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Piano Concerto - Forum pianoforte

Qualcuno di voi ha dimestichezza con il latino?


Piccinesco
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Poco più di un anno fa ho scritto un breve testo in italiano, per una cantata (in realtà un pezzo per 11 strumenti e coro a 4 voci, ma l'intento era e sarebbe quello di realizzare un lavoro costituito da più pezzi). L'ho scritto dopo aver pensato la parte strumentale ed ora "il problema" è la difficoltà (pur non essendoci parti di difficile esecuzione) nel far cadere in determinati accenti alcune sillabe.

Tenterò di scriverlo ugualmente, anche nell'eventualità di andare incontro a passaggi di dubbia efficacia, però sarei curioso (se possibile) di conoscerne la traduzione, magari si presterebbe meglio alla ritmica degli strumenti.

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Scusa, ma fra laboratori etc. più volte si è trattato testi in latino (anche con traduzione), con il contributo di più persone di sicuro l'accentuazione giusta si trova. Ricordo che in diversi casi sono intevenuti Zedef, Frank, RStrauss,TheSimon, Thallo, etc.

 

Posta il testo e vediamo :)

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Si ricordo, però lì si trattava appunto di laboratori, questa è una mia curiosità, eccolo:

 

Un canto albino

 

Un canto albino, azzarda passi nel covo di razio e folle.

Dubbi e colpe sono ciechi colli di bottiglia.

Su pareti incestuose puro e sangue, cedono.

Sale i gradini la bestia, senza riferimenti in corpo, artiglia di tutto.

Che il tempo conia, una sola è saggia moneta, la coscienza.

 

Maurizio Marcozzi

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Quell'albino ... mmhmm (in latino), come lo vuoi intendere?

 

Canticum albino audet ambulant in cubile razio et insanimus.
Et sunt caeci bottlenecks dubitationes culpa.
Et in parietibus illius puri sanguinis incestum, dare.
Gradibus conscenditur bestiae non dicuntur in corpore, circa unguibus.
Ut tempus nummorum pecunia est intelligens, ut exanimaretur.

 

Comunque è solo una base di partenza, serve uno che ha fatto il classico per opportune correzioni/integrazioni :)

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Velocissimo, intanto grazie per la traduzione (anche se dici che per è una base non definitiva).

Per albino intendo (il testo sta a significare un profondo disagio in relazione a sensazioni difficilmente spiegabili, ma ho voluto usare dei termini specifici per far immaginare un qualcosa che viene da dentro e in realtà non è visibile, neanche a me, seppur devastante, ecco il perché della parola "albino", razio e folle sono le antitesi, poi "ciechi colli di bottiglia" sta ad indicare una sensazione senza via d'uscita, ma non mi dilungo, il significato alla fine è quello. Metricamente però già mi è chiaro che per il pezzo che sto scrivendo non va bene, il testo risulta in questo modo più lungo rispetto alla versione in italiano, che invece in certi punti risulta un pò troppo "corto" e quindi devo per forza tirare per il collo sillabe e usare vocalizzi.

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Velocissimo, intanto grazie per la traduzione (anche se dici che per è una base non definitiva).

Per albino intendo (il testo sta a significare un profondo disagio in relazione a sensazioni difficilmente spiegabili, ma ho voluto usare dei termini specifici per far immaginare un qualcosa che viene da dentro e in realtà non è visibile, neanche a me, seppur devastante, ecco il perché della parola "albino", razio e folle sono le antitesi, poi "ciechi colli di bottiglia" sta ad indicare una sensazione senza via d'uscita, ma non mi dilungo, il significato alla fine è quello. Metricamente però già mi è chiaro che per il pezzo che sto scrivendo non va bene, il testo risulta in questo modo più lungo rispetto alla versione in italiano, che invece in certi punti risulta un pò troppo "corto" e quindi devo per forza tirare per il collo sillabe e usare vocalizzi.

Se hai già la musica secondo me è un'operazione che non funziona, le lingue sono difficilmente interscambiabili e anche nei film, i dialoghi vengono adattati per "funzionare".

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Concordo con Gianburrasca, si parte dal testo per scrivere la musica e non viceversa. Musicare un testo scritto in lingue diverse ma dallo stesso significato può dare a degli esiti molto diversi. Poi accontentandosi si possono trovare compromessi, ma è quasi impossibile avere le stesse note per due testi diversi....

 

Scegli il testo, segna gli accenti tonici e scrivi la musica che rispetti testo, accenti ed il senso e significato che vuoi dargli :)

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Il testo è mio, l'ho scritto appositamente, ma come spesso avviene per quello che faccio, ho diverse idee che a volte non collimano, così è sintetico e (per me) rende bene il senso di quello che voglio esprimere, la parte musicale non posso modificarla perché metricamente rende abbastanza, sono nei guai. Almeno nel mio caso musica e testo non sono nati nello stesso momento, cercherò di trovare una soluzione con l'italiano.

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Appena finisco la partitura la pubblico, so già che il testo in alcuni punti non rispetta gli accenti tonici, ma devo per forza trovare un compromesso, rimane comunque il fatto che, fisicamente parlando, non è impossibile da eseguire e non ci sono passaggi che svenano i cantanti, sono gli accenti che non sempre collimano.

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Personalmente parlando non mi sento in grado di tradurre correttamente il testo proposto da Piccinesco dall’Italiano al latino.

 

Espressioni come “colli di bottiglia” trovano difficilmente una traduzione letterale in latino, se dovessi  dare un suggerimento, direi di partire da una “parafrasi” e non dal testo in modo tale da avvicinare il linguaggio a quella che è una lingua arcaia, non so se ho reso l’idea. Dopo questa operazione si può ragionare ”meglio“ anche se non capisco l’esigenza di una traduzione, se il testo è nato in italiano moderno... perchè questo cambio di manovra?

 

Relativamente ai risvolti compositivi, da un lato anche se la scelta è quella di usare tutto il testo in un contesto melodico/armonico, a fronte di traduzioni con molta probabilità piegando la melodia si può salvaguardare il senso armonico. Ovviamente non è l’unica scelta, il testo potrebbe pure non essere utilizzato o utilizzato parzialmente, in questo caso la forte relazione agli accenti tonici si indebolirebbe, al punto che il testo potrebbe diventare “irrilevante” … se non in relazione al suono. A tal proposito allora capirei una scelta verso una traduzione, magari perché a proprio gusto i fonemi di una certa lingua sono preferiti a quelli di un latra; in questo caso si salvaguarderebbe il significato del testo a favore del suono. Ma anche questa è solo un’altra delle tante possibilità.

 

Io farei in primis delle scelte chiare e mi muoverei di conseguenza.

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Grazie dell'intervento Frank, come sai le mie scelte non sono mai (purtroppo) ben chiare, a volte avviene tutto in differita, però questa volta è quasi un miracolo che abbia praticamente finito un pezzo del genere (non complesso, però neanche immediato come approccio di scrittura, proprio per l'uso di più strumenti), cercando di dargli una certa coerenza, senz'altro più curata ritmicamente, suddividendolo in diverse (piccole) sezioni, in modo tale da ottenere una certa omogeneità. Il pezzo in questione è un'idea del 2008 se ricordo bene, abbozzata e lasciata lì attendendo un momento adatto per svilupparla, cosa che è avvenuta a fine 2013 (sempre in ritardo io, almeno in musica, se fosse previsto un qualsiasi appuntamento arriverei in anticipo :) come sempre), poi mi sono fermato al 70% ed ho ripreso ultimamente definendo tutta la struttura, manca veramente poco ed ho finito. L'intento (sempre dichiarato quando ne ho parlato) era (perché mi piace come è strutturato, tranne il finale, che rimane ancora molto ostico per me) scrivere un pezzo per coro e piccolo organico che somigliasse e facesse pensare alla cantata bwv 25 di Bach, cosa che è (penso) riuscita (ovviamente non intendo a livello di impatto, di compattezza, di maestria, di condotta delle parti, di importanza, ma a livello ritmico). Ho pensato ad una linea da seguire costituita da bicordi, suonati sia da archi che da fiati, che eseguino una parte importante (caratteristica), ma che sembra quasi "sfuggire" in certi punti, il tutto supportato da altri strumenti che ne imitano lo svolgimento. La parte del coro già la immaginavo, la rirmica aiuta, però il testo doveva rispecchiare una precisa sensazione, oer questo ho preferito (come spesso faccio) scriverne uno mio, ma venendo dopo la stesura della parte strumentale, ho comunque incontrato difficoltà sugli accenti, in parte ho "risolto" anche se il risultato non sarà come volevo. La scelta della lingua è stata obbligata, il problema era "accorciare" la lunghezza di certe parole, e sostituendole con altre avrei perso l'impatto.

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