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Piano Concerto - Forum pianoforte

Comporre una colonna sonora con Cubase


mathisdermaler
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Buonasera a tutti,

sono un compositore che finora ha avuto a che fare con strumentisti "In carne ed ossa"...Possiedo sul mio pc Cubase 5 e conosco poco questo programma (l'ho sempre usato per lavorare con i file midi importati da Finale associati ai VST della East west silver e gold). Mi si sta prospettando la possibilità di scrivere una colonna sonora per un cortometraggio, ma vorrei delle delucidazioni da chi ha già usato Cubase in tal senso:

 

1) Ho letto che spesso i compositori di colonne sonore scrivono la partitura solo in un secondo momento: com'è possibile? Compongono "a caso" finché non trovano qualcosa che vada bene?

 

2) Perché, quando la colonna sonora è eseguita da un'orchestra intera, vengono registrate le singole sezioni separatamente? E' per applicare degli effetti a ciascuna di queste sezioni? Se sì, che tipo di effetti?

 

3) Mi suggerite di lavorare con le tracce midi o con le tracce audio? Tenete presente che, almeno per come ho lavorato finora, io scrivo prima la partitura su Finale e da qui esporto il file midi (una traccia per strumento) in cubase.

 

4) Ho una tastiera midi della M-AUDIO a 49 tasti: può essermi utile nella composizione di colonne sonore, tenendo conto che per ora non possiedo gli strumenti per registrare strumenti acustici dal vivo? O comunque è superflua, dato che ho già il file midi di finale?

 

5) La partitura di una colonna sonora comprende anche eventuali effetti che vengono aggiunti in fase di editing? (penso ad effetti di eco o altre cose del genere)

 

Grazie mille per il vostro aiuto!

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Il punto 1 e 4 sono collegati, spesso i compositori di colonne sono scrivono la partitura solo se richiesta in un secondo momento (ovvero per marketing o concerti). Il prodotto che interessa ai produttori cinematografici è l'audio e data la semplicità armonica delle colonne sonore moderne (salvo eccezioni) quasi sempre uno si mette alla tastiera midi e registra strumento dopo strumento su sequencer.. (ovviamente una linea guida deve averla) Questa è la soluzione che tanti compositori adottano quando i termini di consegna sono brevi.

 

Per il resto non so rispondere, non sono un compositore quindi la risposta che ho dato è stata suggerita solamente dal mio intuito.

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Buonasera a tutti,

sono un compositore che finora ha avuto a che fare con strumentisti "In carne ed ossa"...Possiedo sul mio pc Cubase 5 e conosco poco questo programma (l'ho sempre usato per lavorare con i file midi importati da Finale associati ai VST della East west silver e gold). Mi si sta prospettando la possibilità di scrivere una colonna sonora per un cortometraggio, ma vorrei delle delucidazioni da chi ha già usato Cubase in tal senso:

 

1) Ho letto che spesso i compositori di colonne sonore scrivono la partitura solo in un secondo momento: com'è possibile? Compongono "a caso" finché non trovano qualcosa che vada bene?

 

Perché molto probabilmente in una prima istanza prepararo il pezzo o i pezzi direttamente con il software, poi una volta che il tutto sembra funzionare e rendere bene, passano alla stesura della partitura, verificando che quest'ultima sia

scritta in modo corretto, non è una pratica strana, anzi, se uno ha dimestichezza fa anche prima.

 

 

2) Perché, quando la colonna sonora è eseguita da un'orchestra intera, vengono registrate le singole sezioni separatamente? E' per applicare degli effetti a ciascuna di queste sezioni? Se sì, che tipo di effetti?

 

Vengono registrate separatamente proprio per poter avere pieno controllo sia sulle dinamiche (volume, intensità), sia sul pan (posizionamento degli strumenti), sia su eventuali (come hai scritto) aggiunte di effetti (riverbero, a volte delay, posizionamento in surround, ovvero il posizionamento che permette di percepire uno o più strumenti come se li avessi, ad esempio, alle tue spalle)

 

 

3) Mi suggerite di lavorare con le tracce midi o con le tracce audio? Tenete presente che, almeno per come ho lavorato finora, io scrivo prima la partitura su Finale e da qui esporto il file midi (una traccia per strumento) in cubase.

 

Come hai lavorato fino ad ora va bene, soprattutto se è una modalità con cui ti trovi a tuo agio, ovviamente conviene lavorare sulle tracce midi, perché hai un controllo quasi totale su ogni parametro legato alla performance.

Ovviamente in seguito (o prima come usi fare solitamente), specificare i cambiamenti di articolazione, di dinamica, ecc.. è un lavoro non da poco e se il pezzo lo richiede, comporta un lavoro non da poco.

 

 

4) Ho una tastiera midi della M-AUDIO a 49 tasti: può essermi utile nella composizione di colonne sonore, tenendo conto che per ora non possiedo gli strumenti per registrare strumenti acustici dal vivo? O comunque è superflua, dato che ho già il file midi di finale?

 

 

Che la tastiera sia superflua mi sembrerebbe insensato, anzi è più che utili, in particolar modo per verificare il giusto posizionamento delle note, perché ogni software permette di specificare ad esempio il do centrale del pianoforte sul piano roll, ad esempio io uso Sonar e già era impostato correttamente (anche se in inglese viene denominato diversamente), però in altri software potresti ritrovarti il tipico do centrale un'ottava sotto o un'ottava sopra rispetto a come dovrebbero essere posizionate le note sul pentagramma.

E' un aspetto a cui sono molto attento quando esporto le partiture (soprattutto di musica elettronica), ma in ogni caso prima di tutto verifico che i vst ( virtual instruments utilizzabili con questi software audio/midi e di notazione in alcuni casi) abbiano tutti impostati la stessa nota come do centrale, poi a quel punto inizio a fare il pezzo, così mi ritrovo (in esportazione) la partitura già corretta da questo punto di vista.

L'unica cosa che non controllo, perché almeno per la musica elettronica faccio così, è la tonalità in cui mi trovo ed altre specifiche che comporterebbero un maggior dispendio di tempo.

 

 

 

5) La partitura di una colonna sonora comprende anche eventuali effetti che vengono aggiunti in fase di editing? (penso ad effetti di eco o altre cose del genere)

 

 

Su alcuni software puoi applicare anche alle tracce midi effetti "destinati" a tracce audio, con Sonar posso farlo e già ho provato diverse soluzioni.

Comunque anche se hai in mente qualcosa, gli effetti andrebbero applicati praticamente a fine scrittura, perché prima dovresti sincerarti sul come suona il pezzo in modalità "dry", ovvero asciutto, senza effetti, poi 

una volta che suona in modo corretto, pulito, come vuoi tu e gli strumenti sono chiaramente percepibili, aggiungi gli effetti.

Grazie mille per il vostro aiuto!

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Grazie per le vostre risposte, mi avete chiarito un po' le idee...Cercherò comunque dei manuali per studiare a fondo le funzionalità di Cubase. Vorrei però capire meglio una cosa, Piccinesco: in cubase non ho mai avuto problemi di ottave; avendo già pronti i file midi (esportati da Finale), a che cosa può servirmi in più la tastiera? Potrei magari suonare alcune sezioni di uno strumento in un momento, magari, solistico per dare più realismo? Altri usi non me ne vengono in mente, a meno che non la usi per "provare" a comporre in sincrono col video.

Grazie di nuovo!

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La tastiera diciamo che restituisce, anche se in modo relativo, un "contatto" diretto tra la parte che si ha in mente o si sviluppa sul momento e la percezione "live", che in alcuni casi può aiutare a "visualizzare"in modo più naturale l'interpretazione che si vuole ottenere.

Una parte solistica sicuramente, ma non solo.

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1) Ho letto che spesso i compositori di colonne sonore scrivono la partitura solo in un secondo momento: com'è possibile? Compongono "a caso" finché non trovano qualcosa che vada bene?

 

2) Perché, quando la colonna sonora è eseguita da un'orchestra intera, vengono registrate le singole sezioni separatamente? E' per applicare degli effetti a ciascuna di queste sezioni? Se sì, che tipo di effetti?

 

3) Mi suggerite di lavorare con le tracce midi o con le tracce audio? Tenete presente che, almeno per come ho lavorato finora, io scrivo prima la partitura su Finale e da qui esporto il file midi (una traccia per strumento) in cubase.

 

4) Ho una tastiera midi della M-AUDIO a 49 tasti: può essermi utile nella composizione di colonne sonore, tenendo conto che per ora non possiedo gli strumenti per registrare strumenti acustici dal vivo? O comunque è superflua, dato che ho già il file midi di finale?

 

5) La partitura di una colonna sonora comprende anche eventuali effetti che vengono aggiunti in fase di editing? (penso ad effetti di eco o altre cose del genere)

 

Grazie mille per il vostro aiuto!

 

1) Non compongono a caso, ovviamente. Si parte da un'idea musicale e si cerca il modo migliore per realizzarla. Tutto qui. Usare una tastiera dentro un sequencer non cambia nulla in termini di scrittura musicale: in Finale, la partitura è visualizzata in modo tradizionale; nel sequencer si vede in un altro modo e bisogna solo abituarcisi. Ma in sostanza non cambia nulla.

 

2) Presumo che ti riferisca ad un'orchestra virtuale; si registrano sezioni separate per equalizzarle al meglio in fase di missaggio e, in generale, per un controllo maggiore sui volumi delle singole parti. In generale, però, un'orchestra virtuale è già equalizzata di suo, quindi non c'è bisogno di fare granché e rimane solo la gestione del master.

 

3) Si lavora sempre con le tracce MIDI, perché la realizzazione deve essere pensata "a blocchi": devi stare sulle sequenze e sulle scene, e questo è molto più rapido da fare all'interno del sequencer, per tante ragioni.

 

4) Una tastiera più grande può esserti utile per inserire le keyswitch delle articolazioni mentre suoni, altrimenti devi inserirle dopo manualmente; comunque, con 49 tasti si lavora lo stesso. 

 

5) Quasi nessuno usa "solo" strumenti orchestrali. Questi di solito non si manipolano con gli effetti, mentre ciò è indispensabile per pads elettronici, morphing ambientali, percussioni etniche, ecc. Bisogna dotarsi di librerie che consentano di affrontare qualsiasi genere, altrimenti è difficile soddisfare le richieste in questo ambito. E questa è un'altra ragione per la quale si lavora in MIDI; la partitura tradizionale in Finale è utile in alcuni casi, ma non è gestibile con i suoni elettronici.

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2) Presumo che ti riferisca ad un'orchestra virtuale; si registrano sezioni separate per equalizzarle al meglio in fase di missaggio e, in generale, per un controllo maggiore sui volumi delle singole parti. In generale, però, un'orchestra virtuale è già equalizzata di suo, quindi non c'è bisogno di fare granché e rimane solo la gestione del master.

 

No, in realtà mi riferivo proprio ad orchestre reali che vengono registrate sezione per sezione. Credo comunque che l'intento sia lo stesso di cui parli tu.

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  • 2 weeks later...

No, in realtà mi riferivo proprio ad orchestre reali che vengono registrate sezione per sezione. Credo comunque che l'intento sia lo stesso di cui parli tu.

 

Nessuno pensa più di poter usare un'orchestra reale per fare musica da film. E' fuori discussione, sia per ragioni di budget che di tempo. Scusa la brutalità, non vorrei smontarti; ma la verità è che ti capita di dover buttare giù mezz'ora di musica in un paio di giorni, altro che orchestra reale...! A professionisti noti è capitato di dover fare colonne sonore intere nel giro di tre giorni, per poi magari vedersi rifiutare il lavoro a favore di altri concorrenti e di aver lavorato giorno e notte a gratis. E' per questo che ci sono persino librerie virtuali già pronte sugli effetti di insieme: bisogna saper essere rapidissimi. Se pensi di poterti mettere lì con il tuo bravo spartito orchestrale a scrivere un "woosh" o un "braam" nota per nota, sei completamente fuori strada. Queste cose le ha fatte John Williams negli anni '70 (cioè 50 anni fa), ma ormai le colonne sonore si fanno in tutt'altro modo. E LUI era John Williams. Inoltre, oggi si usano i suoni in modo ibrido, cioè mescolando synth, orchestra, loop e tutto quello che la modernità ti mette a disposizione. La norma è che un regista o un editore, nello stesso lavoro, possa chiederti approcci anche molto diversi: in un cortometraggio, può capitarti un "mickey" comico (cioè di startene incollato alle sequenze), oppure un ambient eletttronico, oppure un pezzo epico, o un genere world etnico... E tu che gli dici? Scusate tanto, ma io scrivo solo per orchestra (e, per giunta, da far eseguire dal vivo)...? Non esiste.

Se vuoi un consiglio sincero, impara ad usare MOLTO BENE un sequencer (Logic, Reaper, Cubase, quello che vuoi tu), dòtati di qualche libreria utile e cerca di affrontare tutte le questioni tecniche del montaggio sulle immagini; altrimenti puoi anche essere Beethoven redivivo, ma se ti commissionano un lavoro sulle immagini non riuscirai mai ad andare in porto. Questo è quello che posso dirti per quel po' di esperienza diretta che ho avuto.

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Dipende Mauri... Non è detto.

Dipende dal budget, a Roma ci sono un paio di studi che registrano orchestre per musiche da film e per fiction. Tutto dipende sempre dal budget. Certamente quando il budget è basso si opta per realizzare colonne sonore con strumenti campionati. L'orchestra campionata, a prescindere dal progetto finale, è sempre ultile per il compositore, per fare una demo e sentire come suona quello che ha scritto, apportare qualche modifica. 

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Dipende Mauri... 

Forse rispondevi a me, non a Piccinesco.

Volevo solo essere realista: qui si parla di un compositore (magari bravissimo) al quale si prospetta di fare una prima esperienza con un cortometraggio e lui si sta chiedendo come sia possibile farlo senza scrivere prima una partitura... E' evidente che è fuori strada: hai voglia a fare cortometraggi, prima che qualcuno gli proponga una colonna sonora da realizzare in tutta calma con l'orchestra. Non voglio contraddire nessuno e certo che gli studi di produzione per orchestra ci sono, ma io starei con i piedi per terra: quante fiction, film o documentari in Italia sono realizzati con un'orchestra? Basta accendere la tv e contare quante volte capita di sentirne una, a meno che non sia un film di Piovani o di Morricone. Tra l'altro è molto più probabile che ci sia il budget, piuttosto che il tempo per scrivere partiture. Magari i soldi ci sono, ma il problema è che il musicista è quasi l'ultima ruota dell'ingranaggio (dico "quasi" solo perché poi arriva il sound designer a montare tutto l'audio del film, che ovviamente non è solo musica) e il tempo che gli viene lasciato è normalmente pochissimo, a meno che non abbia un nome talmente grosso da essere la "star" del film (ma giusto Morricone...!). Non ti dico, poi, se per qualche ragione ci sono ripensamenti sul montaggio, perché allora sei proprio fregato: tutti si aspettano che tu, dopo che il regista e il montatore si sono presi il loro tempo, faccia la tua "correzione" al volo. Sono cose che capitano spesso. Ed è ovvio che un conto è spostare e rimontare il tutto in una daw, un altro è rimettere mano ad una partitura e, magari, farla risuonare da un'orchestra! Che poi non ci sarebbe solo l'orchestra... Non è che vai lì e dirigi i tuoi bei brani "a tema" e sei a posto: bisogna anche sincronizzarli e c'è un mucchio di gente che deve lavorarci sopra.

Personalmente, a proposito di librerie, non mi riferivo neanche a quelle che simulano un'orchestra classica; si usano per questo o quel suono, ma non bastano. Spesso, invece, si usano quelle di ensemble orchestrali, dove hai già l'effetto d'insieme bell'e pronto ed estremamente realistico. In pratica, le librerie professionali per il cinema sono pensate per quello, e non per fare musica in senso "classico".

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Veramente la stessa orchestra bulgara del workshop esegue e registra anche composizioni originali a prezzi relativamente modici. Il workshop è bellissimo, ma se proprio si vuole avere la soddisfazione di una esecuzione live di un proprio brano orchestrale si può tranquillamente contattarla per chiederle un preventivo a prescindere dal workshop (che costa 3.200 euro). Ho conosciuto qualcuno che lo ha fatto ed è stato piuttosto soddisfatto. Anche Carlo Siliotto (un film composer molto affermato in Italia, candidato al Golden Globe nel 2007) ha usato la stessa orchestra in alcuni lavori. Ma parliamo di un compositore da film nato nel '50, assolutamente non "informatizzato" e che ha il suo bel team di supporto che smanetta in pre-produzione... Ma non è la regola, ribadisco. Tra i più giovani c'è gente come Piernicola Di Muro (che ha studiato a L'Aquila con Morricone) o Susanna Quagliarello (che ha studiato negli Usa), affermati sia in Italia che all'estero, che non si sognano proprio di usare orchestre dal vivo: gente che, quando si parla di musica, ragiona esclusivamente in funzione delle immagini; sono film maker a cui non interessa nulla di "fare il compositore", se non partecipare alla realizzazione del film, al pari del montatore o del tecnico delle luci. E' una filosoifia decisamente diversa da chi parte come compositore in senso classico, pensando di "prestarsi" en passant anche alle immagini. La Quagliarello, poi, tiene addirittura dei corsi anche per chi ha nozioni solo elementari di teoria musicale, tanto per dire quanto conti saper scrivere musica...

In conclusione, al nostro amico consiglierei di ascoltare tanta musica da film, di imparare a riconoscere lo stile dei vari compositori per immagini e di cercare sul web tutte le info possibili sulla loro attività, sul loro modo di fare musica, sul tipo di cinematografia cui si rivolgono, ecc.

Inoltre, ci sono dei programmi gratuiti e legali grazie ai quali potersi scaricare dei filmati da Youtube e, se si dispone di una cosina tipo iMovie, ci si può esercitare parecchio per capire come si lavora con la musica da film.

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P.S. Tanto per restare in tema e giusto per dire che, prima di pensare di comporre colonne sonore con tanto di orchestra, bisogna passare per esperienze decisamente frustranti...

 

Questo è un lavoro che ho fatto un paio di anni fa. Dopo tre giorni, era tutto perfetto e splendido: prime proiezioni dal committente, gente che si commuove e tanti complimenti. Poi il regista ha improvvisamente deciso di cambiare tutto il montaggio e ho dovuto rifare tutto nel giro di 24 ore.

Alla fine, il tecnico del suono ha montato i rumori di fondo che hanno massacrato il mio audio tagliando le frequenze, oltre ad aver fatto errori madornali tipo la ragazza che chiama dal bus con "effetto pesce" (è muta), o il battito cardiaco sul bambino fuori tempo (che io avevo rimarcato con dei pizzicati, come si sente nella prima sequenza analoga). Ciliegina sulla torta, il mio "socio" non ha scritto neanche una nota, ma aveva procurato il lavoro e quindi il suo nome nei titoli di coda precede il mio. Ne sono uscito talmente frustrato ed esaurito (e con una cara amicizia ormai incrinata), che ho distrutto tutti i file e mi sono tenuto solo quello del primissimo montato (giusto per poter dimostrare, casomai servisse, che è un mio lavoro)... 

 

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Forse rispondevi a me, non a Piccinesco.

[...]

Personalmente, a proposito di librerie, non mi riferivo neanche a quelle che simulano un'orchestra classica; si usano per questo o quel suono, ma non bastano. Spesso, invece, si usano quelle di ensemble orchestrali, dove hai già l'effetto d'insieme bell'e pronto ed estremamente realistico. In pratica, le librerie professionali per il cinema sono pensate per quello, e non per fare musica in senso "classico".

Si, rispondevo a te ho confuso...

 

Per la scelta delle librerie confezionate non sono d'accordo. Il finto, suono a parte si sente anche perché è tutto confezionato e scarsamente personalizzabile. Antares ne sa qualcosa. Anche lui era partito con librerie preconfezionate poi operando sul suono ed i vari effetti il risultato è tutta un'altra cosa. Se si deve fare un Mix, sono dell'idea che bisogna lavorare come si lavora negli studi di Mix. Si parte da 0 importando gli stem e sistemandoli uno per uno nel contesto del mix. 

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P.S. Tanto per restare in tema e giusto per dire che, prima di pensare di comporre colonne sonore con tanto di orchestra, bisogna passare per esperienze decisamente frustranti...

 

Questo è un lavoro che ho fatto un paio di anni fa. Dopo tre giorni, era tutto perfetto e splendido: prime proiezioni dal committente, gente che si commuove e tanti complimenti. Poi il regista ha improvvisamente deciso di cambiare tutto il montaggio e ho dovuto rifare tutto nel giro di 24 ore.

Alla fine, il tecnico del suono ha montato i rumori di fondo che hanno massacrato il mio audio tagliando le frequenze, oltre ad aver fatto errori madornali tipo la ragazza che chiama dal bus con "effetto pesce" (è muta), o il battito cardiaco sul bambino fuori tempo (che io avevo rimarcato con dei pizzicati, come si sente nella prima sequenza analoga). Ciliegina sulla torta, il mio "socio" non ha scritto neanche una nota, ma aveva procurato il lavoro e quindi il suo nome nei titoli di coda precede il mio. Ne sono uscito talmente frustrato ed esaurito (e con una cara amicizia ormai incrinata), che ho distrutto tutti i file e mi sono tenuto solo quello del primissimo montato (giusto per poter dimostrare, casomai servisse, che è un mio lavoro)... 

 

 

Chi ha fatto il sound design ?

 

Comunque queste cose succedono, facci il callo... Spesso poi chi si prende i meriti è un pinocchio che non capisce un C***o, e probabilmente se non ci fossi stato tu a fare il lavoro "sporco" se ne sarebbero accorti tutti. 

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Se si deve fare un Mix, sono dell'idea che bisogna lavorare come si lavora negli studi di Mix. Si parte da 0 importando gli stem e sistemandoli uno per uno nel contesto del mix. 

 

Sinceramente penso di non aver capito cosa intendi per "importare gli stem". Parlando di librerie, non ne facevo una questione di missaggio.

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Chi ha fatto il sound design ?

 

Il sound designer era lo stesso che, di solito, fa le colonne sonore per il regista. Ma non volevo essere tanto malizioso... Comunque, tecnicamente parlando, quello che ha massacrato il tutto è stato il vento in presa diretta, che è ricco anche di basse frequenze. Ancora oggi non mi capacito: questa cosa è stata proiettata nei cinema, pensa te...

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Sinceramente penso di non aver capito cosa intendi per "importare gli stem". Parlando di librerie, non ne facevo una questione di missaggio.

 Beh la qualità audio che fa la differenza esce tutta lì.

 

 

Il sound designer era lo stesso che, di solito, fa le colonne sonore per il regista. Ma non volevo essere tanto malizioso... Comunque, tecnicamente parlando, quello che ha massacrato il tutto è stato il vento in presa diretta, che è ricco anche di basse frequenze. Ancora oggi non mi capacito: questa cosa è stata proiettata nei cinema, pensa te...

Non mi pare un lavoraccio... Ti chiedevo del Sound Design perché in alcuni punti è oggettivamente fatto male, tutto fuori sincronia e con rumori che di realistico hanno veramente poco. In alcuni casi sono delle scelte; ma si capisce bene quando è una scelta. 

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