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Piano Concerto - Forum pianoforte

Salvatore71
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Buonasera,

Ho letto il Beyer, impiegando un anno, poi ho studiato alcuni pezzi di musica classica e di musica leggera.

Attualmente sto studiando il solfeggio sul Pozzoli, non ho una lettura molto spedita, ma sto migliorando.

Mi trovo un po’ in difficoltà quando eseguo arpeggi su due ottave o tanti accordi in sequenza. La situazione peggiora quando la sinistra esegue l’arpeggio su due ottave, cambiando posizione continuamente e contemporaneamente la destra esegue degli accordi, cambiando anch’essa posizione continuamente. Ho meno difficoltà se una delle due non cambia posizione.

Quando trovo alcune battute troppo difficili, ho bisogno di vedere i tasti e non posso leggere lo spartito. In questo caso imparo quelle particolari battute a memoria, oppure guardo solo alcune note per ogni battuta e ricordo le altre note.

Cosa si fa dopo il Beyer?

Potreste consigliarmi un testo per proseguire?

Qualcosa che sia strutturata come il Beyer, ad esempio.

Un testo che aiuti a migliorare gradualmente, tenendo conto dei problemi detti sopra.

Grazie

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Io direi di cominciare a porre l'attenzione su qualche semplice brano d'autore (ci sono diverse raccolte di brani facili). Nel frattempo puoi anche cominciare con scale e arpeggi visto che trovi difficoltà soprattutto in questi. 

Ciao TheSimon,

grazie per la risposta.

Suono le scale tutti i giorni prima di cominciare a ripassare i brani, mentre, per quanto riguarda gli arpeggi, suono solo quelli che trovo nei brani. Forse dovrei cercare qualche testo specifico su cui esercitarmi solo sugli arpeggi. Puoi consigliarmi qualcosa?

Per quanto riguarda i brani d’autore, ci sono diverse raccolte dalle quali ho studiato la Romanza di Beethoven (da Gemme Musicali) e poi una versione semplificata in alcune battute della Serenata di Schubert che ho trovato in rete.

Come musica leggera sto studiando i Beatles. Partendo dagli spartiti della band mi faccio l’arrangiamento al piano con l’aiuto di un software di notazione musicale, poi individuo la diteggiatura e quindi cerco di impararlo.

Poi ci sono diverse raccolte intitolate “Il mio primo…”, potrei trovare qualcosa di interessante anche li.

Per esempio stavo pensando di studiare il Preludio E minore Op.28 No.4 di Chopin (non l’ho ancora cominciato) che mi pare abbastanza semplice. Mi piacerebbe anche imparare Per Elisa, che forse per me è troppo impegnativa, ma posso cercare una versione che sia più alla mia portata.

Tu cosa mi consigli?

In genere riesco ad imparare anche brani che per me sono abbastanza difficili, ma la difficoltà più grande che incontro è mantenere la memoria di ciò che imparo. Mi esercito tutti i giorni per almeno due ore e mezza (aiutandomi anche col metronomo), tuttavia spesso mi capita di dover ripetere più volte un brano (già imparato), per riuscire a suonarlo senza errori. A volte è frustrante… , ma alla fine riesco a suonarlo benino.

Grazie,

ciao

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Un po' riduttivo metterla in questi termini a livello di didattica, ma diciamo: Czerny: Il primo maestro di pianoforte

Ciao Marta23,

grazie per la risposta.

Ok per il Czerny ….

Ma esattamente che cosa?

La Czernyana parte da zero, quindi la escluderei, oppure potrei studiarla da un determinato esercizio che costituisca un proseguimento del Beyer. Non ho la Czernyana, però in rete ho trovato l’Op 139, 299, 599 e 740. Di tutte queste si trovano anche i tutorial su Yutube. Poi ce ne sono anche altre.

Tu cosa mi consigli?

Grazie,

ciao

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Domanda: ma non c'è nessuno che ti segue?

Io qui posso consigliarti tutti i libri che vuoi e possiamo parlarne fino al 2017 ma senza una figura che ti segue il discorso si esaurisce spontaneamente. 

Sai che è impossibile formare un allievo tramite un forum ? Qui senz'altro possiamo discutere di alcune cose ma, specie nelle fasi iniziali è importante essere seguito da un Maestro altrimenti rischi di farti del male anche fisicamente parlando (tendiniti, dolori muscolari alle braccia e alla schiena). 

Specifico questo perché non vorrei che, come in altri forum, anche qui passasse il messaggio che diamo lezioni online... Cosa impossibile oltre che stupida ! 

 

Comunque dopo il Beyer devi cominciare con l'Hanon. Per le scale vai con il Silvestri. Sul primo corso ci sono tutte le scale per moto parallelo, moto contrario, terze e seste. Sul secondo corso trovi quelle per doppie terze e doppie seste ma per il momento non c'è assolutamente necessità che tu lo compri. Le scale per doppie terze e doppie seste si studiano per l'ottavo anno. Per gli arpeggi anche puoi prendere quello che vuoi: o il Cesi - Metodo per lo studio del pianoforte III Corso (Quello sugli arpeggi) oppure il Mannino. In ogni caso per gli arpeggi io non ho mai avuto bisogno del libro. Studiali sia con le girate che senza per moto retto e contrario.

 

Come antologia pianistica puoi prendere il Cesi-Marciano. Ci sono raccolte di AAVV. 

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In genere riesco ad imparare anche brani che per me sono abbastanza difficili, ma la difficoltà più grande che incontro è mantenere la memoria di ciò che imparo. Mi esercito tutti i giorni per almeno due ore e mezza (aiutandomi anche col metronomo), tuttavia spesso mi capita di dover ripetere più volte un brano (già imparato), per riuscire a suonarlo senza errori. A volte è frustrante… , ma alla fine riesco a suonarlo benino.

Caro Salvatore71

come tu dici «A volte è frustrante… , ma alla fine riesco a suonarlo benino».

Ok, ma guarda che è ciò che capita a molti ai primi approcci con uno strumento. A me capitava esattamente come a te.

 

Per quanto riguarda l'idea di rivolgersi alle raccolte Il mio primo ecc. ti consiglierei di dedicarti anzituttto (anzi: esclusivamente) a Bach e Schumann. Sono gli unici due autori che hanno avuto la bontà di comporre brani per "principianti al principio" ma che hanno dentro la stessa scintilla di bellezza dei loro maggiori capolavori.

 

il preludio di Chopin che hai citato a me pare molto difficile da suonare bene (al di là della facile lettura)

 

Ti consiglio poi:

1) come ha detto Simon, è importante essere guidati da un maestro. Specialmente all'inizio.

2) procurati l'Album per la gioventù di Schumann (i brani sono comcepiti in progress di difficoltà).

3) lascia perdere versioni facilitate di Per Elisa. Aspetta di essere tu al suo livello. Non passerà molto tempo.

4) se non l'hai già fatto, studia il Preludio in do maggiore del primo libro del Clavicembalo ben temperato.

 

Complimenti per tutto il tuo impegno :)

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Tu cosa mi consigli?

Se stai facendo bayer sei a livello preparatorio, probabilmente sei ancora intorno allo 0. Rifaccio:  Czerny: Il primo maestro di pianoforte...ovviamente tutte le itnegraizoni indicate da TheSimon sono preziose

 

http://www.libreriamusicale.com/product_info.php?products_id=14146#product_info.php?products_id=14146&_suid=1452672110484037935235265292666

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Come traspare da altri post, io non la metterei sul piano: "Dopo il Beyer". Ti scrivo questo perchè il Beyer copre solo una parte (gli sutdi) di quello che dovrebbe affrontare un pianista (a qualsiasi livello) per crescere.

 

Ti manca di coprire almeno la tecnica, il repertorio e la cura per la sfera improvvisativa.

 

Per la tecnica è stato citato Hanon,, scale arpeggi...io affiancherei un metodo specifico tipo Mozzati. Possedere e leggere un libro tipo Come si suona il pianoforte di Gyorgy Sandor a un prezzo bassisimo qui, non fa mai male. Anzi!
 

 

Per il repertorio sono stati citati tanti fascicoli al quale affiancherei anche "Pezzi facili per pianoforte dei secoli XVII e XVIII secolo di "Violeta Hemsy de Gainza" edito in due volumi. I brani sono disposti in ordine progressivo di difficoltà e, oltre ad essere molto carini (tutti brani d'autore), didatticamente si prestano anche ad un approccio improvvisativo. Contiene anche nozioni di analisi formale ed i brani sono categorizzati, grazie ad indici, oltre all'aspetto formale anche sotto altri aspetti (es. il fatto o meno che contengano modulazioni, etc.).

 

Per i primi studi, puoi proseguire con le raccolte già indicate di Czerny, ma c'è anche Heller, l'orrido Pozzoli (poco è salvabile musicalmente parlando) e altre raccolte.

 

Per crescere più rapidamente non mi farei mancare il pianoforte a 4 mani, ma la cosa fondamentale è essere seguito per evitare di assumere posture sbagliate che diventeranno un limite invalicabile. Imparare male e peggio che non sapere :)

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Salvatore non ti spaventare se ognuno ti sta dicendo dei libri diversi. Sono tutti libri entry level e vanno tutti bene, scegline uno tra quelli che ti piace di più dell'antologia pianistica e un paio di tecnica; molto bene anche se inizi con Bach. Qui l'essenziale è che tu venga seguito da qualcuno specialmente in queste fasi iniziali "d'impostazione".

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Buonasera,

vorrei chiarire che ho studiato da bambino per due anni con un insegnante che mi ha fornito le basi e l'impostazione, poi ho lasciato il piano e l'ho ripreso da quasi due anni. ora ho 44 anni eppure mentre studiavo il Beyer ricordavo tutto ciò che mi diceva l'insegnante.

Vorrei ringraziare tutti per i preziosi consigli, che sto valutano attentamente.

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Caro Salvatore71

come tu dici «A volte è frustrante… , ma alla fine riesco a suonarlo benino».

Ok, ma guarda che è ciò che capita a molti ai primi approcci con uno strumento. A me capitava esattamente come a te.

 

Ciao LucaCavaliere,

potrei sapere quale è stato il tuo percorso?

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