francescochopin90 Postato Ottobre 17, 2014 Report Share Postato Ottobre 17, 2014 Una mia modesta esecuzione di Chopin. Chopin.wav Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Ottobre 17, 2014 Report Share Postato Ottobre 17, 2014 Bravo Francesco, mi sono permesso di togliere uno dei due download dal momento che hai caricato due volte lo stesso file. Se posso ti do qualche indicazione per questo studio, se vuoi prenderle in considerazione, altrimenti cestina tutto... Non so se parte delle colpe siano imputabili alla registrazione ma sento troppi vai e vieni sia per quanto riguarda il suono, sia per quanto concerne l'agogica. È vero che Chopin è stato uno dei massimi esponenti del Romanticismo ma non dobbiamo mai essere troppo smielati quando lo suoniamo. Lo stesso Chopin consigliava ai suoi allievi di non smielare troppo alcuni passaggi ed era al contrario di quello che si pensa, molto intransigente sul tempo, in aggiunta questi sono studi, ed è vero che sono firmati Chopin pertanto si può osare, ma sono sempre studi ! Un punto di riferimento, secondo me, per quello che riguarda gli studi di Chopin è Maurizio Pollini. Non credo esistano in tutto il mondo registrazioni degli studi più belle ed ispirate di quelle del nostro connazionale Pollini. Prendi ispirazione da questi grandi esecutori senza volerne copiare le interpretazioni ma solo per inquadrare il brano, dopodiché fallo tuo. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Ottobre 17, 2014 Autore Report Share Postato Ottobre 17, 2014 Grazie della risposta Per quanto riguarda i suoni in gran parte deriva dalla registrazione, in parte deriva dal pianoforte purtroppo verticale e con un suono molto impastato. Sul coda riesco riesco ad eseguirlo in un modo migliore perché riesco ad ottenere dei momenti di tensione alternati a momenti di calma sia all'interno delle singole cellule, sia nelle frasi e nei periodi. Purtroppo il limite del mio pianoforte mi porta, sbagliando, a dare tensione con l'accelerazione e la calma con l'esitazione. Sul coda riesco ad ottenere questa alternanza quasi esclusivamente con i suoni, solo in piccola parte con l'agogica. Lo so, suonato in questo modo, sembra quasi che voglia "sbattere in faccia" questa alternanza, ma è una cosa che mi viene istintivamente, così come istintivamente non mi viene sul pianoforte a coda. Ho poca autostima, ma stasera al negozio di pianoforti, il titolare è rimasto sbalordito dopo aver provato i pianoforti. Mi sto adoperando per acquistare un pianoforte a coda Yamaha. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Ottobre 17, 2014 Report Share Postato Ottobre 17, 2014 Bene, gli Yamaha sono ottimi pianoforti a coda per lo studio. Personalmente a me piace molto il C5 ! È un ottimo compromesso tra meccanica agevole e bel suono. Il C7 ha una buona meccanica ma non ne amo particolarmente il suono. Altrimenti ci sono anche i modelli G, parenti della serie C che non sono male, hanno qualcosa in meno essendo una serie un po' più economica ma suonano comunque bene. Allora attendiamo trepidanti qualche altra registrazione con il nuovo Yamaha ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
francescochopin90 Postato Ottobre 18, 2014 Autore Report Share Postato Ottobre 18, 2014 Per problemi di spazio (e di soldi) credo di non poter andare oltre i 160 cm circa di lunghezza. Quindi sto valutando il C1 che mi ha dato un'ottima impressione, oltre che risposta meccanica efficace. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Ottobre 18, 2014 Report Share Postato Ottobre 18, 2014 I modelli della serie C sono tutti bei pianoforti. L'unico che non mi piace molto è il modello di punta come già detto, il C7 ! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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