DanelePiano Postato Gennaio 16, 2012 Report Share Postato Gennaio 16, 2012 Come faccio a riconoscere a orecchio la tonalità di un brano?? Grazie 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Gennaio 16, 2012 Report Share Postato Gennaio 16, 2012 In genere, quando si studia "dettato musicale" si dà un "la" di riferimento e poi l'accordo. Lo studente deve ricavare la tonica e vedere quanto disti dal "la " di riferimento. Possedendo l'orecchio assoluto, si può evitare di dare ilriferimento del "la". Difficile!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
torrese Postato Gennaio 17, 2012 Report Share Postato Gennaio 17, 2012 Quoto quanto detto dal mitico PIANOEXPERT,inoltre dovresti esercitare il tuo orecchio ad un intenso studio dei dettati musicali....e pian pianino forse acquisti famigliarità con le mitiche tonalità. Buon studio salutoni saverio Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Gennaio 17, 2012 Report Share Postato Gennaio 17, 2012 Su internet vidi una volta un signore che parlava dell'orecchio assoluto... Secondo i suoi studi l'orecchio assoluto é una potenzialità che deve essere sviluppata nei primi anni di età e tenuta in esercizio fino allo sviluppo. Poneva la capacità di riconoscere le note associandole ai colori ed alle sensazioni che ogni nota puó provocare dentro di noi. Diceva che comunque puó essere esercitato anche in età avanzata e, ammesso che ci sia un buon orecchio ed una certa sensibilità, è possibile allenarlo per ottenere eccellenti risultati. Se ritrovo il video ve lo posto. Secondo me inoltre c'è una via di mezzo tra orecchio assoluto ed orecchio relativo. Giusto la scorsa settimana ho suonato su invito un pianoforte in un ristorante, giusti i rapporti armonici ma completamente sotto tono. Come si sente... Non succede anche a voi ? Appena ho suonato la prima nota mi sono reso immediatamente conto che il pianoforte era fuori accordatura, addirittura un tono sotto. Quando ci si esercita su un brano cogliamo il colore di certi rapporti armonici, quindi suonando su uno strumento trasposto risalta subito che c'è qualcosa che non va. Tornando a suonare su un pianoforte accordato sul La 440 oppure suonando lo stesso pianoforte trasponendo in alto il brano del numero di semitoni che il pianoforte difetta ci si sente subito a casa. È solo una mia impressione ? 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
camy86 Postato Gennaio 18, 2012 Report Share Postato Gennaio 18, 2012 Su internet vidi una volta un signore che parlava dell'orecchio assoluto... Secondo i suoi studi l'orecchio assoluto é una potenzialità che deve essere sviluppata nei primi anni di età e tenuta in esercizio fino allo sviluppo. Poneva la capacità di riconoscere le note associandole ai colori ed alle sensazioni che ogni nota puó provocare dentro di noi. Diceva che comunque puó essere esercitato anche in età avanzata e, ammesso che ci sia un buon orecchio ed una certa sensibilità, è possibile allenarlo per ottenere eccellenti risultati. Se ritrovo il video ve lo posto. Secondo me inoltre c'è una via di mezzo tra orecchio assoluto ed orecchio relativo. Giusto la scorsa settimana ho suonato su invito un pianoforte in un ristorante, giusti i rapporti armonici ma completamente sotto tono. Come si sente... Non succede anche a voi ? Appena ho suonato la prima nota mi sono reso immediatamente conto che il pianoforte era fuori accordatura, addirittura un tono sotto. Quando ci si esercita su un brano cogliamo il colore di certi rapporti armonici, quindi suonando su uno strumento trasposto risalta subito che c'è qualcosa che non va. Tornando a suonare su un pianoforte accordato sul La 440 oppure suonando lo stesso pianoforte trasponendo in alto il brano del numero di semitoni che il pianoforte difetta ci si sente subito a casa. è solo una mia impressione ? Non è solo una tua impressione, penso. Suonare comunque un tono sotto le note e quindi le frequenze associate, ci sarà un comportamento "simile" , ma non uguale: 1 - la fisica del suono ---> gli attriti interni di tutti i materiali sono non lineari e diversi (es: due pianoforti costruiti uguali, con lo stesso pianista e lo stesso brano suoneranno leggermente diversi) 2 - colore ---> anche suonando uno stesso brano, nello stesso pianoforte, trasposto di un tono, non dà le stesse sensazioni perché l'orecchio se non sbaglio percepisce le frequenze in modo logaritmico e quindi non c'è linearità tra trasposizioni. L'orecchio assoluto forse si accorge prima, ma anche chi non lo possiede se ne accorge in pochissimo tempo. Tu lo possiedi? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Gennaio 18, 2012 Report Share Postato Gennaio 18, 2012 Non credo che il mio possa definirsi orecchio assoluto anche se quando sento alcune tonalità in particolare le riconosco perchè mi fanno sentire a casa. Ma l'orecchio assoluto è ben altra cosa... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
camy86 Postato Gennaio 18, 2012 Report Share Postato Gennaio 18, 2012 La mia esperienza personale: da piccolo l'ho sempre avuto. Per le note singole del pianoforte ricordo che le indovinavo, ma quando poi sono cresciuto e ho cominciato ad ascoltare la musica e volevo suonarla mi sono accorto che non riconoscevo le note con facilità (diversi intrecci di note e ritmi): bisogna sviluppare anche un orecchio armonico e riconoscere determinate strutture. Questo comporta, penso, lo sviluppo dell'orecchio relativo e adesso riconosco abbastanza velocemente le tonalità delle canzoni. Un consiglio per il dettato: memorizzare una nota. Ad esempio il La. Trovare una canzone che abbia come tonica il La. Col tempo ripetendola, entrerà in testa. Quando la nota sarà più o meno metabolizzata, confrontare le note che vengono suonate con il La. Un altro consiglio: imparare a riconoscere le tonalità maggiori e minori data una tonica che si dà per certo per essere conosciuta. Esempio: DO MI SOL ---> sensazione di "felicità", triade maggiore; DO MIb SOL ---> sensazione di "tristezza", triade minore. E' un esempio un po' grossolano e sempliciotto, ma a secondo me è molto utile per distinguere le scale maggiori da quelle minori: o è zuppa o è pan bagnato. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
diapasuono Postato Gennaio 27, 2012 Report Share Postato Gennaio 27, 2012 E io che pensavo che l'orecchio assoluto fosse tutt'altro! Pensavo che l'orecchio assoluto avesse la capacità di ricordare anche a distanza di tempo la precisa frequenza dei suoni, proprio come chi " E io da buon pittore che sono lo so "memorizza un colore riuscendo a ricrearlo ogni volta. L'orecchio relativo invece è più labile e quindi ha bisogno di un perno sonoro che è il LA. Come la vedete? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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