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Piano Concerto - Forum pianoforte

Riduzione dell'organico orchestrale


mathisdermaler
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Buonasera a tutti...Avrei bisogno di sapere gentilmente come si potrebbe ridurre un organico orchestrale di un'opera lirica ad un massimo di 40 elementi.

 

Posto che la partitura originaria prevede: 1 ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 1 tuba, timpani, 2 percussionisti (percussioni varie), 1 arpa e archi...

 

...cosa mi consigliate di togliere? Suppongo che i fiati debbano rimanere inalterati, giusto? Se per fiati, percussioni e arpa impiego 23 esecutori, qual è il miglior modo di dividere i restanti 17 fra gli strumenti ad arco? Io avrei pensato a 5+4+3+3+2, ma ditemi voi...Non ho trovato un granché sui manuali di orchestrazione in merito agli organici ridotti.

Ho perfino tentato di contare (ma invano) gli strumentisti della famosa produzione del Falstaff nel minuscolo Teatro Verdi di Busseto diretto da Muti :)

 

Grazie!

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Gli archi li decide il direttore in fase di concertazione in base al peso degli altri reparti. Per capirci, l'orchestra è molto sbilanciata verso gli ottoni...ci sono parti di "ripieno" concomitanti con le parti degli archi?

 

Ma con 5+4+3+3+2 intendi 5 (violini I) +4(violini II)+3 (viole)+3 (vc) +2 (cb)?

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Sì Eagle, intendevo dire 5 violini primi, 4 violini secondi, 3 viole, 3 violoncelli e 2 contrabbassi.

 

Come ho detto, la partitura originaria prevede quell'organico (è vero, ci sono 3 tromboni e 1 tuba, però è pur vero che c'è l'ottavino assieme a 2 flauti) e non è un organico diverso da quello usato in molte opere del primo ottocento (ad eccezione, appunto, della presenza di 1 ottavino e 2 flauti invece di 1 ottavino e 1 flauto).

 

So che per i teatri piccoli viene prevista una riduzione dell'organico, però in questo caso sono io a dover presentare una partitura già ridotta in partenza, quindi dovrei riadattare quella che già ho per un massimo di 40 esecutori.

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Non c'è uan regola, dipende dagli impasti e da come sono gestite le parti della composizione originale.

 

Se gli archi suonano insieme a tutti gli ottono nel fortissimo...non so quanto sia salutare rendere esile la massa degli archi. Come del resto se archi e ottoni non si mischiano mai, può essere che ci sia più semplice per via del maggiore utilizzo legni+archi.

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Non c'è uan regola, dipende dagli impasti e da come sono gestite le parti della composizione originale.

 

Se gli archi suonano insieme a tutti gli ottono nel fortissimo...non so quanto sia salutare rendere esile la massa degli archi. Come del resto se archi e ottoni non si mischiano mai, può essere che ci sia più semplice per via del maggiore utilizzo legni+archi.

 

Be', si mischiano nei momenti di fortissimo quando suona praticamente tutta l'orchestra, ma spesso sono separati, nel senso che o suonano solo gli archi (assieme ai legni e al massimo ai corni) o magari suonano solo gli ottoni (poche volte a dire il vero)....E' inoltre raro che archi e ottoni eseguano la stessa melodia in unisono o in ottava (per intenderci, non c'è mai trombe e violini o violoncelli e tromboni). La tuba è un rinforzo del basso (quasi a controbilanciare la presenza dell'ottavino)....Per forza di cose, comunque, se l'organico massimo è di 40 esecutori, gira e rigira ho solo 17 strumentisti ad arco, quindi 5,4,3,3,2 credo sia l'unica scelta disponibile. Credo che starà poi al direttore giostrarsi con le dinamiche. Credo...

 

Cromatismo, è un'opera che ho composto io un bel po' di anni fa e che ora sto...RIESUMANDO :)

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. Credo che starà poi al direttore giostrarsi con le dinamiche. Credo...

 

 

Certo...magari ti scrive anche qualche nota....

 

Te lo chiedevo perchè pensavo fosse un brano d'autore. Essendo inedito la cosa si semplifica, nel senso che hai la libertà di riscrivere quelle parti che per forza di cose non funzionano per via  del cambio dei pesi dell'orchestra. Per cui io ci vedo una riduzione/riscrittura delle parti che non possono funzionare con 17 archi al posto di 40 (tanto per dire).

Per il resto penso che nessuno in queste condizioni ti possa dare la soluzione... solo tu puoi sapere se funzionerà.

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A prescindere dall'ideale, molto spesso in teatro si fa soprattutto una cosa: mettere la tastiera. Che sia "una" tastiera (pianoforte, clavicembalo), o "la" tastiera (ovvero un campionatore che possa sostituire strumenti con pochi interventi), la tastiera ti toglie molti problemi.

Da gennaio ad aprile ho preso parte ad una produzione di Elisir d'Amore con organico ridotto. E' un progetto che si chiama Opera Pocket. Non so come loro si organizzino, se diano direttamente al direttore d'orchestra l'onere di capire l'organico o se decidano ex cathedra per ragioni puramente economiche-organizzative (molto probabile...). Ma la tastiera (ben nascosta, o appoggiata sulla struttura di un pianoforte da palco) è onnipresente.

In realtà l'ho avuta anche in una produzione "vera" di Turandot, per sostituire il gong, che in buca non riusciva ad entrarci.

 

La tastiera ti permetterebbe, quindi, di sostituire come minimo l'Arpa (che è un costo non indifferente, visto che spesso presuppone lo strumento in loco; cioè, molte arpiste non pensano neppure di portarsela in giro), forse delle percussioni (se hanno interventi solistici) e di certo di smezzare alcuni fiati (tanto il ripieno lo fa il pianoforte).

Se la partitura è complicata, però, questo presuppone una sapiente opera di trascrizione... ... cioè, va bene la partitura canto e pianoforte, ma se l'ottavino ce l'hai allora è inutile che fa raddoppiare il suo intervento dalla tastiera.

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Grazie Thallo per la tua risposta...Effettivamente la tastiera potrebbe essere una soluzione, ma nel mio caso potrebbe sostituire appunto solo l'arpa, perché spesso arpa e legni suonano insieme. Forse potrei usarla per sostituire i tromboni (guadagnerei 3 esecutori di strumenti ad arco) durante tutto il corso dell'opera.

Fra l'altro l'arpa non è un problema poiché è prevista nel regolamento del concorso cui sto partecipando, tanto vale usarla.

 

PS Bella la storia del gong in Turandot :)

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