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Piano Concerto - Forum pianoforte

Canzoni classiche napoletane: Yamaha G1 + Jammin HR5


foster12
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Bravo Enrico, molto belle !!

Veniamo alle considerazioni... Personali.

 

Mi piace molto l'approccio che hai nei confronti dello strumento, ma avrei piacere di sentirti suonare anche qualcosa che impegni la sinistra, perché la valutazione sui pianisti si fa anche basandosi su quello a livello di tecnica. A livello di interpretazione non mi sento di dire nulla perchè non è il mio genere, posso darti un'opinione da semplice ascoltatore dotato di buon orecchio. Mi sembra tutto molto coerente con lo stile da Club che hai deciso di improntare.

 

Riguardo la cattura io tirerei fuori i microfoni dal pianoforte, perchè percepisco il suono fortemente picchiettato. Le motivazioni sono essenzialmente due...

La prima è che i microfoni sono molto vicini alla linea dei martelli mentre dovresti posizionarli a circa 2/3 delle corde. La seconda è che il supporto è posizionato proprio sopra al pianoforte pertanto i microfoni risentono delle vibrazioni generate dagli urti sulla struttura. Non so se l'hr5 offra la possibilità di orientare i microfoni. In questo caso se vuoi continuare ad avere un suono "Jazzistico" li metterei con capsule dai 90 ai 135 gradi a seconda del livello stereofonico che vuoi raggiungere in formazione XY a capsule coincidenti con microfono di destra con pan tutto a sinistra, viceversa per l'altro microfono, il tutto ovviamente montato su un supporto che non abbia nessun punto di contatto con il pianoforte. Devi prestare attenzione addirittura ad eventuali fili che non devono toccare lo strumento onde evitare i rumori trasmessi per mezzo della struttura.

 

Complimenti !

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Ciao Simone!

 

Ti sono riconoscente per il tuo parere tecnico e musicale.

 

Purtroppo Jammin HR5 su questo fronte è un giocattolo. Però mi procurerò al più presto "un microfono" di tipo XY orientabile.

 

Appena mi rispolvero lo studio 12 op10 di Chopin provo a RI registrarmi. :P

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Caro Foster, mi sono piaciute molto le tue esecuzioni. Mi hanno ricordato quelle del grande Semprini, pianista degli anni 50, spesso inseriva la melodia a distanza di due ottave. E' uno stile che assomiglia molto al suo, uno stile che si fa ben ascoltare, intrattenendo gli ascoltatori, accarezzandoli, senza impegnarli troppo. Questa voluta" leggerezza" offre piacevolmente quello che si usa chiamare "intrattenimento", quello elegante, che fa sentire l'ascoltatore facente parte di un ambiente importante. Bravo

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Eh eh... Scoperto!

 

Alberto Semprini è stato un caro amico e compagno di scuola del mio maestro Tino che purtroppo l'anno scorso ci ha lasciato.

 

Studiarono entrambi con il maestro Carlo Lonati presso il conservatorio di Milano. Lo stesso che diede impostazione e primi rudimenti a Maurizio Pollini.

 

Grazie ancora Paolo per il tuo parere.

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