra e continua suonare finché non lasci il tasto, entro un certo limite il suono non è lunghissimo, quando rilasci il tasto il ronzio è comunque contenuto dal bilancino e dalla molla che ruotando sulla molla rientra in posizione facendo anche poggiare lo smorzatore sulla corda, per esempio ieri c'erano dei problemi con alcuni tasti che non smorzavano bene, d'inverno capita e ne gli strumenti che possiedono una vite di registro sotto i salterelli basta avvitarla e abbasare l'intero salterello in modo che smorzi, nel caso non ci sia bisogna carreggiate il salterello per ridurne le dimensioni.

Quindi l'unica rotella che puoi aver visto è la vite di registro credo...La.molla è piatta.

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