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Piano Concerto - Forum pianoforte

Filidei, Fiori di fiori


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Non la conosco al punto di scrivere una guida all'ascolto, ho letto che  prende le mosse dal Biagi del Laterano e da Frescobaldi:

 

Dice in un intervista:

«Stare all’interno di un organo è come stare dentro un corpo, è un’esperienza prenatale: la musica ti arriva rovesciata, perché senti tutti i rumori di meccanica, prima, e poi il suono. Ho intenzione, quindi, di riprodurre questo tipo di ascolto dall’interno, tenendo conto anche della storia di ogni strumento: un organo che è stato in una chiesa per cinquecento anni ha vissuto tutto il vivibile, subito incidenti, ospitato le storie dei suoi organisti titolari»

 

http://marilenalaterza.wordpress.com/2012/10/31/francesco-filidei-intervista/

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  • 1 month later...

Mi ero perso questo topic :)

 

Fiori dei Fiori è il primo brano di 5 lavori per orchestra (progetto intitolato Five Organs), ognuno dedicato ad un organo europeo. Il totale dei 5 brani dovrebbe durare intorno ai 70/80 minuti.

Fiori dei Fiori prende spunto dai Fiori Musicali di Frescobaldi, Filidei in questa occasione ha raccolto tanto di quel materiale che da dal progetto iniziale di un brano unico, è passato a 5.

 

In sintesi estrema e semplificata il suo obiettivo è di lavorare sul suono organistico, non dal punto di vista tradizionale ma partendo dall’interno dell’organo, Il suo intento è di trasfigurare il suono sino a riprodurre tutto quello che è legato alla meccanica. E per lui non sarebbe una novità, soprattutto in “gioventù” ha lavorato sulla sottrazione del suono ovvero togliere quello che è suono lasciando quanto è più vicino alla gestualità e la fisicità dello strumento; a tal proposito si può approfondire danza macabra per organo, composizione esclusivamente fatta dai rumori dell’organo.

 

Similmente puoi trovare questo approccio in Guero di  Helmut Lachenmann, brano del 1970, definito dall’autore come uno studio per piano.

I suoni che si possono ascoltare non hanno niente a che fare con il pianoforte a cui si è abituati ad ascoltare(praticamente non si sente nemmeno una nota), ma assomigliano piuttosto a quelli dell’omonimo strumento a percussione, il guiro (nella dizione originale).

Lachenmann inoltre non utilizza nemmeno tutta quella serie di sonorità pianistiche che fanno parte dei “rumori pedalizzati” basata su pizzicati o percussioni che creano risonanze sostenute dal pedale, già utilizzata nella letteratura pianistica contemporanea.

 

Tornando a Filidei sembra non conoscesse questo lavoro (bella “fregatura”, brano noto di un compositore noto) e analogamente a Lachenmann lui propose toccata per pianoforte.

Tornando a Fiori dei Fiori, coerentemente alla sua estetica, Filidei sviluppa il brano su una scala cromatica discendente, ad ogni nota del basso sviluppa una sorta di spettro “elementare” che poi serializza. Alcuni momenti sono costruiti sfruttando linee discendenti anche esse ricavate da questa cromaticità.

 

Questo in brevissimo, considera che il brano è del 2012, primo di 5, troppo presto (almeno per me), andare oltre quanto ho scritto.

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leggo solo ora gli ultimi seguiti della discussione. (sono rientrato da un bella "latitanza" sull'Isola d'Elba :bbq: )

 

non possiedo il libretto di sala. Non ce n'erano più a disposizione. Ma al concerto una signora mi ha lasciato gentilmente leggere il suo. Purtroppo non avrei aggiunto niente neanche se lo avessi avuto qui da copiare. Infatti ricordo (dalla lettura attenta che ho fatto) che il testo era lo stesso segnalato da Tiger nel post subito dopo il mio iniziale; solo un po' più esteso, ma comunque uguale a qualcosa che io stesso ero riuscito a leggere in internet prima del concerto.

 

Come nota di sala sarebbe stato molto meglio quello che ha scritto Frank. Anche a distanza di due mesi l'ho letto con molto interesse.

 

Riguardo le mie impressioni (di un unico ascolto) l'ho trovato coinvolgente.

Dinamicamente nasce da un ppp intensifica fino a ffff per poi andare a dissolversi di nuovo facendo intrasentire frammenti della Pastorale di Frescobaldi.

 

Molto curiosi gli effetti rumoristici:

almeno due tubi flessibili corrugati in plastica del diametro di 2" e lunghi 1,5 m venivano ampiamente e costantemente fatti roteare in aria (il ventilatore dell'organo!?)

 

... e la sezione degli archi a cui, ogni tanto, era chiesto di brandire seccamente l'archetto (tutti "all'unisono") come una frusta per farne udire il sibilo

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