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Piano Concerto - Forum pianoforte

Yamaha P105B


foster12
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Alla fine l'ho comprata.

 

690 euro incluso Borsa, stand, e cuffie sennheiser.

 

Vi riporto un confronto con la mia P-60 Yamaha del 2005 e con una moderna MP10 Kawai.

 

In breve

 

1) Suono decisamente bello, anche senza amplificazione sfruttando gli altoparlanti della tastiera.

Il confronto con il suono degli altoparlanti della P60 è imbarazzante.

 

I bassi della P105b utilizzata su stand, e quindi lasciando liberi tutti gli altoparlanti sono decisamente buoni per essere "un robot".

 

Gli acuti sono più squillanti e meno metallici della P60.

 

Negli acuti però si nota,pestando i tasti con violenza, un cambio di timbro un po' artificioso, se comparata con la MP10 o MP6. Ma stiamo parlando di migliaia di euro di differenza.

 

 

 

 

 

2) Il tocco è molto gradevole e comunque regolabile entro dei margini. Molto più preciso, e espressivo di una P60.

Manca l'effetto dello scappamento. Quel tipico scattino che si sente nella tastiera di un pianoforte non c'è.

 

Ma che diamine pesa poco più di 11 chili! Che volevate? Inoltre suonare un notturno di Chopin, oppure uno studio di chopin, non è affatto difficile su questo pianoforte digitale, e la meccanica mi permette di controllare molto bene il suono. Direi anni luce rispetto a quanto accadeva con la P60.

 

I tasti sono in plastica, quelli neri in plastica satinata. La meccanica può essere giudicata un po' rumorosa, ma niente di drammatico. Direi rumorosità identica a quella della P60, P35, P95, P155.

 

Quello che si apprezza di più nella MP6 e MP10 è anche la lunghezza dei tasti. Mentre nella P105b noto che premendo i tasti neri a fine corsa, c'è una resistenza maggiore. Vale quanto detto all'inizio. ;)

 

3) Connettività tramite PC.

La porta USB della tastiera consente di interfacciarlo al calcolatore senza altre complicazioni. Basta installare un fetentissimo programa open source per leggere/elaborare i midi [http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_MIDI_editors_and_sequencers] (io ho scelto ANVIL STUDIO).

 

4) Mi piace il fatto che le 2 prese per le cuffie (jack) sono nella parte anteriore della tastiera e non posteriore come accadeva nella P60.

 

5) Nella confezione è compreso un pedale on/off per il sostenuto è plasticoso ma fa il suo dovere.

 

6) Sulla questione ritmi/altri timbri rimane per me fantascienza. Li trovo assolutamente originali, molto accurati e piacevoli. Porto l'esempio del Clavicembalo nel quale sono stati campionati anche il suono della meccanica in fase di ritorno.

 

Prossimamente, vorrei inserire su youtube un video di demo nel quale vi suono qualcosa.

 

Mi date qualche spunto per approfondire la recensione?

 

Grazie

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  • 3 weeks later...

Eeee addirittura ! E che ho fatto ?

 

Piuttosto i suoni mi sembrano uguali al mio P95. Il pianoforte è proprio elettrico, non mi piace come non mi piace sul mio.

Non credo di farmi mai più uno Yamaha. Suonandolo tutti i giorni alla fine l'orecchio ti si adatta. L'attacco del suono non è malissimo se trattato con un po' di riverbero, è tutto il resto che suona proprio elettronico. Tu che dici Enrì ?

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Grazie dei pareri.

 

Quello che posso dire è che per essere una tastiera da 590 euro suona (e funziona) meglio di alcuni pianoforti opportunamente conciati. :D

 

E' abbastanza leggera per poterla portare in giro (11kg).

 

Il suono è discreto su stand, dove si sentono molto bene acuti e bassi. Poggiandola sul tavolo il suono non è all'altezza delle aspettative (sul manuale comunque è scritto questo fatto).

 

Sotto la P105 infatti sono presenti 2 altoparlanti.

 

Per quanto riguarda la differenza con la P95 che io NON ho provato, YAMAHA sul sito mostra questo diagramma.

 

6EB442113AA8481A963C6A3139C33E79_12074.jpg

 

Messo così non dice niente. Non è nemmeno chiaro se tali miglioramenti (P105 linea rossa, P95 linea blu) siano effettivamente percepibili all'orecchio umano. <_<

 

(sembrano i diagrammi per convincerti a comprare le pillole dimagranti :rolleyes: )

 

Mentre la differenza di suono tra la P105b e la mia P60 del 2002 (anno di acquisto 2005 )è schiacciante. (all'epoca costava sui 1200 se non erro).

 

Altra cosa:

 

con le kawai mp6 e mp10 più premo con violenza il tasto più il suono diventa forte. Non sembra avere un limite massimo.

 

Con la P105 il limite massimo c'è. Anche se si può agire leggermente sul tocco con 4 impostazioni diverse.

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Beh le Kawai hanno proprio un sistema diverso ed utilizzano suoni campionati. In realtà il limite c'è ma sfruttando molto bene i campioni a maggior forza nel premere il tasto corrisponde come nel pianoforte maggior energia cinetica del martelletto che fa sì, una volta urtata la corda, che si sviluppino più parziali -> da qui il cambiamento di timbro (la caratteristica di timbro è influenzata SOLO ED UNICAMENTE DAI PARZIALI, In ambito fisico...non dall'ampiezza, non dalla fase, non dalla frequenza... mentre in ambito psicoacustico... Non dal volume, non dall'altezza... :)). Il nostro orecchio ormai si è abituato a questo cambiamento di timbro, ci suonerebbe innaturale se premendo piano o forte un tasto cambiasse solo il volume.

 

A me come penso anche a te (e lo hai ben manifestato) quel grafico non mi da alcuna indicazione se non mi si mettono dei valori di riferimento. Questo diagramma di risposta in frequenza potrebbe voler dire tanto oppure molto poco. Innalzamento alle basse ed alte frequenze di dB SPL (qui parliamo di livello di pressione sonora), ok, quanto ? a quali frequenze ? Non mi da molte più indicazioni di quelle che ottenevo andando a comprare la tastiera bontempi per mia cugina quando aveva 5 anni e per una casa come Yamaha penso questa cosa sia inaccettabile.

 

Il fatto che ci siano due casse sotto la tastiera è legato alla produzione di frequenze basse. Se immaginiamo una camera tridimensionale ed il nostro suono una palla (il suono deve essere stereo), il volume del suono decide se la palla deve essere posta più in avanti o più indietro rispetto al mio punto di osservazione, il pan decide se deve stare più a destra o più a sinistra, la frequenza se deve stare più in alto o più in basso. Non è un caso che nei live, la catena di subwoofer sia messa a terra mentre i line array siano messi in alto. Questo rispecchia la spazialità intrinseca del suono.

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Ci provo con dei modelli, poi mi darai/direte se così suona può chiaro...

 

Le sensazioni psicoacustiche del suono ce lo fanno percepire a tre dimensioni. In particolare: la frequenza (nota alta -> valore di frequenza elevato, o nota bassa -> valore di frequenza piccolo) ci determina l'altezza del suono. Il termine "altezza del suono" non è stato scelto a caso, proprio perché il nostro orecchio colloca il suono più in alto se la frequenza è alta, più in basso se la frequenza è bassa, in realtà se ci si pensa bene l'altezza è il primo parametro di cui ci accorgiamo, il miglior parametro riconoscibile dall'orecchio per sensibilità e se anche chiediamo cosa sia la musica ad un bambino questo ci risponde con le note musicali che dette così sono, nella loro limitata veduta, le altezze. In uno spazio x,y,z con x, y assi del piano e z l'altezza, noi abbiamo proprio definito z con l'altezza dei suoni. L'asse delle y invece ci fa individuare da che parte stanno i suoni: sinistra o destra. Per ultimo sull'asse delle x ritroviamo il volume che in questo caso di spazialità preferisco chiamare piano sonoro. L'unione di queste tre quantità ci danno la rappresentazione mentale del suono nello spazio. Come mi sembra di aver detto anche in un altro post, non è affatto un caso che i line array vengano messi in alto a sinistra e destra ed i sub a terra. Cerchiamo di assecondare quello che vorrebbe ascoltare il nostro orecchio che è un organo sensibilissimo ed affascinante. Nel studiarlo in psicoacustica sono rimasto letteralmente affascinato, non trovo altri termine, nello scoprire il suo comportamento anatomico.

 

Tornando a noi qui in basso alcuni esempi:

 

hilow.jpg

 

Che rappresenta la nostra collocazione delle frequenze rispetto all'asse z.

 

 

sxdx.jpg

 

Che rappresenta la posizione del segnale rispetto all'asse delle y: più a destra o più a sinistra.

 

 

 

spl.jpg

 

Volume espresso sull'asse delle x.

 

Spero sia tutto più chiaro.

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  • 1 month later...

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