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Piano Concerto - Forum pianoforte

Analisi 4 battute


Yannick
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Buongiorno a tutti. Stò cercando di capire e di analizzare 4 battute molto semplici da me ideate. Aimè non riesco ad andare oltre la prima -_-

Lascio un file immagine con gli accordi e un piccolo mp3 suonato e un poco ritmato.

Parte da un semplice Domag. ma poi cosa succede? vado semplicemente sulla terza rimanendo invariata la tonalità? quindi faccio I-III-IV-V-I? e perchè il Si della mano destra suona così bene mentre il Mi e il Sol rimangono invariati? Non riesco proprio a uscirne fuori.. è la mia prima analisi e ho cercato qualcosa di semplice, ma è già troppo complicato :(

 

Ho notato che nella seconda battuta posso elevare il fa sul diesis rendendo la melodia molto più caratteristica. In questo caso c'è una modulazione Domag --> Solmag? In questo caso vanno rifatte la terza e quarta battuta perchè... si sente che suona male ma non saprei spiegarmi il perchè..  qualcuno riesce a schiarirmi un attimo le idee?

 

https://www.dropbox.com/s/alrrnbtaw4ntu8w/Test.mp3?dl=0

 

Grazie

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Attenzione, sono 5 accordi e non 4 battute.

Allora, tra il primo ed il secondo non ci sono problemi, intendo per come sono disposte le voci, perché mi e sol rimangono invariate mentre il do scende a si e il do al basso sale a mi, avviene un movimento per moto contrario quindi tra basso e tenore, ottava-quinta tra do-do e si-mi, ma tra parti interne (per farti un esempio non tra parti "estreme", come poteva essere tra basso e soprano). Il problema subentra tra il terzo ed il quarto accordo, almeno se intendi lavorare prettamente nell'ambito tonale, questa successione di accordi produce due quinte consecutive per moto retto in senso ascendente:

la "prima" tra basso e contralto (fa-do / sol-re), la seconda direttamente nell'accordo suonato dalla mano destra (la-mi / si-fa), quindi ti ritrovi con un doppio errore di conduzione delle voci, errore cui puoi rimediare tenendo fermo il fa al basso anziché salire a sol e disponendo il terzo accordo non con si_re_fa, ma ad esempio con si-re-sol, avresti così un accordo di settima di dominante (la dominante in questo caso è il sol, il quinto grado di do maggiore) con la settima (il fa) legata, quando è possibile conviene sempre mantenere legate le note in comune tra l'accordo che precede e quello che segue, ma anche se non sarebbe necessario preparare la settima (tenendola legata dall'accordo precedente) di dominante perché di prima specie, costruita sul quinto grado della scala maggiore, in questo caso avresti a che fare con una settima di dominante in terzo rivolto, costruita cioè non partendo direttamente dal sol al basso (sol al basso intendo, perché armonicamente parti in questo caso, in do maggiore, dal sol per costruire la settima, ma la disposizione delle note non è "regolare", in pratica non hai partendo dal basso sol-si-re-fa, ma fa-si-re-sol, ed è sol la fondamentale di questo accordo), quindi la preparazione risulterebbe perfetta in quanto la settima non deriverebbe da salti.

All'inizio della seconda battuta scendi con il fa al mi e risolvi la settima, mentre nel rigo superiore puoi avere do-mi-sol, con il sol che rimane legato dall'accordo precedente e si-re che si muovono per moto contrario uno salendo, l'altro scendendo a do, raddoppiando così la fondamentale dell'accordo, appunto il do.

La successione in questo caso è: 2_4 / 6_3 o 6 (anche se il sol dell'accordo di settima di dominante si trova in realtà ad una distanza reale di 9a maggiore, la distanza "descrittiva" tra fa e sol è logicamente di una 2a maggiore; quel 4 invece specifica la distanza tra fa e si, la terza dell'accordo di sol in cui ti trovi, si che è anche la sensibile di questa scala e che deve salire a do.

Da notare anche che usando accordi (come il primo, il terzo, il quarto ed il quinto) "stretti", ovvero che rimangono in un range inferiore all'ottava, hai più difficoltà a muoverti con le singole voci, meglio usare accordi medio-lati e lati, rispettivamente al limite dell'ottava e superiori all'ottava a livello di range tra le note che li costituiscono, ad esempio all'inizio invece di partire con il classico do-mi-sol, potresti partire con mi-sol-do, quella 4a giusta di distanza tra il contralto ed il soprano potrebbe aiutarti a gestire meglio il prosieguo dello sviluppo armonico.

Devi ovviamente seguire quello che per te è il tuo gusto musicale, ma se vuoi al tempo stesso rispettare le regole dell'armonia tonale, devi tenere conto di molti aspetti legati al movimento delle singole voci e dell'insieme che va costituendosi.

Questo è solo un esempio, ma le soluzioni potrebbero essere molteplici.

Visto che non studio più da anni, spero di aver ricordato bene e non aver scritto inesattezze.

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Dopo millenni, mi riavvicino a questa materia.
Allora, prima di tutto bisogna fare una distinzione tra il basso che vedi scritto (basso reale) e il basso che ha funzione di fondamentale nell'accordo che analizzi.

Questa linea di basso può essere così riassunta, definendo prima il basso reale (o melodico, quello che vedi scritto) e il basso armonico (quello che, come ho scritto poco fa, costituisce la fondamentale dell'accordo):

Basso reale:
I_I6_II56_V7_I (realmente scritto: I_III_II_V_I)

Basso armonico:
I_I_VII_V_I

Il I6 sarebbe un primo rivolto sul terzo grado (Mi, quindi l'accordo è, dal basso verso l'alto: do_mi_sol con il mi scritto al basso)
Il terzo, II56 è un primo rivolto sul II con la settima (si_re_fa_la).
Il V7 è una settima di dominante (sol, dominante di do maggiore in questo caso), sul sol si costruisce la settima: sol_si_re_fa.
Nei casi più "semplici", la settima risolve scendendo al grado inferiore, ad esempio il fa del V7 scende a mi (mi che costituisce il 3° grado dell'accordo di do maggiore).

Altra cosa importante da sapere per definire bene quello che si sta analizzando, sempre relativamente al basso.
Riguarda la definizione del basso a livello melodico e armonico in un determinato contesto:

Fondamentale
Tonica

La fondamentale è la nota eseguita dal basso, indifferentemente dalla linea che quest'ultimo segue.

La tonica è più specifica, ovvero "tonica" è quella nota che, eseguita dal basso o da un'altra voce, è il primo grado della tonalità (anche temporanea) in cui ci troviamo.
Questa è un'importante distinzione, se non altro a livello di definizione.

Spero di aver scritto correttamente, è parecchio tempo che non metto più mano e testa all'armonia e oltretutto usavo un diversa numerazione.

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"La fondamentale è la nota eseguita dal basso, indifferentemente dalla linea che quest'ultimo segue."

 

Meglio che chiarisca bene questo punto: allora, quello che intendo dire è che ogni singolo accordo presenta una nota che per forza di cose (se non viene omessa per una specifica scelta del compositore, ma questa è un'altra storia) è la base su cui viene costruito l'accordo (come sappiamo dal basso verso l'alto), se come nel caso del I6 hai il mi al basso, bisogna fare attenzione tra definizione e pratica: la definizione stabilisce il mi come basso melodico e terza di questo accordo in primo rivolto, ma il "vero" basso dell'accordo in questione è do, fondamentale e (proprio perché siamo in questa tonalità) tonica di do maggiore.

Invece nel caso del II56 hai il re al basso melodico (quello scritto), ma la fondamentale in questo frangente è si, settima della tonalità di do maggiore, quindi non tonica (nonostante sia la nota su cui viene costruito l'accordo di settima sul II grado in primo rivolto) ma comunque fondamentale.

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Complicatuccio :wacko: già questa relazione tra basso e tenore è una cosa nuova per me..

Cosa vuol dire I I6 II56 V7 I? I sta per primo grado, II secondo etc ma i numeri?

 

Vuol dire che la linea del basso sarà: Do Mi Fa Sol DO e dal grave all'acuto gli accordi saranno formati dalle seguenti note (fra parentesi le distanza intervallari dal basso):

Do    mi sol (35)

Mi     sol do (36)

Fa    la do re (56)

Sol   si re fa (357)

DO   mi sol (35)

 

I numeri 35 si omettono per cui

 

Do    mi sol ()

Mi     sol do (36 ma anche 6 e basta)

Fa    la do re (56)

Sol   si re fa (357)

DO   mi sol ()

 

per cui

I

I 6

II 56

V7

I

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