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Piano Concerto - Forum pianoforte

Chopin Come "nullita' Artistica"


DanelePiano
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Vorrei condividere con voi quanto ho letto ieri sera:

 

F.Chopin ha raggiunto, una popolarità larghissima, una reputazione troppo spesso negata a compositori dieci volte più geniali di lui. Chopin non è affatto un compositore mediocre; ma è, cosa che potrebbe essere considerato il peggio, un compositore che produce le più assurde e iperboliche stravaganze.

Il fatto che un così grossolano e limitato autore debba essere stimato come è in genere, un profondo classico musicista, è una cosa sorprendente e che getta il ridicolo sulla capacità di pensare posseduta dai professionisti della musica.

Vi è oggi un attenuante ai misfatti di Chopin: egli è irretito nei lacci di quella maga che è George Sand, altrettanto celebrata per il numero e l'eccellenza dei suoi romanzi che dei suoi amanti. Ci sembra strano come essa, che una volta ha dominato il cuore del sublime e terribile religioso Lammenais, possa ora adattarsi ad avvilire la sua eccezionale esistenza accanto ad una nullità artistica come Chopin.

(Chopin racconta Chopin pag 120-121 - Recensione di Mendelssohn nel Musical World)

 

Personalmente credo che definire Chopin una nullità artistica sia una blasfemia, e non capisco perchè un compositore eccezzionale come Mendelssohn lo apostrofi in questo modo.

Aspetto qualcuno che abbia qualche conoscenza in più....

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Non conescevo questa recensione. Bisogna comprendere che a quel tempo c'era molto antagonismo tra i Musicisti Compositori. Stiamo parlando di "grandi calibri" . Mendelsonn, che ebbe una vita ricca e priva di grandi sofferenze, poteva parlare forse così. Anche la sua musica, lineare, felice, a volte seriosa, lascia ben capire che era un uomo senza molte lotte interiori. Al contrario Chopin ebbe una vita corta, difficile, non felice. E' vero che la conoscenza con la Sand contribuì a stravolgere ancora di più la sua anima. La lontananza dalla sua terra, le notizie della caduta in mano ai Russi ecc. generarono composizioni sofferte e non "ipeboliche stravaganze".

 

I suoi studi, soprattutto, rappresentano una pietra miliare, un manifesto, della "nuova tecnica" pianistica. Suggeriscono tutto quello che l'Autore avrebbe voluto scrivere nel "Metodo dei metodi", che riuscì appena ad iniziare. La sua morte prematura fece scrivere a Schumann: "L'anima della musica è passata sul mondo". La sua Musica è la più eseguita e rappresenta un'aspirazione per ogni giovane pianista. Anche lui, come altri Grandi della musica, ne esprime profondamente l'essenza. C'è nella sua Musica una univoca ispirazione che la rende esistente "da sempre" e "per sempre".

 

Invito e incoraggio tutti i giovani pianisti ad apprifondire Chopin, senza pensare che sia troppo inflazionato. E' vero molti si cimentano nell'Autore, ma pochi trovano quel "pensiero segreto" di cui Lui spesso parlava.

 

Niente è "superato" nella sua Musica e l'invenzione delle sue armonie escono sempre fresche dal pentagramma.

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Guest Gennarino

Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy è stato sicuramente il più grande musicista di tutti i tempi, con un talento innato di cui nessuno ha mai potuto fregiarsi, nemmeno Mozart.

Come Mozart, sapeva fare di tutto, non solo in musica, ma anche, per esempio in pittura (ha realizzato alcuni acquerelli di assoluto rilievo). Eccone qui uno.

 

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Purtroppo, nella sua maturità non mantenne le promesse creative della sua adolescenza, in quanto lo limitarono enormemente le caratteristiche dell'ambiente dal quale proveniva.

 

Mendelssohn era infatti nato ad Amburgo da un'aristocratica famiglia di origine ebraica, padre banchiere, madre membro della notevole famiglia Itzig, nipote del filosofo Moses. La famiglia, una vera potenza economica ebraica (la banca dei Mendelssohn ebbe un ruolo di rilievo nel rompere il blocco continentale di Napoleone), aveva rinunciato alla religione ebraica per abbracciare quella luterana e aveva aggiunto, su suggerimento del nonno materno che aveva fatto lo stesso, il cognome Bartholdy, aderendo entusiasticamente al modello culturale della borghesia dominante tedesca.

Come potrete facilmente intuire, tale borghesia era di un conservatorismo spinto agli eccessi e, nonostante il fertile ed effervescente tessuto musicale e culturale in cui Felix era nato, le caratteristiche di fondo dell'educazione ricevuta non tardarono a imporsi, complice anche un carattere troppo remissivo di Felix alle logiche familiari.

 

Questa situazione ci ha privato, io credo, di molta bellissima musica, perché le ali della creatività di Felix furono tarpate irrimediabilmente dal conservatorismo (creare è innovare, diverso da perfezionare) e, quindi oggi ci rimangono solo opere di grande perfezione formale, ma con molte ispirazioni represse.

 

Non a caso, Mendelssohn fu sempre diffidente degli sviluppi musicali innovativi intrapresi dai suoi contemporanei. Mica ha detto peste solo di Chopin, ma anche di Berlioz, Liszt e Meyerbeer, con i quali pur ebbe dei (tiepidi) rapporti di amicizia. Non è un caso che, fra i musicisti, rimanesse in ottimi rapporti solo con Ignaz Moscheles, che apparteneva alla generazione precedente ed era altrettanto conservatore.

 

Ma non credo che si trattasse di invidia (tanto per essere chiari, ad esempio, le capacità pianistiche di Felix furono di gran lunga superiori a quelle di qualunque suo contemporaneo!), quanto di lotta politica e ideologica spinta alle estreme conseguenze.

 

Piuttosto, non crediate che fosse il solo a usare tali parole! Sempre per rimanere in argomento, mentre Mendelssohn parla bene della Sand - cosa che appare stranissima, tenendo conto del carattere ribelle e della rivolta della Sand ai costumi dell'alta borghesia cui entrambi appartenevano (ciò che mette in luce un lato irrisolto di Felix!) - Baudelaire parla della Sand come di una stupida lagnosa, le cui idee hanno la profondità e la delicatezza dello spazzino e porta a riprova dell'abisso morale degli uomini il fatto che essi si innamorino di una tale mignotta!

 

Felix (così Baudelaire) ignorava che esiste una cosa, detta Storia, che fa giustizia delle idee e rimette le cose (quasi tutte) al loro posto sullo scaffale.

 

Peccato, perché, da quello che si intravvede di Mendelssohn quando ancora era un ragazzino che cercava la sua strada, ci siamo persi un angelo!

 

Ciao

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Guest Gennarino

Per carità, non sto entrando in un loop (rispondo a me stesso!), ma vorrei solo chiarire un possibile equivoco.

 

Oggi, io e mia moglie eravamo a pranzo con l'eccellentissimo Paolo Pianoexpert e il tenace e coriaceo (perché gli resiste!) TheSimon e un commento di Paolo mi ha fatto intuire che ero stato frainteso (non mi ha cazziato, perchè si sforza, anche se a stento, di apparire persona educata e perbene (!), ma ha tentato di strapparmi il piatto con le splendide fettuccine ai funghi che pure prima mi aveva cucinato, senza peraltro riuscirvi grazie alla mia tenacissima!!!! e valorosissima!!!! opposizione e al fatto di avere immediatamente ingerito il piatto con tutto il contenuto appena ha iniziato il suo minaccioso intervento).

 

Quando nella risposta a Daniele dico che Mendelsshon "è stato sicuramente il più grande musicista di tutti i tempi", non mi riferisco alla sua attività di compositore (nella quale qualcuno gli ha dato la polvere), perché questa è solo una delle possibili vesti di un musicista, ma al complesso delle doti musicali di cui la natura lo dotò e di cui potè avvalersi.

Non a caso, concludo l'intervento dicendo che ci siamo persi un angelo e qui intendo davvero riferirmi alle doti di compositore (che è facile intravvedere come potenzialmente enormi), purtroppo tarpate dall'educazione ricevuta e dal suo non facile carattere.

 

A questo punto non mi rimane che sperare di avere chiarito l'equivoco e di potere riguadagnare un altro invito a pranzo, oppure, se proprio me ne vuoi ancora, eccellentissimo Paolo Pianoexpert , scusa eccellentissimo Paolo Pianoexpert a cena!!!!!

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Guest Gennarino

Simone, so che c'è stata della competizione fra Debussy e Satie (non Satié, la e finale era muta!) e che Satie morì per cirrosi epatica, dopo qualche anno di intense bevute. Ma, come sai, Paolaccio lesina sul vino!.

Invece, non so nulla di pranzi e cene. Ma che, uno dei due cucinava e l'altro mangiava?

Ciao

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Pace!!!!! Mai mi permetterei di cazziare il nostro Musicologo di fiducia!!!!! Volevo solo sottolineare che mi era sembrata un po' esagerata la definizione. Allora che cosa dire di Listz?, allora che cosa dire di Mozart? Di.......ecc. Ogni Grande è stato Grande. Ed è stato Grande anche se confrontato con tantissimi altri super Musicisti che non stavano davvero a dare l'acqua ai fiori!!!!!!

 

Nulla Questio

Mendelsonn è stato grande......forse ( me stava un po' antipatico!!!!)

 

Satie andava spesso a casa di Debussy....ma quest'ultimo scopri che gli era amico solo perchè cucinava bene!!!!!!! Del resto il grande Autore di Pèlleas e Malisande, che cosa si poteva aspettare da uno che diceva: " basta con la Musica da ascoltare con la testa tra le mani"?

 

 

A Gennarino, quindi devo un piatto di pasta con funghi e tartufi, quello sequestrato, mentre legato e imbavagliato alla sua sedia, subiva la tortura visiva dell'immagine dello Staff di Pianoconcerto che si leccave i baffi, per quell'ottimo piatto. Ne guadagna la dieta, ma ne soffre lo...."SPIRITO" ( detto alla "Montezemolo")

 

Ok. Prossima volta...fettuccine alla "pianoconcerto" ( tutti gli iscritti saranno informati della ricetta!!!!!! Quindi affrettatevi a completare l'ISCRIZIONE!!!!!!)

 

P.S. Anche la cucina è arte. Dipingere o suonare con il mestolo è cosa bellissima. La base della ricetta è lo sfondo pittorico dove esce l'elemento di primo piano "di sicuro effetto"( Il sapore dominante), la melodia accompagnata, il canto melodrammatico, ....tutto si assomiglia nel "senso" e nella "natura". Il modo di "fare le cose".

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Guest Gennarino

Anche a me non è che Mendelsshon mi stia simpaticissimo; tra l'altro, come ti dicevo, doveva essere anche un bel pò isterico e collerico.

Invece, questa che Satie frequentasse Debussy per la cucina mi mancava! Grazie a Simone quindi per la dotta citazione.

A me lasciate solo una piccola considerazione: Ritengo che sia Satie, sia Debussy fossero grandissimi artisti. Infatti, se è un'arte sapere cucinare, è un'arte altrettanto sopraffina saper mangiare!!!

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Ben !!!Quindi..."masticazione lenta e progressiva" ....magari a tempo di musica. A tavola si può ben unire la Musica al piacere del palato. Quindi ben vengano i commensali..purché, come diceva Kant..." non meno di tre, non più di nove" ( Non meno delle Grazie, non più delle Muse)

 

Buon appetito

 

P.S.Satie era veramente uno stravagante:si scriveva lettere al proprio indirizzo e portò per 34 anni lo stesso vestito. La sua Musica è infarcita di frasi del "non sense" e tutto per lui era "controcorrente". Debussy, al contrario, era un raffinato e, seppur innovativa, la sua armonia non osservava regole precise. Una volta gli rivolsero proprio una domanda circa le regole che seguiva nella Composizione. Rispose: " seguo il mio piacere".....In effetti cucinava anche benissimo!!!!!!

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  • 6 months later...
  • 3 weeks later...

Ciao a tutti, leggo solo questo topic, e poichè sto leggendo il libro di Rattalino "Chopin racconta Chopin" vorrei precisare che quanto riportato

da DanielePiano non mi sembra corretto, e cioè nel libro non c'è scritto che la recensione sul Musical World fu scritta da Mendelssohn.

Chopin nel descrivere il suo arrivo a Londra nel 1848 scrive a pagina 121:

"...Londra era ancora tutta per Mendelssohn, scomparso da appena un anno, che era stato il coqueluche della giovane regina Vittoria.

E quasi otto anni prima il Musical World aveva recensito in un modo persino più che insultante le mie Mazurche op. 33...", segue poi il

testo della recensione che già avete letto e riportato da DanielePiano.

A mio avviso non c'è scritto che fu Mendelssohn a scrivere questa recensione, ciò non toglie che le invidie esistevano come oggi.

Ciao

Gianni

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  • 9 months later...

Ciao.....anch'io ho letto il libro e non mi sembra che questa frase sia stata detta da Mendelssohn che tra l'altro nutriva per Chopin la più grande stima, anche se non condivideva alcune sfumature come per esempio il "rubato"...... che però sono da capire, in quanto tutti i grandi della musica che hanno apportato innovazioni all'inizio sono stati soggetti a critiche anche aspre perché non tutti aperti al nuovo e al diverso....ma questo fa parte della storia della musica. Mendelssohn non può aver detto questo....tra l'altro frequentava spesso Chopin, lo invitava ai vari concerti....riporto invece una lettera (la trovate nel libro di J.J.Eigeldinger " Chopin visto dai suoi allievi") di Mendelssohn scritta alla madre proprio a riguardo di Chopin :...." -Non posso tacerti, cara Fanny (sorella maggiore di Mendelssohn e pianista di grande talento), che ancora una volta trovo che il tuo giudizio su Chopin non gli renda abbastanza giustizia; forse quando lo hai sentito tu, non era proprio dell'umore giusto per suonare, cosa che gli deve accadere di frequente. Ma per quanto mi riguarda, mi ha di nuovo incantato...e sono convinto che se tu e papà lo aveste ascoltato mentre eseguiva, come ha fatto, alcune delle sue cose migliori, avreste detto lo stesso. Nel suo modo di suonare c'è un'originalità radicale unita a una tale padronanza che egli merita davvero il nome di perfetto virtuoso. Così, poiché ogni forma di perfezione mi è cara ed è per me fonte di godimento, questa giornata ,passata in compagnia di Chopin, mi ha dato un profondo piacere.....". ( F.M.Bartholdy).eee EeeEEEee EEEee

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.....Scusate le EeeEEEee....sono venute involontariamente , molto probabilmente mi si è incantata una lettera. Per quanto riguarda George Sand.....ho letto abbastanza per capire quanto male abbia fatto al nostro amato Chopin per cui....No comment.

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  • 5 months later...

E comunque parlando di premature dipartite e di quanto ci sia stato rubato e non donato al mondo, mi ritrovo spesso a pensare a cosa avrebbe ancora potuto regalarci Chopin se fosse vissuto più a lungo. Oppure se anche solo avesse vissuto la sua breve vita senza essere consumato dalla malattia, dai colpi di tosse che non gli davano tregua e diciamocelo..... dedicarsi alla musica in queste condizioni doveva essere spesso snervante. Per il resto, è un piacere leggervi! :)

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