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Piano Concerto - Forum pianoforte

Resistenza


Piccinesco
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Ho scritto questo breve pezzo, e pensavo di provare a scriverne anche delle variazioni (così mi alleno un pò). Ho puntato un pò di più sulla ritmica e meno sui particolari, riguardo ai quali potrei migliorare un pò di punti strategici, che per me sono un pò scontati, ma non ho voluto per forza complicare le cose, volendo renderlo il più fluido possibile. La prima versione era più statica (soprattutto all'inizio), ed ho aggiunto delle figurazioni con i trentaduesimi sia per riproporre lo schema ritmico originale che per movimentare maggiormente il tutto. Il finale e volutamente lasciato in sospeso, proprio in attesa delle variazioni. Non mi sono accanito troppo con la registrazione perché guarda caso quando registri sbagli sempre e non sei mai soddisfatto (almeno io).

 

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Le progressioni sono proprio il punto in cui mi sono fermato quando studiavo, e non le ho approfondite, "comunque le uso" anche se non spesso. Il punto di cui parli l'ho pensato per dare una "svolta" diversa al pezzo ma non ho pensato alla progressione, anzi per me quel punto è un aggancio con il continuo. L'idea principale l'ho "trovata" provando quella ritmica e ho cercato di usare un minimo di "regolarità" nelle successioni armoniche, poi ho proseguito con soluzioni che ho cercato più per una questione di gusto che tecnica.

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Scusami ma mi sono sbagliato, il punto di cui parlo è al 50imo secondo; quello che intendi tu si, hai ragione, e in effetti mentre scrivevo la parte che lo precede ho pensato all'eventualità di usare una progressione, però ho preferito mantenere una figurazione ritmica simile ma senza adottare la progressione, questo perché avrei ritardato la parte che poi segue. Quì penso che risieda, anche spesso in quello che scrivo, la chiave per comprendere per quale motivo (oltre ai già citati disastri legati al disagio) uno dei principali problemi che riscontro nella composizione, è lo sviluppo; ma questa volta ho curato di più l'aspetto ritmico, che almeno in parte (penso, forse sbagliando, perché il dubbio giustamente rimane e nulla è definitivo) dona più continuità al pezzo.

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A 1:07 la nota ribattuta mi sembra un poco "destabilizzante". Ha il rilievo di un elemento portante, al mio orecchio almeno, ma in realtà appare e scompare senza lasciare traccia. Visto che pensi alle Variazioni, e visto che quella nota ribattuta ha un sapore vagamente beethoveniano, mi viene in mente che potresti eliminare la nota ribattuta in quel punto, e costruire una intera Variazione sull'idea della nota ribattuta (vedi ad es. le Variazioni Diabelli).

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Non ho mai ascoltato le variazioni di cui parli, potrebbero essere uno spunto da cui imparare certamente. La nota ribattuta è presente nella seconda versione di questo pezzo; la prima non la contempla, ma quel punto mi sembrava troppo fermo visto quello che precede e consegue, da questo la nota ribattuta. Poi mi piace la nota (parlo in generale) ribattuta, offre spunti, possibilità interessanti (non in questo caso ovvio, ma in lavori molto elaborati). Grazie del suggerimento comunque, devo imparare anche a lavorare su pochi elementi, e per uno che ha problemi ad espandere ma anche a sintetizzare, non è poco.

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