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Piano Concerto - Forum pianoforte

Utilizzo della terza


Fox
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non riesco a capire, io posso suonare le note del V per es. di DoM (Sol - Do - Sol - MI) e poi le note del VI (La - Mi - La - Do oppure La - Mi - Do - La) senza raddoppiare la terza

 

l'unica cosa che avrò di sbagliato nella prima è un'ottava parallela fra basso e contralto

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ma in sostanza quando è permesso raddoppiare la terza? in che circostanze?

Scusa, ma non è che c'è  il decalogo delle regole. Ci sono delle priorità e come ti ho già spiegato la scelta dei raddoppi segue le regole degli armonici. La terza si raddoppia il meno possiible tranne dove evitare di raddoppaire peggiora la condotta delle parti. Se vuoi star tranquillo raddoppia la fondamentale o al massimo la quinta.

 

Per cui questa è la regola! Devi sapere quando ne vale la pena e scegliere. La cadenza d'inganno è il caso più evidente dove si preferisce il raddoppio della terza. E' una regola chiara solo perchè se provi a risolvere una cadenza d'inganno senza raddoppiare la terza, ti porti a casa un movimento delle parti pietoso o quinte o ottave. ... per cui lo sai a priori. In altri casi devi scegliere tu ... "se è il male minore"

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Ci sono gradi in cui la terza si raddoppia ben più della fondamentale o al quinta.

Ad es.

- con un 4 al basso, è più consueto raddoppiare il basso usando una 3 e una 6: si può eventualmente discutere se l'accordo che ne esce sia un II in primo rivolto o un IV con la sesta; un caso particolare di ciò è la sesta napoletana;

- con un moto del basso 2-3, usando un V con settima il I in primo rivolto avrà due terze ed è perfettamente "regolare";

- in un 6 che va al 7, si usa comunemente un IV in primo rivolto con la doppia terza.

Volendo dare una regola, la terza si raddoppia se le due voci (che fanno la terza) vengono per moto contrario e per grado.

 

Per leggere qualcosa sull'argomento, nel Manuale di armonia di De la Motte, cap. 5 par. 2, si parla proprio di questo.

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Grazie è interessante, prenderò il manuale di De la Motte del quale ho già sentito parlare, io al momento sto studiando su quello di Walter Piston che è fatto bene però non è adatto, a parer mio, per i principianti come me, ma per studenti che hanno già delle buone basi di armonia..

 

Sapevo comunque che la terza può essere raddoppiata in certe occasioni ed è assolutamente vietata in altre, basta solo sapere quando e perché deve essere evitata e viceversa.

 

Io ancora non ho capito bene quando posso utilizzare il raddoppio della terza, pur leggendo quello che hai scritto, indubbiamente bene, il fatto è che ho molte lacune e alcune cose non le afferro subito

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  • 2 years later...

Trovo molto interesante, ed anche istruttivo, rileggere ogni tanto le "vecchie" discussioni  come questa del 24-25 luglio 2015.

Fox scriveva che stava studiando sul manuale di Walter Piston, di sapere  che la terza può essere raddoppiata in certe occasioni, ma di non sapere quali.

 

Eppure il Piston a questo proposito mi sembra molto chiaro e pratico.

 

A pagina 68 dell'edizione italiana scrive:

 

"La  procedura abituale per il raddoppio delle triadi in primo rivolto può essere riassunta come segue:

  a) si raddoppia il basso della triade in primo rivolto (non quindi la fondamentale) se questo è un grado forte della scala (il I, il IV o il V, a volte il II);

  b  se il basso non è un grado forte, non viene raddoppiato, ma si raddoppia un grado forte presente nell'accordo"

 

Buona Armonia.

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  • 6 years later...
On 24/7/2015 at 12:36, Fox ha detto:

Ciao a tutti

Scusate io non ho capito bene in quali occasioni si può raddoppiare la terza e quando invece è vietata

qualcuno me lo potrebbe spiegare per favore?

 

grazie mille

Ciao!

Non esiste una regola fissa: teoricamente, è abbonato solamente nella cadenza d'inganno ( V - VI ).

In realtà, ti posso dire che, analizzando i corali di Bach, trovi a volte delle terze raddoppiate che non fanno per niente storcere il naso.

Bach opera questa scelta per mantenere delle linee belle, fluide e cantabili, dato che si tratta, guarda caso, di corali (naturalmente non è che trovi 5 terze raddoppiate di seguito).

Come ti ha consigliato giustamente Dante, devi a valutare caso per caso: la terza raddoppiata va bene se è il male minore (evita ottave e quinte parallele tranne se stai scrivendo un accompagnamento pianistico --> basso di Murky).

Divertiti

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