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Piano Concerto - Forum pianoforte

Molto spesso, i buoni suonatori sono degli idioti completi


Dino
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Meditavo su questa "massima" di Isaac Asimov

 

Dubito che abbiate ascoltato un buon musicista. Sono veramente rari. Non tanto perché lo strumento richiede un alto grado di abilità tecnica, ma piuttosto perché richiede una mente libera - e aggiunse a bassa voce: - per questa ragione, il nostro scheletro vivente forse suonerà meglio di quanto non pensiamo. Molto spesso, i buoni suonatori sono degli idioti completi. [isaac Asimov: Cronache della galassia]

 

Imamgino sia l'effetto vacanza, ma non mi è chiara al 100%

 

O meglio, ho capito dove va a parare ma se avesse un senso profondo...quale sarebbe...?

 

A me arriva solo la superficie del messaggio, per cui perchè investire tante parole?

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Io leggendo ho capito che secondo Asimov non è difficile suonare uno strumento se si ha la mente libera. E' la nostra mente che frastornata dai milioni di pensieri che ci assalgono in qualsiasi momento anche quando noi non vogliamo, che non ci fa dare il 100%. Solo chi è idiota avendo la mente sgombra, quando è davanti allo strumento riesce invece a dare il massimo...

 

Dino ti dici che c'è un senso ancora più profondo??

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io la interpreto in questo modo:

tutte le attività umane si possono fare in due modi:

- solo tecnicamente e ciò porta di solito ad una ripetizione (ancorché corretta ) di ciò in cui siamo impegnati : cioè è quello che lo "scheletro" di Asimov può fare come insieme di leve motrici (musicista tecnicamente perfetto)

- tecnicamente ma anche interpretando (o cercando di interpretare) da molteplici punti di vista ciò che si fa per es. nel caso del pianista interpretando il compositore ma anche il sentimento che quel pezzo ha suscitato in noi per sintonia spirituale con l'autore.

Essendo io un neurologo la mia interpretazione può anche essere data in questo modo:

le zone cerebrali implicate nell'attività musicale sono molteplici (RMN funzionale) e interessano vari livelli:

. il livello + semplice, meccanico, è la corteccia motoria che tramite muscoli e "scheletro" esegue meccanicamente

. la sottocorteccia e tra queste la famosa amigdala, ma anche zone di memoria "istintuale" ancora non definite perché troppo complesse e variabili da individuo ad individuo con le quali il musicista da anche "anima" al sé che interpreta ed all'anima de compositore che ha suscitato questa "corrispondenza" con lui (e tante + sono le persone che "suonano i suoi pezzi" tanto + l'autore è "universale" e sopravvive nel tempo fino alla fine del mondo): questo non fa parte di dotte e perfette interpretazioni ma della parte più sublime dell'uomo. Ecco perché un pezzo suonato è completamente diverso (a parità di note) a seconda di chi lo suona(ed in che momento lo suona) e a seconda di chi lo ascolta (ed in che momento lo ascolta) ma un pezzo non va mai suonato solo con "lo scheletro"!!! In questo caso sono solo degli "idioti" anche se non mi sento di dare un tono così negativo a chi non può fare altro che così perché il suo cervello non è dotato delle altre caratteristiche che differenziano un genio da un ripetitore passivo!!!

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Apprezzo lo sforzo Assia, veramente ma...

 

Ecco perché un pezzo suonato è completamente diverso (a parità di note) a seconda di chi lo suona(ed in che momento lo suona) e a seconda di chi lo ascolta (ed in che momento lo ascolta) ma un pezzo non va mai suonato solo con "lo scheletro"!!!

Esttamente, un'idiota è proprio colui che usa solo lo scheletro :) (solo la tecnica) ...

 

... per questo, anche se sei stata bravissima, non ho capito...

 

In questo caso sono solo degli "idioti" anche se non mi sento di dare un tono così negativo a chi non può fare altro che così perché il suo cervello non è dotato delle altre caratteristiche che differenziano un genio da un ripetitore passivo!!!

 

?

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caro Dino, a mio parere non si puo dare una connotazione negativa ad una bicicletta perche non riesce a volare come un aereo perche non e nata con quelle caratteristiche ma non si puo neanche proibirle di usare per es. la tenacia (di cui molti geni spesso mancano...) per sognare di essere un aereo..

forse Asimov voleva riferirsi alla mancanza di umilta ed autocritica del pianista oggetto della sua ira pero ti assicuro che vivere con un genio nella quotidianita ha sempre dato del filo da torcere alla societa perche fortemente "diversi": ad es. Socrate per la povera Santippe, Mozart di cui puoi trovare pesanti rifermenti psichiatrici, Caravagg.io etc etc. insomma la genialita' spesso se la godono le generazioni successive ma non i contemporanei!!! e allora perche' accanirsi su un pedante scheletro: ammesso che Asimov sia stato in grado di dare un giudizio obiettivo e competente dovrebbe aspettare il famoso adagio "ai posteri l'ardua sentenza"

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Molto bello il paragone della bicicletta fatto da Assia. Personalmente ritengo che nella musica come nella vita, sia veramente difficile esprimere un parere, qualsiasi sia l'argomento su cui ci si imbatte senza aver vissuto una particolare situazione. Mi metto nella posizione, tanto per fare un parallelo di bassa qualità, di chi sentenzia con sufficienza, un uomo, per aver preso una decisione della sua vita. Nella testa di quella persona si è evoluto un pensiero che può provenire da molteplici ragioni, da un percorso di vita diverso dal proprio. Giudicare è sempre sbagliato, specialmente se non abbiamo vissuto le stesse cose di quella persona o comunque situazioni simili/analoghe. Come ho già detto in altri post, non amo prendere per oro colato queste frasi estremiste, l'estremismo è una cosa che ho potuto constatare, non funziona mai... Alcune frasi vengono buttate lì più per l'impatto che possono dare ai lettori che si apprestano a leggere che per il contenuto. Alcune di queste, vengono dette per far parlare di sé, altre per farsi pubblicità, altre ancora per suscitare puro e semplice scalpore. Più che guardare alla direttività di una frase dovremmo soffermarci sulla forma facendo finta che l'autore di quella frase non fosse Isac Asimov. Probabilmente se l'avesse detta pinco pallino non staremmo neanche qui a parlarne. Ecco dunque che rientra l'idea del mito, ovvero di colui il quale, ricoprendo una certa importanza in un ambito culturale emana solo perle di saggezza. Sono convinto che anche Einstein qualche cazzata l'avesse detta ai suoi tempi...

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...d'accordissimo, caro Simone!!! Diciamo che Asimov, essendo un tuttologo divulgatore, forse usava la "provocazione"come metodo per slatentizzar le reazioni istintive di chi gli stava di fronte e venirlo a conoscere meglio: a volte puo' essere rapido ma brutale! Resta pertanto un "adagio" che andrebbe contestualizzato...se mai lo meriti! :)

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Resta pertanto un "adagio" che andrebbe contestualizzato...se mai lo meriti! :)

Certo che deve essere contestualizzato, anche perché non è detto che rispecchi davvero il pensiero di Asimov! E' una frase che pronuncia un suo personaggio (Ebling Mis, per la cronaca): per questo è così semplicistica. Magari Asimov aveva tutt'altre idee a proposito...

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