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Piano Concerto - Forum pianoforte

SSL Channel


jenn
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Ciao ragazzi..

Da poco mi sono avvicinata al mondo del mixing e vorrei capire come funzionano certi plugin che si utilizzano per mixare.

Qualcuno potrebbe spiegarmi il funzionamento di SSLChannel della waves?

Anche solo il principio sul quale si basa, mi piacerebbe sapere a cosa servono tutti quei POT.

Grazie per qualsiasi informazione utile ;)

 

Buona giornata :)

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Eccellente Suite che utilizzo spesso per i miei mix. 

 

il Plugin SSL Channel della Waves simula il channel strip del banco SSL 4000G.

 

Ti allego una foto e commento ogni Pot.

 

sslchannelstrip.jpg

 

In alto a sinistra sotto "FILTERS" che comprende anche l'EQ trovi a sinistra il filtro passa alto e a destra il filtro passa basso con i pot bianchi. Quello di sinistra taglia tutte le frequenze sotto a quella indicata dal Pot. Se lo imposti sui 70 Hz ad esempio vai a rimuovere tutte le frequenze sotto ai 70 Hz. Il filtro passa basso funziona esattamente al contrario. Selezionando una frequenza con il Pot passerà indisturbata tutta la banda sotto a quella frequenza e verrà tagliata quella sopra. Ovviamente questo avviene entro una banda di transizione che non conosciamo. Sappi comunque che il filtro è tanto più di qualità quando più piccola è la sua banda di transizione. Sarebbe interessante fare delle prove per vedere la larghezza della banda di transizione. Ti faccio notare che siccome siamo in digitale non sarebbe difficile fare un filtro con una banda di transizione praticamente pari a zero, siccome questi plugin però devono simulare il comportamento dei filtri presenti sul banco analogico SSL è molto probabile che esista una banda di transizione diversa da 0. 

Selezionando la voce "OUT" con i Pot si disabilitano i filtri. 

 

Scendendo troviamo (pot rossi) a sinistra il pot per il guadagno e a destra il pot per la selezione del centro banda. Stiamo ovviamente all'interno della sezione di equalizzazione sulle alte frequenze (HF). Il pulsante bell serve a determinare la selettività della banda (il fattore Q). Attivandolo il filtro diventa più selettivo, disattivandolo più largo. Scendendo ancora troviamo HMF e LMF (High-medium frequencies e Low-Medium frequencies) ovvero la sezione delle medio alte e delle medio basse. Qui puoi regolare anche il fattore Q.

 

Per ultimo con il Pot nero hai le basse frequenze per cui vale lo stesso discorso delle alte. 

 

Sotto EQ TO hai due pulsanti. Quello di sinistra serve ad accendere e spegnere l'EQ, in particolare selezionando ByPass si spegne, disattivandolo si accende. Vicino hai il pulsante DYN S-C che sarebbe la Side-Chain Dinamica nel caso volessi usare il plugin SSL in sidechain con qualche altro plugin. 

 

 

A destra in alto abbiamo la sezione DYNAMICS.

 

I tre pot bianchi sono per la regolazione del compressore. Nel primo puoi scegliere il rapporto di compressione. I numeri che vedi sono ovviamente il valore del denominatore: 4 sta per 4:1.  A destra trovi il pot per la regolazione della soglia di attuazione della compressione, più in basso a sinistra il tempo di rilascio. Vedi poi che poco sotto c'è un piccolo Switch F-ATK che sta per Fast Attack. Sul banco SSL 4000 vero non c'è questo pulsante ed il fast attack viene selezionato tirando su il pot. Siccome nello stadio di compressione del Channel Strip dell'SSL 4000 non c'è un POT per la regolazione dei tempi di attacco questo switch permette di selezionare tempo di attacco veloce o lento. 

 

Più in basso (pot verdi) trovi l'expander, che funziona al contrario del compressore, ovvero sopra una certa soglia che puoi impostare anziché comprimere come faceva il compressore espande la forma d'onda. Premendo il tasto GATE puoi attivare il GATE selezionando la soglia di funzionamento con il pot Threshold. 

 

Poi hai due meter. Uno ti da informazioni sulla soglia di gate e l'altro sulla compressione. 

 

Il pulsante Bypass come nel caso dei filtri serve a disabilitare il modulo, l'altro CH OUT serve invece a spostare lo stadio di Equalizzazione post EQ. In sostanza anche se vedi a sinistra il compressore e a destra l'EQ il segnale viene di norma prima compresso e poi equalizzato seguendo il routing del segnale del banco SSL analogico. Premendo quel pulsante si sposta lo stadio di compressione/espansione dopo quello di equalizzazione. 

 

A destra i pulsanti INPUT e OUTPUT servono a selezionare se vogliamo considerare il segnale prima che entri all'interno dei filtri oppure dopo e questo è essenziale per il Gain. Innalzare il livello del segnale prima che questo venga filtrato è un conto, innalzarlo dopo averlo filtrato è un altro conto. 

 

A destra trovi il volume della traccia, a sinistra il pot del gain. Il pulsante in Rosso è l'invertitore di fase che gira il segnale di 180°. 

 

Per ultimo lo switch analog serve a dire al plugin se comportarsi come simulatore del vero banco (con tutte le relative problematiche dell'analogico) oppure come filtro digitale, senza fenomeni di ripple in banda oscura. 

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Eccellente Suite che utilizzo spesso per i miei mix. 

 

il Plugin SSL Channel della Waves simula il channel strip del banco SSL 4000G.

 

Ti allego una foto e commento ogni Pot.

 

sslchannelstrip.jpg

 

In alto a sinistra sotto "FILTERS" che comprende anche l'EQ trovi a sinistra il filtro passa alto e a destra il filtro passa basso con i pot bianchi. Quello di sinistra taglia tutte le frequenze sotto a quella indicata dal Pot. Se lo imposti sui 70 Hz ad esempio vai a rimuovere tutte le frequenze sotto ai 70 Hz. Il filtro passa basso funziona esattamente al contrario. Selezionando una frequenza con il Pot passerà indisturbata tutta la banda sotto a quella frequenza e verrà tagliata quella sopra. Ovviamente questo avviene entro una banda di transizione che non conosciamo. Sappi comunque che il filtro è tanto più di qualità quando più piccola è la sua banda di transizione. Sarebbe interessante fare delle prove per vedere la larghezza della banda di transizione. Ti faccio notare che siccome siamo in digitale non sarebbe difficile fare un filtro con una banda di transizione praticamente pari a zero, siccome questi plugin però devono simulare il comportamento dei filtri presenti sul banco analogico SSL è molto probabile che esista una banda di transizione diversa da 0. 

Selezionando la voce "OUT" con i Pot si disabilitano i filtri. 

 

Scendendo troviamo (pot rossi) a sinistra il pot per il guadagno e a destra il pot per la selezione del centro banda. Stiamo ovviamente all'interno della sezione di equalizzazione sulle alte frequenze (HF). Il pulsante bell serve a determinare la selettività della banda (il fattore Q). Attivandolo il filtro diventa più selettivo, disattivandolo più largo. Scendendo ancora troviamo HMF e LMF (High-medium frequencies e Low-Medium frequencies) ovvero la sezione delle medio alte e delle medio basse. Qui puoi regolare anche il fattore Q.

 

Per ultimo con il Pot nero hai le basse frequenze per cui vale lo stesso discorso delle alte. 

 

Sotto EQ TO hai due pulsanti. Quello di sinistra serve ad accendere e spegnere l'EQ, in particolare selezionando ByPass si spegne, disattivandolo si accende. Vicino hai il pulsante DYN S-C che sarebbe la Side-Chain Dinamica nel caso volessi usare il plugin SSL in sidechain con qualche altro plugin. 

 

 

A destra in alto abbiamo la sezione DYNAMICS.

 

I tre pot bianchi sono per la regolazione del compressore. Nel primo puoi scegliere il rapporto di compressione. I numeri che vedi sono ovviamente il valore del denominatore: 4 sta per 4:1.  A destra trovi il pot per la regolazione della soglia di attuazione della compressione, più in basso a sinistra il tempo di rilascio. Vedi poi che poco sotto c'è un piccolo Switch F-ATK che sta per Fast Attack. Sul banco SSL 4000 vero non c'è questo pulsante ed il fast attack viene selezionato tirando su il pot. Siccome nello stadio di compressione del Channel Strip dell'SSL 4000 non c'è un POT per la regolazione dei tempi di attacco questo switch permette di selezionare tempo di attacco veloce o lento. 

 

Più in basso (pot verdi) trovi l'expander, che funziona al contrario del compressore, ovvero sopra una certa soglia che puoi impostare anziché comprimere come faceva il compressore espande la forma d'onda. Premendo il tasto GATE puoi attivare il GATE selezionando la soglia di funzionamento con il pot Threshold. 

 

Poi hai due meter. Uno ti da informazioni sulla soglia di gate e l'altro sulla compressione. 

 

Il pulsante Bypass come nel caso dei filtri serve a disabilitare il modulo, l'altro CH OUT serve invece a spostare lo stadio di Equalizzazione post EQ. In sostanza anche se vedi a sinistra il compressore e a destra l'EQ il segnale viene di norma prima compresso e poi equalizzato seguendo il routing del segnale del banco SSL analogico. Premendo quel pulsante si sposta lo stadio di compressione/espansione dopo quello di equalizzazione. 

 

A destra i pulsanti INPUT e OUTPUT servono a selezionare se vogliamo considerare il segnale prima che entri all'interno dei filtri oppure dopo e questo è essenziale per il Gain. Innalzare il livello del segnale prima che questo venga filtrato è un conto, innalzarlo dopo averlo filtrato è un altro conto. 

 

A destra trovi il volume della traccia, a sinistra il pot del gain. Il pulsante in Rosso è l'invertitore di fase che gira il segnale di 180°. 

 

Per ultimo lo switch analog serve a dire al plugin se comportarsi come simulatore del vero banco (con tutte le relative problematiche dell'analogico) oppure come filtro digitale, senza fenomeni di ripple in banda oscura. 

Eccellente!!! Complimenti!! Mi stai dando una mano notevole!!!

Ottimo, dettagliato, preciso e di grande aiuto tutto quello che hai scritto!!!

Grazie!!!!

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  • 3 weeks later...

Complimenti a TheSimon per la profonda conoscenza del plugin SSL della Waves, ed anche per aver dimostrato di conoscere sicuramente anche l'originale.

Volevo solo aggiungere un consiglio per jenn: io credo che non convenga,p partire nell'apprendimento del funzionamento dell'equalizzatore in generale da questo plugin, prima di tutto bisogna comprendere come funziona sopra un comodo equalizzatore digitale, nel caso proprio di Logic anche molto ben fatto, in questo caso imparare a costruire e plasmare curve, sentirne l'effetto e vederne anche io risultato sull'analizzatore di spettro integrato.

Poi tutti i pot egregiamente spiegati da TheSimon avranno un senso, di fatto il Plugin in questione viene utilizzato non tanto per il risultato che si può ottenere in termini di equalizzazione pura ma perché simula una circuiteria famosa che aveva un particolare suono, per assurdo orecchie preparate potrebbero già notare differenze di suono solo facendogli passare dentro il segnale senza fare nulla, proprio perché questo percorre un emulatore di di un determinato circuito...

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Complimenti a TheSimon per la profonda conoscenza del plugin SSL della Waves, ed anche per aver dimostrato di conoscere sicuramente anche l'originale.

Volevo solo aggiungere un consiglio per jenn: io credo che non convenga,p partire nell'apprendimento del funzionamento dell'equalizzatore in generale da questo plugin, prima di tutto bisogna comprendere come funziona sopra un comodo equalizzatore digitale, nel caso proprio di Logic anche molto ben fatto, in questo caso imparare a costruire e plasmare curve, sentirne l'effetto e vederne anche io risultato sull'analizzatore di spettro integrato.

Poi tutti i pot egregiamente spiegati da TheSimon avranno un senso, di fatto il Plugin in questione viene utilizzato non tanto per il risultato che si può ottenere in termini di equalizzazione pura ma perché simula una circuiteria famosa che aveva un particolare suono, per assurdo orecchie preparate potrebbero già notare differenze di suono solo facendogli passare dentro il segnale senza fare nulla, proprio perché questo percorre un emulatore di di un determinato circuito...

Grazie Liukkes (so di aver preteso troppo infatti partendo da SSL).

Ora sto studiando l'EQ parametrico di Logic x in quanto mi mancavano delle basi che sto apprendendo piano piano, ti rimando ad una discussione fresca fresca proprio sull'argomento -> http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/5870-equalizzatore-parametrico/

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per assurdo orecchie preparate potrebbero già notare differenze di suono solo facendogli passare dentro il segnale senza fare nulla, proprio perché questo percorre un emulatore di di un determinato circuito...

 

Questo ragionamento non è vero in assoluto... Quello che dici è valido solo in ambito analogico. I plugin come l'SSL della waves simulano (non emulano) in digitale il comportamento della circuiteria analogica solo "a regime di utilizzo". Se sul plugin lasci tutto a 0 il segnale non viene neanche sfiorato, quello che hai in input è esattamente quello che ti ritrovi in output. Ovviamente nel digitale caricare un plugin che non fa niente comporta solo utilizzo di risorse di sistema e su una sessione di due tracce non comporta nessun problema ma è bene starci attenti quando si lavora su sessioni aventi un gran numero di tracce soprattutto di tipo SW-Instrument. A livello di segnale in input e output dal plugin ti ritrovi esattamente lo stesso. 

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Dunque... potrei sbagliarmi, ma ho notato che alcuni fonici in studio inseriscono, seppur non applicando regolazioni, questi plugin, mi sono azzardato a chiederne motivo, e la risposta è stata: 

Questi Plugin simulano il percorso del segnale originale della console SSL, quindi solo il fatto di far passare il segnale all'interno dei questa circuiteria simulata, sulla quale, tra l'altro, la Waves ha fatto in lavoro certosino, "dovrebbe" dare del suo. 

Se ci pensiamo bene questo discorso fila, non capisco il perché lei sostiene che lo zero è uguale allo zero in un contesto come questo.

Anzi le chiederei delucidazioni in merito, perché i conti non mi tornano, se noi facessimo lo stesso su un equalizzatore digitale allora si, perché essendo digitale e trattando il suono privo di eventuali simulazioni di circuiterie discrete, lo zero è effettivamente lo zero.

Ma l'SSL oltre a fornire le sue regolazioni classiche sia in termine di equalizzazione che di dinamica dovrebbe (sempre a detta di alcuni fonici) simulare la circuiteria anche a zero con tutti i suoi pregi.

Ora, ammetto di non avere la sua preparazione in materia ma non posso fare a meno di pensare al Mini Moog di Arturia, di fatto il synth offre degli oscillatori, dei filtri, e altre regolazioni, che, sostanzialmente, sono molto semplici, e sono presenti in una marea di  plugin, DCO, filtri, risonanza, cutoff, ADSR, DCA etc...  solo che il suono è diverso da un qualunque synth pseudo analogico, quel suono oltre che far funzionare le varie sezioni del synth come fanno tutti i synth lo fa simulando la circuiteria del Moog originale, e allora ne esce quel particolare timbro corposo caratteristico del caro e vecchio Moog.

Scusi ma l'argomento mi interessa particolarmente e mi interesserebbe un approfondimento... grazie.

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Allora mi sono sentito da poco col fonico in questione, e l'errore è il mio, nel senso che mi ha detto di aver fatto questa manovra con i plugin UAD, e che gli Waves funzionano diversamente, quindi la pensa come lei in sostanza.

Continuo però a non capire in che modo allora gli Waves simulino la circuiteria dell'SSL.

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Diamoci del tu, sono ancora giovane, non farmi sentire vecchio...   :D

Si può discutere quanto vogliamo sulle scelte fatte in un mix (entro certi limiti comunque) ma in questo caso la questione è matematica e dunque inequivocabile, non risente di opinioni e se vuoi te la posso dimostrare in 10 secondi. In ogni caso, per rispondere alla tua curiosità, di norma quando si sviluppa un plugin che simula il comportamento di un circuito analogico si può scegliere di operare in due modi.

Il primo è creare un plugin che cerchi di simulare al meglio il circuito analagico corrispondente e dunque facendo un lavoro di analisi certosina sul circuito analogico.

Il secondo è fare lo stesso cercando di migliorarlo e quindi partendo direttamente da un'analisi digitale e vedere dove si può migliorare. 

Prendendo sempre l'EQ dell'SSL un EQ non è altro che un insieme di filtri aventi determinate caratteristiche circuitali. Chiunque abbia realizzato anche un semplice filtro RLC sa benissimo che i componenti reattivi hanno, tra le altre cose un effetto di sfasamento sul segnale. Nessun problema se stai facendo un mastering ovvero se stai lavorando su un'unica traccia, il problema potrebbe nascere quando stai facendo un Mix perché introducendo uno sfasamento del segnale originale potrebbero verificarsi cancellazioni. 

C'è anche un altro problema, visibilissimo anche nei filtri passa basso o passa alto. Realizzare un filtro molto selettivo implica di aumentare il numero di poli ma aumentando il numero dei poli aumentano le problematiche di ripple in banda oscura. Ovvero, nella banda oscura, per definizione non dovrebbe passare segnale, se però hai ripple significa che comunque piccole quantità di segnale passeranno ed ecco perché gli equalizzatori buoni si pagano tanti soldi, proprio perché per limitare, dunque non eliminare, queste problematiche spesso i progetti sono molto complessi. 

Ora venendo all'SSL analogico, capisci bene che quantunque il segnale non venga processato (ovvero se i filtri sono tutti settati a 0), questo passa comunque all'interno di circuiti elettronici attivi e passivi che in qualche modo vanno a modificarlo. 

Se mi trovassi nella posizione di chi sta progettando un Plugin questa cosa sarebbe per me un valore aggiunto oppure no ? Ovviamente la risposta è che questo è uno dei problemi dell'analogico e se posso evitarlo nel digitale lo evito volentieri, anche perché, lo stato della CPU cambierebbe in funzione di un processamento non richiesto e dunque aumenterei inutilmente il tempo di latenza solamente per processare un segnale che in realtà (visto che lascio tutto a 0) non voglio processare. 

La simulazione della circuiteria SSL avviene dunque "a regime" ovvero quando esistono dei parametri diversi da 0 e ci sono due approcci per fare questo...

Il primo che ti dicevo è quello di analizzare la circuiteria SSL nell'analogico ovvero cominciando a mandare in input, con un generatore di segnale, diverse tipologie di segnale (onda sinusoidale, triangolare e quadra che hanno trasformate di Fourier diverse) e vedere al variare della frequenza come queste vengono restituite in output. Siccome dovremo poi convertire questo segnale analogico in digitale bisognerà estrapolare dall'analisi un algoritmo che simuli il comportamento della circuiteria analogica.

Il secondo approccio è più veloce e pulito anche se non restituisce esattamente il comportamento del circuito analogico proprio perché non è un approccio Analog to Digital ma Digital to Digital. In sostanza, schemi circuitali alla mano, si ricostruisce il circuito in Spice o in EveryCircuit e da lì si fanno le prove del precedente approccio con delle simulazioni al computer. In questo caso si eliminano tanti problemi ma ovviamente la fedeltà del filtro sarà inferiore proprio perché se andassimo a misurare il valore di una resistenza sul circuito analogico, probabilmente quella resistenza non sarebbe di 100Ω ma di 101Ω. Capisci bene che sulla singola resistenza il problema non si pone ma sull'intera circuiteria fatta di centinaia di resistenze, induttanze, condensatori, transistor ecc... anche l'errore dell'1% comincia a farsi sentire. C'è anche da dire che i valori dei componenti elettronici variano nel tempo ed anche questo potrebbe sfalsare l'analisi. 

 

Per i plugin della Universal Audio, sinceramente non li ho mai utilizzati quindi non posso esprimermi ed anche se la cosa mi sembra quantomeno strana tutto può essere. Alla luce di quanto detto, avrai capito che si tratta solamente di fare delle scelte in fase di progettazione del plugin. Ma riportare delle problematiche dell'analogico anche nel digitale, detto tra noi, non mi pare una scelta intelligente e proprio per questo mi sembra strano... 

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Ok per il "tu"...:) e grazie per la esaurientissima risposta, anzi colgo l'occasione per farti i complimenti in merito alla tua preparazione, son da pochissimo su questo forum, ma credo mi vedrai spesso.

A proposito di quello che hai scritto mi sembra di aver capito che la scelta di Waves, per altro confermata dal mio amico fonico, è stata quella di far intervenire le eventuali simulazioni circuitali solo nel momento in cui si comincia a fare regolazioni di vario tipo sil plugin stesso, quanto al fine di non sovraccaricare il sistema inutilmente evitando, quindi, di generare errori sulle fasi, mentre se parliamo di UAD, allora il discorso è diverso perché li appoggiandosi ad un hardware esterno i circuiti sono stati capillarmente ricostruiti e non simulati, quindi danno de loro, senza però gravare sul sistema.

In questa particolare situazione potremmo quindi affermare che forse UAD ha simulato meglio di Waves i famosi circuiti Solid State?

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Tranquillo per gli errori.  ;)

Guarda sull'UAD non mi sento di esprimere un'opinione perché non li ho mai provati e su queste cose sono come San Tommaso: se non vedo non credo e se non testo personalmente una cosa preferisco stare zitto. So di amici che ce l'hanno e mi hanno detto che vanno meglio gli Waves quindi, per mia inezia mi sono fidato, non mi sono mai messo a fare delle misurazioni. Non è comunque scontata la cosa e mi riservo se ne avrò modo di fare dei test. Se la Universal Audio ha fatto le cose come vanno fatte, dovrebbero aver utilizzato architettura FPGA per filtri a runtime. Se la situazione è questa, allora il "costo" in termini di latenza è pari a 0 quindi potrebbero aver implementato questa possibilità anche se, ti ripeto, non ne vedo l'utilità ultima.

Livio Argentini, carissimo amico e pioniere nell'ambito di outboard analogici, che se sei nel settore dovresti conoscere, si è prestato molto nell'aiutarmi nel mio lavoro di tesi (che era proprio improntato sullo sviluppo di un plugin).

Lui, ma anche tutti gli ingegneri progettisti di hardware per l'audio, ritiene che il segnale in meno cose passa e meglio è, proprio perché non viene "sporcato" dalla componentistica analogica. Lui infatti, per queste ragioni, è il pioniere dei sistemi modulari. Ha delle sue filosofie in ambito audio condivisibili o meno, ma questa cosa credo che metta tutti d'accordo. 

Se la cosa può essere ovviata in ambito digitale non vedo perché non farlo. Non si tratta dunque a mio avviso di "migliore" o di "peggiore" che implica delle ragioni tecniche di natura oggettiva; secondo me il punto di interesse va spostato sul "più fedele o meno fedele" all'analogico ed in questo caso la questione è prettamente soggettiva. 

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Ho letto con attenzione (ed ammirazione) constatando l'elevata preparazione sull'argomento!

Senza indugiare ritorno immediatamente sul mio EQ parametrico esteso (gentilmente offerto da Logic X) con la speranza (dopo svariate ore di gavetta e lezioni) di apprendere l'arte del mixaggio, alla ricerca della famigerata e fastidiosa frequenza da enfatizzare o tagliare!!

 

Grazie!!! 

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Ciao jenn, ma cosa intendi per frequenza fastidiosa, da enfatizzare o tagliare? Su quale strumento?

Bella domanda!!

Sto cercando di trovare il giusto rapporto in termini di frequenze su di una cassa abbastanza slabbrata (stile 60 Beatles) 

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Mmmm... Dunque la cassa dovresti, penso, innanzitutto trattarla con un compressore, in modo da enfatizzare ma tenere sotto controllo la dinamica, poi se c'è ambienza nel campione che utilizzi il compressore te la potrebbe risaltare a allo stesso tempo livellare, magari agendo sul rilascio.

Per l'equalizzazione, prima analizzerei in Fiat lo specrtrum analyzer del Logic, eliminando tutte le zone non rilevate, vedrai che userai in modo copioso il passa basso, ma non troppo, se no potresti inscurire il suono, per assurdo nella cassa, nonostante siano presenti le basse in modo evidente hai dei picchi anche più in alto che danno per l'appunto i rumori meccanici della cassa stessa.

Sapendolo utilizzare a dovere, proprio l'Ssl del thread si potrebbe poi fare l'una e l'altra cosa, quindi sia l'eq che la dinamica visto che ha un compressore.

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Grazie TheSimon, per rispondere alla domanda di jenn, l'analizzatore di spettro indica per l'appunto lo spettro di frequenze che transitano nel range previsto, 20 - 20.000 Hz, e la loro intensità, non ti dice cosa mettere o cosa togliere, è solo una indicazione preziosa per avere un idea precisa di quali sono le frequenze utilizzate da quel determinato timbro sonoro.

Si consiglia solitamente di togliere quelle non utilizzate dal timbro, ma la cosa più importante per scolpire il suono è l'ascolto dello stesso, di fatto, come detto prima se tu premi la prima nota bassa del pianoforte, avrai un picco nello spettro molto basso, ma avrai altri picchi anche su frequenze più alte, sono le armoniche del suono stesso, quelle che poi caratterizzano un timbro piuttosto che un altro, quindi tagliare frequenze si, ma sempre ascoltando quello che ne vien fuori, perché si potrebbe cambiare senza volerlo proprio lo stesso timbro dello strumento.

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Urk.... Però questa de De-reverb mi è nuova, ma ragionandoci bene, effettivamente col compressore potresti rischiare, cercando, magari, di enfatizzare la dinamica e come dice jenn di ammorbidire il rilascio di non riuscire a controllare l'ambienza, con un dereverb( che io tra l'altro non ho tra i miei plugin) si risolverebbe controllando l'ambienza in eccesso.... Al momento, dato anche il genere musicale che compongo, non mi sono mai trovato ad utilizzare tale plugin... Mi informerò meglio...

Questo forum mi piace sempre di più...:)

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l'analizzatore di spettro indica per l'appunto lo spettro di frequenze che transitano nel range previsto, 20 - 20.000 Hz, e la loro intensità, non ti dice cosa mettere o cosa togliere, è solo una indicazione preziosa per avere un idea precisa di quali sono le frequenze utilizzate da quel determinato timbro sonoro.

 

Magari esistesse un'analizzatore di spettro in grado di indicarmi la frequenza da manipolare!

Ho capito che bisogna avere una conoscenza profonda degli strumenti prima di cimentarsi in tagli azzardati! :)

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Beh, ad ogni modo forse bisognerebbe parlare di obiettivo, cioè che suono vuoi tirar fuori da quel determinato strumento, come farebbe l'analizzatore di spettro a consigliarti un suono piuttosto che un altro, lui si limita ad informarti, poi tu intervieni in base alle tue necessità.

Come dicevo un buon sistema audio che conosci e del quale ti fidi, e le tue orecchie, poi la conoscenza base dei plugin adoperati, in questo caso obbligatoriamente compressore ed equalizzatore.

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