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Piano Concerto - Forum pianoforte

Due suoni a confronto


Guest Pianoaccordatore
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C***o Simò e Fra! Braviiii!

Mi avete rispolverato concetti studiati sulla FFT che mi ero scordato. Purtroppo penso che però non siano argomentazioni capibili da tutti: infatti qualche passaggio mi è sfuggito qua e là. La mia formazione meccanica sulla FFT è sullo studio del segnale delle vibrazioni delle strutture. Cosa consigliereste come libri per approfondimento di questi argomenti? O meglio, voi dove li avete imparati e/o studiati?

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L'aumento del volume è già una cosa non lineare rispetto ai dB SPL. Se abbiamo un apparato che produce una pressione sonora di x dB, aggiungendo un apparato audio della stessa potenza non abbiamo 2x dB, abbiamo un incremento di soli 3 dB. Se ne aggiungo ancora uno ottengo meno di 3 dB perché ne dovrei aggiungere 2 (2*2=4) e proseguendo... 8, 16, 32, 64, 128 impianti della stessa potenza per ottenere ogni volta soli 3 dB in più.

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Infatti non lo è... L'ho detto prima. Noi siamo abituati a ritenere lineari le nostre sensazioni. Se andiamo a misurare fisicamente, quando a noi ci "sembra" il doppio della potenza abbiamo aggiunto 3 dB. Pertanto in questo caso se si aggiungessero 3 dB ad un solo lato, il contributo per noi sarebbe doppio su un lato di conseguenza il suono ci sembrerebbe uscire non più al centro (1/2) ma alla 3/4 nel lato in cui abbiamo incrementato il sound pressure level.

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Partendo dal presupposto che uno sappia che per raddoppiare il volume bisogni aumentare di 3 db allora la sensazione di spostamento diviene lineare con questo aumento di volume. Chiaro che se uno ragiona solo a sensazioni anche lo shepard tone è infinito...

Mi domandavo se l'orecchio fosse in grado di percepire in percentuale quanto si sposta il suono da una parte piuttosto che dall'altra e da quel che dici tu mi sembra proprio che sia così. Ti ringrazio per la risposta!

Ma immaginando un ipotetico ascoltatore non disposto al centro fra le due casse ma davanti (poniamo) alla cassa B formando quindi un triangolo rettangolo fra casse e ascoltatore... quanto dovrei incrementare il volume della cassa A(l'altra) per dare l'idea di una simmetrica stereofonia?

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Partendo dal presupposto che uno sappia che per raddoppiare il volume bisogni aumentare di 3 db allora la sensazione di spostamento diviene lineare con questo aumento di volume. Chiaro che se uno ragiona solo a sensazioni anche lo shepard tone è infinito...

Mi domandavo se l'orecchio fosse in grado di percepire in percentuale quanto si sposta il suono da una parte piuttosto che dall'altra e da quel che dici tu mi sembra proprio che sia così. Ti ringrazio per la risposta!

Ma immaginando un ipotetico ascoltatore non disposto al centro fra le due casse ma davanti (poniamo) alla cassa B formando quindi un triangolo rettangolo fra casse e ascoltatore... quanto dovrei incrementare il volume della cassa A(l'altra) per dare l'idea di una simmetrica stereofonia?

 

Bé ragionando a sensazioni, lo Shepard tone non è affatto infinito. Dopo 4 o 5 volte ci si rende conto che è composto da due suoni che variano le loro ampiezze in relazione alla frequenza a cui si trovano. E quindi dopo 4 o 5 volte che si ascolta il loop si capisce il trucco e si riesce a percepire i due suoni. Le sensazioni spesso vanno molto bene a braccetto (unità di misure a parte) con la realtà fisica quindi non dobbiamo mai sottovalutare quello che percepiamo, perché nel 90% dei casi ci indirizza verso la soluzione del problema. Nel restante 10% c'è quella banda in cui l'orecchio per motivazioni fisiche (come la risonanza del condotto uditivo per esempio) viene eluso.

Nel caso particolare del posizionamento delle casse, come hai posto te, il discorso è veramente lungo e complesso. Ora non ho il tempo materiale di risponderti come si deve. Appena posso lo faccio. Purtroppo la cosa è lunga perché devo postare qualche figura per spiegarlo dignitosamente.

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  • 3 weeks later...

L'ho scoperta leggendo un libro e mi stava venendo un colpo!

Hai mai visto quegli esempi di illusione ottica, tipo la scala infinita di Escher? bene la scala di shepard è un illusione paragonabile solo che è di tipo uditiva.

Consiste in una scala ascendente o discendente che non finisce mai, o almeno si ha la percezione che è così.

Il nostro apparato uditivo viene fatto fesso XD

 

Per bene il modo con cui viene costruita non mi è chiarissimo ma se la scala è ascendente, man mano che si sale con le note, il volume si abbassano e vengono rimpiazzate da note con frequenza dell'ottava precedente.

Ti consiglio di ascoltare di Gyorgy Ligeti "la scala del diavolo" dove il compositore ha sfruttato quest'effetto.

Ciau ;)

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