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Piano Concerto - Forum pianoforte

martelli troppo imbalzanti


enricofabio
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Registrando la meccanica del mio pianoforte antico ho notato che volendo avvicinare molto il punto di scappamento alla corda, alcuni martelli dopo aver toccato la corda rimbalzano un poco troppo e generano un fastidioso doppio suono. SIccome questo comportamento è limitato solo ad alcuni martelli cercavo di capirne la causa osservando il martello e anch i cavalletti ma non sono riuscito a vedere sostanziali diversità dagli altri ben funzionanti. Per il momento ho distanziato un poco il punto di scappamento ( a 3 millimetri dalla corda invece che a 1)

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No,No,No….allora c'è qualcos'altro che non va. L'affondo 11 e 12 sono eccessivi. Controlla se i parmartelli parano bene, e controlla anche la forza delle molle. Anche la caduta dei martelli dopo lo scappamento è importante. Certo, incaricherei un buon tecnico, che sappia valutare tutte le regolazioni interdipendenti. Così a parole, esclusi certi interventi "scontati", bisognerebbe vedere lo strumento.

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grazie ancora. i paramartelli a che distanza dalla corda devono fermare il martello? c'è un Vostro video che parla bene di come regolare i paramartelli? Pur avendo seguito con estremo interesse e molta gratitudine i vostri esempi, non mi ricordo di aver visto qualcosa riguardo alla regolazione dei paramartelli. Sarebbe meraviglioso avere un video che spieghi anche questo aspetto. 

Detto questo ho provato a mettere a 10 mm l'affondo e il montante scappa. Ho distanziato il punto di scappamento a 2,5 mm dalla corda e  adesso il problema pare sparito. Forse 1 mm dalla corda era troppo poco? Cmq posterò un video audio prossimamente per illustrare meglio tutto. 

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Ecco spiegato il tutto, siccome un tecnico mi aveva garantito di aver messo a posto la tastiera, non ho dubitato del fatto che l'affondo fosse sbagliato. Ho regolato lo scappamento secondo i suoi preziosi consigli, M. Ferrarelli , e mi sono accorto (e aveva ragione) che gli affondi eranoa 11.5. adesso ho messo a 10 e 2 mm la distanza del punto di scappamento, e non ci sono problemi sul rimbalzo dei martelli. Tutta un'altra musica adesso...anche se immagino  ovviamente con la messa a punto finale di un bravo tecnico si migliorerà ulteriormente.

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  • 5 years later...

Nel pianoforte a coda e nel verticale tutte le regolazioni sono interdipendenti. Possono essere leggermente diverse anche a seconda delle aspettative del pianista, ma devono avere una proporzione tra loro. Il tecnico deve ben conoscere queste regolazioni e soprattutto l'effetto che queste producono. Quindi "mettere a posto la tastiera" equivale non solo a cambiare le guarnizioni in cachemire delle mortase anteriori e centrali ( che devono avere un perfetto minimo gioco di scorrimento) e/o i perni ovali anteriori e tondi centrali di scorrimento( nel caso ci sia un minimo arrugginimento o ruvidità!), ma anche rivalutare tutta la regolazione della tastiera ( livellamento generale - affondo e proporzione affondo tra i bianchi e i neri). Successivamente controllare la geometria della meccanica e la perfetta regolazione dello scappamento, della caduta ( nel coda) e della parata. Anche la tensione delle molle contribuiscono ad alterare o a favorire la regolazione. Naturalmente, come spesso sostengo, vanno precedentemete controllati gli attriti dei perni delle forcole, la vetustà dei rullini o della pelle delle noci dei martelli, dei feltri dei talloni dei cavalletti; cioè di tutti quegli attriti radenti o volventi che potrebbero sicuramente alterare la regolazione e nascondere la performance dello strumento, lasciando al pianista una sensazione negativa.

Quando il pianista si "affida" tranquillamente al pianoforte senza "sfidarne " le prestazioni allora possiamo dire di aver raggiunto un buon risultato. ( concetto espresso, molto spesso, in passato da Stefan Vertes della Casa Steinway)

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Maestro sul mio verticale le note dei bassi parano a 21 mm. Un po' tanti giusto? 

Ovviamente è lo scotto per aver rasato la martelliera... 

Per raggiungere il valore compreso tra 12 e 15 mm va portato il paramartello più avanti in modo che si pari alla distanza voluta. È giusto? 

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8 ore fa, pianoexpert ha detto:

21 non è giusto. La regolazione dei paramartelli ' l'ultima cosa da fare, perché potrebbe essere alterata da altre regolazioni errate.

Ne deduco che sia il pilota. 

Alzando il pilota sono riuscito ad alzare di conseguenza la leva di scappamento avvicinando il martello alla corda. 

È esatto maestro Paolo? 

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A parte che bisogna vedere lo stato dei martelli ( vetusta, eccessiva rasatura ecc..), ma proprio l'alterazione della geometria modifica la spinta del martello verso la corda. Equivale a mettere un po' il pedale del piano che diminuisce volutamente la corsa dei martelli per diminuirne la forza. Quindi quando vai a suonare forte, l'energia non è più di tanta. Il montante di scappamento si trova in una posizione che "sfugge " sulla noce del martello. In termini poco più difficili la risultante della forza di spinta  applicata dal montante di scappamento  si sposta in una direzione meno adatta a quella necessaria per avere una buona energia. Se così, vuol dire che la martelliera è stata rasata un po' troppo e/o in modo errato.

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6 ore fa, pianoexpert ha detto:

A parte che bisogna vedere lo stato dei martelli ( vetusta, eccessiva rasatura ecc..), ma proprio l'alterazione della geometria modifica la spinta del martello verso la corda. Equivale a mettere un po' il pedale del piano che diminuisce volutamente la corsa dei martelli per diminuirne la forza. Quindi quando vai a suonare forte, l'energia non è più di tanta. Il montante di scappamento si trova in una posizione che "sfugge " sulla noce del martello. In termini poco più difficili la risultante della forza di spinta  applicata dal montante di scappamento  si sposta in una direzione meno adatta a quella necessaria per avere una buona energia. Se così, vuol dire che la martelliera è stata rasata un po' troppo e/o in modo errato.

Maestro è sempre un onore leggerti. 

In effetti la forza applicata al montante è studiata per avere in quella posizione la massima spinta o resa. 

Diversamente una posizione più avanzata, per compensare una rasatura, fa sì che il montante è come sfuggisse dalla noce, da una spinta inferiore. 

Sei stato chiarissimo, superbo, come sempre. 

Diciamo pure che quando si interviene con la rasatura si crea sempre un danno, non andrebbe mai fatta, anche se mi dicevi che comunque chi progetta lascia sempre un margine per l'eventualità pur contemplata(rasatura).

Diciamo che bisogna trovare il giusto comprosso.

Discostarsi troppo dai 45mm (il Primo martello) ma avvicinandosi troppo rende il meccanismo poco performante... 

Teoricamente potrebbe essere una soluzione avvicinare l'intera meccanica alle corde senza apportare modifiche e quindi senza variare la forza applicata al montante. 

Ma avrebbe senso, ammesso riuscirvi tecnicamente (ma credo tutto sia possibile) se anche troppo rasata la martelliera sia ancora valida. 

Giusto? 

 

 

 

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Avvicinare la meccanica assolutamente no. La "geometria" è proprio determinata da un allineamento punto centrale tasto- pilota - perno di centro forcola cavalletto...in una determinata fase della dinamica. La Casa costruttrice tiene conto di queste geometrie e stabilisce delle misure tra cui anche la foratura dei martelli e la loro posizione rispetto alle corde. 

Bisogna sempre tener conto di queste distanze e verificare se è determinante la modifica delle stesse. Il 45mm non è tassativo. Molti strumenti arrivano a 47 ( vedi Steinway ), altri potrebbero esigere altre misure. Tutto fa i conti con l'affondo del tasto, con la lunghezza di esso, con la posizione del pilota ecc. 

Sul verticale, poi, le sensazioni divengono un poco più "artificiose" . Tutti i componenti della meccanica si muovono e ritornano aiutati da piccole molle che favoriscono la performance.

Gli attriti fanno, comunque, da "padroni" e vanno controllati preventivamente per assicurarsi che non vi siano impedimenti al delicato movimento verticalizzato.

Nel coda anche, i coefficienti di attrito sono fondamentali, ma, nelle dinamiche, il ritorno dei pezzi alla posizione di riposo per gravità aiuta la risoluzione del movimento. Le durezze della tastiera e le sensazioni di "impasto" nonché l'inceppamento nei rapidi passaggi o nelle note ribattute sono più naturali ed evidenti.

Spero di essere stato chiaro...anche nel servirmi di concetti più intuitivi che tecnici.

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Maestro sempre chiarissimo, senza dubbio alcuno. 

Volevo solo confermare quello che ricordo di aver ascoltato in un suo tutorial a riguardo il montante di scappamento... Va regolato in modo che resti come sospeso, distaccato dalla noce del martello. È giusto? 

In effetti non è il montante che deve sostenere la noce, ma il martello con stelo si deve posare sul feltro di riposo, e lasciare anche un foglio di giornale tra il montante e noce. 

È esatto maestro?

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