foster12 Posted June 8 Report Share Posted June 8 Buongiorno a tutti, Mi é capitato spesso di trovare accordature su pianoforti normali e suonati senza altri strumenti che sono stati accordati basandosi sul 438Hz oppure sul 442hz. Per non parlare della pseudoteoria sul 432hz... Qualcuno accennava alla possibilità di prevedere col cambio di temperatura la dilatazione nelle diverse ottave. Da fisico, mi sembra una roba da rabdomanti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pianoexpert Posted June 9 Report Share Posted June 9 Sono assolutamente contrario ai diapason diversi dal 440.Il pianoforte è progettato per suonare a 440. Nel calcolo della lunghezza delle corde e del loro calibro si tiene conto delle frequenze standard. Le rispettive trazioni tengono conto della scelta del calibro rispetto alla loro lunghezza. Un diapason abbassato o eccessivamente alto snatura la scelta dell'ottimale tensione delle corde e potrebbe sacrificare la timbrica dello strumento. La temperatura può influire sulla accordatura. Temperatura e umidità relativa influiscono sul movimento della tavola e quindi delle corde. Ma secondo me non c'entra nulla con la "dilatazione delle ottave". Tutti gli intervalli si possono alterare, con la perdita dell'accordatura. Non è possibile "prevedere", tanto più che le scordature possono essere prodotte dal calo o dalla crescita delle corde e ciò può essere provocato dal movimento della tavola come pure dal movimento delle caviglie. Tutto si mostra alquanto complesso e quindi imprevedibile Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
foster12 Posted June 11 Author Report Share Posted June 11 Grazie Maestro. 🙏 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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