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Piano Concerto - Forum pianoforte

Acquisto Pianoforte a 1/4 di coda


robij
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Salve a tutti, sono nuovo del sito e avrei bisogno di qualche consiglio per l'acquisto di un pianoforte a 1/4 di coda. Ho avuto per molti anni un verticale Petroff che ho poi venduto alcuni anni fà comprando un pianoforte digitale Yamaha (bambini piccoli e l'impossibilità di suonare nelle ore serali quando loro dormivano). Ora sono cresciuti e stò pensando di riacquistare un vero pianoforte che metterei in salotto (anche come arredamento). Mi piacerebbe molto passare a 1/4 di coda (ovviamente anche usato). Ho studiato musica classica per circa 5/6 anni e mi piacerebbe ricominciare a studiarla in maniera seria. Nelle ultime settimane mi sono anche documentato sui pianoforti digitali a 1/4 di coda attratto dalla possibilità di suonarli anche in cuffia e della non necessità dell'accordatura. Mi date un consiglio ? Vi ringrazio in anticipo.

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Sinceramente il silent non mi ispira per niente. Stò leggendo in questi giorni sul Forum esperienze di Pianoforti Digitali e utilizzo di "librerie" (non ne sapevo niente e stò provando a farmi una cultura). Considerato che lo strumento lo metterei in salotto potrei farne un uso sia di studio che "ludico" con gli amici......ecco perchè pensavo anche al 1/4 di coda digitale......Oltretutto potrei suonarlo anche mentre il resto della famiglia guarda la televisione usando le cuffie. Certo che sono cosciente anche io che un Pianoforte acustico è tutta un altra cosa anche in termini di eventuale svalutazione nel tempo......insomma come avrai notato sono molto confuso.....

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  • 2 weeks later...

Il pianoforte acustico è insostituibile. Partiamo da questo presupposto. Secondo il mio modestissimo parere si deve ripiegare sul digitale in due casi: 1. Abbiamo già un pianoforte acustico ma vogliamo avere la possibilità di suonare in cuffia quando vogliamo, presumibilmente fuori orario. 2. Viviamo in un condominio di rompi .... che non ci permettono di suonare perché minacciano denunce legali. In tutti gli altri casi non vedo perché dover suonare su un piano di livello inferiore. Se abitassi in campagna in una villa sperduta non avrei dubbi nel farmi un bell'acustico, poi se lo suono alle 3 di mattina chi mi sente ?

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Buongiorno "The Simon", rispondo con ritardo alla tua considerazione e mi scuso (sono stato in Ferie per qualche giorno). Provo a spiegare il perchè della mia indecisione tra "Acustico" e "Digitale". Sul fatto che "il pianoforte acustico" sia insostituibile non ho dubbi neanche io, ma avendo deciso di mettere il Pianoforte in salotto devo per forza di cose coniugare le esigenze della famiglia (moglie e 2 figli). Oltretutto l'esperienza di questi anni mi ha dimostrato che, essendo io un lavoratore dipendente, le ore che avrei a disposizione per ricominciare a studiare in maniera seria il Pianoforte sarebbero soprattutto quelle serali/notturne. A questo punto non sarebbe soltanto un problema di condominio ma anche familiare. Sui Pianoforti digitali stò continuando a farmi una cultura (per quello che è possibile !!) e oltre ai Roland e Yamaha stò cercando di reperire ulteriori informazioni sui Pianoforti ORLA (in particolare la serie GRAND PIANO 310 e 450) che hanno un prezzo appetibile. Per il momento in Internet non sono riucito a reperire giudizi approfonditi sugli strumenti e la mia indecisione aumenta. Inoltre non ti nascondo che il vantaggio dei "digitali" (ascolto in cuffia e non necessità dell'accordatura) sono per per me una forte attrazione. Anche se sono assolutamente cosciente che l'elettronica ha una svalutazione nel tempo non paragonabile all'acustico. Detto tutto questo, che fare ???? Con un budget di 2.500/3.000 Euro posso trovare un buon digitale a 1/4 di coda ???? Grazie a tutti in anticipo per il tempo che avrete voglia di dedicarmi.

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Per quella cifra c'è un pianoforte Yamaha o gli Orla che sono parecchio discussi ma se ne sentono di cotte e di crude, sia in senso positivo che negativo. Io non ho mai avuto modo di provarli, ma soprattutto non ho mai trovato un rivenditore che avesse un digitale a coda della Orla quindi non saprei proprio che dirti. Credo comunque che, come al solito, prima di spendere una cifra che non è affatto irrisoria, sarebbe il caso di sincerarsi che il funzionamento ci aggradi. Cerca se lo trovi da qualche parte per provarlo e poi fammi avere un feedback (oggettivo please, solitamente quando si compra qualcosa si è sempre portati a dire che è buona, ma anche io mi sono fatto una tastiera digitale da 500 euro ma riconosco che a pari ad una Kawai fa cagare dal momento che sembra un giocattolino ;) ). Scherzi a parte se mi facessi avere un'opinione personale mi faresti un piacere. Ammesso che tu riesca a trovarla da qualche rivenditore.

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  • 5 weeks later...

Ciao a tutti!

condivido l'opinione Lory (e di altri) sui piano digitali ORLA.

io quando nel 2003 ho dovuto passare al digitale (abbandonando un mediocre AUGUST FORSTER verticale) provai prima dell'acquisto: CASIO, ROLAND, YAMAHA, GEM e....quello che ho scelto KAWAI !

Mi sento davvero di consigliarlo: i KAWAI (i modelli top della casa) sono a mio giudizio molte spanne sopra gli altri digitali: sia come suono ma soprattutto come meccanica.

Da provarli assolutamente! Anche prima di non acquistarlo.

 

io avrei una sola critica da fare al mio KAWAI (ma forse è una critica "ingiusta" in quanto arriva da un pianista mediocre quale sono e poi non ho una grande esperienza di molti pianoforti acustici a cui rapportarlo). Per ora non la dico. Mi farebbe prima piacere sentire opinioni più esperte sui KAWAI digitali.

 

x TheSimon,

io sono passato al digitale perchè mi trovavo dieci anni fa nelle stesse condizioni di robij (condominio/figli piccoli), quindi avevo esigenza di suonare a tarda sera o mattina molto presto.

Ma dal digitale ho tratto un altro vantaggio a cui non avevo pensato e che non c'è nel tuo elenco. Ovvero . . .

Anche nelle ore centrali della giornata, a me viene un po' di "pudore" a far sentire ai miei famigliari o ai miei vicini (a cui piace che io suoni il piano!) sempre sempre tante volte lo stesso brano (o addirittura lo stesso passaggio :wacko: ) che non mi viene ancora bene.

Ecco! . . . il digitale mi dà una privacy della mia fase di studio.

Poi, quando mi sento sicuro e abbastanza soddisfatto, apro le finestre per proporre - anche ai palazzi di fronte :D - un bel brano di Schumann.

Ma fino a quel momento voglio rimanere inascoltato (anche in orari leciti, anche dai miei cari).

E devo dire che (sapendo che nessuno mi sente) anche nei passaggi più difficili la mano si butta più disinvolta . . . a tutto vantaggio di un maggior scioltezza anche a livello emotivo.

Che ne dici?... Forse un pianista dalla personalità più "tosta" quando studia studia: si sa che si sbaglia e si ripete e si ripete . . .

Ma immagino che ci sono anche molti (soprattutto dilettanti) nella mia stessa situazione.

 

(P.S. noto che l'ultimo post risale a un mese fa . . . Robij ! . . . ma poi l'hai acquistato? Quale?)

ciao a tutti :)

Luca

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