antares86 Postato Agosto 22, 2013 Report Share Postato Agosto 22, 2013 per ora sono 4 ma potrebbero aumentare.... chissà non sono venuti una meraviglia lo ammetto.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Agosto 22, 2013 Report Share Postato Agosto 22, 2013 Antares li sto scaricando sul cellulare. Ora sto a Roma. Al ritorno me li sento in macchina col Bluetooth Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 22, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 22, 2013 ahahahahaha okok ma non ti perdi molto non sono venuti granchè bene sono poco più di una lettura Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Marta23 Postato Agosto 22, 2013 Report Share Postato Agosto 22, 2013 Ho ascoltato l'opera 28 n. 2, secondo me il punto più debole è la sinistra, troppo "monotona" e spesso zoppica ritmicamente. Probabilmente è più datata come registrazione rispetto a quanto ho sentito di Liszt. Si può sempre migliorare, tutto è sempre perfettibile Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 22, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 22, 2013 no è che l'ho solo letto dovrei registrare i primi 7 tutti di nuovo.... quando tempo ahahahahahaha e quando ho il piano libero si intende.... non credo sia più datata di Liszt anzi probabilmente è più recente ma li avevo letti un paio di volte al tempo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Agosto 23, 2013 Report Share Postato Agosto 23, 2013 Si avevo percepito che eri ancora molto legato alle note quindi è inutile fare delle osservazioni sui brani. In ogni caso se mi posso permettere hai un brutto vizio che avevo anche io e che mi hanno fatto togliere. Sei solito togliere la mano dal pianoforte quando non suona per metterla a riposo sulla gamba, oltre ad essere antiestetico o, come meglio dire, "poco elegante", può creati problemi quando devi tornare a suonare con quella mano. Cerca di farci caso e correggi il problema. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 23, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 23, 2013 In ogni caso se mi posso permettere hai un brutto vizio che avevo anche io e che mi hanno fatto togliere. Sei solito togliere la mano dal pianoforte quando non suona per metterla a riposo sulla gamba, oltre ad essere antiestetico o, come meglio dire, "poco elegante", può creati problemi quando devi tornare a suonare con quella mano. Cerca di farci caso e correggi il problema. mmmm non ci avevo neanche fatto caso ahahahahah sono cose che faccio automaticamente.... vedrò che si può fare Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Agosto 23, 2013 Report Share Postato Agosto 23, 2013 Oi prendilo come un consiglio di un amico... Poi magari se vuoi parleremo anche di altre cose. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 23, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 23, 2013 ok.. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 23, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 23, 2013 anzi aveva ragione Marta23 i preludi li avevo registrati quasi un mese e mezzo prima di LIszt questo inverno avevo dimenticato del tutto.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Agosto 27, 2013 Report Share Postato Agosto 27, 2013 E' sempre piacevole ascoltare un giovane che ama Chopin e soprattutto i Preludi. Va bene, hai scelto quelli che sono ritenuti i meno difficili e è lodevole l'intenzione di studiarli tutti. Io mi permetto di consigliarti ora di leggere il n. 15, la famosa "goccia d'acqua". Insegna molto, soprattutto la "tesa cantabilità" della mano destra che dovrebbe, a mio avviso, essere più protagonista. Non si pensi di esagerare nel "forte". Un maggiore "sbilanciamento" è a favore del legato, che nel cantabile chopiniano deve essere particolarmente "eloquente". Rubinstein, ci vaceva ascoltare qualche suo bis da vicino e scoprivamo che non suonava affatto "piano", con la sua mano destra, anche quando era scritto "piano". Una volta poggiò sulla nostra spalla la sua destra, spiegando in una "macedonia" di lingue come dovesse il braccio gravitare sulle dita. Un peso impressionante! A dispetto di che dice che "pesare sulla tastiera" non serve. E' vero, non è certo il peso, ma la velocità con cui il martello colpisce la corda a determinare l'intensità sonora....ma il peso genera un contatto totale con il fondo del tasto...quasi facendo lavorare di più la pressione delle dita che non la caduta. Come su di una unica grande corda!. Naturalmente la sinistra, come diceva anche Chopin in persona, è il suo "direttore" e determina, lei,con la sua intensità, se siamo nel piano o nel forte. Provare per credere: suonare un piccolo frammento con la destra sinceramente cantabile, quasi forte e la sinistra leggera=piano . Poi suonare lo stesso frammento con la destra sinceramente cantabile e la destra forte= forte. Che ne pensi. Comunque complimenti per la fatica e ad Majora 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Agosto 27, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 27, 2013 E' sempre piacevole ascoltare un giovane che ama Chopin e soprattutto i Preludi. Va bene, hai scelto quelli che sono ritenuti i meno difficili e è lodevole l'intenzione di studiarli tutti. Io mi permetto di consigliarti ora di leggere il n. 15, la famosa "goccia d'acqua". Insegna molto, soprattutto la "tesa cantabilità" della mano destra che dovrebbe, a mio avviso, essere più protagonista. Non si pensi di esagerare nel "forte". Un maggiore "sbilanciamento" è a favore del legato, che nel cantabile chopiniano deve essere particolarmente "eloquente". Rubinstein, ci vaceva ascoltare qualche suo bis da vicino e scoprivamo che non suonava affatto "piano", con la sua mano destra, anche quando era scritto "piano". Una volta poggiò sulla nostra spalla la sua destra, spiegando in una "macedonia" di lingue come dovesse il braccio gravitare sulle dita. Un peso impressionante! A dispetto di che dice che "pesare sulla tastiera" non serve. E' vero, non è certo il peso, ma la velocità con cui il martello colpisce la corda a determinare l'intensità sonora....ma il peso genera un contatto totale con il fondo del tasto...quasi facendo lavorare di più la pressione delle dita che non la caduta. Come su di una unica grande corda!. Naturalmente la sinistra, come diceva anche Chopin in persona, è il suo "direttore" e determina, lei,con la sua intensità, se siamo nel piano o nel forte. Provare per credere: suonare un piccolo frammento con la destra sinceramente cantabile, quasi forte e la sinistra leggera=piano . Poi suonare lo stesso frammento con la destra sinceramente cantabile e la destra forte= forte. Che ne pensi. Comunque complimenti per la fatica e ad Majora ahhh io problemi di peso non ne ho più ormai..... anzi semmai ho più il problema contrario.... ma non perdo velocità.... è un appoggio pesante più che "sforzato" diciamo un po alla Cziffra (peccato abbia solo l'appoggio e non la sua tecnica) i preludi ho una mezza idea di farli tutti con moooolta calma il 15 l'avevo letto tempo fa.... ma ora sono fissato col 16..... è bestiale semplicemente serve una velocità e un controllo spaventosi.... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.