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Piano Concerto - Forum pianoforte

Metodo Chopin


SammyChopin
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Avrei bisogno di sapere in quale ordine e come Chopin volesse far studiare le scale nel suo metodo. Sn un principiante ancora fermo alle scale a 2 ottave, e leggendo qua e là ho saputo che Chopin facesse studiare prima il Si M e il Reb M, ... e poi? Potete aiutarmi? Grazie Mille!!! :-)

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Ciao Sammy, quello che so sul metodo Chopin è quello che sai tu e che cioè faceva iniziare lo studio delle scale dalla tonalità di si maggiore, poiché riteneva che in questa tonalità la posizione della mano fosse più ergonimica grazie all'impiego dei 5 tasti neri. La scala di do maggiore era l'ultima che faceva studiare perchè da lui ritenuta più scomoda. Dal metodo da lui scritto si è saputo che faceva eseguire le scale con accentature e ritmiche diversi, come anche l'eseguire le stesse scale con un solo dito ( dal 1° fino al 5° ) , questo per imparare il personalissimo legato del grande maestro polacco, il quale usava spesso legare due suoni con lo stesso dito, prescrivendo, in questo caso, che questo fosse fatto cadere mollemente dall'alto con il movimento del polso e con grande morbidezza del braccio e della mano, per ottenere quel pianismo ampio e di morbida gestualità. Ti riporto le esatte parole del grande maestro Chopin scritte sul suo metodo: "-E' inutile cominciare a studiare le scale sul pianoforte partendo da quella di do, la più facile da leggere ma la più difficile per la mano, non avendo alcun punto di appoggio. Si cominci con una scala che permetta alla mano di posizionarsi facilmente, con le dita lunghe che occupano i tasti alti, come per esempio si maggiore e arrivare gradualmente a quella di do scendendo ogni volta di un tasto ...( F. Chopin )" Quindi , caro Sammy , è Chopin che ti dice come fare. Comincia dal si maggiore e scendi progressivamente e cromaticamente di un tasto fino ad arrivare per ultimo alla tonalità di do maggiore.

I vari allievi di Chopin hanno lasciato detto che il Maestro faceva suonare le scale con una regolarità metronomica e in una sonorità piena, il più possibile legata e molto lentamente; solo gradualmente si passava a un tempo più rapido. Il passaggio del pollice doveva essere agevolato dalla posizione corretta della mano, leggermente inclinata verso l'interno. Chopin consigliava lo studio quotidiano delle scale e degli arpeggi, suonati con regolarità ritmica dando molta importanza al cambio di accentatura, eseguito tramite un leggero appoggio fatto prima sul 1° dito , poi sul 3°, poi sul 4°. Questo è quello che so sul metodo di Chopin per quello che riguarda le scale. Ti faccio i miei migliori auguri per i tuoi studi.

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A parte quotare GILDA :), quoto soprattutto Chopin

 

"-E' inutile cominciare a studiare le scale sul pianoforte partendo da quella di do, la più facile da leggere ma la più difficile per la mano, non avendo alcun punto di appoggio. Si cominci con una scala che permetta alla mano di posizionarsi facilmente, con le dita lunghe che occupano i tasti alti, come per esempio si maggiore e arrivare gradualmente a quella di do scendendo ogni volta di un tasto ...( F. Chopin )"

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Caro Sammy , per agevolare i vari passaggi del pollice nelle scale Chopin usava partire dalla tonalità di si maggiore per la mano destra , re bemolle maggiore per la sinistra. All'inizio faceva tenere la mano tranquilla facendo eseguire le note in maniera che i suoni fossero molto legati , poi li faceva suonare con lo staccato senza preoccuparsi molto per il passaggio del pollice.Un esercizio per esempio era il seguente:

Mano destra:

1° dito sul mi, 2° sul fa diesis, 3° sul sol diesis, 4° sul la diesis, girata 1°dito sul si, 2° do diesis, 3° re diesis etc.....

Mano sinistra:

4° dito sul sol bemolle, 3° sul la bemolle, 2° sul si bemolle, 1° sul do, girata, 3° dito sul re bemolle, 2° sul mi bemolle, 1° sul fa etc....

Si passava poi a scale più difficili.

Dato che ogni scala ha delle posizioni fondamentali, attraverso il suonare prima legato e poi staccato e poi con le varie accentature sul 1° sul 3° e 4° dito la mano acquisiva quella familiarità nelle varie successioni di note al punto da ottenere attraverso l'azione muscolare un buon passagio del pollice senza far perdere alla mano la posizione corretta orizzontale. I molti allievi di Chopin hanno esserito che attraverso questa tecnica si arrivava a suonare molto bene il legato e a fare passaggi molto difficili e particolari , tipici e rivoluzionari in Chopin....come per esempio far passare il pollice oltre il 4° e 5° dito . Nonostante le numerose novità e originalità proprio per quanto riguarda la diteggiatura , Chopin si rifaceva comunque alla scuola di Clementi. Penso che sia necessario e fondamentale comunque essere seguiti da un bravo maestro di pianoforte specialmente per quanto riguarda la posizione corretta della mano nei vari passagi del pollice perchè un conto è parlare un conto è fare e un maestro accanto ti aiuterà a non acquisire posizioni sbagliate . Sul pollice non sò altro. ciao.

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Ma mi sapete dire anche qualcosa su come e quando usare e studiare il "pollice sopra"?

:)

 

In questo topic si parlava del libro di Chuan Chang

 

http://www.pianoconc...del-pianoforte/

 

L'autore stesso lo definisce come segue

"nel metodo pollice sopra la struttura del pollice viene ignorata ed il pollice viene trattato come le altre quattro dita"...."è nercessario nei passaggi veloci e tecnicamente difficili"

 

 

Secondo me in soldoni, a grande velocità si può ovviare al passaggio del pollice con lo spostamento laterale di tutta la mano ... che di per sé forse non è neanche una grande novità ma almeno qualcuno ha speso una definizione :)

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In questo topic si parlava del libro di Chuan Chang

 

http://www.pianoconc...del-pianoforte/

 

L'autore stesso lo definisce come segue

"nel metodo pollice sopra la struttura del pollice viene ignorata ed il pollice viene trattato come le altre quattro dita"...."è nercessario nei passaggi veloci e tecnicamente difficili"

 

 

Secondo me in soldoni, a grande velocità si può ovviare al passaggio del pollice con lo spostamento laterale di tutta la mano ... che di per sé forse non è neanche una grande novità ma almeno qualcuno ha speso una definizione :)

Il problema è che ho scaricato da giorni la 1a ediz. ma, anche se gli ho dato diverse letture ma nn a tutto, ne ho capito ben poco di come esercitarsi sul pollice sopra, come utilizzare entrambi i metodi ( sopra e sotto ) dato che prima dice che bisogna usarli entrambi e poi che preferisce l'uso quasi esclusivo del sopra, poi nn ho capito neanche bene i movimenti giusti da fare per ottenere un buon risultato, poi nn capisco se si può e, se si, come ottenere col sopra il legato. ma soprattutto la posizione esatta del pollice prima dopo e durante il passaggio... :( insomma ciò capito ben poco! ma se tu lo hai letto potresti aiutarmi a capirlo meglio o se c'è qualche membro del forum che lo ha letto e magari lo pratica? Grazie comunque :)
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Scrivevo

a grande velocità si può ovviare al passaggio del pollice con lo spostamento laterale di tutta la mano ...

Speravo fosse chiaro :)

La velocità ti porta a usare anche lo spostamento della mano che automaticamente annulla il passaggio del pollice (sotto o tradizionale che si voglia) in quanto "non passerebbe sotto a niente" perchè nel frattempo la mano si è già spostata lateralmente :)

Se provi vedrai che sembra quasi che il pollice salga sopra, invece banalmente è la sua articolazione…ripeto, è stata data un etichetta ad una tecnica abbastanza nota e datata. Insomma, non se l’è inventata l’autore del libro ;)

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