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Piano Concerto - Forum pianoforte

C. Bechstein Konzert8 verticale e problema di meccanica


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Buonasera,

 

ho avuto un'ottima occasione di permutare il mio verticale per un Bechstein Konzert8 praticamente nuovo, a parere di molti il miglior verticale in circolazione. Ne ho provati diversi qui in Germania fino a trovarne uno che mi ha colpito particolarmente.

Il suono è davvero eccezionale, chiaro ma melodioso allo stesso tempo, potente ed avvolgente nei bassi.

Dopo alcuni giorni di intenso studio ho però alcune perplessità sulla meccanica che non avevo potuto verificare altrettanto minuziosamente durante le mie prove in negozio.

 

In caso di veloci ripetizioni della stessa nota, soprattutto se molto delicate (inclusi trilli/mordenti rapidissimi), su alcuni tasti si perdono suoni: guardano la meccanica all'interno pare che ad un certo punto il martello resti come bloccato da qualcosa nella posizione di partenza e non si "rilanci" finchè il tasto non viene rilasciato praticamente del tutto.

Il problema è più evidente su alcuni tasti e molto meno, o quasi per nulla su altri.

La meccanica, assolutamente nuova e (così dicono) ampiamente controllata prima della consegna, è a mio parere piuttosto leggera e con una corsa del tasto non ampissima (ho misurato amatorialmente tra 9-9.3mm).

 

Mi è stato consigliato dalla Bechstein di aspettare un buon periodo di assestamento e suonare lo strumento per fargli acquisire "elasticità": sinceramente non sono molto convinto la cosa possa migliorare solo così.

 

Grazie per qualsiasi opinione/consiglio!

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Proverei ad avanzare un pochino il freno dello spingitore, credo che quando scatta vada troppo in alto sulla noce e non fa in tempo a rientrare per il ribattuto, succede si tutti i verticali quando il freno è troppo in dietro, deve avere un minimo di gioco ma non troppo.....

 

Ovviamente questo ave a valle di tutti i controlli (paramartello in parata, gioco tra spingitore e noce a riposo, scappamento etc)

 

Prova a fare avanzare il freno e verifica se ci ho preso.

 

Ciao

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Grazie mille per il consiglio... scusami, ma non mi sento molto a mio agio a toccare personalmente la meccanica: preferisco attendere un buon tecnico e magari suggerire questa soluzione, verificandola insieme a lui. Ma sono veramente contento di sapere che la cosa sia risolvibile/migliorabile!

 

Terrò aggiornati, grazie di nuovo!

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Stimatissimo Fra,colgo l'occasione,per proporti,se lo vorrai,di fare brevi tutorial sulla messa a punto del nostro amico pianoforte,te ne saremmo molto grati,credo di parlare a nome di tutti quelli che come me, amano districarsi nelle regolazioni della meccanica del pf inoltre ne approfitto per augurarti buone feste.

saverio

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  • 3 weeks later...

Buonasera,

riporto un aggiornamento, dopo visita odierna al salone Bechstein e feedback del loro tecnico più esperto con tanto di spiegazione davanti alla meccanica aperta di un Konzert8 simile.

Per quanto riguarda gli interventi che potevo fare io da solo, mi è stato suggerito mi aggiungere due sottili feltri dietro dove il martello poggia a riposo (dietro il nastro feltrato lungo la barra d'appoggio), in modo da avanzare leggermente questa posizione (scusate la terminalogia improria, spero renda lo stesso l'idea). Poi nel giro di un mesetto verrà lui di persona da me e verificherà anche le altre possibilità.

 

Devo dire che la situazione è già sensibilmente migliorata, sia nei ribattuti che nei trilli veloci e sottovoce... ma soprattutto nella mia sensazione di sicurezza (di emettere i suoni voluti) in pianissimi col dito poggiato sul tasto o a tasto già semi-premuto.

 

Ma deve migliorare ancora: l'ultimo trascendentale di Liszt nei tremoli velocissimi fa ancora ogni tanto "incantare" i martelli finchè non rialzo completamente il dito... oppure ribattutti molto veloci e "slanciati" (stile polacca brillante di Chopin) non riesco ad ottenerli con la naturalezza cui sono abituato.

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Da quello che mi descrivi credo che dipenda dalla proporzione tra distanza martello- corda e affondo del tasto. Naturalmente il tecnico, come emergenza, ti ha consigliato di accorciare la prima distanza. Ok, anche se ora avvertirai un leggero "vuoto" sotto il dito prima che la tua energia del dito venga realmente trasmessa alla meccanica. L'affondo non dovrebbe essere inferiore a mm10. La distanza martello-corda circa 45mm e non maggiore di 47mm.

Controllare anche il cucchiaino che alza lo smorzatoio. A volte scava una "buchetta" nel feltro che lo riceve e questo blocca l'efficienza del cavalletto.

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Grazie per le precisazioni. Il tecnico mi ha avvertito riguardo quel "vuoto" sotto il dito se lo spessore fosse stato eccessivo (mi ha gentilmente preparato lui vari feltri da aggiungere per provare)... ma devo dire che è veramente non percepibile.

Quindi correggendo anche l'affondo la situazione migliorerebbe? Da una misurazione veloce mi pare appena inferiore ai 10mm (il tecnico mi diceva che anche intorno ai 9,5 era ok)... ma la mia sensazione è che sia minimamente inferiore rispetto allo standard.

 

Grazie di nuovo e buona domenica!

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Assolutamente non 9,5. Va tutto riportato ai valori giusti. E la meccanica va regolata di nuovo assolutamente. Per aumentare rapidamente l'affondo dei tasti, senza intervenire su ogni tasto, con il rischio di scompensare anche la proporzione dell'affodo tasto bianco-tasto nero. Bisogna che il Tecnico agisca sulla barra centrale della tastiera. Svitando le viti che fissano il telaio della tastiera al tavolaccio, si pone in corrispondenza delle sole viti della barra centrale un sottile cartoncino . Riavvitando si rimisura l'affondo dei tasti bianchi. Quando avremo i 10mm anche i tasti neri saranno giustamente regolati, Ovviamente riportare i martelli ad un minimo di 45 mm dalla corda e regolare il tutto. La ricetta è pronta. Basta servire a tavola :)

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Sembrerebbe facile... non mi resta che dire: speriamo bene! A febbraio ho programmato l'intervento: penso proprio di potermi fidare di uno dei loro tecnici più esperti (è persino costruttore oltre che accordatore, una vita che ripara e accorda Bechstein anche per gli interpreti più importanti)... è l'unica persona qui alla quale ho modo di riportare i problemi in dettaglio aspettandomi ascolto e supporto.

 

Vi terrò aggiornati. Buona domenica :)

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No: non è un'impressione... effettivamente è come suonassi con metà o 1/3 dell'effetto del pedale sinistro premuto (e col pedale sinistro completamente giù il mio difetto quasi sparisce). Ora ho capito cosa intendeva dirmi lei Paolo... Quindi feltrini per ora tolti: sul suono non transigo.

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  • 2 months later...

Buonasera,

finalmente posso aggiornare sulla situazione.

Due settimane fa ho avuto modo nello showroom Bechstein di discutere con il loro tecnico più esperto (e direttore del salone) dei difetti del mio Konzert8 (soprattutto il problema delle ripetizioni con blocco dei martelli)... nonchè constatare che su altri 2 modelli di Konzert8 si ripresentavano abbastanza simili.

Il tecnico ha confermato che la regolazione non era ottimale e abbiamo "lavorato insieme" un paio d'ore proprio per capire su pianoforti molto simili come fosse meglio intervenire.

 

La settimana scorsa è quindi venuto a casa mia e ha trascorso 4 ore con me sul mio pianoforte, collaborando insieme a me con molta pazienza, nota per nota, a migliorare la situazione.

Per farla breve... ora i ribattuti vengono molto meglio: non è più così facile bloccare i martelli... insomma le esecuzioni non ne sono compromesse (ho vari "brani di test" come l'ultimo trascendentale di Liszt con i tremoli lievissimi o Widmung Schumann/Liszt o Scarbo che in precedenza erano impossibili)... ma mi resta sempre una sensazione di lentezza/inerzia nel ritorno del tasto al rilascio del dito.

 

Quando ho riferito che sul Bechstein 124cm che possedevo in precedenza la meccanica mi pareva più "naturale", "diretta dal dito sulla corda" e veloce... mi è stato detto che questo è tipico di verticali un po' più piccoli: il Konzert8 ha una meccanica diversa, più complessa, che paradossalmente per garantire prestazioni sonore incredibili per un verticale, sacrifica però un po' di quella "immediatezza" che tanto mi appagava. Devo dire che provando tanti Bechstein (e vari Konzert8) la mia sensazione è stata abbastanza simile.

 

Il tecnico mi ha inoltre spiegato che forzare ulteriormente sulla velocità dei ribattuti potrebbe comportare il fenomeno del doppio suono del tasto in caso di pressione leggera... cosa che ho subito riscontrato su alcune note e che va assolutamente risolta.

 

Insomma... un grande miglioramento, ma non la risoluzione definitiva: parlo in termini di mie sensazioni pianistiche ma confermate da tante prove e riflessioni... il Konzert8, pur con un suono fantastico, che non fa rimpiangere un coda di medio livello, ha per ora una meccanica più difficile da controllare e meno appagante sotto particolari aspetti tecnici.

 

Ultimo appunto: una nota (il secondo si naturale sotto il do centrale) suona "diversa" dalle altre. Sostiene meno, è meno piena... questo si nota soprattutto quando con il pedale destro deve sostenere una frase. Si tratta dell'ultima nota di una specifica sezione di corde, prima di passare a quelle dei bassi... e mi è stato detto che questo aspetto la rende un po' "diversa". Anche qui il tecnico è intervenuto, ora la disuguaglianza è meno percepibile ma io... beh, sarò pignolo ma la sento ugualmente.

 

Ora mi scuso per la lunghezza e lascio spazio a commenti / domande di chi fosse interessato o volesse darmi qualche ulteriore consiglio. (così approfitto del tecnico che tornerà da me in un paio di settimane per sistemare gli ultimi dettagli).

 

Grazie!

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Solo per estremo perfezionismo e passione... il Bechstein124 era splendido meccanicamente e aveva un suono bellissimo, ma:

- aveva un problema di risonanza prolungata della cassa armonica (in pratica si creava un eco "anomalo" anche dopo aver rilasciato i tasti... nulla a che fare con smorzatori o problemi meccanici; indagando ulteriormente su questo aspetto pare sia un problema comune di tantissimi 124, persino confermato in confidenza "da chi non potrebbe"...) Fastidioso.

- Sensazione di delicatezza nell'accordatura: tendeva a scorarsi molto facilmente... ma non ero ancora così attento nel controllo dell'umidità della sala, quindi potrebbe anche esser colpa mia.

- Il suono era comunque piuttosto brillante, meraviglioso rispetto ad altri verticali... un po' metallico e meno raffinato se comparato al Konzert8. La differenza si sente.

 

Infine se si ha questa passione smisurata come nel mio caso, combinata con l'opportunità di provare tanti pianoforti nei vari showroom Bechstein sparsi per la Germania... la tendenza a volere sempre di più è inevitabile :)

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Caro amico, non capisco proprio cosa voglia dire "forzare la velocità dei ribattuti"…forse il Tecnico si riferisce alla molla di richiamo del martello?( controllare l'affondo del tasto…quando è scarso…allora sì che il martello "trema" vicino alla corda, specie nel pianissimo!!!)

 

Credo assolutamente che le tue insoddisfazioni nascano da un problema di attriti dei perni di centro. Questo è uno strumento che deve funzionare come un orologio. Te lo garantisco. Peccato per la nostra lontananza!!! E' un lavoro molto delicato sostituire i perni di centro. Bisogna avere gli alesatori dritti e non rastremati, che sconsiglio. Ne va la durata del lavoro nel tempo. Facendo questo, la meccanica "rinasce"!!!!!! Poi si può procedere ad una fine regolazione!!! Solo dopo!!!

Tenuta dell'accordatura: bisogna controllare la tenuta delle caviglie. Naturalmente credo con convinzione che questo pianoforte non sia ben "intonato", cioè il suono non è stato reso uniforme nella sua timbrica complessiva. Inoltre se su tutta la tastiera il suono risulta eccessivamente brillante, questo può favorire maggiormente l'evidenza delle leggere scordature. ( Anche il lavoro di intonazione è difficile e scabroso….)

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Davvero un gran peccato che lei non sia più vicino :(

 

Anche a me pare strano che su uno strumento del genere non riesca ad ottenere gli stessi risultati e la stessa immediatezza di esecuzione che si ha su un'infinità di pianoforti inferiori.

 

Grazie dei suggerimenti, ma se il tecnico Bechstein mi dice che quanto ha fatto è il massimo possibile non posso purtroppo contraddirlo o forzarlo (soprattutto dopo che ha speso quasi 5 ore per fare del suo meglio)... avevo insistito che la corsa del tasto mi sembrava scarsina, ma ha replicato che 9,5mm è perfetta e tutti i Konzert8 sono regolati così, sconsigliando di cambiarla. Penso che abbia agito sempre sulla molla di richiamo del martello per velocizzare i miei ribattuti.

 

Mi pare veramente strano: questa persona mi pare competente, seria e disponibile... oltre che accordatore è stato anche costruttore di pianoforti... strano che non abbia visto le possibilità che lei mi indica.

 

Mi resta una certa tristezza di non poter fruire al meglio di uno strumento simile... non passa per caso a fare una gita da queste parti? E' una bellissima zona, sa?! ;)

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Non metto in dubbio la competenza del tecnico. Diciamo che l'affondo può aiutare a far divenire lo strumento più espressivo. Perfino Steinway non mette divieti ad aumentare il suo 9,5, se necessario. Se passerò in zona, avvertendo prima, accetterò volentieri l'invito. Berremo un caffè insieme e mangeremo una buona fetta di strudel.

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  • 3 weeks later...

L'odissea continua... oggi è passato da me un accordatore mandato da Bechstein per "aggiustare" le poche note che, causa insistenza sul velocizzare le ripetizioni evitando "le corse a vuoto" citate, erano sfociate nell'inconveniente del doppio ribattuto, quando il tasto viene premuto molto dolcemente.

 

Ebbene... sembrava facile, bastava tornare un po' indietro... invece, mi accorgo ora che posso suonare il pianoforte in tranquillità cercando tutte le sfumature, due tasti sono peggiorati e su qualsiasi piano "poco appoggiato" (magari appena col mignolo) suonano sistematicamente due volte... fastidiosissimo...

 

Vabbè che il Konzert8 portando al limite le capacità sonore di un verticale è probabilmente un osso duro da regolare... ma sono un po' sfiduciato... Mai avuto problemi del genere su nessun pianoforte di qualità ampiamente inferiore: con lo stesso prezzo mi prendevo persino un yamaha C7, e tutti sanno che razza di strumento è... 

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Mi fa sorridere pensare che un tecnico non sappia far funzionare una meccanica, soprattutto avendo a disposizione dei buoni leveraggi.

 

Mi viene difficile pensare che sia colpa del pianoforte, soprattutto se nuovo.

 

Portare indietro uno scappamento non serve a nulla se poi tutto il resto non lavora in maniera ordinata, cambiare un parametro nella regolazione senza considerare tutti gli altri è la classica cura che è peggiore del male.

 

Quante ore ci ha lavorato?

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