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Piano Concerto - Forum pianoforte

Andrea Battistoni


thallo
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Ha 26 anni, ha scritto un libro (o meglio, firmato un libro...), è andato da Fazio, ha diretto in Scala... e ieri pomeriggio al Teatro Grande di Brescia, dopo aver diretto Elisir d'amore di Donizetti, lo hanno buato e gli hanno gridato "tornatene a casa" ...

e vi dirò che non posso che essere d'accordo con il pubblico ... non sapete quanto sia frustrante da corista (e, immagino, da orchestrale) non poter davvero protestare contro il comportamento del proprio direttore. Io lavoro in un coro con tempi di produzione strettissimi. Questa produzione di Elisir è stata sfiancante, abbiamo messo su una regia complessa e faticosa in 4 prove. Avevamo lo stesso numero di prove d'insieme (con orchestra) e Battistoni si è presentato a sole 2! Ci è toccato fare l'antegenerale con un sostituto, che tanto sostituto non era, perché parliamo di Bisanti, un direttore ben più bravo di Battistoni. E perché? Perché dietro al ragazzotto pare ci sia un management di ferro...

that's nowaday opera, baby.

Confessioni di un corista

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tra l'altro ho scoperto che "fomentatori della rivolta" sono stati alcuni miei colleghi di facoltà :-) il pubblico bresciano è abbastanza neutro, di norma. Neutro e freddo, tanto con le interpretazioni riuscite che con quelle meno riuscite. Vedremo cosa ne diranno a Cremona

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  • 2 weeks later...

Anche io ho notato l'ascesa rapidissima di questo direttore (dirige anche in Arena a Verona). Il problema però è molto antico: la professione di direttore d'orchestra ai piani alti del sistema musicale è una questione di potere. Rimane ottimo il libro di Norman Lebrecht, "Il mito del maestro. I grandi direttori d'orchestra e le loro lotte per il potere" (Longanesi 1992): è scritto da un giornalista inglese, arguto ed informato, che comincia la sua storia da Hans von Bülow nella seconda metà dell'Ottocento.

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chi non è abituato ad avere a che fare "professionalmente" con i direttori d'orchestra non capisce fino in fondo le implicazioni del discorso. Ma io vi assicuro che il palcoscenico è un deserto senza una bacchetta che ti guida. Non mi considero un grandissimo esperto, ma in 6 anni di cori lirici la maggior parte dei direttori d'orchestra che ho visto avevano difetti madornali. Io sono ipercritico ma parlo di difetti MA-DOR-NA-LI, gente che non sa tenere il tempo, che batte ad altezza ombelico o fa i battere sopra i capelli. Sul podio vogliono tutti fare musica e non sanno fare "normale amministrazione", quando invece è da quella che si dovrebbe partire, per infondere sicurezza in tutti gli altri.

In questo si inserisce il discorso delle "dimissioni anticipate" di Barenboim, che pare andrà via a fine 2014 http://www.giornaledellamusica.it/news/?num=115155 lo hanno criticato molto e forse hanno avuto ragione. Barenboim ha cambiato il repertorio della Scala, "formando" l'orchestra, probabilmente. Ma è stato il simbolo dei tempi, un direttore con grandi idee musicali e, a quanto pare, NESSUNA tecnica direttoriale. Io l'ho solo visto in tv ma anche da lì mi veniva l'angoscia a vederlo dirigere...

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