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Piano Concerto - Forum pianoforte

Schoenberg Trattato di Armonia


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Questo libro apre con una modestia impressionante, una dedica di Schoenberg che dice qualcosa come:

 

'Questo libro l'ho imparato dai miei allievi'.

 

Schoenberg , come molti di voi sanno, non era un accademico, uno che teorizzava, ma un compositore che insegnava quello che lui stesso aveva imparato nel corso della sua grande esperienza. La sua musica non l'ho mai capita (ho gusti abbastanza tradizionali, conformisti, diciamo ), ma non ci ho messo a capire molto che dai suoi libri si puo' comunque imparare una marea di cose.

 

Questo trattato si discosta parecchio da altri libri di armonia, e' anche un trattato filosofico sull'armonia e quindi a volte le lunghe digressioni che fa Schoenberg, possono provocare un po' di distrazione. A parte questo, secondo me e' un capolavoro, punto. Lo studiai anni fa quando decisi che mi ero rotto le scatole ad imparare armonia e composizione da libri di musica popolare, perche' da essi non riuscivo ad imparare nulla, nemmeno dai migliori libri jazz, alcune volte li strappavo perche' non ci capivo nulla.

E non perche' ero scemo....ma perche', secondo me, l'armonia e la composizione la sanno spiegare al meglio solo i veterani classici.

Ero stufo di vaghe spiegazioni, oppure di libri dove ci sono un milione di cose, ma dove nessuna e' trattata oltre la superficialita'.

 

Questo libro fu la cura.

Inizia da zero, quindi adatto anche agli assoluti principianti ( per principianti intendo di armonia classica, perche' e' impossibile trarre qualcosa da questo libro se non si sa leggere la musica), fino ad arrivare al capitolo che suscita immagini da esploratore armonico , intitolato 'Alle frontiere della tonalita' (almeno credo che la versione in italiano si intitoli cosi', io ho studiato la versione in inglese).

 

Non si deve pero' pensare che questo sia un libro dove Schoenberg insegna la sua tecnica atonale (ho sentito di molti che compravano questo libro con questa aspettativa, secondo me sbagliata). Schoenberg riteneva che fosse di vitale importanza imparare ad usare bene tutte le tecniche armoniche che erano gia' state create prima, mai di buttarsi in tecniche atonali che dir si voglia.

 

Io purtroppo l'ultimo terzo del libro ho dovuto abbandonarlo, ma quello che ho imparato, ha fatto una differenza enorme nella mia musica.

 

(Tra parentesi, ho poi comprato tutti gli altri suoi libri, da cui sto imparando molto)

 

Grazie, signor Arnold.

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pianistamaggiorenneDi38, mi è piaciuto quello che hai scritto a proposito del Manuale di Armonia di Schönberg.

Se non è cosa troppo personale, potresti spiegare perché ti sei fermato a due terzi e hai "dovuto" abbandonare

l'ultima parte?

Troppo difficile?

O hai cambiato vita e ti sei fatto frate?

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  • 2 weeks later...

pianistamaggiorenneDi38, mi è piaciuto quello che hai scritto a proposito del Manuale di Armonia di Schönberg.

Se non è cosa troppo personale, potresti spiegare perché ti sei fermato a due terzi e hai "dovuto" abbandonare

l'ultima parte?

Troppo difficile?

O hai cambiato vita e ti sei fatto frate?

 

ah ah, no non mi faro' mai frate, anzi non sono affatto religioso, e perdendo la fiducia in Dio mi sono dato a delle tendenze orgiastiche....

 

Tenendo presente che il trattato di Schoenberg fu per me il mio primo libro serio di armonia (cioe' non quelle porcherie che fanno dove spiegano tutto in maniera superficiale), mi fermai a due terzi perche' nonostante ricordo di averci provato abbastanza duramente, iniziai a non cogliere alcune cose, cosi' decisi di fare un passo indietro e iniziare a studiare da libri piu' 'standard', anche se sempre e comunque da conservatorio......

 

Una cosa che ricordo di non aver capito bene, e' cosa vuole dire Schoenberg quando spiega che per modulare da una tonalita' maggiore a una minore, o viceversa, si puo' fare senza una tonalita' transitoria, ma per modulare da una maggiore a una maggiore, o da una minore a una minore, e' meglio inserire una tonalita' 'di passaggio' che faccia da contrasto, ad esempio maggiore-minore-maggiore oppure minore-maggiore-minore. Se tu mi puoi fare un esempio dalla letteratura classica o barocca (che sia semplice pero') che utilizza questo disegno, fammelo sapere e me lo studio.

 

Inoltre non capii perche' in alcune modulazioni tecnicamente 'corrette' alcune note nuovamente introdotte, possono suonare male.....cosi' ho pensato di abbandonarlo temporaneamente perche' non mi piace studiare un libro e andare avanti avendo dei dubbi. Anche perche' comunque Schoenberg scrisse un altro libro di armonia dopo, che e' piu' conciso.

 

In realta' , ricontrollando, il libro l'ho studiato bene solo fino a poco piu' della meta', anche se poi in seguito ho imparato abbastanza presto del materiale che Schoenberg presenta piu' avanti, come ad esempio i vari abbellimenti, le appoggiature, ecc....

 

Comunque sia penso che come libro di armonia e' piu' consigliato a persone a cui non interessa solo studiare l' ABC dell'armonia, ma farsi una vera cultura a livello intellettuale, e tutto quello che ha scritto Schoenberg, anche le sue lettere, per me e' stata una vera educazione, specie per me che non sono mai andato a nessuna scuola di musica, e comunque quello che so l'ho imparato da solo, (anche se da libri, sempre solo sei....) ;)

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