Nanuccio Postato Agosto 3, 2013 Report Share Postato Agosto 3, 2013 Ciao a tutti, sarà forse il caldo di questi giorni che dà un po' alla testa ma mi è venuta una stramba idea da realizzare sul mio pianoforte al fine di migliorarne l'estetica. Possiedo un quasi mezzacoda W. Hoffmann, meccanica renner, che fa molto bene il suo dovere oltre ad avere un suono niente male per le sue dimensioni. Ciò che però non mi piace è la copertura della tastiera che penso sia in materiale sintetico come l'acrilico e al tatto dà quella tipica e orribile (almeno per me) sensazione di toccare la plastica che avvolta risulta molto scivolosa. Mi balenava in mente l'idea, da perfetto ignorante in materia, di sostituire la copertura sintentica con una in osso o in avorio (ho visto alcuni siti di ricambi per pianoforti che vendono ancora le placchette in avorio quando oramai io pensavo fosse fuori commerico). Oppure un'altra idea era quella di sostituire l'attuale tasiera con una di stesse dimensioni di un vecchio strumento. Voi che mi dite? E' una cosa fattibile? Quanto onerosa? Forse questa è più una cuoriosità che una domanda! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Agosto 5, 2013 Report Share Postato Agosto 5, 2013 un set di placchette di avorio complete credo vadano sui 2000 euro. montarle non è facile. Occorrono delle speciali telette bianche da incollare tra il tasto e l'avorio, colla speciale...e poi tutto va rifinito con precisione. Non è facile. il risultato finale può essere deludente, perché l'occhio percepisce ogni più piccola imperfezione di limatura laterale dei tasti e di non uniformità di spaziatura. Poi bisogna riallineare tutta la tastiera usando gli appositi spessori di carta sui perni centrali dei tasti..........L'osso è bello a vedersi, ma non è appropriato al pianoforte. Sostituire tutta la tastiera : innanzi tutto le inclinazioni dei tasti e la lunghezza devono essere identiche, come pure la posizione del pilota e del fulcro. Poi bisogna fare i conti con la piombatura di ciascun tasto Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Nanuccio Postato Agosto 9, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 9, 2013 Grazie per la risposta, adesso ho una idea più chiara. Ho sentito un po' di rivenditori e riparatori della zona e mi hanno detto che questa pratica di sostituire la tastiera o la copertura dei tasti non è una cosa così rara anzi avviene spesso che molti sostituiscono la tastiera in avorio anche se i buone condizioni con una sintetica. Quindi non mi resta che aspettare una buona occasione! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Nanuccio Postato Agosto 9, 2013 Autore Report Share Postato Agosto 9, 2013 Ps. Perché l'osso non va bene per il pianoforte? Non si usa per ad esempio anche per l'organo? Io possiedo un piccolo pianoforte inglese di inizio secolo che ha una gialla tastiera in osso e non mi sembra malaccio. Ho letto ad esempio anche di tasti in legno di bosso... boh! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Agosto 10, 2013 Report Share Postato Agosto 10, 2013 Diciamo che la tastiera pianistica nasce come avorio e ebano. L'alto costo dell'ebano e il risparmio della " zanna" e quindi il rispetto per l'elefante ( aminale peraltro con esemplari in notevole diminuzione), hanno indotto le Case ad usare materiali sintetici. Nessuno, modernamente, ha pensato di usare osso o legno di bosso. Inoltre la tecnica pianistica, evoluta rispetto a quella del clavicembalo o del fortepiano, esige una "tattilità" particolare. L'avorio e l'ebano erano due materiali perfettamente adatti sia allo scivolamento che alla "presa". Inoltre sopportano bene l'eccesso di sudorazione delle dita. Alcune forniture ( specie Americane) hanno studiato mescole particolari, sintetiche, alcune anche non perfettamente lucide, che sono poco estetiche, ma abbastanza efficaci. Alcune anche non perfettamente bianche e/o caratterizzate. Se comunque la tua tastiera è in avorio, cercherei di salvarla...a meno che non sia molto deformata e/o scavata. P.S. c'è anche da osservare che in alcuni pianoforti antichi la paletta del tasto è leggermente più corta del normale. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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