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Piano Concerto - Forum pianoforte

Concorso Internazionale di Composizione "Maurice Ravel" - Prima edizione


Marzapane
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Porca, se lo avessi saputo per tempo avrei (forse) provato.

Ascoltando questo pezzo torna un pò di "speranza" perché è l'antitesi rispetto al "sound" che spesso (ma senza generalizzare) viene scelto nei concorsi di composizione.

Non lo so, non mi convince molto, sarà per il soprano che ha un vibrato che a me non piace (preferisco quelle voci che eseguono meno velocemente il vibrato e riescono anche ad aumentare e diminuire la frequenza dello stesso in modo graduale, anche di poco; oltretutto non mi è sembrata intonare molto bene le note e non essendoci un testo da cantare, ha avuto, per certi versi, più "facilità", ma non mi sento di essere definito in questo senso, non è detto, perché la pronuncia di alcune parole potrebbe al contrario rivelarsi più semplice e meno stressante per chi le esegue); per l'organico ridotto, queste sono le sensazioni avute ad un primo ascolto.

Il tema non è malvagio, ma il monento in cui soprano e violoncello eseguono le stesse note per me non rende, il soprano avrebbe potuto interpretare un'altra melodia.

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Ho datto un occhiata in generale, realtà molto giovane e come tale spero che cresca...visti i fondi che sembra abbiano a disposizione.

 

C'è anche una seconda edizione che sembra interessante su diversi punti di vista; probabilmente chi sente di poter dar di più dei vincitori della prima edizione (spesso disertate) non può far cosa migliore che partecipare.

 

Onestamente l'esecuzione proposta non mi entusiasma però il progetto che intravedo mi sembra ambizioso...staremo a vedere.

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  • 2 weeks later...

Io ho partecipato a questo concorso, proponendo un paio di pezzi da camera più vecchi (già inviati per concorsi precedenti) ed una breve "Suite Orchestrale" scritta per l'occasione (una faticaccia, perché ho utilizzato una grande orchestra). Non sono arrivato al podio, ma ho ricevuto un attestato di partecipazione con un lusinghiero giudizio, il che naturalmente mi ha fatto piacere. Che dire? Secondo me questa è un'ulteriore dimostrazione di quanto il giudizio possa essere aleatorio, e legato essenzialmente ai gusti ed alle aspettative della commissione (ciascuno può vedere questo in senso positivo o negativo...); appena noti i risultati, ho provato a cercare su internet qualche notizia sui vincitori, ma ho trovato pochissimo. Ne ho dedotto che si sono voluti premiare compositori poco conosciuti, o comunque al di fuori di certi linguaggi "moderni" che spesso rendono la musica ben poco ascoltabile. Questo pezzo di Malk ad esempio è carino, ma è strano che in un concorso del 2015 venga premiato un pezzo che si rifà ad uno stile antico (ne so qualcosa...). Perciò, rimane il dilemma: come dobbiamo comportarci in occasione di un concorso? Essere comunque noi stessi e fregarcene del giudizio e dell'esito del concorso? Oppure adattare il nostro linguaggio immaginando ciò che potrebbe piacere o non piacere alla giuria?

 

Ciao

Gino (da Roma)

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è ovvio che i componenti di una giuria rispondono per se stessi secondo i propri gusti.

Invece secondo me è proprio il contrario. I membri di una giuria, che tipicamente sono sempre promisqui per formazione e "inclinazione estetica" si concentrano solo sugli aspetti tecnici di una partitura (le griglie prevedono diversi parametri). Puoi scrivere pure in do maggiore ... ma devi essere credibile.

 

Io adesso non ho sentito il brano di Gino, ma se una giuria (composta da 5 membri di posti diversi, formazione diversa e tutti stimati musicisti) ha stabilito che questo brano è quello scritto meglio...penso proprio che gli altri fossero peggio. Per questo ho esortato a partecipare tutti coloro che pensano di poter fare meglio...per meglio non vuol dire a proprio gusto, vuol dire che pensano di saper scrivere meglio. A volte basta poco giocarsi il concorso, è un campo minato. Capita che ai concorsi non premino nessuno , succede quando nessuno raggiunge il minimo sindacale.

 

A casa proprioa possiamo fare tutto quello che vogliamo ma se accettiamo il fatto di esporci al giudizio di altri (esami, concorsi, direttori artistici, etc.) allora bisogna essere pronti a non presentare nulla di contestabile. Ripreciso, il nulla di contestabile non è scrivere in do maggiore! E' come uno scrive in do maggiore... magari scopriamo che in do maggiore ci scrivono meglio altri. Senza andare lontano, basta confrontare qualche brano dei vecchi laboratori di composizione.

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Frank, sono d'accordo ma in parte, ma quello che intendevo e intendo dire è che, per me, nessuno escluso, prescinde dalle proprie aspettative e dal proprio gusto, è come l'inconscio, ognuno può dire di segnare la propria vita con scelte razionali e ben definite, ma non può prescindere dal contesto e dall'interazione con gli altri (che anche in minima parte, condizionano il proprio vissuto).

Parli di credibilità e su questo non puoi che trovarmi d'accordo, si tratta di un qualcosa (per me ma non penso sia il solo) di estremamente "strano" perché oggettivo ma al tempo stesso non definibile al 100%, funziona o almeno sembra funzionare abbastanza e questo conta.

Quando parlo di gusto non intendo mica due o tre note messe lì e uno dei componenti della giuria che si fa incantare, al contrario per gusto intendo quello che in un certo senso una persona si aspetta (oltre al rispetto di determinati aspetti: musicalità, forma, sviluppo, funzionalità, non per ultima l'originalità), da una composizione, non credo che un componente di una giuria metta da parte se stesso per distaccarsi totalmente e scegliere in base a parametri che non tengono conto dell'aspetto più naturale.

Il fatto che io non creda o non voglia crederci non significa che questo non avvenga, sicuramente è il contrario, però non è detto che sia questo ciò che determina il giusto e il merito.

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Piccinesco, penso che in generale la parola più "corretta" sia convincente, che al momento non mi veniva (avevo usato credibile, ma siamo li)

 

Precisato questo

non credo che un componente di una giuria metta da parte se stesso per distaccarsi totalmente e scegliere in base a parametri che non tengono conto dell'aspetto più naturale..

Un professionista non si deve permettere il lusso di premiare i suoi gusti e andare oltre una valutazione tecnica. Un brano che non ci piace può essere scritto da dio e viceversa un brano che ci piace può essere scritto da cani. Il fatto non è nel giudizio di un brano solo, è quando ne devi comparare 100 e scegliere quello scritto meglio. Nelle griglie non è previsto: piace/non piace. Ci sono tutt altri parametri che ignorano completamente il fattore gusto personale.

Comunque qualcuno di molto noto al quale piace ritrovare nelle partiture degli altri ...segni propri c'è, basta evitare questi concorsi. Per questo è bene sapere da chi è formata una giuria ed ascoltare i brani vincitori delle precedenti edizioni. Non tanto per sapere quali sono i gusti che vanno per la quale, ma per capire il livello "attesso" (ed evitare i soliti sospetti).

 

In questo concorso penso che fra i partecipanti ai laboratori possono esserci mediamente almeno 3 o 4 persone che possono fare meglio del vincitore.

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Senza compromettervi (se non volete fare nomi in pubblico, io lo farei tanto non ho nulla da perdere visto che non ho neanche acquisito) uno dei cognomi inizia con C e finisce con i e l'altro (che ipotizzo) inizia per F e finisce con e?

Una mia amica docente/compositrice anni fa mi disse che aveva fatto parte di alcune giurie in concorsi di composizione, ma decise di lasciar stare proprio per l'influenza del "primo" cognome.

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Non so a chi ti riferisci ma uno compreso fra F e E è Fedele, i brani buoni sono quelli dove si usa la sua "calligrafia"...quello fra C e I, chi è? A me viene in mente solo Corghi, ma non pensio sia lui in quanto è di tutt'altra pasta rispetto a Fedele. Se è in commissione e premia un brano, di solito non avviene perchè usa i suoi segni. Eppoi in commissione si è almeno in 3, alla meglio 5. Per cui uno solo non può mai veramente decidere al 100%. Le esperienze che ho io mi dicono che solitamente i voti tendenzialmente si assomigliano tutti, è raro il caso in cui uno della commisisone dice 10 e gli altri 6 e viceversa. Si gioca sui decimi, se uno della giuria dice 9,75 è facile che l'altro dica 9,65 o 9,85 ... etc.. Mai grossi scostamenti.

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  • 5 months later...
  • 2 weeks later...
  • 3 weeks later...

Visto che alcuni amici del forum me l'hanno chiesto, ho caricato su Wetransfer il file audio del mio pezzo inviato per l'edizione 2015 del concorso Ravel. Ovviamente la resa è un po' approssimativa, essendo il file realizzato con il SoftSinth di Finale (che soprattutto per alcuni timbri fa un po' schifo...)

 

Il link è: https://we.tl/jMsntACPkz

 

Ciao a tutti!

 

Gino

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Ciao Gino,

se ti può consolare so che quest anno questo brano ha preso SOLO la menzione speciale:



Non vedo l'ora di sentire i vincitori, chi sa che meraviglie avranno selezionato. Sinceramente i brani che l'anno scorso hanno selezionato mi sono sembrati di una mediocrità imbarazzante. Per cui non mi sorprendo di nulla.
  • Like 1
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Finalmente ascolto il brano di Gino e devo dire che onestamente non ho legato molto con questo brano e già dalle battute iniziali.

A parte il contesto molto retorico, non penso sia un problema di linguaggio; trovo gli interventi come quelli a 20'' veramente banali, sarà un mio personalissimo parere ma penso che alcune cose - gusti a parte - non permettano al tuo brano di andare oltre. Per curiosità, qual'è la parte che è piaciuta di più alla commissione?
 

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Ascolto adesso il brano proposto dall'Abate, mi sembra che hanno alzato di molto il tiro rispetto all'anno scorso. Questo mi sembra molto meglio del vincitore della precedente edizione. Anzi, devo riconoscere che è un brano molto bello e dosato. Audio non molto curato ma anche a livello esecutivo il livello mi sembra ottimo, il violoncellista veramente molto bravo!

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