Ludovica Postato Ottobre 13, 2014 Report Share Postato Ottobre 13, 2014 Un interessante articolo su La Stampa di ieri sul reclutamento dei docenti nei Conservatori, alla luce della nuova graduatoria che non valuta i titoli artistici, escludendo grandi musicisti dall'insegnamento, anche come supplenti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tiger Postato Ottobre 13, 2014 Report Share Postato Ottobre 13, 2014 http://www.change.org/p/appello-affinch%C3%A9-i-giovani-musicisti-abbiano-il-miglior-insegnamento-possibile-rivedete-i-metodi-di-reclutamento-dei-docenti-dei-conservatori-di-musica?share_id=psxZpBYAEH&utm_campaign=autopublish&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition La classica petizione non guasta mai 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Ludovica Postato Novembre 19, 2014 Autore Report Share Postato Novembre 19, 2014 Conservatori off limits per le star della musica http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/conservatori-off-limits-le-star-musica/35fbc602-6f6f-11e4-a038-d659db30b64c.shtml?cmpid=SF020103COR Altre testimonianze Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
zenigata Postato Novembre 21, 2014 Report Share Postato Novembre 21, 2014 Ma chi cavolo le fa queste circolari ministeriali ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Novembre 21, 2014 Report Share Postato Novembre 21, 2014 Il discorso è complesso. In realtà c'erano degli sbagli anche prima. Molti insegnanti di conservatorio non avevano neanche il titolo accademico ed entravano ad insegnare in conservatorio solo grazie ai meriti artistici. Anche questo è sbagliato. Penso che la riforma andava fatta cercando una via di mezzo. Sono d'accordo che i titoli artistici siano importanti ma per insegnare bisogna anche avere un titolo accademico altrimenti solo perché ho fatto qualche respirazione bocca a bocca non posso andare a lavorare nel reparto di rianimazione di un ospedale senza la laurea in medicina. Voglio dire, andrebbero valutate tutte le cose. Ha titoli accademici ? Quanti ne ha ? Si tira fuori un punteggio da quelli... Ha titoli artistici ? Quanti ne ha ? Si tira fuori un altro punteggio e si fa la somma per vedere il punteggio che lo porterà in graduatoria. L'uno non va bene senza l'altro, questa sarebbe, secondo me, la strada da seguire. Certamente eliminare completamente l'importanza della carriera artistica di un insegnante impone che i concerti si dimezzino. Molti concertisti vanno gratuitamente a fare i concerti solo per incrementare i titoli artistici, in questo modo si muoveranno praticamente solo a pagamento e siccome i soldi non ci stanno, niente più concerti. È come fare 1 + 1. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
RedScharlach Postato Novembre 22, 2014 Report Share Postato Novembre 22, 2014 Forse è opportuno dire che c'è un'altra faccia della medaglia, a proposito di queste graduatorie nazionali: si tratta di un aspetto che l'articolo del Corriere, come molti altri articoli simili, ignora (colpevolmente). Queste graduatorie sono nate per dare una sorta di "stabilizzazione" agli insegnanti precari che hanno maturato almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci anni. Uso le virgolette perché non si tratta di una vera e propria assunzione, ma dell'immissione in una graduatoria riservata. Il requisito è costituito dai titoli servizio: non dai titoli di studio né da quelli artistici. Chi ha insegnato 10 anni ha la precedenza su chi ha insegnato 5 anni, e chi ha insegnato meno di 3 anni è escluso. Quindi è vero: se per paradosso Pollini avesse fatto domanda per la cattedra di Pianoforte, non sarebbe stato immesso nella graduatoria nazionale, dal momento che i titoli artistici non vengono valutati. Ma c'è appunto l'altra faccia della medaglia: se Pollini (sempre per paradosso) avesse partecipato alle graduatorie di istituto di Pianoforte negli ultimi dieci anni sarebbe sempre risultato primo, proprio in forza dei suoi titoli artistici; di conseguenza sarebbe risultato primo anche in questa nuova graduatoria nazionale. Quindi non è vero, a rigor di termini, che i titoli artistici in questa nuova graduatoria non vengono valutati: sono invece il requisito che ha permesso di accumulare i titoli di servizio che poi hanno garantito di essere ammessi alla graduatoria. PS ovviamente il caso di Pollini è paradossale perché se lui, come tutti gli altri veri VIP, avesse intenzione di insegnare in un Conservatorio, di sicuro non verrebbe fatto passare per la 128. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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