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Piano Concerto - Forum pianoforte

Approfondimenti sull'intonazione


vincenzo83
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Carissimi amici ed esperti del forum,

Ho delle domande riguardo l'intonazione:

1) quanti mm devono affondare in preintonazione gli aghi nei Martelletti da gravi ad acuti e medi?

2) quanti mm nell'intonazione del martelletto nelle zone del FF del F, mF, p, pp.

3) per quante volte devo inserire gli aghi se il pianoforte è molto aspro?

 

Ho visto e rivisto il video che avete pubblicato sull'intonazione ed è fantastico seguendo i consigli ho già fatto degli interventi con ottimi risultati ma vorrei saperne di più.

Ho un petrof 193 che molto i capricci.

Oltretutto ho 4 smorzatori che rimangono leggermente alzati rispetto agli altri lasciando vibrare le note anche col pedale a riposo. Molto fastidioso.

Infinitamente grazie a tutti coloro che mi risponderanno.

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Carissimi amici ed esperti del forum,

Ho delle domande riguardo l'intonazione:

1) quanti mm devono affondare in preintonazione gli aghi nei Martelletti da gravi ad acuti e medi?

2) quanti mm nell'intonazione del martelletto nelle zone del FF del F, mF, p, pp.

3) per quante volte devo inserire gli aghi se il pianoforte è molto aspro?

 

Ho visto e rivisto il video che avete pubblicato sull'intonazione ed è fantastico seguendo i consigli ho già fatto degli interventi con ottimi risultati ma vorrei saperne di più.

Ho un petrof 193 che molto i capricci.

Oltretutto ho 4 smorzatori che rimangono leggermente alzati rispetto agli altri lasciando vibrare le note anche col pedale a riposo. Molto fastidioso.

Infinitamente grazie a tutti coloro che mi risponderanno.

 

Sull'intonazione, ogni tecnico ha la "sua ricetta" e le "sue idee". La loro validità varia ampiamente da tecnico a tecnico.

 

Il metodo migliore (mio parere personale) è sperimentare direttamente imparando dall'esperienza, con le proprie mani, magari con l'uso di un pianoforte adatto allo scopo... Provare con qualche campione di martello, oppure acquistando una buona martelliera

(Renner possibilmente) e sperimentare, valutare, riflettere e maturare di conseguenza.

 

Solo in questo modo si può imparare il significato dell'intonazione e maturare un autonomo senso del gusto che sia svincolato da regole prefabbricate e azioni svolte meccanicamente (molti tecnici sono pieni d'interminabili trattati specifici sull'argomento, ma all'atto concreto dell'intonazione, dimostrano d'avere ancora tutto da imparare, producendo tanti lavori mediocri quanti totali disastri spesso presi per "successi professionali")

 

Il vero giudice è la mente, quello che noi ascoltiamo e siamo in grado di ascoltare, di capire attraverso l'ascolto.

 

Va da sé che se siamo abituati ad ascoltare spesso pianoforti da concerto appena usciti dalla fabbrica, saremo portati naturalmente a far suonare gli strumenti "In quel modo"...

 

Nell'intonazione si riflette tutta l'esperienza non solo professionale, ma esistenziale di chi la esegue.

 

 

Sugli smorzatori, potresti provare (a meccanica estratta) a svitare la vite che trattiene il ferretto dello smorzatore, controllare che lo smorzatore sia inserito sino in fondo (a quel punto non dovrà più essere sollevato) poi riavvitare.

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Caro celibidache,

Ti ringrazio per la risposta e la fiducia soprattutto ma da qualche parte e con qualche nozione in più dovrò pur partire io ho affondato gli aghi per 4 mm nelle pance e fino a 2 mm e meno di 2 vicino agli apici . è migliorato ma sento che può fare di più. Non posso riuschiare sul mio pianoforte oltre un tot anche perché la martelliera è giovane. Quindi ho bisogno di sapere le misure della lunghezza degli aghi da affondare in modo specifico. Grazie.

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Mi rendo conto che senza vederlo non si possono fare valutazioni ma tranquilli che a caso assolutamente non ci metto le mani so le zone dove intervenire, vorrei solo sapere in linea di principio:

1) quanti mm devono affondare in preintonazione gli aghi nei Martelletti da gravi ad acuti e medi?

2) quanti mm nell'intonazione del martelletto nelle zone del FF del F, mF, p, pp.

3) per quante volte devo inserire gli aghi se il pianoforte è molto aspro? Li ho inseriti 30 volte per ogni lato del martelletto a serie di 5 controllando di volta in volta i miglioramenti.

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Mi rendo conto che senza vederlo non si possono fare valutazioni ma tranquilli che a caso assolutamente non ci metto le mani so le zone dove intervenire, vorrei solo sapere in linea di principio:

1) quanti mm devono affondare in preintonazione gli aghi nei Martelletti da gravi ad acuti e medi?

2) quanti mm nell'intonazione del martelletto nelle zone del FF del F, mF, p, pp.

3) per quante volte devo inserire gli aghi se il pianoforte è molto aspro? Li ho inseriti 30 volte per ogni lato del martelletto a serie di 5 controllando di volta in volta i miglioramenti.

 

Lascia stare Vincenzo... ascolta Giovanni... Meglio chiamare un tecnico, eviti di rovinare i martelli.

 

Non si può andare a millimetri! :)

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Si, la situazione è migliorata. Non credere che si sia spento il suono persiste ad essere brillante specie n nel forte. So che la petrof usava degli impregnati molti forti che si cristallizzano nel tempo creando questo problema. Ora io ho inserito gli aghi per circa 3/4 mm nelle pance fino a 2/1 mm vicino gli apici. La cosa pazzesca che anche volendo non entrano di più sembra ci sia il cemento dentro e mi spavento a forzare.

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Ma Petrof verticale? Può essere che sia stato impregnato dopo è che siano diventati di pietra....perché erano un pó scarsini di suono in un certo periodo. Bè ma se così fosse ti conviene cambiar la martelliera non la recuperi più.

 

Però bisognerebbe toccare con mano. Il piano lo hai acquistato usato?

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Quello che è stato detto è, secondo me, giusto. Non si possono dare indicazioni teoriche. I miei video sono solo una indicazione per far capire come è strutturato il martello. Ogni Casa segue una procedura , una "filosofia" per costruire il suono e "reintonare " i martelli è abbastanza difficile. Bisogna vedere se i martelli sono ancora integri e "non induriti" dal tempo. La loro rasatura li rende sicuramente meno disponibili all'intonazione. L'intervento che si consiglia, in genere, è una piccola intonazione laterale alta vicino all'apice, per uniformare il suono dei martelli molto segnati dalle corde. Si può anche ricostituire il cuscinetto del piano e del pianissimo intervenendo sull'apice dolcemente e per pochissima profondità. Si consiglia tuttavia, specialmente sugli acuti, di ricompattare l'apice o addirittura di batterlo con un piccolo martello. Tutto ciò che non viene fatto a fondo , come già hanno detti gli altri interlocutori, diminuisce il rischio di rovinare per sempre i martelli. DI più non possiamo dire, senza vedere e sentire lo strumento. 

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Come ti ha suggerito il Maestro Ferrarelli, una foto non ce la puoi fare? Così, almeno per capire un pò... :)

 

Mentre per quanto riguarda l'intervento che ti è stato fatto, stirare con la piastra le teste è l'ultima cosa che (personalmente) avrei fatto. Tant'è vero che ti soddisfa ancora meno, per quello che mi sembra di capire.

 

Stirare a caldo (ad esempio la Steinway non fa eseguire e sconsiglia in fase d'intonazione finale) rende inevitabilmente più brillante e vetroso il suono. Va da sé che se già prima per te era troppo, adesso sarà ancora più metallico...

 

A questo punto, fermo restando che non potendo né vedere né sentire rimangono solo "teorie" non suffragabili, ad occhio direi che ci sarebbe quanto meno da "risollevare" le fibre di lana delle teste, ricompattarle in modo corretto e intonare di nuovo in base al timbro da ottenere.

 

Personalmente (ed è appunto una mia posizione personale... non tutti la pensano come me ed è giusto che sia così) una volta che le fibre in testa sono state "cotte" (la lana diventa giallognola) o anche solo troppo "appiattite" dal calore (la lana sembra lucida e luccicante), il suono non sarà mai al suo meglio, a prescindere da qualsiasi funanbolico o magico colpo d'ago.

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Grazie per le delucidazioni. A brave vi mando delle foto. Comunque i martelletti non si sono né ingialliti né hanno una patina lucida in apice la piastra è stata passata per pochissimo anche se sufficiente per tirar fuori il metallico che dopo il mio intervento si palesa solo nel forte.

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  • 4 years later...

Salve amici.

Trovo particolarmente interessante l'argomento.

Il mio pianoforte ha un suono troppo poco brillante, cupo, spento.

Ho provato a rasare , ed è migliorato tanto, ma.ancora.cupo e basso di volume.

Qualcuno mi ha detto che andrebbe stirato a caldo.

Che ne dite ?

Ci.sono video tutorial che spiegano più approfonditamente la.questione?

Grazie mille! 

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Purtroppo . con martelliera rasata non è indicato impregnarla. Non è detto che rasandola divenga di nuovo brillante. Anzi, oltre a variare la geometria della meccanica. Viene sacrificata una buona parte del feltro, che reagiva come parte espansa e poi ci si avvicina all'anima del martello...rendendo il suono più "legnoso". Altra ipotesi: Probabilmente si è già intervenuti con una intonazione troppo a fondo, rendendola inservibile. Oppure è molto datata.Con queste premesse conviene sostituirla con una martelliera , naturalmente, opportuna per quel pianoforte. Di che strumento si tratta?

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