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Piano Concerto - Forum pianoforte

Schulze Pollmann Coda di pavone


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Ciao!!

 

Ho intenzione di cambiare pianofote, comprando sempre un verticale (io ho un Pearl River di 15 anni circa di fabbricazione cinise, quindi non è che sia proprio il massimo, anche se pur essendo quello che è il suo lo fa poverino). Il signore che mi accorda il pianoforte mi ha dato il numero di uno che vende uno Schulze Pollmann (marchio di cui avevo già sentito parlare per via della buona fattura e della meccanica Renner, ma che non ho mai avuto modo di provare) ovviamente usato. chiamando questa persona è venuto fuori che il modello si chiamerebbe "coda di pavone", che si riverisce alla finitura a forma di coda di pavone. Gli ho chiesto se sapeva dirmi il numero di matricola, ma non sapeva nemmeno dove guardare.

 

Circa una settimana dopo stato a provare il piano.

Devo dire che sono rimasto sorpreso dalle eccellenti condizioni in cui si trova. Il mobile è perfetto e senza un rigo, di color legno (non so quale) con appunto la finitura a forma di coda di pavone che sarebbe anche molto bella, ma se il piano è nero, marrone, giallo o rosa a me cambia poco. L'ho misurato con il metro e con il coperchio superiore chiuso misura 125 cm (togliendo lo spessore del coperchio 122 cm quindi non so se si tratta di un 126 o di un 122....secondo voi???). Fu comprato nuovo una ventina di anni fa alla cifra di OTTO milioni circa (il mio tre) ed è praticamente rimasto in quel modo. Il figlio, che adesso ha 29 anni iniziò a suonarlo quando era piccino, ma la cosa durò veramente pochissimi anni, forse addirittura mesi, non ricordo bene. E da allora non è stato praticamente piu suonato. Ho toccato la punta dei martelletti e mi sono accorto che era quasi liscia!! In piu pensavo di trovare un pianoforte così scordato che non avrei potuto nemmeno rendermi conto del timbro che aveva. Il signore ha detto che dopo l'acquisto fu accordato una sola volta dal tipo del negozio (che non è nemmeno bravo), dopo qualche anno il piano subi un trasloco con tanto di montacarichi dal balcone e non è stato praticamente piu toccato, dato che il figlio non suonava già piu. Ma pur essendo passato tanto tempo l'accordatura grosso modo è sempre quella. E' solo un pò "miagoloso", il che per me è stupendo visto che il mio praticamente non l'ha mai retta e l'avrei dovuto far accordare ogni tre mesi.

La meccanica è una Renner, i martelletti sono esattamente come nuovi ed in generale è tutto funzionante e pulito (apparte il penultimo re che rimane pigiato, ma sarà sicuramente una sciocchezza). La tastiera è bella dura ma mi dava la sensazione che fosse come "impastata", o "poco oliata". Ma presumo dipenda anche dal fatto che non è mai stata suonata e si deve un po sciogliere, oppure che debba essere regolata piu plausibile....non lo sò. Per quanto riguarda il suono invece ho qualche dubbio. Non che suonasse male, ma era un po strano: in generale il timbro è ovattato, solitamente cosa brutta, ma comunque solo nella parte centrale: Facendo una scala cromatica dal basso, il timbro si ovatta dopo un paio di ottave o poco piu ed in modo repentino (pochi tasti di differenza), per tornare piu chiaro nelle ultime due ottave circa. La sensazione è quella di qualcuno che improvvisamente ti mette le mani a conchetta sulle orecchie mentre ascolti la musica. E' come se non dovesse essere il suo suono originale... non sò...some se ci fosse sempre la sordina abbassata (cosa che ovviamente non c'era). Non so se anche questo è dovuto dal fatto che il piano è stato usato poco e se la cosa è risolvibile. Tornerò a suonarlo probabilmente per rendermi conto meglio. In verità il discorso del timbro potrebbe essere solo una mia sensazione, visto che essendo abituato a suonare il mio che come suono è abbastanza asciutto (è alto 108 cm), potrei aver scambiato una certa pienezza dei bassi con una sensazione di ovattato.

Tornerò a suonarlo di certo e sento se può venire con me il mio accordatore (che sa fare il suo lavoro) e farò un video.

 

In sostanza la giornata mi è servita a confondermi le idee. Sono attirato dallo SP per via della tipologia di piano che è...meccanica tedesca, produzione italiana meno consumistica, diciamo piu "alla vecchia" ecc (ma soprattutto dal prezzo, 1500euro), ma da una parte ho paura col finire di pentirmene per via di questi "problemi" che ho detto prima, se cosi si possono definire.

Datemi pareri, opinioni, consigli e quant'altro.

Volevo mettere delle foto ma non so come si ricava l'URL delle immagini e poi come si inseriscono nel forum...mi potete aiutare??

 

GRazieee!!!! Giulio

 

ps.

proprio ieri ho visto il video tutorial dove si danno consigli su cosa fare quando si va a provare un piano. Il Sig. Ferrarelli, se non ricordo male, ad un certo punto parla della tavola armonica, dicendo che se questa è "imbarcata" o deformata può avere vari effetti sul timbro. Ma parlava comunque di strumenti datati, è possibile che un piano di soli vent'anni abbia un problema del genere??

Io spero che non sia così, perche altrimenti il valore dello strumento si dimezzerebbe se non peggio. senza contare che un'intervento alla tavola armonica, anche a seconda dei casi, sarà sicuramente oneroso. comunque la prossima volta che torno a vederlo controllerò di certo.

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Questo potrebbe essere un'esempio de suono che che mi piacerebbe e che ho in mente.

 

 

Una cosa strana che ho notato andando a sentire su you tube diverse marche di pianoforti, è che la maggiorparte dei verticali suonano come se fossero scordati, senza che questi lo siano effettivamente. Cioè non hanno quella compattezza e precisione del suono che solitamente ha un pianoforte a coda, e mi sembrano molto metallosi e poco profondi. Il piano che vi ho lincato qui invece no! Il timbro è facilmente scambiabile con quello di un piano a coda. E la cosa mi rende veramente confuso.....

Perche tutto ciò??? Dipenderà forse dalla famosa intonazione dei martelli???

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  • 3 weeks later...

Allora, ammesso che un piano abbia grande voce, lo si può preparare a proprio gusto. Certo non gli si può dare, accordandolo e/o regolandolo quello che lui non ha! DOpo questa apparente banale conclusione, devo dire che lu Schulze pollmann è un ottimo pianoforte. Attenzione a questo "impasto" della meccanica. Può dipendere proprio dal fatto che non è stato molto suonato e nel tempo i perni della meccanica abbiano acquisito un coefficiente di attrito maggiore dei valori giusti. Questo genera un maggior peso di abbassamento dei tasti e un minor peso di ritorno...insomma una sorta di "impedimento" delle parti meccaniche a muoversi. Niente male se il pianoforte è buono. I perni si cambiano con non molta spesa. In quanto al suono "ovattato" bisogna vedere lo stato dei martelli, che visivamente sembrano buoni. Il suono si può rendere più brillante.Ovviamente parlando di Schimmel siamo su di un altro piano! Su Schulze Polmann la "consistenza" della tastiera dipende anche un po' dalla scelta della Casa di usare mollette delle leve di scappamento alquanto robuste nonché quelle degli smorzatoi. Ma è tutto da vedere.Nel caso tu scelga questo pianoforte potremo valutare insieme con una mia visita gratuita ( salvo rimborso spese viaggio) il da farsi per metterlo perfettamente a punto, se vuoi. Non siamo molto lontani

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  • 4 weeks later...

Finalmente la risposta dell'esperto, grazie Paolo.

Il suono così ovattato potrebbe dipendere da una crepa o da una deformazione della tavola armonica?

Semmai prenderò quel pianoforte, o un qualsiasi altro da rimettere in sesto, sarebbe veramente interessantissimo incontrarci per discutere dei vari problemi relativi al funzionamento, aprire e magari smontare il piano per studiarlo e capirne i segreti. Sarebbe molto divertente!

In caso mi farò risentire io in qualche modo o attraverso questo topic.

Un saluto

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Se comunque la tavola è fessurata, io consiglierei di escluderlo. Il resto è tutto da vedere. La durata del suono deve essere abbastanza lunga prima dell'estinzione. Il suono ovattato può dipendere dallo stato dei martelli, ma anche da uno sprofondamento della tavola stessa. L'età delle corde contribuisce a rendere il suono meno armonico. Ma comunque è tutto da vedere.

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  • 11 months later...

Dipenderà dal fatto che è uno Schimmel , Il miglior verticale secondo il M.° Paolo Ferrarelli e (modestamente)

anche secondo me.

Mi farebbe piacere sarepere un po' più nel dettaglio cosa vi fa preferire e ritenere lo Schimmel il migliore strumento verticale.

 

Grazie

Davide

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Diciamo che lo Schimmel ha un ottimo progetto e una ottima scelta di materiali. Suona bene ed è ritenuto un pianoforte verticale tra i migliori. Tutto influisce sul risultato. Una buona tavola di risonanza, una buona posizione dei ponticelli, buon calcolo della cordiera, ottima martelliera ecc. Ovviamente  altri pianoforti devono ritenersi di ottima qualità...naturalmente Ibach e Seiler ad un prezzo ancora contenuto e Bluthner, Bosendorfer, Steinway al top, ma a prezzi alti.

Ora è importante sia la qualità dello strumento, ma anche la preparazione dello stesso. Cioè la giusta regolazione, l'accordatura, l'intonazione dei martelli, il controllo del punto di battuta di questi ultimi.

A volte in un negozio o sulla rete ascoltiamo pianoforti "aspri", "metallici" perché non intonati o semplicemente "scordati". Non c'è da meravigliarsi. Certo è che resta difficile valutare a confronto strumenti non preparati per essere ascoltati e spesso si entra in confusione di giudizio. Conviene provare di persona il pianoforte, chiedendo che sia ben preparato. Il venditore serio e competente accontenterà il pianista, in previsione dell'apprezzamento che questo farà per un probabile acquisto. Così dovrebbe essere. Inoltre ascoltare uno strumento sulla rete equivale a formarsi un giudizio su "quello" strumento e non su un altro modello della stessa marca.

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In relazione alle altre marche che citi ci sono rivenditori in Italia, Ibach che tu sappia ne ha? Commercializza in Italia?

i Seiler non li ho mai sentiti , anche qui sai se ci sono negozi dove si possono provare?

 

Al momento ho avuto modo di provare un Sauter 130 , è lo ritengo molto buono, e anche un Pollman 126

 

Grazie

DAvide

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