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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Ciao Giovanni, ti ho mandato il link in posta privata.

Purtroppo il progetto per il software di accordatura non avrà seguito. Per la mia tesi abbiamo optato con i relatori per uno sviluppo di una libreria Kontakt di Pianoforte.

Prevedo di realizzarne anche una versione gratuita, con un numero minore di layer, da divulgare on line per fare pubblicità al nostro sito.

Non so se terminati gli studi, tempo permettendo mi metterò a sviluppare anche il software di accordatura.

Cari saluti, e se ti va fammi avere un feedback dell'elaborato che ti ho mandato.

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Ciao Mica, esistono diverse linee di pensiero sui metodi di cattura per la realizzazione di una libreria di campioni di pianoforte. Ovviamente le aziende dovendo produrre prodotti che ben si adattino ai vari stili musicali optano per il posizionamento simultaneo di un gran numero di microfoni che poi mixano e miscelano opportunamente per la realizzazione dei diversi tipi di prospettiva. La scelta è anche, ovviamente, influenzata dalla necessità di massimizzare le vendite. Tecniche di microfonazione con microfoni vicini alle corde in configurazione AB o XY vengono utilizzate per il Jazz, alcune grandi marche hanno addirittura realizzato modelli di microfoni che vanno inseriti direttamente all'interno del pianoforte pinzati sul telaio oppure aventi un archetto che poggia sui lati delle fasce in legno. Ovviamente nonostante questi microfoni siano stati tarati per non avere un suono eccessivamente picchiettato non si adattano benissimo alla musica classica (vedi i DPA 4099 ad esempio).

Un altro dato di fatto è che aumentare il numero dei microfoni è vero che aumenta le possibilità di mix per ottenere un suono pieno ma è altrettanto vero che ciò che aumenta è anche il rumore di fondo. Questo fenomeno è abbastanza chiaro soprattutto nella libreria East West Pianos dove suonando forte un accordo mantenendo il pedale tonale si verifica un crescente rumore di fondo che, una volta rilasciato il pedale cessa improvvisamente, rovinando la naturalezza del suono. Questo infatti non accadrebbe mai ascoltando un pianoforte dal vivo. Inoltre si è molto vincolati dal numero di livelli. Basti pensare infatti che la libreria avente maggior numero di Layer ne riporta "solo" 18. L'esigenza di non aumentare in modo spropositato il numero di Layer campionati è data dal fatto che ogni volta che aumentiamo una libreria di un Layer carichiamo di molto la RAM è sfruttiamo maggiormente le risorse di sistema (carico della CPU). Dovendo commercializzare un prodotto che sia compatibile anche con i computer che non siano della NASA si sceglie un numero di Layer non esasperato. C'è poi da aggiungere che spesso le librerie professionali (quelle più quotate) hanno la possibilità di miscelare le varie prospettive per permettere di ottenere il suono che più ci piace. Ci sono due problemi di fondo: il primo è che la maggior parte delle persone procede alla cieca perché non ha la più pallida idea di come mixare a dovere le prospettive, il secondo problema è che ogni prospettiva ha i suoi campioni, quindi aggiungendo ogni prospettiva si raddoppiano il numero di campioni: ad esempio una prospettiva 1000 campioni, due prospettive 2000 ecc. Aggiungendo campioni andiamo sempre più a caricare CPU e RAM ed è dunque sempre molto più semplice incappare in fenomeni di latenza disumana (libreria insuonabile dal vivo) o addirittura nella desincronizzazione MIDI, ovvero la latenza è talmente grande che il pc non riesce a riprodurre tanti campioni quanti sono i dati MIDI ad esso inviati. Superato un certo limite di latenza il sistema va in blocco con la solita schermata di errore. Per questo c'è la necessità di Hardware sempre più potenti. Come se non bastasse nelle librerie moderne è sempre possibile scegliere un riverbero di convoluzione (molto pesante per la CPU dal momento che per ogni ciclo deve calcolare un prodotto di convoluzione che non è un prodotto normale ma è un particolare prodotto integrale) e questo va a gravare ulteriormente la CPU. Senza considerare che nella gerarchia qualitativa dei riverberi vengono per ultimi i Convolution Reverb Software, poi gli Hardware (tipo il t.c. electronics) e per ultimo il riverbero naturale dell'ambiente (senza ombra di dubbio migliore di tutti dal momento che con i macchinari ed i plugins si cerca di emulare proprio questo tipo di riverbero.

 

Tenuti presenti i punti e le difficoltà ho pensato questo:

- Non devo realizzare una libreria con l'unico scopo di venderla, quindi non è necessario che cerchi di realizzare una libreria che si adatti ai vari stili, credo sia meglio specializzarla ed indirizzarla all'ambito classico.

- Se devo specializzarla all'ambito classico non mi servono 2000 prospettive, mi basta quella classica con tecnica AB fuori dal pianoforte

- Non mi serve un riverbero, posso decidere di prendere quello naturale e dosarlo semplicemente allontanando o avvicinando i microfoni al pianoforte, tenendomi comunque con livelli di riverbero non eccessivamente spinti ma vicini al giusto (quelli che si sentono nelle vecchie registrazioni dei grandi pianisti, il più bello secondo me) semmai poi è sempre possibile aggiungere un plugin esterno sul Channel Strip o su di un Bus per aumentarne l'effetto.

In questo modo mi risparmio un sacco di memoria e tante ma tante risorse di sistema perché il motore Kontakt dovrebbe fungere solamente da player e questa cosa mi permette di aggiungere più livelli: da un conto approssimativo potrei arrivare senza problemi a circa 23/25 campionando a 24 bit 96KHz e poi al limite facendo un resampling del sample rate a 44100 con dithering.

Per la musica classica sarebbe perfetto per diversi punti:

- Suono già bello e pronto senza bisogno di smanettare ore ed ore.

- Finalmente un buon set di livelli che penalizzano sempre gli interpreti classici

 

Sto ragionando sulla possibilità di campionare gli armonici per creare una simulazione software della vibrazione simpatica tra corde quando si suona un accordo tenendo il pedale tonale, ma sicuramente non farò in tempo per la tesi perché gli armonici che si sviluppano variano in intensità a seconda della distanza dalla corda che sta in vibrazione e dalla forza con la quale quest'ultima viene percossa. Inoltre andrebbe trovata una legge empirica suonando una nota col pedale abbassato e bloccando la vibrazione di questo unico coro di corde per valutare gli armonici che si sono sviluppati attraverso uno studio dello spettro, insomma non è una cosa che si fa in un mese, quindi rimanderò questa cosa alla seconda versione della libreria.

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In realtà esiste una funzione tipo quella che vorrei fare io sulle librerie Garritan Authorized Steinway, ma non è proprio la stessa cosa. Nella garritan c'è la possibilità di scegliere "l'amount" di Sympathetic Resonance, quindi si presume che abbiano campionato gli armonici fondamentali di alcune corde e che si possano alzare ed abbassare in volume. Il problema è che lo sviluppo degli armonici quando si suonano più note insieme è frutto della collaborazioni di più armonici e fondamentali di un coro di corde che stimolano le altre a vibrare per simpatia quindi la questione è ben più complessa ed andrebbe analizzata caso per caso. Se si riuscisse a fare una cosa del genere le librerie si avvicinerebbero ancora di un passo al suono reale del pianoforte anche se, lo ripeto, non ci si arriverà mai... Per fare un parallelo filosofico: "La conoscenza umana è come un poligono inscritto in una circonferenza, per quanti lati possiamo aggiungere al poligono questo non sarà mai una circonferenza", qui è un po' la stessa cosa. Per quanto si potrà progredire uno strumento software non supererà mai il pianoforte che è stato campionato, è un limite che dobbiamo saper accettare... Con filosofia ;)

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Caro Simone il feedback non può che essere positivo ,ogni volta rimango stupito dalla tua competenza e semplicità nell’esporre le cose. Ho trovato il tuo elaborato molto convincente e di questo non posso che congratularmi con te.Un grazie sincero da parte mia e sicuramente da parte degli altri utenti per aver condiviso con noi il tuo lavoro .

Per quanto riguarda la libreria di suoni per pianoforte non vedo l’ora di provarla e confrontarla con la mia personale e ben nutrita collezione ( Leap piano Gold Edition , Ivory 2 American Concert D ,Italian Grand, e le varie Native Instruments.

A presto :rolleyes:

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Grazie Giovanni, mi fa molto piacere che il mio lavoro ti sia piaciuto.

Proprio ieri mi confrontavo con uno dei miei due relatori sul progetto della tesi. La difficoltà secondo loro nella realizzazione della libreria potrebbe essere nei bassi (27 Hz sono dure da rendere omogenee con il resto delle frequenze in gioco e sul sommatore). Non vorrei sbagliare ma credo che l'algoritmo di somma sia implementato già all'interno di Kontakt. Non riesco a trovare nulla al riguardo né su internet né sul libro di programmazione Kontakt che ho comprato (l'unico esistente in lingua inglese) a tal proposito. Non mi resta che fare delle prove.

Se ti interessa ti tengo aggiornato tipo diario di bordo...

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Grazie me ne sentirei onorato.

A proposito di bassi è un mia impressione oppure un pò tutte le librerie hanno questo limite? Nel senso che sento i bassi un pò cupi, se mi passi il termine “rimbombanti” se paragonati ad una tastiera di buon livello, sopratutto le Leap Pianos,Imperfect fazioli ecc...ecco forse salverei le librerie della Ivory dove il tutto è molto cristallino ed omogeneo e piacevole per l’orecchio, cosa ne pensi?

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Caro Giovanni secondo me i tuoi giudizi vengono più che altro per conto di un ascolto di tipo Hi-Fi. Cuffie ed ascolti di qualità Hi-Fi danno un effetto loudness ovvero non puoi pretendere di giudicare una gamma pressoché continua di frequenze su di un sistema non lineare... In realtà neanche il nostro orecchio è lineare ma gli ascolti di riferimento sono tarati per darci l'illusione di una linearità. Probabilmente se avessi modo di ascoltare le stesse cose su monitor di riferimento come i Genelec o le Tannoy il tuo giudizio cambierebbe. Io ho ascoltato diverse librerie in studio e ti assicuro che molte fanno paura. Poi se ti ricordi facemmo anche un piccolo test del tipo "riconosci l'acustico in mezzo a tanti digitali". Fammi sapere con quale mezzo hai ascoltato questi suoni.

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Quindi tu pensi che si tratti solo di un problema di casse oppur c’è dell’altro? Guarda a questo punto ti faccio un piccolo elenco di ciò che possiedo:

ultrabook Asus con ssd Samsung pro(ho eliminato l’hard disk)con solo porte usb3.0,interfaccia audio Focusrite Scarlett 212,cavi jack bilanciati professionali bagnati nell’oro, infine coppia monitor studio Alesis M1 Active 520,sicuramente non sono le Genelec ma è quello che ho.

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Caro Simone svelato l’arcano. Avevo la soluzione sotto il naso e non la vedevo,è bastato insonorizzare il sotto ed i lati delle casse per eliminare il fastidioso problema.

Comunque sia ritengo che abbiano il cono un pò piccolo(woofer da 6'') secondo te è meglio aggiungere un subwoofer ho aspettare d’avere la possibilità di acquistare delle casse migliori magari due Genelec.

Accetto consigli per eventuale modello oppure un’alternativa.

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Monitor con i coni piccoli che siano Alesis o Genelec non hanno forza nei bassi, questo è un dato di fatto ed un limite fisico. In ambo i casi devi mettere un sub e tararlo opportunamente, cosa non facile perché deve essere effettuata una misurazione della stanza con software appositi e deve essere trattata in punti strategici con bass trap, pannelli fonoassorbenti e diffusori di Schroeder 2D o meglio ancora 3D qualora avessi la possibilità di realizzarli. Tutto dipende da quanto si vuole spendere. Riguardo alle risonanze te lo volevo quasi dire nello scorso messaggio, aspettavo dei file di ascolto però perché se non avessi ascoltato i difetti da te riportati ti avrei proprio consigliato di lavorare sull'acustica della stanza.

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La stanza misura mt.6,00 x 3,50 è stata ricavata nel seminterrato di casa, ed è usata come tavernetta con mobilio e tutto il resto.

Non posso farci uno studio di registrazione,potrei rischiare lo sfratto o peggio ancora il linciaggio da parte di una persona di mia conoscenza. :D

Ti invio foto per farti capire come ho posizionato il tutto.

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@Giovanni

 

Nonostante la stanza sia piccola non è questione di fare uno studio di registrazione ed anche ti dirò che il tuo vicino se realizzassi le giuste correzioni dovrebbe ringraziarti. Vedo alcuni problemi già dalla foto. Le casse puntano proprio verso gli angoli, i pannelli fonoassorbenti non sono consigliabili e adesso capisco anche perché senti i bassi molto cupi. Il problema è che le frequenze basse non sono direzionali, si espandono in tutte le direzioni perché con più facilità aggirano oggetti di dimensioni inferiori. Intorno ai 20 Hz la lunghezza d'onda è nell'ordine dei 17 metri. Ecco anche perché fuori dalle discoteche si sentono spesso solo le frequenze basse che riescono facilmente ad aggirare oggetti di dimensioni non comparabili. Il mio consiglio è quello di mettere delle trappole per bassi negli angoli della stanza.

Capisco che è una stanza molto piccola ma nonostante quei monitor siano Near Field dovresti cambiarne il fuoco. Magari per suonare usa le cuffie ma per mixare distanziati un pochino diciamo a 2/3 della lunghezza della stanza (visto che la stanza è piccola). Dovresti poi misurarla e correggerla con Diffusori di Schroeder e pannelli fonoassorbenti. I diffusori se hai un po' di pratica di falegnameria puoi anche realizzarli da solo, magari i calcoli te li faccio io e ti mando le dimensioni del diffusore. I pannelli devi comprarli, c'è poco da fare. Non tappezzare le pareti con le carte delle uova come facevano in molti perché non servono assolutamente a nulla. Il coefficiente di assorbimento si calcola su materiali porosi, come sono appunto i materiali con i quali vengono realizzati i pannelli fonoassorenti. L'altezza della piramide incide poi sul coefficiente di assorbimento e sulle frequenze assorbite. Come dicevamo prim,a maggiore è la grandezza di un materiale e più le frequenze basse vengono assorbite.

Ovviamente per fare i giusti calcoli è necessario effettuare una misurazione della stanza, con un grafico di risposta in frequenza della stanza. In questo modo si possono capire le carenze e le risonanze ed agire di conseguenza.

Preparare un'ambiente acustico cambia completamente il suono, la misura dell'RT60 con conseguente abbattimento poi è una questione di gusto.

 

@Marcolone

 

Certo, te le mando in privato.

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