Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Musica incoerente per pentagoni e scimmiette


Bianca
 Share

Recommended Posts

Questa musica incoerente mi piace molto.

 

Perche' e' incoerente ?

 

Mi pare di essere riuscito a scorgere sia i pentagoni che le scimmiette.

 

Perche' questo accostamento ? Influenze? ( a me ricorda musiche ascoltate nella mia gioventu')

 

Come hai registrato il tutto?

 

Sono curiosissimo, perche' ho amato da subito questo piccolo brano.

 

Ciao, e mi raccomando, non ti fermare

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Questa musica incoerente mi piace molto.

 

Perche' e' incoerente ?

 

Mi pare di essere riuscito a scorgere sia i pentagoni che le scimmiette.

 

Perche' questo accostamento ? Influenze? ( a me ricorda musiche ascoltate nella mia gioventu')

 

Come hai registrato il tutto?

 

Sono curiosissimo, perche' ho amato da subito questo piccolo brano.

 

Ciao, e mi raccomando, non ti fermare

 

Grazie. Credo che la soddisfazione maggiore per un autore sia sapere che la propria musica possa significare qualcosa per chi la ascolta, anche se non può sapere precisamente cosa. Sapere che la comunicazione si è aperta, anche se fosse non più che una corrispondenza vaga, ma proprio per questo più ampia.

Link to comment
Condividi su altri siti

... può essere, ma se vari i "lati" del pentagono utilizzati nella prima sezione (poi si può parlare del come)...è presto fatto ;)

 

Giusto. Ma l'incoerenza sta nel fatto che applicando tali "trasformazioni" o "funzioni" ai pentagoni, quello che ne risulta è "extra-pentagonale". Per questo motivo, dal punto di vista dei pentagoni, il risultato diventa "incoerente". Ovviamente per la scimmietta (quella che stride nella sezione centrale) questo non accade ;)

Link to comment
Condividi su altri siti

Giusto. Ma l'incoerenza sta nel fatto che applicando tali "trasformazioni" o "funzioni" ai pentagoni, quello che ne risulta è "extra-pentagonale". Per questo motivo, dal punto di vista dei pentagoni, il risultato diventa "incoerente". Ovviamente per la scimmietta (quella che stride nella sezione centrale) questo non accade ;)

Dal mio punto di vista dire:" quello che ne risulta è "extra-pentagonale" non interessa molto nel senso che si tratta di un brano di musica e non di un trattato di geometria, a livello musicale hai banalmente sviluppato il materiale di partenza (che poi tu l'hai ricavato prendendo 5 suoni lunghi in base a non so quale tua logica per realizzare il pentagono ... poco cambia)

Per cui musicalmente ha una percepibile coerenza...come si diceva, non è detto che questo automaticamente dica che il brano sia un capolavoro.

Link to comment
Condividi su altri siti

Dal mio punto di vista dire:" quello che ne risulta è "extra-pentagonale" non interessa molto nel senso che si tratta di un brano di musica e non di un trattato di geometria, a livello musicale hai banalmente sviluppato il materiale di partenza (che poi tu l'hai ricavato prendendo 5 suoni lunghi in base a non so quale tua logica per realizzare il pentagono ... poco cambia)

Per cui musicalmente ha una percepibile coerenza...come si diceva, non è detto che questo automaticamente dica che il brano sia un capolavoro.

 

Magari non interessa a te, ma ai pentagoni interessa eccome :)

Ti potrà anche sembrare sviluppato banalmente, ma la banalità, a mio avviso, è un'altra categoria che viene usata come la coerenza.

La coerenza musicale, qualora anche si potesse dire che è un fatto oggettivo, sarebbe comunque sempre una categoria impiegata in modo soggettivo. La cosa che penso sia più negativa è che questa parola venga utilizzata spesso per muovere critiche generiche e poco costruttive che vogliono avere la pretesa di autorevolezza e competenza, laddove spesso sarebbe meglio tacere o al limite esprimere un semplice “non mi piace”, a cui tutti, purtroppo o per fortuna, hanno ugualmente diritto.

Dire poi che un'opera debba essere coerente per essere un capolavoro è quanto meno ambiguo. Pensa che addirittura in luoghi dove la coerenza è veramente oggettivabile, le opere più mirabili, per dimostrare la propria coerenza devono diventare incoerenti. D'altra parte tu stesso hai sottolineato che la coerenza non è nemmeno una condizione sufficiente.

Ovviamente io credo ugualmente che la coerenza sia una guida che chiunque tenta di produrre o esprimere qualcosa cerca, consapevolmente o meno, di seguire. In qualche modo essa è un'aspirazione irrinunciabile dell'intelletto umano.

Questa è solo la mia opinione, naturalmente, che forse esprimo solo perché, avendo notato una punta di fastidio in quanto hai scritto, reputo giusto che ciascuno di noi trovi lo spunto che gli permetta di mettere in dubbio, qualche volta, le proprie certezze.

Link to comment
Condividi su altri siti

Attenta, il banalmente non era inteso al procedimento ma alla situazione di fatto....quale compositore non sviluppa il materiale presentato? Diciamo che è lapalissiano...

 

... quando il brano diventerà musica descrittiva o meglio a programma, vedrai che a molti potrebbe interessare di più l'eventuale incoerenza geometrica...ma vediamo il programma e le immagini a supporto :)

Link to comment
Condividi su altri siti

per dimostrare la propria coerenza devono diventare incoerenti.

 

Più che incoerente è come il tragitto permette di arrivare alla coerenza. Se prendi un opera tonale, è ovvio che il cemento e la coerenza sono dati dai pilastri tonali...ma il modo che ogni compositore usa per far desiderare la coerenza (per capire le eccezioni) sono la parte interessante.

Link to comment
Condividi su altri siti

Attenta, il banalmente non era inteso al procedimento ma alla situazione di fatto....quale compositore non sviluppa il materiale presentato? Diciamo che è lapalissiano...

 

... quando il brano diventerà musica descrittiva o meglio a programma, vedrai che a molti potrebbe interessare di più l'eventuale incoerenza geometrica...ma vediamo il programma e le immagini a supporto :)

 

ok, ho capito cosa intendi, temevo te la fossi presa per qualcosa, visto che non mi sembrava di essere stata offensiva. Infatti il pezzo (che oltretutto è un estratto) è apparentemente lineare (o banale) e, volendo usare il termine, coerente. Ma dal punto di vista del "codice" non lo è, nel senso che è costruito in modo che non lo sia (logicamente non lo è, se si prende il punto di vista del codice). Sono quelli che prima in modo ironico ho definito il punto di vista dei pentagoni e quello delle scimmiette. In altri termini è un tentativo di mettere in guardia da un uso facile del concetto di coerenza. Sarebbe anche possibile costruire pezzi che sono strutturalmente totalmente coerenti, ma che dal punto di vista della percezioni risultano del tutto strampalati. Qui io ho ovviamente scelto l'altra via per ovvie ragioni. Non è certo facile fare una cosa del genere (ameno per me non lo è), ossia produrre qualcosa che segua "rigorosamente" una procedura logica (chiamiamola così) e nel contempo risulti significativa musicalmente.

Link to comment
Condividi su altri siti

Più che incoerente è come il tragitto permette di arrivare alla coerenza. Se prendi un opera tonale, è ovvio che il cemento e la coerenza sono dati dai pilastri tonali...ma il modo che ogni compositore usa per far desiderare la coerenza (per capire le eccezioni) sono la parte interessante.

 

non ho capito cosa intendi (in relazione alla mia affermazione precedente, in sé la frase la capisco....)

Link to comment
Condividi su altri siti

In questi giorni si sta parlando parecchio di coerenza, un termine che torna molto spesso, sembra una coincidenza, ma non tutti gli utenti sono d'accordo.

Ho ascoltato il pezzo, e qualcosa ho percepito in merito alla coerenza, anche se "presa per i capelli", poi detto da me che sono uno che scrive pezzi senza senso, capirai.

L'ultima frase è un "complimento" che ho ricevuto anni fa.

Devo dire che ho capito anche quello che voleva dire Micrologus nell'altro post, a prescindere da come è andata, non ha offerto esempi, non ha argomentato in modo sufficiente

quello che voleva dire, però anche (mettiamo che sia stato questo) se si è trattato di un utente che ha cercato di creare trambusto, non penso che abbia totalmente sbagliato 

a mettere un minimo in dubbio questo termine, "analizzato" in un contesto non isolatamente, ma anche in base ad altri fattori, che tutti conoscono ma non tirano in ballo.

Ne parlavo proprio oggi con un amico (parlavamo sia di musica che di cinema), e quello che è venuto fuori è che certamente quando una persona ascolta, vede, legge, se non percepisce 

una certa coerenza con lo sviluppo di quello che ha intrapreso, può non avere buone sensazioni, e al contrario (come è stato già detto) può capitare di avere a che fare con opere

che sembrano totalmente incoerenti, ma all'atto della fruizione restituiscono una sensazioni di opera ben compiuta che ad un primo approccio non avremmo avuto.

Continuo a sostenere che non si può scindere (sono di parte) l'operato dalla storia di chi crea, bene o male, in modo assolutamente perfetto o meno, non mi piace per niente 

l'approccio risolutivo per il quale la persona che crea deve essere scissa dalla persona che "respira", sono sempre la stessa persona, e se non per giustificare una possibile o probabile

incompetenza, una mancanza di mezzi, di capacità, lo si dovrebbe fare almeno per comprende pienamente, comunque meglio, il perchè quella persona ha un tipo di approccio nei confronti di 

un certo tipo di attività creativa, come la porta avanti, cosa si aspetta da questo suo modo di esprimersi, quali sono le sua difficoltà.

Ci sono le biografie (essenziali, belle, e interessanti sicuramente, a me piacciono) dei grandi compositori (con merito), che consentono di comprendere meglio il loro operato, perchè non cercare di comprendere (un minimo, visto che molti si stancano troppo presto di fronte a queste tematiche) quelli (anche se non sono allo stesso livello, e non arriveranno mai neanche ad avvicinarsi al livello 

dei migliori) che sono tutt'ora in vita?

Per me non sarebbe un atto di narcisismo, ma di pura ricerca della comprensione, se non altro perchè se anche dietro a quasi ogni pensiero, parola, gesto, c'è un motivo che risale anche ad anni 

ed anni fa, non vedo per quale motivo il pensiero, la parola, il gesto in musica debbano essere scissi (a tutti i costi).

E' un pò quello che avviene nel posto dove (chi) si lavora, "non portare sul posto di lavoro i propri problemi", non è possibile, è da schizofrenici, e praticamente lo sono tutti, chi più chi meno, chi ne sente la sofferenza, chi no, ma è un comportamento (indotto) che è in parte sostenuto, in parte subìto da alcuni, proprio perchè consiste nello scindere molto spesso la propria personalità con il dovere, che presuppone il distacco dal proprio essere, che non è detto corrisponda al ruolo che abbiamo.

Sia chiaro, per schizofrenia non intendo un livello patologico, e quindi serio, ma uno stadio in cui si stabilisce comunque una scissione tra il vero essere di una persona e quello che è costretta a non esprimere, o comunque ad esprimerlo in un modo che non sente suo.

Detto questo, che è solo un breve spunto di opinione personale, poi provvederò a dire a Bianca le impressioni che ho avuto sul pezzo, ora non posso ascoltarlo nuovamente.

  • Like 2
Link to comment
Condividi su altri siti

In questi giorni si sta parlando parecchio di coerenza, un termine che torna molto spesso, sembra una coincidenza, ma non tutti gli utenti sono d'accordo.

Ho ascoltato il pezzo, e qualcosa ho percepito in merito alla coerenza, anche se "presa per i capelli", poi detto da me che sono uno che scrive pezzi senza senso, capirai.

L'ultima frase è un "complimento" che ho ricevuto anni fa.

Devo dire che ho capito anche quello che voleva dire Micrologus nell'altro post, a prescindere da come è andata, non ha offerto esempi, non ha argomentato in modo sufficiente

quello che voleva dire, però anche (mettiamo che sia stato questo) se si è trattato di un utente che ha cercato di creare trambusto, non penso che abbia totalmente sbagliato 

a mettere un minimo in dubbio questo termine, "analizzato" in un contesto non isolatamente, ma anche in base ad altri fattori, che tutti conoscono ma non tirano in ballo.

Ne parlavo proprio oggi con un amico (parlavamo sia di musica che di cinema), e quello che è venuto fuori è che certamente quando una persona ascolta, vede, legge, se non percepisce 

una certa coerenza con lo sviluppo di quello che ha intrapreso, può non avere buone sensazioni, e al contrario (come è stato già detto) può capitare di avere a che fare con opere

che sembrano totalmente incoerenti, ma all'atto della fruizione restituiscono una sensazioni di opera ben compiuta che ad un primo approccio non avremmo avuto.

Continuo a sostenere che non si può scindere (sono di parte) l'operato dalla storia di chi crea, bene o male, in modo assolutamente perfetto o meno, non mi piace per niente 

l'approccio risolutivo per il quale la persona che crea deve essere scissa dalla persona che "respira", sono sempre la stessa persona, e se non per giustificare una possibile o probabile

incompetenza, una mancanza di mezzi, di capacità, lo si dovrebbe fare almeno per comprende pienamente, comunque meglio, il perchè quella persona ha un tipo di approccio nei confronti di 

un certo tipo di attività creativa, come la porta avanti, cosa si aspetta da questo suo modo di esprimersi, quali sono le sua difficoltà.

Ci sono le biografie (essenziali, belle, e interessanti sicuramente, a me piacciono) dei grandi compositori (con merito), che consentono di comprendere meglio il loro operato, perchè non cercare di comprendere (un minimo, visto che molti si stancano troppo presto di fronte a queste tematiche) quelli (anche se non sono allo stesso livello, e non arriveranno mai neanche ad avvicinarsi al livello 

dei migliori) che sono tutt'ora in vita?

Per me non sarebbe un atto di narcisismo, ma di pura ricerca della comprensione, se non altro perchè se anche dietro a quasi ogni pensiero, parola, gesto, c'è un motivo che risale anche ad anni 

ed anni fa, non vedo per quale motivo il pensiero, la parola, il gesto in musica debbano essere scissi (a tutti i costi).

E' un pò quello che avviene nel posto dove (chi) si lavora, "non portare sul posto di lavoro i propri problemi", non è possibile, è da schizofrenici, e praticamente lo sono tutti, chi più chi meno, chi ne sente la sofferenza, chi no, ma è un comportamento (indotto) che è in parte sostenuto, in parte subìto da alcuni, proprio perchè consiste nello scindere molto spesso la propria personalità con il dovere, che presuppone il distacco dal proprio essere, che non è detto corrisponda al ruolo che abbiamo.

Sia chiaro, per schizofrenia non intendo un livello patologico, e quindi serio, ma uno stadio in cui si stabilisce comunque una scissione tra il vero essere di una persona e quello che è costretta a non esprimere, o comunque ad esprimerlo in un modo che non sente suo.

Detto questo, che è solo un breve spunto di opinione personale, poi provvederò a dire a Bianca le impressioni che ho avuto sul pezzo, ora non posso ascoltarlo nuovamente.

 

devo ancora cenare ma mi sento già ubriacata dal tuo post :blink:

lo rileggo meglio quando mi passa la sbronza :D

Link to comment
Condividi su altri siti

 

Ne parlavo proprio oggi con un amico (parlavamo sia di musica che di cinema), e quello che è venuto fuori è che certamente quando una persona ascolta, vede, legge, se non percepisce 

una certa coerenza con lo sviluppo di quello che ha intrapreso, può non avere buone sensazioni, e al contrario (come è stato già detto) può capitare di avere a che fare con opere

che sembrano totalmente incoerenti, ma all'atto della fruizione restituiscono una sensazioni di opera ben compiuta che ad un primo approccio non avremmo avuto.

 

A margine di questo (bellissimo) post di Piccinesco, visto che tira in ballo il cinema...

Mi viene in mente ... ma Mulholland Drive è incoerente? O meglio ancora, Inland Empire è incoerente? La mia risposta è molto netta: no! Inland Empire è "non narrativo" (o magari "diversamente narrativo", così non offendiamo nessuno!!) però secondo me è di una coerenza impressionante, perché è fedele dalla prima all'ultima inquadratura al particolarissimo mondo da incubo che riesce a creare.

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...