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Piano Concerto - Forum pianoforte

Far valutare un pianoforte acustico


martinamoon
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Ciao a tutti, sono alla ricerca di un pianoforte acustico perchè voglio abbandonare il mio digitale.
Un venditore vicino a Firenze mi ha proposto con poco di più, circa 6300 euro, un quarto di coda, per la precisione uno Yamaha G1 del 1986 con possibilità di montare il silent.
Il pianoforte è tenuto molto bene, corde, mobile, interni, martelli, tasti, pedali in ottimo stato. Il venditore dice che lo ha ritirato ad una famiglia la cui bambina non lo ha praticamente mai suonato. Ho provato il pianoforte ed il suono mi piace, mi convince meno il tocco e la tecnica: mi sembra piuttosto duro e non riesco ad essere agile, anche se più una questione di pesatura è una questione di risposta; mi sembra che il pianoforte non sia molto reattivo.
Il venditore continua a dirmi che è un affare e che è colpa mia perchè sono abituata ad un digitale e che il fatto che sia un pò duro è un bene perchè significa che è stato suonato poco e ancora i tasti non si sono sciolti, ed in più è un vantaggio per lo studio.

In questo momento non avendo un maestro da portare, ho provato a contattare un tecnico, il quale mi ha detto che quello che gli ho proposto è scorretto, in quanto lavora per la concorrenza, quindi non verrà a negozio.

A questo punto non so cosa fare...

Se avete dei suggerimenti.
Grazie

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Ciao a tutti, sono alla ricerca di un pianoforte acustico perchè voglio abbandonare il mio digitale.

Un venditore vicino a Firenze mi ha proposto con poco di più, circa 6300 euro, un quarto di coda, per la precisione uno Yamaha G1 del 1986 con possibilità di montare il silent.

Il pianoforte è tenuto molto bene, corde, mobile, interni, martelli, tasti, pedali in ottimo stato. Il venditore dice che lo ha ritirato ad una famiglia la cui bambina non lo ha praticamente mai suonato. Ho provato il pianoforte ed il suono mi piace, mi convince meno il tocco e la tecnica: mi sembra piuttosto duro e non riesco ad essere agile, anche se più una questione di pesatura è una questione di risposta; mi sembra che il pianoforte non sia molto reattivo.

Il venditore continua a dirmi che è un affare e che è colpa mia perchè sono abituata ad un digitale e che il fatto che sia un pò duro è un bene perchè significa che è stato suonato poco e ancora i tasti non si sono sciolti, ed in più è un vantaggio per lo studio.

 

In questo momento non avendo un maestro da portare, ho provato a contattare un tecnico, il quale mi ha detto che quello che gli ho proposto è scorretto, in quanto lavora per la concorrenza, quindi non verrà a negozio.

A questo punto non so cosa fare...

 

Se avete dei suggerimenti.

Grazie

 

 

Prova a contattare un altro tecnico, andare con il proprio tecnico di fiducia a vedere il pianoforte da acquistare in un negozio è una cosa abbastanza comune. Per capire se il problema è tuo o del pianoforte potresti provarne altri, è possibile che tu ti possa trovar male su una tastiera leggermente faticosa se suoni sempre e solo sul digitale, ma questo vale se ti trovi male su tutti i pianoforti.

 

Se hai la sensazione che la tastiera sia faticosa si passaggi rapidi (su un G2 mi sembra anche strano) potrebbe essere vero che sia stato suonato poco....ma senza vederlo si possono fare solo ipotesi e tante chiacchiere....

 

il consiglio principale è quello di fidarsi innanzi tutto del proprio istinto, perché se non c'è feeling da subito è anche inutile insistere con uno strumento, si rischia di rimanere soddisfatti in eterno e affrontare una serie di interventi a volte inutili e non risolutivi, indipendentemente da quello che dirà il tecnico - perni, regolazioni, preparazione dei martelli etc...che possono migliorare lo strumento ma anche no, a fronte di una spesa non trascurabile (la spesa è certa il risultato no).

 

6000 euro possono avere senso per uno strumento del genere se è veramente pronto per dare il massimo e se per te è soddisfacente così com'è, se devi spendere altri soldi dopo lascia perdere. Oggi con mille euro in più puoi trovare anche uno strumento migliore.

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Ciao Martina e benvenuta su Pianoconcerto.

 

Leggo dal tuo post che il suono ti piace ma non sei convinta della risposta meccanica di quel pianoforte.

 

Il feeling acustico tra pianista e pianoforte e' molto importante.

Certo, anche la meccanica e' molto importante perche fa sentire il/la pianista "al sicuro" durante l'esecuzione, garantendogli affidabilita' anche nei passaggi veloci.

 

Il mio consiglio e' quello, tramite tecnico competente, verificare i coefficienti di attrito.

La meccanica poco agile di cui ci parli potrebbe anche essere conseguenza di cattiva regolazione.

 

In bocca al lupo!

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Però scusate, questa ragazza deve fare una scelta! Non può mica portarsi a casa il piano per fare dopo delle regolazioni e controlli .....e non può nemmeno chiedere ad un tecnico di smontare una meccanica per verificare la resistenza dei perni presso un commerciante! Può chiedere una discreta consulenza ad un esperto, questo si, che premendo due tasti si accorge se il pianoforte ha dei problemi.

 

Non so come siete abituati voi, secondo me il pianoforte in negozio si valuta così. o va o non va, e se non va si passa ad altro senza troppe chiacchiere anche nel rispetto del commerciante.

 

E poi mi fate morire con questi coefficienti di attrito, ogni volta che interviene qualcuno sembra sempre quello il problema.  :o Anche perché per che poi vi vorrei vedere all'opera nel definirli su ogni punto a scorrimento della meccanica o sui perni (i coefficienti di attrito intendo).....insomma, io sarei un pò meno per la teoria da professori e più per la pratica, anche perché a voler parlare in termini scientifici bisogna utilizzare una terminologia tecnica appropriata! (Forza di attrito, resistenza, peso, coefficiente di attrito radente, dinamico statico sono tutte cose diverse tra loro)  

 

Comunque nessun tecnico di mia conoscenza (e ne conosco parecchi, alcuni sono anche commercianti quotatissimi da n generazioni) è mai andato in giro a valutare pianoforti col dinamometro..... :ph34r:

 

non so se mi sono spiegato.

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Può essere anche che abbiano messo una martelliera nuova più pesante e allora gli attriti aumentano per quel motivo, ma sono cose che un esperto vede a occhio senza il misurino o il bilancino....secondo me se Martina chiamasse un tecnico e gli dicesse di venire nel negozio del "tale" a verificare gli attriti questo si farebbe delle grasse risate! Ma è una mia opinione sia chiaro.

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Ciao grazie delle risposte!

Ho chiamato due tecnici della mia zona e non hanno accettato la proposta di andare a vedere il pianoforte dal venditore, dicendomi che quello che gli sto chiedendo è scorretto e che dovrebbero chiedere al venditore (lui stesso un tecnico) di smontare la meccanica.

 

Ho contatto un mio amico pianista molto più esperto di me, ho deciso che porterò lui, così mi saprà dare un buon consiglio.

Grazie

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Ne approfitto per farvi altre 2 domande:

 

- una stanza di 16 metri quadri, alta 3 metri, è adatta per un G1?

- se una come me deve suonare anche in orari serali, conviene con 2000 euro in più installare un silent Genio Premium sul G1 o forse meglio pensare ad un verticale con il silent già installato?

 

Grazie mille

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@Fra

 

Faccio premessa che qui parlerò in qualità di amministratore pertanto eviterò di menzionare le mie opinioni personali al riguardo di questa faccenda che invece evidenzierò in un secondo post in qualità di utente...

 

[ADMIN ON]

Non è la prima volta che ricevo lamentele tramite posta privata, o telefonate sul cellulare, di persone che lamentano la tua troppa energia che poni nelle risposte al limite dell'irriverenza verso tecnici qualificati e riconosciuti dagli enti competenti che di questo settore ne hanno fatto fonte di guadagno e che hanno approfondito visitando fabbriche, frequentando corsi all'estero organizzati dai migliori costruttori e che in ultimo possono vantare sulle loro spalle qualche migliaio di interventi. Nonostante ultimamente io frequenti non proprio spesso il forum, mi trovo decisamente costretto ad intervenire alla luce delle pressioni ricevute ed anche perché sono l'unico ad avere i privilegi per decretare il ban o la sospensione di un utente. Onore al vero è già da tempo che adottiamo un approccio molto più democratico discutendo privatamente con tutti gli altri membri dello staff le "sorti" degli utenti.

 

Già in altri contesti ho ricevuto pressioni ed ho cercato di redirettare i richiedenti il ban ad un approccio più mirato al pacifico confronto ma qui si comincia ad esagerare e non possiamo tollerare atteggiamenti del genere. Non si puó venire su un forum e sparare a zero su una delle grandi marche produttrici di martelliere senza mai essere andati nella loro fabbrica per visionare gli alti standard adottati dalla medesima nei processi di produzione. Dire che una marca di martelli non vale niente perchè a te non piace il suono è frase molto povera di contenuti ed apre spiraglio verso altri dubbi. Ad esempio se fossi un utente potrei obiettare sul fatto che probabilmente la martelliera non suona bene perché non sei stato in grado di prepararla come l'arte vorrebbe, oppure che il gusto del timbro di uno strumento è soggettivo... Tanto per trovare qualche punto di vista discordante ma al contempo valido. Pertanto onestamente non capisco proprio quali carte hai da mostrarci a supporto di questa prosopopea che ostenti nei tuoi post. Del resto sei stato te a dire in un altro post che Giovanni Bettin ha installato una martelliera Abel su un suo Steinway D e Bettin non mi sembra proprio l'ultimo arrivato in fatto di tecnici di pianoforti. È un tecnico Steinway ed ha scritto anche un bel libro che ho avuto modo di leggere ed apprezzare. Tolte queste considerazioni poco personali in quanto alcune mie, altre copiate dai "denuncianti" devo dire che questi atteggiamenti potrebbero anche compromettere l'immagine del forum ed in ultimo potrebbero causare anche delle problematiche legali a me, che sono l'intestatario di questo dominio e dunque il responsabile di ciò che qui viene detto. Ovviamente non voglio rischiare una denuncia per colpa di chi non rispetta le norme della netiquette. Dare opinioni personali va bene ma a questo punto, visti gli attacchi e soprattutto i toni di questi attacchi, ti chiedo di qualificarti: dire chi sei, se fai questo lavoro di mestiere oppure se sei un semplice appassionato, se hai dei riconoscimenti altrimenti capisci da solo che sparare a zero su tutto non ha molto valore... Essere Carlo Rubia e rivolgersi alla comunità scientifica dicendo: "l'energia si produce con questo sistema e non con l'altro" ha un peso... Essere un ignoto e semplice appassionato di fisica o di ingegneria energetica che ha letto un paio di libri ed ha visto qualcosa qui e lì, e lanciare frasi che più che avere lo scopo di esprimere un punto di vista, considerato il tono, sembrano invece tendenti a mettere in ridicolo chi ha fatto di questa attività il suo mestiere, così, 'gratuitamente', senza aver apparentemente alcun tipo di credenziale da giocare a proprio vantaggio, con rispetto parlando, credo che non abbia affatto peso e comporti al contrario solamente ATTRITI, tanto per restare in tema...

 

Io per l'ennesima volta ho chiesto di aspettare, anche in relazione al tipo di risposta che mi darai a QUESTO messaggio, ma come ti ripeto le decisioni si prendono in modo democratico e se alla prossima la maggioranza delibererà l'allontanamento non potrò farci nulla.

 

Saluti

[ADMIN OFF]

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In questo post invece parlerò da utente e discuterò le mie perplessità.

Dovendo parlare della meccanica del pianoforte che rappresenta il motore dello strumento avrò piacere di paragonare il pianoforte ad una macchina e nello specifico la meccanica di trasmissione al motore.

 

Chiariamo subito che dovendo comprare un pianoforte usato la regola appena citata vuole che, per paragone, ci stiamo recando ad un concessionario di macchine usate per comprare la nostra macchina.

Le macchine come i pianoforti hanno un certo mercato pertanto sappiamo che un certo modello di auto, di un certo anno, avrà una determinata quotazione che potrà variare in base allo stato della carrozzeria ed al numero di chilometri.

 

Però scusate, questa ragazza deve fare una scelta! Non può mica portarsi a casa il piano per fare dopo delle regolazioni e controlli .....e non può nemmeno chiedere ad un tecnico di smontare una meccanica per verificare la resistenza dei perni presso un commerciante! Può chiedere una discreta consulenza ad un esperto, questo si, che premendo due tasti si accorge se il pianoforte ha dei problemi.

 

Ovviamente non puó portarsi a casa la macchina per poi far smontare la testata e verificare con il comparatore lo stato di usura dei pistoni relativamente alle tolleranze imposte dalla casa sui cilindri !! Ma verificare lo stato di un motore, o meglio, verificare che i km dell'autovettura siano quelli dichiarati non richiede che necessariamente si debba rimuovere la distribuzione, e procedere allo smontaggio della testata, ci sono altri metodi che ci permettono di dire se i km sono quelli solo togliendo una vite, ad esempio, rimuovere il collettore della valvola EGR e valutare lo stato di questa. Oppure valutare lo stato di usura del volante in pelle... Ecc. ecc. Mi sembra che l'esempio sia calzante, in fondo estrarre la meccanica dal tavolaccio e togliere una vite per smontare uno stiletto per misurane la "FORZA DI ATTRITO" (ovvero quella forza che viene misurata in condizioni di staticità e che diminuisce nel caso dinamico uguale e contraria, sempre negli estremi di esistenza del caso statico, a quella che vorrebbe generare il moto dell'oggetto ovviamente in relazione ai suoi vincoli dimensionali, tanto per usare terminologia scientifica), non è molto più impegnativo di aprire il cofano della macchine, prendere un cacciavite e togliere una vite per poter esaminare la valvola.

 

Venendo all'impossibilità di contattare un meccanico per farlo venire a smontare una valvola EGR... Non vedo per quale motivo non lo si possa chiedere. Il fatto che un meccanico mi stia vendendo una macchina non è garanzia del fatto che la macchina sia in perfetto stato e non nasconda magagne e dal momento che devo spendere dei soldi voglio avere la sicurezza da un mio meccanico di fiducia che non stia prendendo una fregatura. In fin dei conti i soldi li caccio io dalla tasca e se un venditore è in buona fede e non ha nulla da temere non dovrebbe avere grossi problemi ad aprire il cofano e farmi togliere una fascetta... Non sto mica smontando tutto il motore !!

 

Poco dopo scrivi...

 

E poi mi fate morire con questi coefficienti di attrito, ogni volta che interviene qualcuno sembra sempre quello il problema. :o Anche perché per che poi vi vorrei vedere all'opera nel definirli su ogni punto a scorrimento della meccanica o sui perni (i coefficienti di attrito intendo).....insomma, io sarei un pò meno per la teoria da professori e più per la pratica, anche perché a voler parlare in termini scientifici bisogna utilizzare una terminologia tecnica appropriata! (Forza di attrito, resistenza, peso, coefficiente di attrito radente, dinamico statico sono tutte cose diverse tra loro)

 

Di norma se la macchina col passare del tempo diventa meno reattiva, in salita si addormenta e fa un po' fumo è solitamente perchè il motore si invecchia, perde di compressione, e la cosa più banale da fare è cambiarlo con uno nuovo, oppure portarlo in rettifica per rifare valvole, sedi delle valvole, guida valvole, lappaggio o alesaggio delle camice dei cilindri e dunque rettifica dei cilindri, lucidatura dei condotti, pistoni nuovi o per lo meno fasce e raschia olio nuovi, oppure l'alternativa è accontentarsi di avere un motore che cammina di meno e che fa un po' fumo.

 

Nel caso del pianoforte i legni sono quelli, le componenti sono quelle e se la tastiera non cammina e si addormenta è solitamente per via degli attriti. "Eppure sembra sempre quello il problema"... Forse perché lo è ? Cosa dovrebbero dire i tecnici ? Che è per colpa delle mani unte del bambino del vicino che viene lì a giocare col piano dopo aver mangiato la pizza ?

Prima di minimizzare il lavoro dei tecnici con questa frase che hai scritto e che ti riporto vorrei metterti al corrente dell'esistenza di un oggetto...

Anche perché per che poi vi vorrei vedere all'opera nel definirli su ogni punto a scorrimento della meccanica o sui perni

Per misurare gli attriti della meccanica esiste un simpatico oggettino che misura l'attrito in un sottomultiplo del KgF, il grammo forza, ed ovviamente possiamo anche esprimere questa forza in Newton (secondo principio della dinamica). In ogni caso, sapendo che la forza di attrito statico è maggiore della forza di attrito dinamico, si poggia l'estremo della forcola del martello su una leva di questo strumento e lo si fa scendere fin quando la forcola non ruota attorno al suo perno di centro. Si legge poi sul display la quantità di attrito in grammi, sarà ovviamente il valore relativo all'attrito statico. Nei pianoforti gli attriti devono essere sempre compatibili con i dati della casa altrimenti la tastiera si fa più pastosa. Misurare l'attrito di tutte le componentistiche aventi perno di centro di un tasto preso a caso, non richiede più di 30 o 40 secondi una volta che la meccanica è stata estratta dal tavolaccio. Resta poi da verificare le condizioni delle mortase e di altre parti ricoperte in pelli, cachemire, grafite... Vogliamo mettere al 30 secondi ? Facciamolo per 5 tasti presi a caso sugli 88 del pianoforte ed abbiamo perso 5 minuti per verificare lo stato "fisiologico" della meccanica ed i suoi attriti. Più o meno il tempo speso a controllare le componenti che possiamo esaminare al volo dentro al cofano di una macchina per avere delle indicazioni sullo stato del motore.

 

 

Nei post a seguire scrivi:

secondo me se Martina chiamasse un tecnico e gli dicesse di venire nel negozio del "tale" a verificare gli attriti questo si farebbe delle grasse risate! Ma è una mia opinione sia chiaro.

e

 

Vorrei vedere chi è il tecnico (di professione) che va a smontare la meccanica a casa di un altro tecnico....

A te viene da ridere ma io questa la chiamò professionalità... Auspicabilmente il tecnico che viene ad analizzare uno strumento che devo comprare verrà da me pagato o se non verrà pagato verrà comunque assunto come tecnico per seguire il mio pianoforte ed il professionista deve operare da professionista... Stiamo scherzando ?

Se un cliente venisse da me richiedendo la mia opinione professionale su un software programmato ovviamente da altri miei colleghi ed io venissi pagato per esprimere e redigere la mia consulenza quello farebbe parte del mio lavoro e della mia professionalità ed io devo esprimere un punto di vista oggettivo perchè SONO PAGATO PER FARLO. Se così non fosse il discorso non sarebbe poi tanto diverso da quello che abbiamo fatto in altro topic su Teo Mammuccari che annulla la serata pochi minuti prima del suo inizio perchè c'è poca gente... In questo caso scegliamo di non controllare un pianoforte anche se ci pagano, solo perchè il rivenditore è anche un tecnico... E allora ? In ambo i casi poca professionalità. Per me puoi essere anche San Pietro in persona ma prima di spendere 6000 euro è un mio diritto controllare di non prendere la fregatura.

 

Meditare...

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Ma certamente sono d'accordo con Simone. Si può, con tatto e gentilezza condurre con se un proprio tecnico di fiducia o al limite un altro amico pianista ed esaminare questi problemi. Questo perché può capitare, a mio avviso, che provando un pianoforte in un negozio, lo si giudichi soddisfacente sotto alcuni aspetti e sotto altri no. Magari, con un lavoro modesto che il venditore non è disposto a fare, lo strumento può, ad esempio, funzionare meglio. Il prezzo ci può far valutare la convenienza di colmare, se possibile, queste carenze dello strumento. Allora la presenza del Tecnico è fondamentale per valutare il costo di un eventuale intervento a breve e quello di altri interventi a scadenza future. ( vedere mio video Tutorial sulla manutenzione programmata del pianoforte…sempre che sia stato già editato…altrimenti sta per uscire!!!)

Quindi Martinamoon, è tuo diritto non abbandonare l'idea dell'acquisto del pianoforte che "senti tuo", se così è, previa assistenza di persona veramente competente …e cortese con il venditore, in rispetto delle sue idee e delle sue "formule di vendita"

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Ciao mi dispiace che il mio post abbia generato un pò di polemiche.

In settimana andrò con un pianista esperto a vedere il pianoforte, vediamo se lui riuscirà a darmi qualche dritta.

Se così non fosse proverò a contattare qualche altro tecnico.

 

Ho anche altri dubbi relativi al sistema silent.

Per evitare confusione ho aperto un altro post, in cui chiedo chiarimenti...

Se volete dargli un occhio è qui:

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3805-dubbi-su-installazione-del-sistema-silent-su-un-coda/

 

Grazie mille a tutti!

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  • 9 months later...

Chiedo scusa se rispondo tardi a questa discussione, ma essendomi iscritto da poco non avrei potuto fare diversamente...... spero che la mia semplice risposta, se praticabile, possa essere di aiuto anche a chi in futuro si troverà negli stessi interrogativi.

 

Innanzitutto complimenti a Tutti...... questo Forum è una piccola enciclopedia.......

 

Premetto che sono inesperto, sia come pianista che come tecnico......

 

Una soluzione potrebbe essere, visto la spesa da sostenere, 6000 €uro non sono certo pochi, chiedere se il venditore fa anche servizio di noleggio, quasi tutti i venditori offrono questo servizio, quindi informarsi se è possibile noleggiare il pianoforte per un periodo minimo, per esempio 3 / 6 mesi, al termine del quale, se non siamo soddisfatti dello strumento lo restituiamo e cerchiamo un altro strumento, avendoci rimesso solamente il canone di noleggio, altrimenti se lo strumento ci soddisfa, concordare l'acquisto defalcando la spesa di noleggio....... per esempio il valore del PF è di € 6000 e il noleggio è di € 300, in caso lo strumento ci soddisfi saldiamo il restante € 5700...... ma se lo strumento non si rivela all'altezza delle aspettative avremo speso solamente € 300 senza trovarsi sulle spalle una strumento che non ci soddisfa....

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