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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2014


Frank
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Questa frase mi colpisce abbastanza. Quindi la composizione per te è un passatempo?

 

Però per me Bianca non è che abbia detto questo perchè "lo fa tanto per farlo",

 

beh, di tempo non è che ne ho un granché purtroppo :(  e quindi il dedicarmi alla musica comporta dei notevoli sacrifici, ma lo faccio non come passatempo, ma perché è un modo d'essere della mia persona, e anche se non posso farlo come vorrei, non ci posso rinunciare.

 

 

Quindi, anche a livello di passatempo, ti suggerirei di non rinunciare al confronto.

 

Certo, ed è per questo, come ho spesso ripetuto, che continuo a scrivere su questo forum :)

Non ho mai avuto paura di mettermi in gioco, con tutti i rischi che questo comporta.

Son ben consapevole del fatto che la relazione umana diretta è tutt'altra cosa, ma richiede anche risorse che in questo momento non ho. Anche perché come dice Piccinesco, non è che basta presentarsi da qualcuno dell' "ambiente" e dire, toh guarda arrivo io, prova un po' a suonare 'sto pezzo... Anche se arrivassi con un pezzo sconosciuto del suo compositore preferito, la prima cosa da fare non sarebbe convincerlo di quant'è bello, ma vincere le sue diffidenze. E questo è una cosa normale e naturale, ovviamente, che però compromette le conseguenze. Il mondo ha sempre funzionato in un certo modo ed è giusto che sia così: ci sono i maestri e ci sono gli allievi che diventeranno a loro volta maestri, e interrompere la catena è un'eccezione.

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Anche perché come dice Piccinesco, non è che basta presentarsi da qualcuno dell' "ambiente" e dire, toh guarda arrivo io, prova un po' a suonare 'sto pezzo... 

Proprio per questo suggerivo, cautamente, di non andare tanto lontano ("l'ambiente"...), ma di rivolgersi direttamente ai altri lettori di questo forum. Chiamandosi Pianoconcerto, immagino che si troverà qualcuno che ha voglia di provare a suonare un tuo pezzo per pianoforte e darti un minimo di feedback (dopotutto anche Piccinesco ha trovato qualcuno!). Il fatto stesso di scrivere qualcosa che verrà suonato ti darà degli stimoli a cercare soluzioni alle quali magari non avresti pensato.

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Dal mio punto di vista, considerate le risorse che ha a disposizione, Bianca sta facendo già un buon lavoro ma Red ha centrato un po' la questione. La musica nasce per essere ascoltata, bisogna scegliere il mezzo. Se sono previsti strumenti acustici ci sarà sempre almeno un interprete (ma anche un brano scritto in Max MSP dovrà prevedere interfacce utilizzabili) e scrivere qualcosa che richieda questa mediazione da un alto chiede uno sforzo aggiuntivo e dall'altra, con il contatto diretto, può diventare un ulteriore fonte di conoscenza. Resta il fatto che scrivere un brano senza consapevolezza delle implicazioni è sempre limitante.  

In effetti nel mio commento ho cercato da un lato di palesare le difficoltà interpretative e dall’altro i primi ambiti di miglioramento. Dopo un certo livello basta dire dove e non come, il come dovrà essere il compositore a trovarlo … ma già sapere dove una cosa è migliorabile non è malaccio.

Qualcuno dirà “ambiti di miglioramento” in base a cosa?

 

Bianca introduce il discorso Maestro/Allievo. Io dico che a parte la formazione di base, si parla di una relazione fra musicisti con più o mena esperienza, con più o meno gusto, con più o meno spiccata musicalità, più o meno capacità finalizzate ad un risultato musicale, etc. . Se vogliamo riassumere la relazione fra due musicisti dove uno è più “esperto” (per quanto appena detto) dell’altro diciamo pure allievo e maestro. Ma a tutti capita di imparare cose nuove (pure a Ivan Fedele, tanto per dirne una), c’è chi lo ammette e chi meno … che è leggermente diverso.

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sono in parte d'accordo con Frank e in parte no.

 

Dal mio punto di vista puoi anche dissentire completamente, l'importante è prendre le migliori pagine del repertorio è vedere come si presentano; meglio quelle dei grandi maestri, presenti e passati. Questo è sufficiente per sapere cosa c'è da fare.Per cui non fermatevi assolutamente alle mie parole.

 

In effetti sono dettagliatissime pure le pagine aleatorie (sappiamo tutti cosa vuol dire?), basta prendere anche una partitura di Cage o Stockhausen.

 

Per cui riflettiamo sull'argomento e poniamoci nell'ottica di apprendere da chi ha più esperienza di noi; e chi più di Schumann? (per dirne uno già citato?). Ma in cuor nostro siamo già tutti consapevoli che ovunque ci giriamo troveremo partiture curate nei minimi dettagli. Poi fra noi, se vogliamo, proviamo a raccontarcela.

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Proprio per questo suggerivo, cautamente, di non andare tanto lontano ("l'ambiente"...), ma di rivolgersi direttamente ai altri lettori di questo forum. Chiamandosi Pianoconcerto, immagino che si troverà qualcuno che ha voglia di provare a suonare un tuo pezzo per pianoforte e darti un minimo di feedback (dopotutto anche Piccinesco ha trovato qualcuno!). Il fatto stesso di scrivere qualcosa che verrà suonato ti darà degli stimoli a cercare soluzioni alle quali magari non avresti pensato.

 

in questo senso naturalmente l'invito è aperto a tutti :)

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In effetti Rstrauss può essere uno stratagemma per cercare idee :D

 

Diciamo che per definire i dettagli di una composizione, salvo esperienza, è buona prassi fasarsi con gli strumentisti per provare le proprie idee e capire se effettivamente funzionano non solo sulla carta.

In realtà non stavo cercando idee, potrei tranquillamente rifare la partitura della fuga indicando quello che secondo me dovrebbe essere fatto ... anche se sono pianista, suono su un organo a 3 manuali da 30 anni, quindi ho abbastanza esperienza per sapere cosa non funziona almeno su organi moderni ... per quelli antichi mi servirebbe una aiutino.

 

Ma senza arrovellarsi, semplicemente per una volta vorrei vedere quello che salta fuori lasciando libero l'esecutore.

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Per una volta che mi è andata bene, bisogna contarne a decine altre in cui non hanno neanche voluto ascoltare o leggere, per cui rimane altissima la percentuale relativa alla massima diffidenza.

Tieni presente che c'è tutta una serie di accorgimenti di cui il compositore professionista deve tenere conto, ma è bene che li conosca anche il compositore dilettante (dilettante nel senso alto, Settecentesco, del termine). Ad esempio la cura di presentare una partitura che non contenga errori di "ortografia" o di "grammatica" musicale, che sia chiara, ordinata, pulita, ben impaginata, pronta insomma per essere pubblicata da un editore. Se presenti a un musicista (soprattutto se non lo conosci personalmente) una partitura confezionata professionalmente, sei già sulla buona strada. Anche a prescindere dal contenuto musicale. Si tratta di un meccanismo che vale, nel bene e nel male, anche per i concorsi di composizione. Ma sto andando off topic...

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Capisco cosa intendi, è una sorta di "biglietto da visita", ma parlo soprattutto di persone che a prescindere non hanno neanche voluto saperne di visionare qualcosa, è successo non poche volte e anni fa, e non dico cosa gli ho detto per fargli storcere il naso (mentre gliene parlavo, e non dopo il loro no, sia chiaro), altrimenti si scatena il putiferio.

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Anche a prescindere dal contenuto musicale. Si tratta di un meccanismo che vale, nel bene e nel male, anche per i concorsi di composizione. Ma sto andando off topic...

Concordo su Bianca, non siamo OT e fra l'altro è una delle prime cose che ho scritto. Presentare una parttiura rifinita fa sicuramente pensare a delle scelte, magari discutibili ma a delle scelte. Questo non vuol dire automaticamente che un brano mediocre diventi un capolavoro, ma almeno ci sono i presupposti per un minimo di valutazione da parte di un interprete. In un laboratorio come questo uno cerca a prescindere di dare un contributo, ma sulla carta potrebbe in partenza non valerne la pena. I punti di vista sono diversi, un didatta tende a dare un suggerimento, un interprete a valutare se il brano gli interessa o meno e con quali inverstimenti per realizzarlo.

Rinnovo la metafora del progetto copositivo, un impresario può pensare di realizzare un immobile solo dopo una serie di valutazioni che partono dalla carta.

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Si purché non sia una cosa oltre le mie capacità... Tanto attualmente jo del tempo libero.. Quindi se vuoi..

 

ok, allora appena posso ti contatto così ci mettiamo d'accordo. Solo un po' di tempo, perché in questo periodo sono davvero impegnatissima.

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