danielescarpetti Postato Marzo 28, 2015 Report Share Postato Marzo 28, 2015 Fantasia in sol- per pianoforte Opus 77 (Biamonti 492) Si tratta di un’improvvisazione assolutamente geniale, tipica del periodo classico. Beethoven improvvisava sempre nei suo concerti, ma l’unica che ha assurto ad opera è questa. Stranamente Giovanni Biamonti la classificò di poca importanza, ma io penso - e con me tanti critici - che sbagliò di gran lunga. Fin dalle sue prime battute la si percepisce la sua inquieta instabilità, tonale e armonica e questo segno distintivo è comune a tutta l’opera, insomma, ascoltandola siamo proiettati già verso quel taglio che caratterizzò il tardo Beethoven. Caro Armando, questo mio pensiero nasce proprio perché questa sera ho letto sul tuo sito le parole di Giovanni Biamonti e mi sono chiesto; ma tu sei d'accordo con lui su quest'opera? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
OrlandiArmando Postato Marzo 28, 2015 Report Share Postato Marzo 28, 2015 Caro Dani Sono a Santa Cecilia per qualche giorno; ti rispondo appena torno. La fantasia è un' opera stimolante se non altro perché la parola "fantasia" appare assai di rado nel mondo compositivo beethoveniano (credo solo tre o quattro volte, compreso la "Fantesia" del Quartetto Anhang 2 numero 4 ed altrettanto poco negli abbozzi. E pensare quanto improvvisava! Intanto mi dai lo stimolo per ascoltarla, qua a Roma... certo che quelle rapide discese a biscrome e tutte quelle note terzinate... adesso non ho la partitura sotto mano ché ti scrivo dall' Iphone ma se mi ricordo bene c' è subito un' altro svolazzo di semibiscrome e qualche gruppetto qua e là... Mah!!! Dai! giudizio sospeso sinché non me la guardo meglio! Ci sentiamo nei giorni prossimi e lascio la parola agli altri! Un abbraccio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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