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Piano Concerto - Forum pianoforte

Aria Di Tonica ,sottodominante,dominante


toniguitar
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ciao a tutti

vorrei aprire una discussione sulla classificazione degli accordi in base al loro suono e il grando che hanno all interno della scala.

 

se non erro la scala puo essere sintetizzata in tre aree :

 

aria di tonica I III VI ------> TENDENTE AL RIPOSO

 

aria di sottodominante II IV -----> TENDENTE ALLA DOMINANTE

 

aria di dominante V VII -----> TENSIONE

 

capire bene il concetto di questi tre termini puo essere molto importante e utile per poter coporre dei pezzi.

 

potete spiegarmi magari con degli esempi riferiti ad un pezzo pop il significato di questi tre termini ,grazie :)

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Questi termini vengono dalla nomenclatura dei gradi della scala: I grado (Tonica), II Grado (Sottomodale), III grado (Modale), IV grado (sottodominante), V grado (dominante), VI grado (sottosensibile), VII grado (sensibile se ci troviamo in tonalità minore ovvero con 7° alterato che dista un semitono diatonico dalla tonica) o semplicemente "settimo grado" se ci troviamo in tonalità maggiore.

L'area di tonica è una "zona" di accordi dove non c'è tensione a procedere verso altri accordi, in paricolare quando si è proprio su un accordo o rivolto di un accordo sul primo grado.

L'area di sottodominante come hai ben scritto te, tende alla dominante, ovvero si crea una tensione al ritorno sul V grado della scala. L'aria di dominante solitamente viene usata con le settime, nel caso del quinto grado si armonizza allo stato fondamentale con la settima maggiore (in tonalità di do maggiore al 5° grado avremo l'accordo sol si re fa armonizzato con 3/5/7). In questo caso ci troviamo con delle note obbligate. La settima deve per forza scendere altrimenti è errore. Quindi il fa scende al mi, il si che rappresenta il settimo grado di do tende a salire al do, il sol resta fermo ed il re scende al do, ci ritroviamo dunque in tonalità di do maggiore quindi la dominante spessissimo risolve sulla tonica. Stessa prassi viene utilizzata per il VII grado dove si usa il primo rivolto dell'accordo armonizzato con 3/5/6, quindi abbiamo il settimo grado di partenza (si), il re, il fa ed il sol, quindi come vedi le note sono le stesse dell'accordo allo stato fondamentale sul V grado che risolve nuovamente sulla tonica (Il primo grado) ecco perché dunque l'area di dominante crea questa tensione perché tenendo presente la tonalità in cui ci troviamo, una volta arrivati sulla dominante si sente la necessità di chiudere sulla tonica, abbiamo come il senso di restare sospesi per dover toccare terra da qualche parte (la tonica).

 

Riassumendo con esempi di alcuni accordi (ammesso per semplicità che ci troviamo in do maggiore).

 

Nell'area di tonica troviamo: Do Maggiore, La minore, Mi minore . Non necessitano di risoluzione e danno una sensazione di riposo.

Nell'area di sottodominante: Fa Maggiore, Re minore. Sottile area tensiva che tende alla dominante.

Nell'area di dominante: Sol maggiore settima maggiore, Si minore quinta diminuita (E' semplicemente l'accordo di sol maggiore settima maggiore in stato di primo rivolto). comunica forte tensione che tende alla risoluzione sulla tonica.

 

In ogni caso questi sono discorsi senza senso perché bisogna sempre vedere come si muove il basso, non sempre infatti la dominante risolve sulla tonica, a volte ad esempio nella cadenza d'inganno si ha il V grado (la dominante con 3/5) che sale al sesto con 3/5 e raddoppio della terza (uno dei pochi casi in cui è permesso raddoppiare la terza). Anche nell'area di sottodominante si dovrebbe salire alla dominante ma anche in questo caso, specie sul quarto grado si può concludere sulla tonica (cadenza plagale). Come vedete bisogna sempre valutare le cose da un punto di vista armonico, bisogna osservare come muove il basso, i discorsi sulle aree sono giusti ma l'armonia classica è ben altra cosa. Le aree parlano solo di sensazioni all'orecchio e dunque si applicano bene nelle canzonette orecchiabili...

 

Saluti

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ciaoo simon e grazie ancora.....allora:

 

 

- ''L'area di tonica è una "zona" di accordi dove non c'è tensione a procedere verso altri accordi'' possono essere usati per aprire un ciclo ma anche per chiudere come ad esempio l accordo di chiusura della strofa,l accordo di chiusura del ritornello,l accordo di chiusura dell intera canzone ?!?!

 

- area di sottodominante : posso definire questi accordi di passaggio(un po come le note fuori dalla pentatonica)

 

- area di dominante : si sta per chiudere il ciclo e quindi devo risolvere oviamente in un accordo che mi da la senzazione di riposo (ritorno all areadi tonica). se sono tre gli accordi appartenenti all area di tonica io potrei risolvere in uno dei tre....

 

esempio:

 

 

badmoonrising.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

 

questa canzone e in tonalita di re maj

 

 

usa re maj I aria di tonica

sol maj IV aria di sottodominante

la maj V aria di dominante

 

in questo pezzo sono presenti tutte le tre aree.....

 

i versi della strofa armonicamente sono tutti e 4 uguali ma non capisco :

 

i versi si aprono un aria di tonica I ,poi ce un la maj V che e un area di dominante quindi a questo punto essendoci tensione dovrebbe risolvere su un area di tonica (I III VI) invece va su sol maj IV quindi ariaa di sottodominante dove la tensione e bassa ed invece di andare su un area di dominate va su un area di tonica in remaj I

 

 

 

il ritornello si apre con un sol maj IV area di sottodominante che risolve in un area di tonica re maj I anche se nn dovrebbe visto che non ha finito di raccontare.....dal re maj si passa direttamente al la maj V dominante senza passare per una sottodominante.a questo punto bisognerebbe risolvere ma invece si va a una sottodominante sol maj IV e quindi si chiude il ritornello con un area di tonica .

 

 

il pezzo suona bene ma a mio parere non ce molta coerenza tra il pezzo e le aree....si passa da un area di tonica direttamente a un area di dominante e da ui invece di risolvere perche ce tensione si ritorna indietro a un area di sottodominante ma poi si risolve in un area di tonica.non capisco!

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Perfetto hai capito benissimo quello che ti ho detto nell'altro post. Le aree messe così da sole non vogliono dire nulla. Ci si fanno solo canzonette dell'osteria. Come hai visto anche il iV può risolvere al I (parlo sempre di come muove il basso, questa canzone non la conosco) e si chiama cadenza plagale.

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Quando si studia Armonia, anche in sede Complementare, i possono seguire diverse strade. La scuola napoletana è andata avanti molto col sistema della "scala armonizzata". Cioè su ogni grado della scala si costruisce un accordo e così via. Sistema molto limitato. La scuola Romana e in particolare quella di De Ninno, Ravinale, ecc... si basa sulla classificazione degli accordi, specie quelli di settima. Classificazione che dipende dalla loro struttura. Es. 7A di prima specie (chiamata anche settima di dominante) 3aM-5G-7m e così via fino alla 5A specie. La 1A specie si forma sul V grado, la seconda sul secondo ecc. Esiste un meraviglioso trattato di De Ninno in due grossi volumi. Le regole del movimento delle parti sono quelle enunciate da Simone, ma la cosa più curiosa è notare la "gerarchia degli accordi.

Nell'armonia tonale è curioso e interessante cogliere la "gerarchia" dei gradi della scala, della tonalità. La tonica e gli accordi su di essa dà un senso di riposo perché è il punto di arrivo "sovrano" di tutte le cadenze definitive. Il suo primo Ministro (la dominante) è sempre al suo fianco, che annuncia l'arrivo del Re in persona! Il secondo e quarto grado, ben vestiti, sono consiglieri preziosi. Tutti possono pronunciarsi, ma rispettando la gerarchia; avvertiamo delle cadenze giuste e logiche che conducono prima o poi al Sovrano. Dobbiamo pensare che con l'inizio del novecento e precisamente con quel famoso accordo dell'inizio del Tristano di Wagner tutto si relativizza, si frantuma. Tutto evita la banale risoluzione e, nella storia, cadono le Monarchie, come pure cadono le leggi di Newton. SI apre un periodo contemporaneo, dove sembrano non valere più i "giusti" rapporti logici.

 

Oggi, anche nel jazz, nella musica leggera, nella musica contemporanea, c'è un vago ritorno nostalgico all'armonia, vestito di retro' o di Vintage, come si usa dire. Le diverse aree delle quali si parla, riguardano queste "gerarchie" che "scopriamo" perché le sentiamo dentro di noi e perché si àncorano al "bello" della musica e alla logica consequenziale. Ascoltate Puccini.Studiare Puccini ci insegna come, pur rimanendo nell'Armonia tonale, il Maestro ha trovato nuove soluzioni e nuovi sapori che mai prima erano stati proposti. Ardito e discusso, Puccini entra nel Novecento in punta di piedi con ricche armonie e cattura il gusto "stanco" di ovvie soluzioni.

 

Insomma....questa volta ho parlato veramente troppo..vale la pena ascoltare di più!!!!!

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si ma che senso a sapere tanta teoria se poi non ce un riscontro con la realta?

se mi si spiega che se sono su un area di dominate quindi ho tensione e devo risolvere su un area di tonica mi vedo che l accordo risolve su un area di sottodominante ,che senso ha?

 

sapere le cose a memoria secondo me nn dovrebbe essere un problema per nessuno ,sapere quali sono gli accordiche appartengono all area di tonica o conoscere i giri armonici a memoria ecc ,il problema e quando non si trova riscontro tra quello che si e studiato e la realta concreta....mi viene da chiedermi che senso a studiare? non e una critica ma e una domanda che mi pongo da quando ho iniziato a studiare armonia e teoria musicale

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Stai semplificando molto il concetto. Lo studio della composizione è un percorso di studi che dura 10 anni ! Noi pianisti per l'esame di armonia complementare biennale ne abbiamo fatti solamente due e ti assicuro che non è un esame per nulla semplice. La cooscenza di intervalli ed accordi è solo il primo capitolo del primo libro del primo anno. La composizione non insegna quello che bisogna scrivere ma quello che NON bisogna scrivere, c'è una grossa differenza, quello che so deve scrivere dipende dalla sensibilità dell'autore e non è dettato da regole armoniche... In campo rock o di musica leggera in generale si può riassumere non insegnandoti che accordo inserire ma quali non inserire ovvero quali costituiscono un grave errore. Anche le successioni di quinta come abbiamo visto nella partitura di someone like you sono degli errori ma tutto sommato non disturbano oltremodo l'orecchio, le voci si muovono parallelamente quando dovrebbero invece prendere altre strade per non commettere questi errori ma tutto sommato in leggera ci si può anche stare. Una quarta aumentata si sente sempre !! Insomma le regole vanno conosciute e conoscere accordi ed aree è assolutamente riduttivo per un argomento così enormemente vasto.

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Premetto che non ho fatto l'esame di armonia, ma voglio provare a spiegare perché la canzone "suoni bene lo stesso": in realtà anche le "cosiddette canzonette d'osteria" saranno semplici (che poi hanno un'immediatezza che la musica classica, pur nel suo grande splendore, non riesce a raggiungere), ma alle volte nascondono cose che magari non balzano all'occhio e/o all'orecchio subito.

 

 

Proviamo ad analizzare gli accordi: la strofa non ha quindi una struttura a zone, ma essa è in re maggiore? Apparentemente sì, ma quando si sente l'accordo in D non si ha sensazione di "riposo", ma di movimento verso qualcos'altro.

La motivazione di questo è perché la strofa è costruita sulla scala di la misolidio (la,si,do#,re,mi,fa#,sol,la), ovvero la scala costruita sulla dominante di re maggiore.

In fatti D,A,G,D si possono costruire su tale scala. Mi dirai: ma perché allora nel la non c'è senso di riposo? Semplicemente perché non lo si vuol creare, omettendo di risolvere in A per creare una continua cavalcata irrisolta, aiutata dalla sezione ritmica, verso il ritornello. Esso comincia in G, che è la sottodominante di re maggiore, per creare tensione risolta subito in D. Poi A,G,D.

Il pezzo infatti ha struttura strofa chorus ripetuta per 3 volte ovvero:

 

 

intro: D,A,G,D (1/4 della durata della strofa)

 

strofa chorus

strofa chorus

strofa chorus

 

outro: chorus

 

 

Spero di non aver sparato troppe cazzate armoniche. :)

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Tutto giusto infatti si chiama misolidia perchè parte dal la ma la scala è quella di re maggiore. Usa questa scala perché non avendo il settimo grado alterato, essendo costruita a partire dalla dominante di re maggiore non deve risolvere e quindi il giro può procedere...

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Allora: intanto chiariamo un concetto.

Le scale sono suddivisioni delle ottave secondo una successione di note distanti le une dalle altre da intervalli ben definiti. La successione di questi intervalli è chiamata "modo".

Ci sono molteplici modi: uno dei più usati, nella musica occidentale, è il modo maggiore (perché l'intervallo tra la prima e la terza nota è T+T=2T) costituito da T T s T T T s . Se voglio ad esempio costruire il modo maggiore di re non faccio nient'altro che rispettare la successione in rosso.

Si avrà quindi:

T T s T T T s

re mi fa# sol la si do# re

 

Veniamo dunque al modo misolidio, anch'esso maggiore, definendo questa successione di intervalli: T T s T T s T. Se voglio ad esempio costruire il modo misolidio di la non faccio nient'altro che rispettare la successione in blu.

 

T T s T T s T

la si do# re mi fa# sol la

 

 

 

Il fatto che abbiano le stesse alterazioni in chiave non vuol dire che siano la stessa scala, e infatti la successione degli intervalli non è la stessa, quindi sono scale diverse.

 

Poi, se analizzi le due scale ottenute, il modo misolidio si ottiene partendo dal quinto grado di un qualsiasi modo maggiore: è più facile costruirlo mentalmente se si conoscono le scale maggiori.

Spero di essere stato chiaro.

 

P.s.

T= tono

s= semitono

2*s=T

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grazie camy ma sinceramente non sei statosoddisfacente perche continuo a non capire la differenza che ce dico re maggiore o la misolidio......se dico re maj e mi dorico !? o re maj e fa# frigio !? o re maj e sol lidio !? o re maj e la misolidio!? o re maj e si eolio (o relativa minore naturale) !? o re maj e do# locrio!?

 

so come e formata una scala maggiore e la sua armonizazione a tre quattro voci......il discorso dei modi lo usoquando si improvvisa ma ad esempio un questocaso non capisco quello che vuoi dire tu.....

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La differenza è che sono semplicemente scale diverse. Se uno utilizza il modo misolidio ha soluzioni armoniche diverse rispetto che usare il modo maggiore. Non è un concetto semplice da spiegare, anche perché forse non ho le conoscenze e le competenze per spiegarlo: magari Simone o qualche altro possono provare a spiegarti.

Se capisci un pò l'inglese e hai un'ora libera ti consiglio di guardare questo: http://www.youtube.com/watch?v=UGTT_VK2kVY

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Proviamo ad approfondire questo argomento...

 

Oggi conosciamo ed utilizziamo frequentemente il modo maggiore ed il modo minore che si suddivide in modo minore melodico e modo minore armonico. Tuttavia nell'antichità e nello specifico nei canti gregoriani venivano utilizzati molti più modi. Il concetto di scala che si ottiene da una nota procedendo per grado congiunto fino alla stessa nota dell'ottava superiore, è un concetto antico. Quello che cambia, è da ieri ad oggi è il numero di spartizione dei toni e semitoni all'interno dell'ottava che costituisce la scala. In particolare oggi conosciamo delle 30 tonalità due modi per un totale di 90 scale maggiore e minori armoniche e melodiche non escludendo le tonalità omofone. In antichità esistevano 7 modi per ogni tonalità maggiore e 7 modi per ogni tonalità minore armonica e melodica per un totale di 630 scale non escludendo le tonalità omofone. La sensibilità al suono un tempo era molto maggiore rispetto ad oggi. Ogni modo infatti suscitava un sentimento nell'animo dell'ascoltatore e del compositore e la nascita di questi modi era dovuta proprio a questa esigenza oltre che per un'evidenza logico-matematica. Ma cosa sono questi modi ? Andiamo ad analizzarli insieme...

 

Scale diatoniche modali costruite sulla scala maggiore (per semplicità quella di Do)

Consideriamo quindi la tonalità di Do Maggiore

 

Partendo dalla tonica troviamo il modo ionico o modo maggiore (quello che ci è più comune)

T T S T T T S

 

Partendo dalla sottomodale o sopratonica troviamo il modo Dorico

T S T T T S T

 

Partendo dalla modale troviamo il modo frigio

S T T T S T T

 

Partendo dalla sottodominante o sopra modale troviamo il modo Lidio (modernamente ribattezzato Napoletano) e, a proposito delle sensazioni di cui abbiamo parlato prima ti invito a suonarlo per ascoltarne l'effetto.

T T T S T T S

 

Partendo dalla dominante ritroviamo il modo misolidio

T T S T T S T

 

Partendo dalla sopradominante troviamo il modo eolio

T S T T S T T

 

Per ultimo partendo dalla sensibile abbiamo il modo Locrio chiamato anche ipofrigio

 

Riassumendo con i gradi abbiamo questa situazione

 

1. T T S T T T S

2. T S T T T S T

3. S T T T S T T

4. T T T S T T S

5. T T S T T S T

6. T S T T S T T

7. S T T S T T T

 

Come si può facilmente arguire la posizione del semitono nei diversi modi scala una posizione ma questo cambia i rapporti armonici all'interno della scala in sostanza è vero che sono costruite a partire dai gradi di una scala in una tonalità ma effettivamente vengono considerati questi gradi di partenza come toniche per il nuovo modo ecco perchè otteniamo un cambiamento dei rapporti armonici. Vediamolo nel dettaglio...

 

Ionico 1 2M 3M 4g 5g 6M 7M 8

Dorico 1 2M 3m 4g 5g 6M 7m 8

Frigio 1 2m 3m 4g 5g 6m 7m 8

Lidio 1 2M 3M 4A 5g 6M 7M 8

Misolidio 1 2M 3M 4g 5g 6M 7m 8

Eolio 1 2M 3m 4g 5g 6m 7m 8

Locrio 1 2m 3m 4g 5d 6m 7m 8

 

Vediamo nello schema come i rapporti armonici all'interno della scala tra la tonica (acquisita) e gli altri gradi del nuovo modo cambiamo per ogni modo successivo. Stesso identico procedimento andrebbe applicato per tutte le tonalità maggiori e per tutte le minori armoniche e melodiche.

A questo punto ti chiederai ma se venivano usati nei canti gregoriani che senso ha servircene anche oggi di questi modi ?

Il senso è che come ben dicevi si possono utilizzare queste scale nell'improvvisazione infatti alcune di queste scale vengono utilizzate nel jazz, altre volte si utilizzano per non aver la necessità di dover far muovere delle voci in modo obbligatorio. Ad esempio, come nell'esempio che avevi postato, un settimo grado alterato deve sempre salire alla tonica, tuttavia possiamo usare la misolidia che come vedi ha un rapporto con la tonica di settima minore pertanto non avendo il settimo grado alterato puó non risolvere sulla tonica e muoversi da altre parti. Nell'armonia classica si trovano spesso delle dominanti secondarie...

Insomma regole armoniche a parte è comunque sempre lo spirito dell'autore a suggerire i giusti metodi armonici da applicare quando compone un brano.

 

Spero che ti si siano chiarite un po' di più le idee...

 

Saluti

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Mmmm non ci siamo... La linea di basso è una cosa, gli accordi che fai con una chitarra sono un'altra cosa... Perché gli accordi con la chitarra sono tutti allo stato fondamentale, mentre la linea di basso va armonizzata ed un quarto grado potrebbe essere un primo rivolto con la settima che va alla dominante... Per valutare in che tonalità siamo avendo degli accordi allo stato fondamentale bisogna avere una linea melodica, infatti è quella nella maggior parte dei casi che ci indica la tonalità (in questi casi) nel caso di un basso nell'armonia classica è il basso. A parte questo, mi sono fermato al primo giro perché già lì ho visto un casino infinito ed è anche abbastanza tardino... In aggiunta a tutto questo, quelli che hai scritto non sono giri "canonici" i giri canonici alla fondamentale sono quelli che possono essere armonizzati tutti alla fondamentale; es.: I - VI - II - V - I oppure I - VI - IV - II - V - I oppure I - IV - II - V - I. Il mio maestro di armonia diceva che il basso allo stato fondamentale si armonizza quando si passa per i negozi, i negozi sono il VI grado, il IV ed il II grado, tutti questi negozi poi vanno alla dominante (V grado) e risolve sulla tonica oppure sul terzo grado in stato di primo rivolto per la cadenza imperfetta oppure dal IV si può passare subito alla tonica con la cadenza plagale. Qui almeno nel primo giro che ho visto che hai postato io non vedo nessuno di questi rapporti armonici o meglio Re minore e La minore hanno un basso che si muove bene ma sono armonizzati male. Partendo da la minore ho: I - VI - IV - VII - I che potrebbe andare bene se il sol fosse diesis e l'accordo fosse un primo rivolto VII/V con la settima. Per re minore è analogo e ti ho anche sviluppato l'armonizzazione corretta nel primo foglio ed otteniamo gli accordi di Rem - Mim7 - La M - Re m. Quindi vedendoli così potrei dire che opportunamente armonizzati questi bassi opportunamente armonizzati potrebbero essere buoni per Re minore o per La minore.

Allora parlando di linea di basso, quindi non sto considerando se gli accordi sono maggiori o minori ed ammettendo che siano tutti allo stato fondamentale ovvero armonizzati con 3-5-8.

 

Abbiamo questa situazione:

 

pianoconcerto_1323137443__img.jpg

 

Come vedi già nel secondo accordo dovremmo avere sol minore dal momento che re minore ha il si bemolle in chiave, invece nel tuo giro troviamo sol maggiore. Questo non è possibile. Andando avanti poi diventa la sagra degli errori. Nella seconda e terza battuta si hanno due quinte per moto retto, se si evitano le quinte si fanno le ottave insomma come ti muovi sbagli ed oltretutto una sensibile che non sale, potrebbe essere ritardata ma per forza di cose viene sostituita con una sensibile di un'altra voce. Oltretutto non posso raddoppiare la quinta nell'ultima battuta altrimenti ottengo due sensibili di re minore che dovrebbero salire entrambe e quindi mi fanno due unisoni per moto retto. Insomma non è possibile...

 

Sotto vedi l'armonizzazione corretta con la stessa linea di basso ma gli accordi armonizzati come si dovrebbe fare, in particolare ti faccio notare che chiude il giro con una cadenza imperfetta V - III con 3-6

 

Andiamo avanti con il foglio successivo...

 

pianoconcerto_1323137466__img_0001.jpg

 

Anche qui la situazione non cambia...

A questo punto mi sorge spontanea una domanda... Hai scritto te questi giri ? O li hai trovati su qualche brano ? Se mi fai sentire il brano te lo dico subito in che tonalità siamo ma con gli accordi per chitarra a meno di non trovare un giro standard la vedo difficile uscirne vivi. Se hai fatto riferimento ad un giro di qualche modo antico la vedo dura trovarlo dal momento che ce ne sono più di 600 bisognerebbe perderci tempo... Che non ho.

Ora vado a dormire che è tardino,

 

Saluti

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  • 2 weeks later...

grazie simon adesso t spiego:

 

''La linea di basso è una cosa, gli accordi che fai con una chitarra sono un'altra cosa... Perché gli accordi con la chitarra sono tutti allo stato fondamentale''

nn e detto anche nella chitarra ci sono i rivolti.....

 

per quanto riguarda i giri armonici li ho inventati io prendendo spunto dalla risposta di camy86 che parla apunto di interpretazione di un giro armonico in un modo della scala.

allora io stando in una stessa tonalita in do maggiore ho scritto tre giri armonici tenendo conto delle aree e come ogni accordo debba risolvere secondo le regole armoniche .

 

se questa e la scala di appartenenza:

Cmaj Dmin Emin Fmaj Gmaj Amin Bdim

 

Dmin Gmaj Amin Fmaj ---- C IN DORICO

 

Emin Fmaj Dmin Emin -----C IN FRIGIO

 

Gmaj Cmaj Fmaj Bdim -----C IN EOLIO

 

come vedi in tutti e tre i giri ho rispettato le regole scritte su

 

 

aria di tonica I III VI ------> TENDENTE AL RIPOSO

 

aria di sottodominante II IV -----> TENDENTE ALLA DOMINANTE

 

aria di dominante V VII -----> TENSIONE

 

nn credo ke ci siano degli errori visto che nn vannofuori scala e rispettano l armonizazione della tonalita di do.

e vero nn ce nessuna melodia come riferimento pero potrei dirti anche che iosto suonando questa musica senza nessuna melodia ,posso dirti che e uno strumentale senza nessuna melodia. se io t chiedessi un analisi di quei tre giri ,ad esempio su che tonalita sono,sarebbe giusto rispondere come ho scritto io?se no perche?

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Amico mio qui proprio non ci capiamo... Stai mischiando le patate con le carote.

1. Dipende sempre cosa stai suonando.

2. Se vuoi rispettare delle regole armoniche oppure no... Debussy non rispettava le regole armoniche e lo faceva di proposito perchè "seguiva il suo gusto musicale".

3. Se suoni musica atonale e chiedi di giustificarti quei giri, nell'armonia classica quei giri sono errori

4. Si nella chitarra come in tutti gli strumenti in grado di produrre accordi esistono i rivolti ma in quei giri se non usi delle strategie come le settime ad esempio o il raddoppio di 5 e ottave non ne esci vivo e ti ho anche dimostrato perché...

 

Io non tratto musica atonale. La atonale la si trova nel jazz, nel fusion, nel blues, nella musica contemporanea, ma qui siamo passati da Eros Ramazzotti all'atonale... Come ti dicevo combinando modi e scale nel sistema antico esistono 620 modi antichi diversi di cui nella musica "orecchiabile", ovvero quella che rispetta le regole armoniche classiche, ben 590 non vengono usati senza considerare il fatto che di scale se ne possono creare sempre di nuove (ad esempio le pentatoniche). In questo caso senza disporre di una linea di canto diventa impossibile trovare un' unica tonalità di riferimento partendo da un giro di 4 accordi pensati sui modi atonali... In quel giro, basandosi su modi atonali, posso suonarti una linea di canto in diverse tonalità e se vuoi te lo dimostro. Tu riesci a trovarne una univoca ?

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