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Piano Concerto - Forum pianoforte

Passare Il Tempo Cantando... Nel Periodo Natalizio


thesimon
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Giorni fa, nel periodo natalizio, parlando con un mio amico che ha un pub non molto distante da casa mia dove spesso organizza concerti di autori inediti (dal jazz alla musica elettronica passando per rock e dintorni), ci siamo fermati ad ascoltare dei brani di Michael Bublé molti dei quali sono brani ripescati da vecchi cantanti come Dean Martin tanto per citarne uno. Tornato a casa, anche per ammazzare un po' il tempo e per rilassarmi (almeno nel periodo natalizio) mi sono messo a registrare un paio di brani di Bublé.

Fatta premessa che non sono un cantante e che al massimo ho fatto solfeggio cantato e trasporto per l'esame di Solfeggio, vorrei che gli esperti cantanti (tra cui in primis Thallo al quale do la possibilità di rifarsi del post dei 'timbrici' :dance: ) mi distruggessero.

In sostanza da perfetto ignorante dell'argomento, vorrei capire quali sono i metri di giudizio per ciò che riguarda il canto, in che modo si può aiutare chi ha un determinato problema, come lavorare per raggiungere risultati, nel momento in cui un perfetto hobbista come il sottoscritto sottopone dei brani agli esperti.

Vedendo questa sezione un pochino indietro rispetto alle altre volevo, più che altro, sfruttare questa occasione come miccia per accrescere, anche in questo interessante settore della musica che vede la voce come lo strumento, il numero di post. Con questo intervento spero dunque che si susseguano anche altri post simili per creare un gruppo di discussione nel quale ognuno può postare le sue performance canore, così come avviene nelle sezioni di musica classica dove spesso vengono postate le proprie registrazioni al pianoforte e gli altri commentano, ed anche nella sezione composizione dove si sono addirittura organizzati con dei laboratori. Perché voi cantanti non cominciate a pensare a qualche laboratorio canoro ?

 

Ecco intanto le mie registrazioni, la voce è un po' nasale perché avevo ed ho ancora il raffreddore, ma tanto è per gioco non ci devo andare a Castrocaro. A voi la palla... Avvelenata... :Devil:

 

Michael Bublé - Sway

http://www.pianoconcerto.it/condivisione/sway.mp3

 

Michael Bublé - Everything

http://www.pianoconcerto.it/condivisione/everything.mp3

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Concordo con Carlos, una delle cose più difficile che dovrebbe saper fare un interprete è far capire il testo...già durante il primo ascolto tutto è arrivato a dovere.

 

Sei molto intonato e musicale e pure piacevole d’ascoltare…fra l’altro mi è piaciuto particolarmente anche l’arrangiamento di Sway.

 

Complimenti

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Il pianobar è un lavoro dignitosissimo se fatto con coscienza, capita di sentire musicisti di grande talento e dotati di grande gusto e musicalità.

 

Le premesse vocali mi sembrano buone, allora perchè non coltivare questo ambito?

 

:)

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Io penso che un vero musicista debba saper cantare, ma non intendo un canto lirico o di chi sa quale livello di preparazione. Ho amici pianisti che sono praticamente afoni (diciamo stonatissimi) ed hanno faticato parecchio all'esame di solfeggio ... ma alla fine, secondo me gli mancherà sempre qualcosa. Prendi te, canti con senso ritmico, su una base, intonato, pure piacevole d'ascoltare ... ce ne fossero in giro...

 

In conservatorio provano a far fare esercitaizoni corali, ma non so quanto sia veramente istruttivo...

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Vi ringrazio per i commenti... Nel post propositivo peró avevo chiesto di "distruggermi". :P Il senso era più che altro sapere cosa non va invece di sapere quello che va... Mi riferisco in particolare proprio alla tecnica vocale che io non possiedo ed il mio modo di cantare è infatti proprio naturale, terra terra, senza avere la minima concezione della gestione di fiato ed emissione. Ecco diciamo che nella mia vita sono stato sempre abbastanza intonato, alcune volte peró, anche in queste registrazioni sono un po' calante. Non voleva essere tanto una produzione da studio dove si ricanta pezzettino per pezzetino fino allo stremo per poi scegliere e/o comporre tagliando e incollando i vari take per ottenere la perfezione. In queste registrazioni ho cantato dall'inizio fino alla fine senza fermarmi ed alcune volte si sente proprio l'intonazione sbagliata e l'emissione della voce che esce forte subito e poi cala.

Riguardo il commento di Marta io mi trovo molto d'accordo. È inammissibile che un musicista non sia per lo meno intonato ed abbia consapevolezza del tempo e del ritmo, per parallelo, volendo estremizzare sarebbe come un chirurgo con la tremarella, insomma non possono mancare delle basi minime che si richiedono per fare un determinato mestiere. Certo poi fare il cantante di professione è tutt'altra cosa, richiede studi e tantissimo esercizio ecco perchè ero ansioso di conoscere l'opinione di Thallo e di altri cantanti di professione che sono senz'altro in grado di fare osservazioni più tecniche delle nostre e magari possono fare esempi comparando anche con altri personaggi del mondo della musica leggera i quali non sono tutti esempi da seguire, anzi, ne ho sentiti molti live che mi hanno lasciato letteralmente sconvolto ! Non in senso positivo ovviamente ! Non si tratta in quei casi di cali nell'intonazione, erano proprio stonati come le campane ! Incredibile ! Mi chiedo come abbiano fatto a diventare famosi... Se ritrovo qualche video di esempio lo riposto.

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Provo a dare la mia opinione da non professionista e premetto anche che il genere non è musica che mi piace. Hai veramente una bella voce e sei molto intonato e vai a tempo. Forse troppo a tempo. Mi spiego meglio: assomiglia che tu stia facendo quasi un solfeggio cantato con le parole. Quindi, quando ho sentito le due canzoni ho avvertito una sorta di "meccanicità".

Prendi con le pinze quello che dico! Canti benissimo! Magari avessi il tuo timbro!

Posso chiederti una cosa? Quando canti una nota la canti, ma come la pensi? Nel senso che quando canto il cervello tende a far uscire le note un po' calanti e per ovviare a questo la nota canto più "alta" e viene intonata. Capita anche a te?

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Ma non c'è problema, figurati, anzi mi fa piacere perché coglie le mie aspettative di bersagliamento che avevo richiesto nel primo post. Oltretutto come ripeto il canto non è ciò di cui mi occupo quindi potete proprio scatenarvi, non mi offenderò affatto. Riguardo il discorso di cantare a tempo, onestamente non saprei controbattere. Non ci ho fatto molto caso a dire la verità, ho cantato come mi veniva per come conoscevo la canzone, non ho neanche pensato di dare un'interpretazione personale, insomma ho fatto del puro e semplice karaoke tanto per essere spiccioli, ricalcando, per quello che posso riuscire a fare, l'interpretazione originale di Bublé.

 

Quando canto una nota sto già pensando a quella successiva, questo trucco (magari sto dicendo cose banalissime, non lo so) con me funziona e l'ho escogitato quando in qualche occasione ho cantato su un palco (serate con amici, pubs, serate in piazza ecc.). Praticamente prima di cantare una nota cerco di immaginare già come posizionare tutto l'apparato vocale per riprodurre proprio quella nota: bocca, palato, lingua, faccia, gola, emissione dell'aria, pensando anche a dove si formano determinate vocali e dunque andando a far intervenire quei particolari muscoli, così al 99% quando arriva il momento di dare fiato all'organo, tutto è già pronto in posizione e la nota, solitamente (salvo piccoli aggiustamenti), è già bella intonata... Ripeto, sicuramente sto dicendo tutte cose molto banali, non è il mio campo d'interesse. Se arrivasse Thallo magari ci chiarirebbe anche queste affermazioni. Claudio dove sei ?

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Sicuramente aiuta anche sforzarsi di presentire il profilo melodico di quello che immediatamente seguirà, non trovo molto efficace lavorare nota per nota, o meglio, con te funziona, ma magari potresti ottenere risultati anche maggiori.

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Onestamente non lo so, quello che mi crea difficoltà non è tanto la melodia che anzi forse mi esce molto più naturale, senza doverci pensare, per me il difficile è beccare intonata la prima nota di una frase, non so per gli altri. Sarà che una vota alimentato l'impianto è più facile intervenire perché si ha più controllo. Sto descrivendo delle mie sensazioni quando canto, e non è mai semplice descrivere delle sensazioni, gli addetti ai lavori saranno senz'altro molto più rifiniti e sicuramente potranno anche correggermi. In realtà non lavoro dunque nota per nota, lavoro molto sulla prima frase di un andamento melodico. Quando sono dentro non ci penso più e mi esce naturale.

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Il pianobar è un lavoro dignitosissimo se fatto con coscienza, capita di sentire musicisti di grande talento e dotati di grande gusto e musicalità.

 

Mi hai fatto venire in mente questa citazione del buon Bettinelli

 

"Un genere di musicalità intuitiva, affascinante e al tempo stesso inspegabile."

 

Ed aggiunge nel suo libro: "La composizione musicale":

 

"Che cos'è la musicalità nelle sue molteplici manifestazioni?

Che significato si può attribuire a esternazioni dalle mille sfaccettature che possono presentarsi precocemente o in chi è totalmente ignaro di cose musicali per poi, a volte, scomparire ad un tratto senza lasciar traccia, cioè nel fenomeno di certi bimbi prodigio?

E' perchè tanti grandi interpreti, coltissimi e preparatissimi, non sanno mettere insieme due note di loro invenzione?

Invece può capitare, per contro, che un mediocre pianista di "piano bar" musicalmente analfabeta sappia improvvisare, sul filo di famore canzoni prevalentemente americane - o proprie -, con un gusto armonico raffinatissimo, sorprendente ed ogni volta diverso - il che esclude l'imparaticcio a memoria, come io stesso ho potuto constatate -."

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A parte confermare quello che ti è stato già detto, io penso che la cosa che manchi di più è un approccio interpretativo “personale”, cosa intendo? Qualcuno parlava di meccanicità, non è solo una questione ritmica ma di mancanza di ricerca espressiva, è tendenzialmente tutto piacevolmente intonato e bla bla, però non c’è quel qualcosa che dice, ok, è TheSImon. E’ vero che si parla di sole 2 registrazioni, però mi ha dato subito l’impressione di “impersonale”.

 

Spero di essere stato chiaro, proponendoti un parallelismo nel tuo campo, quando 2 pianisti suonano lo stesso strumento/brano … dovrebbero comunque essere riconoscibili. Tu mi dirai, come fai a dire che non sono riconoscibile? Non mi hai confrontato la mia performance con un’ altra. Vero, però emerge subito quello che qualcuno ha definito meccanicità ma che io voglio chiamare mancanza di personalità, diciamo quella libertà che ti fa fare la differenza.

 

Resta il fatto che ci sono delle ottime premesse, almeno, così a caldo :)

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Scusate il colpevole ritardo :-)

Complimenti d'obbligo, sei nel complesso molto intonato, hai un bel timbro e sai cantare.

Vado con i giudizi più tecnici, come richiesto ;-) "Sway" lo affronti con meno personalità di quella che dovrebbe avere un crooner. Sei molto corretto, ritmicamente e con la lingua inglese. Ma quello che altri considerano un pregio, la chiarezza delle parole, secondo me finisce per diventare un tuo limite. Cioè, per noi italiani essere "chiari", in italiano come in inglese, spesso significa forzare alcune vocali. A te succede con le "e" e le "i" (normalissima amministrazione, succede a tutti). Questo porta ad un effetto forzato soprattutto sugli acuti, che escono fuori un po' alla Gigi D'Alessio, più cantati, di forza, e meno "confidential", come forse invece dovrebbe essere questo genere. Ovviamente cerco il pelo nell'uovo, ma essendo tu un musicista probabilmente ti divertiresti a giocarla di più. Anche rischiando di strascicare qualche parola o qualche notina. Pensa a Fred Buscaglione, a sentirlo cantare sembra tutto recitato, strascicato, ma una volta che hai il timbro e l'intenzione, questo genere è fatto. E bisogna, a mio avviso, cercare disperatamente l'uniformità di timbro in acuto.

A volte ascoltare Bublè trae in inganno... almeno secondo me... Bublè non ha la voce da crooner, ha la voce da cantante pop, è Gary Barlow dei Take That ma con un repertorio diverso... ma è stato ed è bravo a cambiare spesso intenzione.

Everything è, infatti, tutt'altro genere. Una ballata rock, che lui canta in modo pop-rock, ma che io sentirei un po' più semplice. Cercando di andare dietro alla sua vera vocalità (che secondo me non è la tua, cioè, non ti si addicono tutte quelle fiorettature in alto), finisce per dare un'interpretazione forzata. Da Karaoke :-) fuggi dalla tentazione di cantare con sentimento le note acute e con ... meno sentimento le note gravi. Il timbro di un crooner o di un cantante rock country si costruisce sui gravi e i medi :-) poi, una volta costruita quella pasta di voce, gli acuti ne saranno la logica prosecuzione.

E' il giudizio finale che mi sento di dare. Sei preciso, musicale, hai una buona estensione e una bella pasta timbrica. Ma è su quest'ultima che devi puntare di più, soprattutto se ti piace cantare questi pezzi qui. Io sono contro i consigli tecnici dati online, il canto è una materia troppo fraintendibile, e ci si gioca con troppa facilità la salute. Ma da ascoltatore mi piacerebbe che tu dessi un senso timbrico a quello che canti. Fascino o ironia. Puoi perfino deciderle a tavolino prima, se vuoi sperimentare. Fare una Sway da sudamericano trasferito a New York, una da cinquantenne sexy, una da ventenne rincretinito, tutto per capire quanto l'intenzione cambi la grana della voce.

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Sai che questa cosa della personalità me l'ha detta anche mio padre ? ;)

Effettivamente lui non conosce bene l'inglese ed ha una pronuncia inascoltabile però ascoltandolo nel complesso lui si prendere queste libertà e si veste con questa personalità. Voglio vedere se si fa registrare My Way di Frank Sinatra e lo voglio postare per farvelo ascoltare.

Riguardo alle "e" ed alle "i" sai che mi ci hai fatto pensare te adesso ? E' vero, mi succede specialmente con la i. Nella fattispecie poi con la i non riesco a salire a voce piena come con le altre vocali, è normale questa cosa ? Penso di no...

In particolare, provo a darti delle mie sensazioni, la "i" quando salendo me la sento prima delle altre vocali da subito molto in testa, non riesco a mandarla giù nel petto. Le altre vocali invece me le sento nel petto. Specialmente la "a" e la "o".

Condivido poi che il canto, come tutti gli insegnamenti in cui si parli di sensazioni non sia possibile spiegarlo a distanza, ma qui stiamo facendo tanto per parlare. Per me cantare è un hobby, non ho minimamente la presunzione di pensare di farlo per mestiere e lascio, come dovrebbe essere, a chi ha studiato questo scopo. Io sono un cantante da "sotto la doccia" e da Karaoke al pub con gli amici.

A proposito di presunzione ci sono tanti cantanti improvvisati da pianobar a dir poco terrificanti. Ecco questo non va bene secondo me, perché tolgono lavoro a chi il cantante lo sa fare e lo fa di professione. Mi riferisco a quelli che vanno a suonare per 100 euro a sera e rovinano la piazza ai professionisti che si muovono in gruppi di 5 - 6 elementi per prendere 80 euro a persona e suonare e cantare dal vivo.

Purtroppo oggi c'è il fenomeno basi midi, expander karaoke e vai con la serata ed il cantante improvvisato. Nel paese dove è nato mio padre (in provincia di Viterbo) adesso sono tutti cantanti. E' partito uno a farsi l'attrezzatura e adesso tutti hanno l'attrezzatura e fanno serate. Alcuni di questi, anzi direi proprio in molti penosi (in realtà se ne salvano solo un paio), roba da vergognarsi solo a proporsi (stonati come le campane, nessun senso del ritmo) e si fanno dare anche 200 euro per cantare ad una festa di laurea. Li ho sentiti addirittura prendere 400 euro per un matrimonio. Ma con quali presupposti ? Io non li pagherei. 400 euro per rompermi le orecchie tutto il giorno ? Non se ne parla... Ho anche delle registrazioni da qualche parte, ma per questioni di privacy non posso postarle, vi prego però di credermi sulla parola, sapete che non dico bugie. ;)

Al mio matrimonio non vorrei gente del genere, vorrei dei professionisti che sappiano intrattenere gli ospiti con della buona musica dal vivo. Gente spigliata, simpatica e professionale; mi sembrano caratteristiche minime per poter intraprendere un mestiere come quello di cui stiamo parlando. Voi che ne dite ?

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Concordo con te Simone! Le basi purtroppo hanno messo tutti in grado di "far soldi".

Poi, quando sento ogni tanto la gente dire: "Viene a suonare il DJ pinco palla... " Ma il DJ è uno che mette su dischi, non suonaa!!! :growl:

 

 

Per il fatto della "i" potresti ovviare facendo un po' d'esercizio ad occhi chiusi: stai un po' di tempo (5 secondi o più, dipende da te) a immaginare di cantare una nota con la "o" ad esempio, che è una vocale aperta. Visualizza il mandarla giù che si gonfia come nella o, appena l'hai fatto apri gli occhi e canta immediatamente pronunciando la "i" di getto.

Forse ho detto una cosa ovvia, ma con me funziona nelle linee melodiche che non mi vengono al piano improvvisando.

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Si il discorso dei DJ è qualcosa che fa scoppiare la testa anche a me.

Io ho due piatti della DENON che fanno parte del mio set audio (comincio ad avere un bel po' di cosette). Pagati 600 euro l'uno ! Quando sono andato a fare qualche festa con qualche amico (spesso ne organizzavamo anche nella mia casa in campagna) non ho mai usato il gergo: "Vado a suonare". Quello lo dico quando faccio qualche concerto non quando devo andare a mettere a tempo due dischi. Tra le altre cose ti dirò che è anche veramente semplice. Io non riesco proprio a capire la difficoltà di mettere a tempo due dischi, specialmente quando con piatti digitali puoi prendere dei CUE POINTS e ripartire da lì quando più ti fa comodo ! Mah... Vanno a suonare...

 

Per il discorso della "i" domani ci proverò ma parecchie volte ho provato a farla scendere in petto senza riuscirci, forse è una questione di dove la vocale si forma. Penso che la "i" di petto non mi verrà mai perché non solo me la sento in testa, ma sento che si forma proprio in alto.

 

Comunque qualcun altro che si cimenta ? Dai pubblicate qualche brano cantato, diamo una smossa a questa sezione !

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Il problema della "i" è comune a quasi tutti, Simone, non ti preoccupare. Sempre premettendo che le spiegazioni tecniche online hanno un limite, e aggiungendo che nel canto, sia lirico che pop, ci sono decine di tecniche diverse spesso trattate come vere religioni, io partirei dal parlato. La voce pop tende ad essere naturale, non impostata, costruire una "i" troppo rotonda probabilmente non avrebbe senso, dovresti solo cercare di trovare il tuo timbro parlato e ritrovarlo in quelle note lì. Quando capisci che una vocale esce fuori forzata (può capitare anche nel grave), fermati, pronunciala in modo parlato con la migliore pronuncia che puoi (è un metodo empirico, quindi sforzati di fare il presentatore del TG o l'attore di teatro classico) e poi cerca QUEL colore nel canto. Se lo fai bene, dovresti arrivare ad una rilassatezza della maschera ( i muscoli del viso) che potrebbe quasi portarti alla sensazione di pronunciare la "i" con la faccia della "a"... ma questo dovrei fartelo vedere per fartelo capire :) ed è comunque un risultato, non un mezzo, perciò se ti viene bene se no niente.

Lo stesso metodo della recitazione parlata, o di un canticchiato molto leggero ma con fortissima intenzione timbrica, ti aiuta nel fraseggio.

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  • 2 weeks later...

Ringraziando Thallo per gli esperti consigli, posto come promesso una registrazione che ho fatto fresca fresca oggi di mio padre con "Fly me to the moon". L'inglese è quello che è, devo cercare di migliorargli la pronuncia e poi secondo me potrebbe essere un buon crooner, poi ovviamente la parola agli esperti. L'importante per noi che non siamo dei cantanti, mi ci metto io e tiro in ballo anche mio padre, è divertirci quando organizziamo qualche cena/serata karaoke con gli amici (Le nostre cene con amici sono sempre con un numero di persone che va dalle 50 unità in su :D specialmente nel periodo estivo). Chissà che questa estate non si organizzi una bella cena di pianoconcerto.it in giardino... Bisognerebbe vedere quanti sono disposti a venire, ma può essere un'idea. A presto e, buon ascolto...

 

http://www.pianoconcerto.it/condivisione/flyme.mp3

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