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Piano Concerto - Forum pianoforte

Complimenti All'ing. Thesimon


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Caro Thesimon,

 

Grazie per illustrarci nei tuoi Tutorials concetti abbastanza difficili con un linguaggio semplice ed essenziale. Quando si riesce a "semplificare" concetti scientifici e non solo, che sono molto complessi, c'è dietro una grande ed approfondita preparazione. Complimenti..e aspettiamo altre lezioni.

 

Mi ha colpito la definizione di rumore, perché mi ha riportato indietro nel tempo quando frequentavo i corsi di Musicologia presso l'Università di Macerata. Quel giorno il Prof. Francesco Moiso, docente di estetica Generale e Musicale raccontò un simpatico aneddoto. Tra le tante definizioni di rumore : "tutto ciò che disturba il nostro ascolto". Bene, il Prof. ricordava di aver assistito da giovane ad una lezione in cui si proponeva l'ascolto di un'Opera di Cage, intitolata "rumori della 5a strada". Si può ben immaginare il contenuto "contemporaneo" della composizione che comprendeva motori, voci, clacson ecc... L'aula dove si svolgeva la lezione era di fronte ad una casa dove quattro valenti musicisti stavano provando un quartetto di Mozart. La musica entrava inevitabilmente nell'aula della lezione e il Docente fu costretto, in quella calda giornata d'Estate, a chiudere le finestre. In quel momento il quartetto di Mozart disturbava l'ascolto....perbacco!!!!Il quartetto di Mozart era diventato un "rumore"......Ahhh, questi filosofi!!!!!!

 

Complimenti ancora

Paolo

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Ciao Paolo, grazie per il simpatico post.

Effettivamente dare una definizione corretta di rumore è cosa assai difficile. L'ironico aneddoto che hai raccontato ne è infatti l'esempio eclatante. Come può classificarsi un quartetto di Mozart come rumore ? Pertanto dietro ad una definizione di rumore come "ciò che infastidisce l'orecchio", credo sarai d'accordo con me, c'è un significato molto fine, soggettivo, e se vogliamo varia a seconda "dell'onomatopeicità dell'orecchio". Credo infatti che più di ogni altra cosa sia l'orecchio a suggerirci ciò che è rumore e ciò che non lo è al di là di definizioni formalizzate. In sostanza è molto più sempice capire da soli ciò che è rumore piuttosto che descriverlo a parole, potremmo vederlo, tanto per fare un parallelo in ambito scientifico, come un concetto primitivo del quale non esiste una precisa definizione formale. Oltretutto è un concetto che si adatta in svariate situazioni. Nel campo dello studio recording esiste il rumore bianco ovvero quel fruscio non eliminabile di sottofondo che tramite apparecchiature costose e microfoni di alta qualità può essere ridotto al minimo ma che comunque c'è ! Nel pianoforte c'è il rumore della meccanica. Sono solo alcuni esempi di come il rumore sia praticamente sempre presente in ogni applicazione esistente dell'acustica e non solo, come variabile ineliminabile ma attenuabile previo accorgimenti, il più delle volte molto costosi...

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